CHIMICA FARMACEUTICA E TOSSICOLOGICA II (Prof. Carlo DE MICHELI) FARMACI DEL CUORE Rappresentazione schematica del circolo sanguigno Effetti della stimolazione simpatica sugli organi che regolano il sistema cardiovascolare Organo Recettore Attività Cuore Nodo del seno atriale 1 Innalzamento della frequenza cardiaca Atri e ventricoli 1 Innalzamento della forza di contrazione Sistema conduttore dello stimolo 1 Aumento della velocità di trasporto Vasi sanguigni Vasi della muscolatura scheletrica 1 Vasi cerebrali 1 Costrizione Vasi della pelle e delle mucose 1 Costrizione Vasi coronarici Vasi dei reni e dell'intestino + 1 1 + -Stimolazione: costrizione 2-Stimolazione: dilatazione 2 2 -Stimolazione: costrizione 2-Stimolazione (preponderante): dilataz. Costrizione IL CUORE Il cuore è una POMPA pulsatile composta da due ATRI e due VENTRICOLI. Il cuore, contraendosi ritmicamente, pompa e mantiene in circolo una quantità di sangue tale da soddisfare le esigenze dell'organismo. Nel cuore speciali meccanismi assicurano la ritmicità cardiaca e la trasmissione del potenziale d'azione all'intera muscolatura cardiaca per permetterne la contrazione. Nel cuore sono presenti tre tipi di muscolatura: - atriale - ventricolare - specializzata (per l'eccitazione) Il cuore è riccamente innervato da fibre nervose SIMPATICHE e PARASIMPATICHE (vagali). Potenziale d'azione di una cellula ventricolare non automatizzata e i principali flussi ionici correlati Fase 0: Depolarizzazione per apertura dei canali veloci del Na+. Fase 1: Parziale ripolarizzazione per chiusura dei canali veloci del Na+ e in un flusso di ioni Cl-. Fase 2: Ripolarizzazione lenta per un ridotto efflusso di K+ e un lento influsso di ioni Na+ e Ca++. Fase 3: Fase finale di ripolarizzazione per chiusura dei canali lenti di Na+ e Ca++ (influsso) e apertura dei canali veloci di K+ (efflusso). Fase 4: Ripristino del Na+ all'esterno e del K+ all'interno per intervento di pompe ioniche (ATPasi Na+/K+ dipendenti). PATOLOGIE CARDIACHE 1- INSUFFICIENZA CARDIACA 2- CARDIOPATIA ISCHEMICA 3- DISTURBI DEL RITMO 1- INSUFFICIENZA CARDIACA Incapacità del cuore, a causa di qualche disfunzione del cuore stesso, di pompare sangue in quantità adeguata. Condizioni che determinano o contribuiscono all'instaurarsi di insufficienza cardiaca: - sovraccarico di volume - ipertensione - cardiomiopatie ( contrattilità) Sintomi e segni: congestione venosa, edemi periferici*, ingrossamento del cuore, pallore, stanchezza, intolleranza al freddo. Trattamento: - Stimolazione contrattilità del miocardio INOTROPI POSITIVI - Riduzione resistenze vascolari VASODILATATORI - Riduzione volume di sangue in circolo DIURETICI * Insufficienza V.D. edemi periferici specialmente a livello delle gambe Insufficienza V.S. asma cardiaco Farmaci usati nella insufficienza cardiaca FARMACI INOTROPI POSITIVI FARMACI INOTROPI POSITIVI Sono farmaci che fanno aumentare la contrazione del muscolo cardiaco. GLICOSIDI CARDIOATTIVI AGONISTI ADRENERGICI E DOPAMINERGICI INIBITORI DELLA PDE (K c-AMP) SENSIBILIZZATORI DELLE MIOFIBRILLE AL Ca++ GLICOSIDI CARDIOATTIVI Sono sostanze di origine naturale contenute in varie famiglie vegetali, le più importanti delle quali sono: - SCROFULARIACEE (Digitalis purpurea, Digitalis lanata) - LILIACEE (Urginea Scilla) - RANUNCOLACEE (Adonis Vernalis) - APOCINACEE (Strophantus Kombè, Strophantus gratus, Thevetia peruviana) Possiedono una struttura chimica complessa e mostrano selettività per il miocardio rispetto ad altre cellule muscolari (es. cellule muscolari lisce). Effetti della somministrazione di un glicoside cardioattivo a pazienti con grave scompenso cardiaco Aumento della forza di contrazione del miocardio Aumento della gittata cardiaca Diminuzione della pressione venosa Diminuzione del tono simpatico Diminuzione del riempimento diastolico Aumento della perfusione renale Diminuzione delle dimensioni del cuore DIURESI Rallentamento dei battiti EFFETTI COLLATERALI: 1- Nausea e vomito 2- Vertigini, stato confusionale 3- Effetti cardiaci quali aritmia ed extrasistoli ventricolari. La somministrazione continua può portare a tachicardia ventricolare e successivamente a fibrillazione ventricolare. MECCANISMO D’AZIONE Adenosina trifosfatasi Si ha interferenza e quindi aumenta O O 23 21 19 1 2 3 A 4 11 10 20 H 8 CH3 17 H H 14 D B H CH3 C 13 CH3 O 22 18 12 Anello butenolidico = 16 H H H H 15 H HO 7 Cardenolide 6 O O 22 CH3 CH3 Nei glicosidi le giunzioni degli anelli A-B e C-D sono cis, quelle degli anelli B-C sono trans. 21 20 H H H Anello cumarinico 24 23 10 O CH3 H Nei corticosteroidi le giunzioni degli anelli A-B, B-C e C-D sono trans. CH3 H CH3 H H Bufadienolide H H H O O 3 molecole di Digitossosio CH3 O O HO OH GLICOSIDE CARDIOATTIVO CH3 O O H CH3 O O H OH H OH OH Digitossina Idrolisi Chimica o Enzimatica GENINA o AGLICONE + ZUCCHERO ZUCCHERI HO CH3 CH3 CH2 HO O OH OH O OH O OH O OH HO CH3 HO CH3 HO HO HO D-Glucosio OCH3 OCH3 D-Cimarosio L-Ramnosio OH OH OH OH O OH L-Ramnosio D-Digitossosio GENINE O O O O O O OH H HO H 14 H 3 H H OH HO H Digitossigenina H OH H H OH HO H Gitossigenina H OH H Digossigenina 3 e 14 -OH O O O O O O HO HO OHC H H HO HO H H OH HO OH K-Strofantidina O OHC H H HO CH2 H OH H Cannogenina H H OH OH g-Strofantidina O H H H OH HO Scillarenina Modello recettoriale per i digitalici L’interazione inizia con un attrazione a lunga distanza tra il lattone ed il sito A; quindi si hanno due punti di attacco del lattone al recettore. Lo steroide possiede con il sito B interazioni a breve distanza di van der Waals e/o di tipo idrofobico che sono rinforzate da interazioni sopra la molecola dovute ad un riarrangiamento della tasca recettoriale come mostrato nella parte I della figura. L’interazione del residuo zuccherino con il sito C aumenta molto la stabilità del complesso, dandogli la caratteristica di pseudo-irreversibilità. In figura è mostrato solamente uno zucchero poiché è il residuo zuccherino più vicino alla genina che è principalmente coinvolto nel legame. Studi di SAR indicano la presenza di gruppi nucleofili nei siti A e C. Il riarrangiamento della tasca recettoriale come mostrato nella parte I determina un effetto allosterico che media l’attività biologica. Il modello è compatibile con i dati per l’inibizione della Na+, K+-ATPasi e con gli effetti sulla contrattilità del miocardio. RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA' L'azione farmacologica è legata alla componente steroidea in quanto le genine libere provocano i medesimi effetti. Di particolare rilievo sono: 1- la giunzione cis degli anelli A-B e C-D 2- la giunzione trans degli anelli B-C 3- la presenza dei gruppi OH in 3 e in 14 Il gruppo lattonico in 17 e lo zucchero in 3 , anche se importanti, non sono indispensabili per l'attività in quanto possono essere sostituiti da gruppi con caratteristiche stereoelettroniche simili. La parte zuccherina ha grande influenza sulle proprietà farmacocinetiche (assorbimento, legame alle proteine plasmatiche, distribuzione, metabolismo). L'anello lattonico può essere sostituito con una catena lineare del tipo: R CH CH C A R H + C H - C C A HO R OH HO R O Attività Biologica (Potenza relativa) H Effetti Inotropi Positivi Inibizione della Na+, K+-ATPasi 100 100 50 130 Inattivo Inattivo Inattivo Inattivo 0.4 3 3 9 70 110 20 14 Inattivo Inattivo O (digitossigenina) OCH3 C CH C O H OCH3 CH2 CH2 C O OH C CH C O H OCH3 CH C C CH C O H H OCH2CH3 C CH C O H C CH C N H NH2 C N NH C NH H NH2 C N NH C O H Sostituzione del lattone della digitossigenina con catene aperte di diversa somiglianza sterica ed elettronica al lattone. GLICOSIDI CARDIACI E LORO COSTITUZIONE Urginea marittima Thevetia peruviana Strophanthus Digitalis Provenienza Glicoside (Specialità medicinale®) Genina Residuo zuccherino1 Digitossigenina - Purpureaglucoside A Digitossigenina - Digitossina (Digilong, Digimerck) - Purpureaglicoside B Gitossigenina - Gitossina Gitossigenina - Lanatoside A Digitossigenina (Adigal) - Acetildigitossina Digitossigenina (Acylanid) - Lanatoside B Gitossigenina 2 (Pandigal ) - Acetilgitossina Gitossigenina - Lanatoside C Digossigenina (Cedilanid, Desaci-Desacetillana-Toside C) - -Acetildigossina Digossigenina (Dioxanin, Cedigossina) Digossigenina - Digossina (Digomal, Lanicor) -D-D-D-G -D-D-D - k-Strofantoside 3 (Kombetin ) - k-Strofantina (Kombetin3) - Cimarina (k-Strofantina ) (Alvonal MR) - g-Strofantina (Ouabaina) (Purostrophan) k-Strofantidina -C-G-G k-Strofantidina -C-G k-Strofantidina -C g-Strofantidina -R - Tevetina A - Peruvoside (Largitol) Cannogenina Cannogenina -T-G-G - Glucoscillarene - Scillarene Scillarenina Scillarenina - Proscillaridina (Caradrin, Stellarid, Talusin) Scillarenina -R-G-G -R-G -R 1 -D-D-D-G -D-D-D -D-D-A-G -D-D-A -D-D-A-G -D-D-A -D-D-A-G -D-D-A -D-D-D -T A = Acetil-digitossosio; C = D-Cimarosio; D = D-Digitossosio; G = D-Glucosio; R = L-Ramnosio; T = L-Tevetosio 2 In miscela con Lanatoside e Lanatoside C 3 Miscela formata da k-Strofantoside, k-Strofantina e da Cimarina, che viene indicata come k-strofantina TOSSICITA' DEI DIGITALICI Questi composti sono caratterizzati da un basso indice terapeutico. La tossicità è dovuta ad un aumento eccessivo della concentrazione di Ca++ intracellulare ed interessa diversi distretti dell'organismo. - CUORE: palpitazioni, aritmie, fibrillazione ventricolare - S.N.C.: mal di testa, fatica, confusione - APPARATO G.I.: anoressia, vomito, diarrea - SISTEMA VISIVO: vista annebbiata, visione colorata (aloni verdi o gialli intorno alle luci) La tossicità viene aggravata in caso di concomitante somministrazione di diuretici tiazidici poichè la diminuzione del K+ extracellulare determina un'ulteriore inibizione della pompa Na+/K+ ATPasi. TRATTAMENTO IN CASO DI INTOSSICAZIONE - Immediata sospensione del digitalico e somministrazione di sali di K+. - Utilizzo di farmaci antiaritmici (Fenitoina, Lidocaina). FARMACOCINETICA DI DIGOSSINA E DIGITOSSINA Digossina Digitossina 70-85% 95-100% 1.5 dì 5-7 dì 25-30% 90-95% 5% 25% Renale (non mod.) Met. epatico ed escrezione renale Terap. 1-2 mgr/mL 15-30 mgr/mL Toss. >2.5 mgr/mL >50 mgr/mL Effetto massimo dopo 4-6 ore (via orale) 6-12 ore (via orale) Durata d'azione 6 giorni 3 settimane Assorbimento gastro-intestinale Emivita media Legame alle proteine Ricircolo entero-epatico Escrezione Conc. plasmatica Proprietà farmacocinetiche di alcuni glicosidi cardiaci Principio attivo Grado di Grado di Grado di assorbimento inattivazione attività totale (%) (%) (mg) Grado di mantenimento (mg/giorno) Digitossina 90-100 7 1.2-1.5 0.10-0.15 p.o. Digossina 65-70 20 1.5-2.0 0.25-0.50 p.o. g-Strofantina <10 40 0.65 0.25 i.v. Lanatoside C 30-40 20 2.0 1.0 p.o. - e -Acetildigossina 80 20 1.6-1.8 0.4 p.o. -Metildigossina 90 20 1.3-1.4 0.2-0.3 p.o. 60-70 40 1.2-1.5 0.5-0.75 p.o. Meproscillarina - La Digitossina ha un buon assorbimento per via orale ed è lentamente escreta per cui determina fenomeni di accumulo e quindi di tossicità. - La Digossina è considerata il glicoside di elezione. Ha una persistenza nell'organismo inferiore a quella della digitossina per la maggiore idrofilia. O O R R=H R = OH OH D-D-D-O Digitossina Digossina Composti naturali O O O O R HOH2C HO HO OH OH O O OH -L-Ramnosio H -D-Digitossosio Ouabaina -D-Digitossosio R = OH Digossina R=H -D-Digitossosio Digitossina Composti di sintesi R2 R1 O O 23 O O OH OH O H -D-Glucosio Actodigina R1 = H, R2 = H Metilactodigina R1 = CH3, R2 = H (23 R) R1 = H, R2 = CH3 (23 S) Questi composti mostrano una più rapida insorgenza dell'azione, una maggiore reversibilità della tossicità e un migliore indice terapeutico. O H -D-Glucosio Derivato della Digitossigenina con migliore indice terapeutico L'unità zuccherina più vicina alla genina sembra essere coinvolta nell'interazione con il recettore anche se le modificazioni di questa porzione influenzano in modo particolare le proprietà farmacocinetiche. Variazioni strutturali di questa unità hanno portato alla scoperta di nuovi digitalici. O O CH3 H3C CH3 O O H2N OH ASI-222 OH H OH Il composto ASI-222, che possiede un ammino-zucchero, presenta un indice terapeutico migliore. O CH3 O H3C OH HOH2C O Actodigin O OH H HO OH L'Actodigin è caratterizzato da un indice terapeutico ancora più elevato, bassa potenza, rapido instaurarsi dell'azione e reversibilità degli effetti (per gli altri digitalici lo è solo parzialmente). Si ammette che l'interazione del lattone con il SITO A impedisce, per ragioni steriche, l'interazione dello zucchero con il SITO C. Pertanto il glicoside agisce come una genina. O O HO H CH3 O O CH3 O O CH3 O O H OH H OH OH HO OH Digossina (CH3O)2SO2 Ba(OH)2, Al2O3 CH3COOH Dicicloesilcarbodiimmide O O HO O H CH3 O O H3C OC O OH CH3 O O CH3 O O OH OH -Acetildigossina (Beta-Acigoxin) CH3 O O H3CO OH H HO OH H CH3 O O H CH3 O O H OH H OH OH -Metildigossina (Lanitop) O Composti semisintetici O O HO H CH3 O O CH3 O O CH3 O O H OH H OH OH R O OH R = CH3CO R = CH3 -Acetildigossina (Beta-Acigoxin) -Metildigossina (Lanitop) O O CO CH3 H CH3 O O H3C OC CH3 O O CH3 O O H OH H O CO CH3 O CO CH3 O O CO CH3 Pentigossina (Cornacid Cor) O O H H3C O O CH3 H OH O HO OH Meproscillarina (Clift) O O O OH H CH3 O O CH3 O O CH3 O O H OH (CH3CO)2O H OH HO OH Gitossina O CO CH3 H CH3 O O H3C OC O O OH CH3 O O CH3 O O H OH H O CO CH3 O CO CH3 O O CO CH3 Pentigossina (Cornacid Cor) O O HO H HO O CH3 HO OH H HC(OC2H5)3 OH O CH3 O O O O H O OC2H5 O L-RamnosioScillarenina H 1. CH3I, NaH 2. HCl, CH3OH H3C O O CH3 H OH O HO OH Meproscillarina (Clift) I problemi associati all'uso dei glicosidi cardiaci hanno stimolato la ricerca di nuovi agenti cardiotonici. Composti con effetto inotropo posito che si possono utilizzare in alternativa ai glicosidi cardioattivi sono gli attivatori dei recettori adrenergici e dopaminergici e gli inibitori delle fosfodiesterasi (PDE). AGONISTI ADRENERGICI E DOPAMINERGICI - I recettori 1 mediano l'effetto inotropo positivo in quanto la loro attivazione provoca scompensi, aritmie e tachicardia. - I recettori 2 mediano l'effetto inotropo positivo a livello cardiaco e a livello vascolare, infatti inducendo vasodilatazione arteriosa periferica, riducono il postcarico. - I recettori D1 mediano l'effetto inotropo positivo provocando vasodilatazione diretta. - I recettori D2 mediano l'effetto inotropo positivo provocando vasodilatazione indiretta per inibizione del rilascio di NA. NH CH CH2 CH2 OH CH3 HO OH (+) e (-) Dobutamina K forza e frequenza cardiaca - Antagonista 1: annulla gli effetti agonisti dell'enantiomero (-) (+) - Agonista 1 e 2: K forza di contrazione cardiaca, K pressione per effetto vasocostrittivo (-) -Agonista 1: INIBITORI DELLA FOSFODIESTERASI (PDE) ATP Adenilato ciclasi Mitocondri cAMP PDE 5'-AMP Il cAMP stimola la liberazione di Ca++ quindi provoca la contrazione del muscolo cardiaco ed un maggiore rilassamento della muscolatura vascolare. Per aumentare la concentrazione di cAMP possiamo: - stimolare l'adenilato ciclasi - inibire la PDE Tra i composti inotropi non glicosidici, inibitori della fosfodiesterasi, quelli utilizzati come farmaci sono l'Amrinone e il Milrinone. N N N H H3C H O NH2 Amrinone (Inocor) O N CN Milrinone (Primacor) Gli effetti inotropi di questi composti sono dovuti alla inibizione della fosfodiesterasi FIII specifica per il cAMP. In tale modo si ha un aumento di cAMP che provoca un incremento della concentrazione di Ca++ intracellulare con conseguente aumento della contrattilità. Gli effetti collaterali provocati dall'Amrinone sono disturbi gastro-intestinali e trombocitopenia. SENSIBILIZZATORI DELLE MIOFIBRILLE AL Ca++ O H N N N OCH3 CH3 N H Pimobendano N SOCH3 N N H H3CO Sulmazolo Questi composti non sono inibitori della Na+/K+ ATPasi, non sono simpaticomimetici, non inibiscono la PDE, ma svolgono la loro azione inotropa aumentando la sensibilità delle strutture contrattili che, a parità di concentrazione di Ca++, si contraggono maggiormente. FARMACI ANTIANGINOSI FARMACI ANTIANGINOSI L'obiettivo di questi farmaci è il trattamento dei disturbi del circolo coronarico. La conseguenza di un flusso ematico coronarico insufficiente di breve durata è l'angina pectoris . Una carente irrorazione del miocardio di lunga durata o la mancata irrorazione di una parte del muscolo cardiaco porta all' infarto del miocardio con necros cellulare nel distretto interessato. Finalità primaria dei farmaci antianginosi è la rimozione dello squilibrio fra il fabbisogno e la disponibilità dell'ossigeno necessario per le attività metaboliche. Esistono tre tipi di angina: - Angina stabile (o da sforzo) dovuta ad uno sforzo o ad uno stress emotivo. - Angina variante dovuta a spasmi delle coronarie, insorge in genere a riposo. - Angina instabile dovuta alla presenza di placche aterosclerotiche e alla formazione di trombi a livello coronarico. I farmaci impiegati nel trattamento dell'angina pectoris agiscono nel seguente modo: 1- Riducono la forza di contrazione e la frequenza cardiaca ( -Bloccanti) 2- Riducono il riflusso venoso (Nitriti e Nitrati organici) 3- Favoriscono l'afflusso di sangue al muscolo cardiaco (Coronarodilatatori) 4- Operano attraverso una serie di meccanismi congiunti: a) riduzione diretta del lavoro del cuore b) miglioramento dell'afflusso di sangue c) miglioramento della resistenza periferica (Ca++ Antagonisti + KCO) -BLOCCANTI Questi composti diminuiscono la frequenza cardiaca e la forza di contrazione del cuore bloccando il sistema nervoso simpatico. Vengono utilizzati nelle manifestazioni ischemiche da sforzo fisico e nella profilassi dell'angina pectoris. Riducono il flusso di Ca++, inibendo la fosforilazione delle proteine del sarcolemma che utilizza cAMP. CH3 O CH2 CH CH2 OH Propranololo NH CH CH3 NITRITI E NITRATI ORGANICI Sono esteri dell'acido nitroso (nitrito di isoamile) e dell'acido nitrico (nitroglicerina, isosorbide dinitrato, etc.). Esplicano il loro effetto farmacologico attraverso la generazione di NO il quale, attivando l'enzima guanilato ciclasi, determina un incremento di cGMP. In tal modo questi composti provocano il rilassamento della muscolatura liscia dei vasi, in particolare determinano una marcata dilatazione delle vene con riduzione della pressione venosa. Esercitano la loro azione mediante: 1- Riduzione del consumo di ossigeno. Il rilasciamento della muscolatura liscia determina : - PRECARICO e quindi diminuzione del ritorno venoso al cuore per cui lo stress di parete è ridotto e la contrazione del cuore diminuisce (< LAVORO) - POSTCARICO e quindi diminuzione del lavoro del cuore (< LAVORO) Il minore lavoro del cuore significa una minore richiesta di ossigeno. 2- Ridistribuzione del flusso coronarico attraverso le aree ischemiche. Questi composti sono in grado di facilitare il circolo collaterale e quindi aumentano la disponibilità di ossigeno. 3- Rimozione dello spasmo coronarico nell'angina pectoris variante. In generale tali derivati hanno una modesta azione coronarodilatatrice, però nelle forme di angina pectoris causate da spasmo coronarico, agiscono direttamente provocando un rilassamento della parete del vaso. Anche le diidropiridine (Calcio antagonisti) sono efficaci in questa situazione. Meccanismo d'azione dei nitrati L-Arg = L-arginina; GTP = guanosina 5'-trifosfato; cGMP = guanosina ciclica 3',5'-monofosfato; PKG = proteina chinasi dipendente dal cGMP. H2N COOH H H2N H NH NH C HN COOH C NH2 L-Arginina O NH2 L-Citrullina Confronto degli effetti dei nitrati organici e di un vasodilatatore arteriolare (Dipiridamolo) sulla circolazione coronarica. A. Controllo. B. I Nitrati dilatano i vasi collaterali, permettendo un maggior passaggio di sangue attraverso la regione poco perfusa (soprattutto per deviazione dall’area perfusa adeguatamente). C. Il Dipiridamolo dilata le arteriole, aumentando il flusso attraverso l’area normale a spese dell’area ischemica (in cui le arteriole sono comunque pienamente dilatate). COMPOSTI USATI IN TERAPIA Nitrito di Isoamile CH3 CH CH2 CH2 O N O CH3 Si somministra per inalazione. Ha azione istantanea ma di breve durata (1-5 min). CH3 CH CH2 CH2 OH + NaNO2 H2SO4 CH3 Nitrito di Isoamile Nitroglicerina CH2 O NO2 CH O NO2 CH2 O NO2 Si somministra in compresse sublinguali e in cerotti transdermici. La durata d'azione è di circa 1h. Viene rapidamente metabolizzato a nitrito inorganico dal fegato ad opera dell'enzima glutatione-nitrato riduttasi. CH2 OH CH OH + HNO3/ H2SO4 CH2 OH Nitroglicerina Isosorbide dinitrato O2NO H O O ONO2 H Si somministra in compresse sublinguali (2.5-10 mgr) ogni 4-6h. Il tempo di insorgenza dell'azione è più lento della nitroglicerina (3min), ma la durata d'azione è maggiore. ALTRI COMPOSTI AD AZIONE PROLUNGATA: CH2 O NO2 CH2 C CH2 O NO2 CH2 O NO2 O2N O C H O2N O C H CH2 O NO2 CH O NO2 CH2 O NO2 CH O NO2 H C O NO2 CH2 O NO2 H C O NO2 O NO2 CH2 O NO2 Pentaeritrolo tetranitrato Eritrolo tetranitrato Mannitolo tetranitrato Gli effetti collaterali provocati da questi composti sono: - mal di testa di origine vascolare e - ipotensione posturale. Molsidomina (Corvasal) O N N N N COOC2H5 O O O N N N N N N N COOC2H5 O N COOC2H5 O Viene somministrata per via orale e raggiunge la concentrazione plasmatica massima dopo 30-60 minuti. O Molsidomina N Enzima (fegato) N OH N NH O Linsidomina . O N N CH2 CN OX O N N radicale catione N CH2 CN N O O N O . N CH2 CN + NO O N N CH CN + H+ inattivo Attiva la guanilatociclasi che trasforma il GTP in cGMP Sintesi della Linsidomina e della Molsidomina O N H KO C N N O HCl C NaOCl NaOH NH2 O H C O O O N N H NH2 NaCN HCl N CH2 NO C N O NH C HCl N O N N CH N C O NaHCO3 O N N CH N C O N Molsidomina COOC2H5 HCl N NH.HCl Linsidomina Cl COOC2H5 NaNO2 CH2 CORONARODILATATORI OH Dipiridamolo N N N HO N N OH N N N OH Agisce diminuendo la ricaptazione di Adenosina. Viene utilizzato nella prevenzione dell'angina pectoris, nelle insufficienze coronariche e negli stati post-infartuali per terapie prolungate. Si somministra per os. Sintesi del Dipiridamolo O COOC2H5 NH2 O + NH2 O H OH- CH3 OH N N O N CH3 HO N CH3 H O HNO3 H2SO4 H O H NO2 N O N H2 Pd/C COOH N O O H O OH O N N H COOH H H N N O NH2 N H NH2 NH2 N N HO H Cl OH N N PCl5 OH O N 2HN N Cl N Cl N N N HN 4 N N 8 N Cl 2 6 Cl N Cl CH2CH2OH CH2CH2OH Dipiridamolo KHELLINA E DERIVATI Benzofurano OCH3 O Cromone O O CH3 OCH3 Khellina La Khellina è un prodotto naturale che si ricava dai semi e dai frutti della Amni Visnaga. E' un coronarodilatatore, ma è anche un broncodilatante ed uno spasmolitico. Viene somministrata per os, intramuscolo e per via rettale. Gli effetti collaterali che può generare sono nausea, vomito e reazioni allergiche. Molto più utilizzati in terapia sono i prodotti di semplificazione strutturale. Eflossato EtOOC O O O L'Eflossato è molto usato nell'insufficienza coronarica e negli stati anginosi. E' più attivo della Khellina e presenta minori effetti collaterali. Viene somministrato per os. Metilcromone (Cromonalgina) O CH3 O E' uno spasmolitico utile negli stati anginosi e nelle coliche biliari, intestinali e renali. Sintesi del Metilcromone OH O + OH CO CH2CH3 CH3CH2COCl O CH3 AlCl3 COCl COOEt O COOEt O N O CH3 O O COOEt 1) Idrolisi - H2O 2) - CO2 CH3 CH3 O O Carbocromene CH3 C2H5 .HCl N C2H5 EtOOC O O O Ha gli stessi impieghi dei composti precedenti. Si somministra per os e per endovena. Sintesi del Carbocromene CH3 C O + Cl CH2 CH2 CH2 N - C2H5 EtO Na + C2H5 COCH3 CH CH2 CH2 N COOEt COOEt CH3 CH2CH2N HO OH H2SO4 HO O O K2CO3 BrH2C COOEt Carbocromene C2H5 C2H5 C2H5 C2H5 FARMACI CALCIO ANTAGONISTI CALCIO ANTAGONISTI La concentrazione di Ca++ all'interno della cellula determina la contrazione della muscolatura liscia e del miocardio. I calcio antagonisti sono composti che bloccano il flusso di Ca++ dall'esterno all'interno della cellula e possono essere utilizzati come: 1- ANTIANGINOSI: in quanto controbilanciano la contrazione ischemica dolorosa delle arterie coronariche. 2- ANTIARITMICI: poichè regolano la frequenza cardiaca. 3- IPOTENSIVI: perchè rilassano la muscolatura liscia vasale. I Calcio Antagonisti che interferiscono in modo specifico con i canali del Calcio vengono suddivisi in tre classi: A- DIIDROPIRIDINE (DHP) NO2 H3COOC COOCH3 H3C N CH3 H Nifedipina B- FENILALCHILAMMINE H3C CH3 CH H3CO CH3 C (CH2)3 N (CH2)2 OCH3 CN H3CO OCH3 Verapamil C- BENZOTIAZEPINE OCH3 S OCOCH3 N O CH3 CH2 CH2 N CH3 Diltiazem Composti non appartenenti ai tre gruppi principali: DIFENILALCHILAMMINE CH3 CH CH2 CH2 NH CH (CH2)n n = 0 Fendilina n = 1 Prenilamina R H CH N N CH2 C C H R R=H R=F Cinnarizina Flunarizina Questi composti sono più attivi sulle coronarie che sul cuore. Probabilmente l'attività coronarodilatatrice è causata da un'interazione con la Calmodulina. Effetti di alcuni Calcio Antagonisti Verapamile Nifedipina Diltiazem Flusso coronarico KK KKK KK Vasodilatazione periferica KK KKK K Frequenza LK O,K O,L Forza di contrazione L O,K O,L Conduzione nodo AV LL O L K Aumento; L Diminuzione; KL Effetto variabile; O Nessun effetto CANALI IONICI I passaggi attraverso la membrana giocano ruoli cardinali nel controllo di una varietà di processi fisiologici. Passaggi ionici cellulari Interno Esterno [Ca++]i 0.1 M [K+]i 150 mM - [Cl ]i 30 mM ++ L Ca T Ca++ N Ca++ [Ca++]e 1.2 mM + [K+]e 4.5 mM - [Cl ]e 140 mM K - Cl Ca++ 3 Na+ + [Na ]i 12 mM 2 K+ A.T.P.asi + 3 Na [Na+]i 140 mM Effetti farmacologici dei calcio antagonisti e loro utilizzi terapeutici Bloccanti dei canali del calcio Inibizione della corrente di ingresso del calcio Tessuto del miocardio Tessuto nodale Muscolatura liscia vascolare Inotropismo negativo Cronotropismo negativo Dromotropismo negativo Vasodilatazione periferica e coronarica Diminuzione della richiesta di O2 Aumento del rifornimento di O2 Consumo bilanciato di O2 del miocardio Disturbi ischemici del cuore Ipertensione CONTRAZIONE DEL MUSCOLO CARDIACO DEPOLARIZZAZIONE TROPONINA TROPOMIOSINA Ca++ ACTINA + MIOSINA ACTOMIOSINA CONTRAZIONE RILASSAMENTO DEL MUSCOLO CARDIACO [Ca++] = 10-3 M Effetti della Nifedipina, Bay K 8644 e Nitrendipina sulla pressione ventricolare sinistra e sulla pressione di perfusione coronarica (indice indiretto delle resistenze coronariche dal momento che, nel nostro preparato, il flusso coronarico è mantenuto costante) di cuori di coniglio isolati e perfusi alla Langerdorff. Inibizione dell'attivazione enzimatica del complesso calcio-calmodulina da parte di farmaci antagonisti della calmodulina La conformazione attiva della calmodulina ottenuta per legame degli ioni calcio espone i siti di interazione per l'enzima e per il farmaco. L'interferenza del farmaco con la calmodulina può impedire l'interazione del complesso calcio-calmodulina con l'enzima e conseguentemente la risposta biologica. REAZIONI COINVOLTE NELLA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO LISCIO E DEI MUSCOLI CARDIACO E SCHELETRICO ATTIVATI DALLO IONE CALCIO CONTRAZIONE DEL MUSCOLO LISCIO Rappresentazione schematica del processo di contrazione del muscolo liscio vascolare. RILASSAMENTO DEL MUSCOLO LISCIO Rappresentazione schematica del processo di decontrazione del muscolo liscio vascolare. Sistema contrattile nella muscolatura liscia vasale VOC = Canali voltaggio dipendenti SR = Reticolo sarcoplasmatico ROC = Canali recettore dipendenti ATP = Adenosina trifosfato DAG = Diacilglicerolo ADP = Adenosina difosfato MLCK = Catena leggera della miosina chinasi AC = Adenilato ciclasi cAMP = Adenosina monofosfato ciclica CaM = Calmodulina PLC = Fosfolipasi C IP3 = Inositolo trifosfato Il Ca ++ entra nel citoplasma attraverso i VOCs (Voltag Operated Channels) quando si instaura il potenziale d'azione causato da stimolazione elettrica. Però il Ca++ può raggiungere il citoplasma anche attraverso i ROCs (Receptor Operated Channels) presenti nelle cellule muscolari e non muscolari. Calcio necessario alla contrazione nei diversi distretti: MUSCOLO SCHELETRICO: Il Calcio necessario alla contrazione deriva quasi esclusivamente dal reticolo sarcoplasmatico e non dal Calcio ext. MIOCITI TRACHEO-BRONCHIALI: Per la contrazione è più importante il Calcio liberato dai depositi intracellulari (IP3 come 2° messaggero) in seguito all'azione di istamina e serotonina. SECREZIONE GHIANDOLARE E' un processo Calcio dipendente che però non richiede grandi quantità di Calcio. Selettività d'azione su CUORE e VASI STRUTTURA SECONDARIA DELLA CALMODULINA Rappresentazione schematica della struttura della Calmodulina con i quattro domini che legano il calcio. I domini I e II si trovano sui segmenti S1 e S2 della parte N-terminale (Ac-N-), i domini III e IV si trovano sui segmenti S3 e S4 della parte C-terminale (-COOH). Il trattamento della Calmodulina con tripsina dopo saturazione con calcio porta ai frammenti triptici 1-75 e 76-148, dovuti all'attacco della tripsina alla Lisina-75. CANALI VOCs (Voltage Operated Channels) I canali VOCs sono stati raggruppati in tre categorie sulla base delle proprietà elettrofisiologiche: 1- Tipo L (Long lasting) : mediano l'ingresso di Ca++ nel citoplasma ad alti voltaggi (> -30mV). Vengono inattivati a -60/-10mV. 2- Tipo T (Transiente) : sono canali rapidi attivati a bassi voltaggi (> -65mV). Vengono inattivati a -100/-65mV. 3- Tipo N (Neuronale): sono localizzati prevalentemente nei neuroni. Vengono attivati a potenziali medi (-40mV) e inattivati a -120/-30mV. I tipi L e T sono presenti nelle cellule della muscolatura cardiaca, liscia e dello scheletro. RAPPRESENTAZIONE DEL CANALE DI TIPO L Ca++ Esterno 1 1 2 Sarcolemma Citoplasma P P Siti diidropiridinici Sito fenilalchilammine Il canale di tipo L è costituito da diverse subunità , , che possiedono differenti pesi molecolari: PM 1 = 195 KDa; PM 2 + = 170 KDa; PM = 65 KDa; PM = 32 KDa; 1, 2, Sito Attivatore Antagonisti 1,4 Diidropiridine Poro del Ca++ Sito Benzotiazepine Sito Fenilalchilammine NO2 H3COOC COOCH3 H3C N H CH3 Amlodipina Felodipina Isradipina Nicardipina Nimodipina OCH3 Nifedipina S iPr H3CO CH3 C(CH2)3N(CH3)2 OCH3 CN OCH3 H3CO Verapamil OCOCH3 N O CH2CH2N(CH3)2 Diltiazem Struttura della subunità 1 Dati funzionali e strutturali suggeriscono che le regioni accessibili dal lato extracellulare nei domini III e IV (IIIS5-IIIS6) partecipano nella formazione del dominio di legame delle diidropiridine. Invece residui sul lato intracellulare del dominio IVS6 partecipano nella formazione del dominio di legame delle fenilalchilammine accessibile dal citoplasma. NO2 NO2 COOCH3 H3COOC H3C N H H3COOC H3C CH3 COOC2H5 N H CH3 Nitrendipina Nifedipina NO2 COOCH2CH(CH3)2 H3COOC H3C N H CH3 Nisoldipina NO2 NO2 H3COOC H3C COOCH2CH2N N H CH3 Nicardipina CH3 CH2Ph (CH3)2CHOOC H3C COOCH2CH2OCH3 N H CH3 Nimodipina Cl Cl COOC2H5 H3COOC H3C N H CH3 Felodipina Cl COOC2H5 H3COOC H3C N H CH2OCH2CH2NH2 Amlodipina CLASSIFICAZIONE DEI CALCIO ANTAGONISTI Vasodilatazione Contrattilità Conduzione A-V Verapamil (1:1) ++ +++ +++ Diltiazem (5:1) ++ ++ ++ +++ + 0 ++++ 0 0 1,4-Diidropiridine Nifedipina (20:1) Nicardipina Isradipina Amlodipina Felodipina (Rapporto di attività vasi/cuore) Relazioni struttura-attività delle Diidropiridine p m R1 Centro chirale o H R3-OOC 5 6 H3C 4 1 N H Importante funzione amminica secondaria non protonata a pH fisiologici COO-R2 3 2 CH3 Sostituzioni sul fenile: - o > m >> p - elettronattr. > elettrondon. - massima attività con NO2 R2: piccoli gruppi sono preferiti R2: sono tollerati gruppi alchilici voluminosi 2: sono tollerati gruppi alchilici più voluminosi di CH3 6: optimum sono piccoli gruppi alchilici Le DHP sono riconosciute dai recettori specifici attraverso il gruppo fenilico che viene accolto in una sacca lipofila e orienta il resto della molecola verso gli altri siti di interazione. Per questa ragione l'ingombro sterico e la posizione dei sostituenti sul sistema aromatico sono più importanti degli effetti elettronici. Le sostituzioni in orto e meta portano ad una conformazione più favorevole all'interazione con il recettore. Sostituzioni in para sono svantaggiose. X ROOC O H3C N H CH3 X = O, O-(CH2)1-2, O-(CH2)2-5-O 80 U6 60 U7 40 U11 U9 U10 U8 20 U12 0 1 10 2 10 10 3 KI (nM) 10 4 10 5 Diidropiridine bloccanti i canali del Ca++ NO2 NO2 H3COOC H3C COOCH3 N H3CH2COOC CH3 COOCH3 H3C CH3 N H H Nifedipina (Adalat) Nitrendipina Biodisponibilità 50-60% Durata d'azione 4-8 h Dose: 10mg 3 volte al giorno Biodisponibilità 16% Emivita 8-10 h N O N H3COOC H3C COOCH(CH3)2 N CH3 H Isradipina Biodisponibilità 19% Emivita 8 h O CH3 O CH3 COOCH2CH3 Cl H3COOC H3C COOCH2CH3 N O NH2 H Amlodipina (Norvasc) a DHP di 2 generazione: Migliore biodisponibilità 65% Lunga emivita 34-58 h Dose: 5-10mg/giorno H3CH2COOC H3C CH3 N CH3 H Lacidipina p R1 m O O H3C H N1 R1 O O C o 4 H N1 H o O H3C O C O R2 H3C m 4 H H3C p R2 O Orientamento del sostituente 4-fenilico nelle 1,4-diidropiridine con conformazione antiperiplanare (---) e sinperiplanare ( ) X' H3CO2C X CH3 NH H H3CO2C CH3 Conformazioni allo stato solido e in soluzione in una serie di 2,6-dimetil-3,5-dicarbometossi-1,4-diidropiridine fenil sostituite Sostituente fenilico Stato solido sp/ap Soluzione sp/ap 3-CN sp 41:59 3-NO2 sp 52:48 sp/ap 73:27 2-Cl, 3-NO2 sp 60:40 2-Cl, 4-NO2 sp 80:20 2-Cl, 5-NO2 sp 77:23 2-NO2 sp 90:10 2-Cl METABOLISMO L’ossidazione dei derivati piridinici è la principale via di inattivazione metabolica. Gli enzimi coinvolti sono gli enzimi epatici citocromo P-450. La co-somministrazione di derivati 1,4-DHP con succo di pompelmo determina un aumento della concentrazione sistemica di DHP. Questo effetto è probabilmente causato da una inibizione degli enzimi intestinali CYP450 da parte dei flavonoidi e delle furocumarine del succo di pompelmo. O H3CO 5 6 H3C O Ar 4 1 N H OCH3 3 2 CH3 La struttura diidropiridinica è essenziale in quanto la trasformazione in piridina (ossidazione) o la riduzione a tetraidropiridina o esaidropiridina (piperidina) provoca la perdita di attività. Piccoli sostituenti elettronattrattori (CH2F) in posizione 2 sono vantaggiosi. Le diverse dimensioni dei gruppi R2 e R3 influenzano la selettività. La funzione amminica secondaria e i gruppi esterei (o equivalenti) costituiscono gli altri punti di attacco importanti . Il primo interagisce con amminoacid accettori di protoni, i secondi con amminoacidi donatori di legami ad idrogeno. L'interazione delle DHP con le proteine dei canali del Ca ++ è stereoselettiva . L'effetto antagonista è dato dall'enantiomero R. CF3 COOCH3 O2N H3C N H Bay K8644 CH3 Il racemo e l'enantiomero S(-) sono agonisti, mentre l'enantiomero R(+) è antagonista. N O N N H O2N H3C N O H COOCH(CH3)2 N CH3 (CH3)2HCOOC NO2 H3C N CH3 H H (+)S-202-791 Agonista (-)R-202-791 Antagonista CF3 F3 C H H O2N H3C COOCH3 N CH3 H3COOC H3C NO2 N CH3 H H (-)S-Bay K8644 Agonista (+)R-Bay K8644 Antagonista Relazioni struttura-attività degli antagonisti e degli agonisti 1,4-diidropiridinici O Agonisti N O R1 Funzioni esteree migliori: -CO2R > COCH3 > CN > H O C H3C Fondamentale H O Centro chirale: stereoselettività o Angolo di torsione dell'arile N m p C R R = Piccoli alchili R = Ammine R = Amminoalchili O O Sostituenti o > m >> p Elettronattrattori > Elettrondonatori R2 Selettività per ingombro? 1 Log 1/IC50 = 0.62 + 1.96 m - 0.44Lmeta - 3.26B1para - 1.51Lmeta + 14.23 n = 46, r = 0.90, s = 0.67, F = 33.93 Diidropiridine attivanti i canali del Ca++ N O N O2N H3C N CF3 COOCH3 O2N CH3 H3C COOCH3 N H CH3 H PN 202791 (+)S Agonista (-)R Antagonista Bay K8644 (-)S Agonista (+)R Antagonista OCHF2 O H3CH2COOC O H3C N H CGP 28392 SINTESI DELLE DIIDROPIRIDINE Sintesi di Hantzsch delle piridine NO2 CHO H3COOC H3C CH2 C H2C + O O C COOCH3 CH3 NO2 H3COOC CH CH C C H3C COOCH3 CH3 OO NH3 NO2 H3COOC H3C COOCH3 N CH3 H Nifedipina E' utilizzata nel trattamento dell'angina pectoris e nell'ipertensione arteriosa. Sintesi di Hantzsch NO2 NO2 CHO H3COOC H3C CH2 C H2C + O O C COOCH3 H3COOC EtOH CH3 COOCH3 H3C N H NH3 H3COOC H3C CH2 C CH3 H3COOC + NH3 O H3C CH2 C H3COOC NH H3C CH C NH2 -amminocrotonato di metile H3COOC H3C CH2 C O O C + H O2N [NH3] -H2O Knoevenagel H H3COOC C C H3C C O O2N Benziliden acetilacetato O2 N O2 N H H3COOC H C C CH H3COOC COOCH3 C CH C Michael H3C C O C C NH2 CH3 O COOCH3 C H3C CH3 N H H H3COOC O2N O2N H H C CH C C C COOCH3 H3COOC C C CH C C OH H3C O CH3 N H3C H H O2N O2 N H H C C CH3 N H H3COOC COOCH3 CH COOCH3 H3COOC C C C COOCH3 OH C H3C C N H C CH3 H2O H3C C N H Nifedipina CH3 Sintesi dei singoli enantiomeri: A- Risoluzione di racemati B- Sintesi diastereoselettive A- Risoluzione di racemati Sintesi di Nicardipina e Manidipina NO2 NO2 H3COOC H3COOC COOCH3 COOCH3 EtOCH2Cl H3C N NaH CH3 H3C N CH3 CH2OCH2CH3 H NO2 H3COOC COOH base 1 eq. H3C N CH3 CH2OCH2CH3 NO2 H3COOC H3C COOH N CH3 a in id in ci nc on n co + - cin a CH2OCH2CH3 NO2 O2N H H3COOC H3C H COO N - CH3 COO- H3COOC H3C N CH2OCH2CH3 CH2OCH2CH3 R-(-) S-(+) H-cinconidina H-cinconina HCl 1N HCl 1N NO2 O2N H H3COOC H3C H COOH N H R-(-) CH3 CH3 H3COOC H3C COOH N H S-(+) CH3 O2N H S-(+) H3COOC 1) PCl5 C H CH2 2) 6 5 N CH2 CH2 OH CH3 COO CH2 CH2 H3C N CH3 H N CH3 H2C R-Nicardipina E' 3 volte più attiva del suo enantiomero S O2N H S-(+) H3COOC 1) PCl5 2) HO N N C6H5 C6H5 COO CH2 CH2 H3C N CH3 N H N C6H5 C6H5 R-Manidipina E' 30-80 volte più potente del suo enantiomero S-(-) B- Sintesi diastereoselettive Cl Cl EtOOC SO2 O H O + H3C CH3 NH2 H O CH3 O C6H5 C C6H5 C6H5 CH3 CH3 Cl Cl Cl H EtOOC SO2 H COO EtOOC CH3COOH H2O 60 °C Cl SO2 COO + OH OH H3C N CH3 H H3C MeOH-KOH CH3I Cl Cl Cl Cl H H EtOOC H3C CH3 H Diastereoisomeri separabili per cromatografia MeOH-KOH CH3I N COOMe N CH3 EtOOC H3C COOMe N CH3 H H S-(+) Felodipina R-(-) Felodipina e.e. > 99% e.e. > 99% BENZOTIAZEPINE OCH3 Cis S S OCOCH3 S N O H3C pka=7.7 Atomo di azoto protonato a pH fisiologico N CH3 Diltiazem Relazioni struttura-attività La sostituzione di S con CH2 non influenza l'attività. E' necessario il gruppo OCH3 nella posizione para dell'anello aromatico. Probabilmente agisce da accettore di legame ad idrogeno. E' indispensabile la presenza di un gruppo basico con piccoli sostituenti (come visto per le DHP). Un aumento della lipofilia dovuto a sostituenti quali CF3 o la ramificazione della catena laterale ha un'influenza positiva sull'attività. Diltiazem OCH3 3-Acetossi-5-(2-dimetilamminoetil)2-(4-metossifenil)-2,3-diidro1,5-benzotiazepin-4-one S 1 E' un coronaro dilatatore usato nella terapia dell'insufficienza coronarica e angina da sforzo. Ha debole azione antiipertensiva. Cis 2 OCOCH3 3 5 N 4 O H2C CH3 CH2 N CH3 Sintesi del Diltiazem OCH3 O CH CH COOCH3 S SH * + OH * NH2 N OCH3 H O cis + trans OCH3 1) Cl(CH2)2 N CH3 CH3 2) (CH3CO)2O Py NaNH2 S * * OCOCH3 N O CH3 H2C CH2 N CH 3 separazione diastereoisomeri Cis (Trans) risoluzione cis-(+)-diltiazem Risoluzione cinetica del fenilglicidato, intermedio chiave nella sintesi del diltiazem CH3O CHO - CO2 CH3O CH3O O O H COOCH3 H Fenilglicidato trans - racemo H H R S COOH idrolisi Enzima: Serratia marcescens + CH3O O H H S R COOCH3 transesterificazione Enzima: Chimotripsina CH3O OCH3 O H H S R COOR H S (+ estere metilico enantiomero) R = n-but R = CH2CH2CH2COOH N H3C N S S OCOCH3 H O CH3 cis-(+)-diltiazem Fenilalchilammine bloccanti i canali del Calcio CN C H3CO H3CO H3C CH CH3 (CH2)3 N (CH2)2 CH3 OCH3 OCH3 Verapamil H3CO CN C H3CO H3CO H3C CH CH3 (CH2)3 N (CH2)2 CH3 OCH3 OCH3 Gallopamil (D600) H3CO CN C CH3 (CH2)3 N (CH2)2 (CH2)11 CH3 OCH3 Anipamil FENILALCHILAMMINE H3C CH3 CH B R * C CH3 (CH2)3 N (CH2)2 A OCH3 CN pka = 8.9 OCH3 Relazioni struttura-attività Sono essenziali per l'attività: due gruppi aromatici, il gruppo CN (o similare CHO, N3) e il gruppo amminico terziario. E' fondamentale la coplanarità fra anello aromatico e gruppo CN. La sostituzione N-CH3 è ottimale. Gruppi più voluminosi riducono la potenza. Variazioni della lunghezza o ramificazioni delle catene polimetileniche determina una diminuzione di attività. Il gruppo isopropilico (C3) può essere variato (C14). Piccoli sostituenti elettronattrattori sui fenili aumentano la potenza. Nell'anello A gruppi in para possono diminuire l'attività per ingombro sterico. Nell'anello B lo stesso avviene per la posizione orto. Il centro chirale deve essere quaternario. L'eutomero ha configurazione S. ANALOGHI A FLESSIBILITA' MOLECOLARE RIDOTTA A - Anelli aromatici e CN non coplanari. Azione coronarodilatatrice, ma non Ca++ antagonista. R CH3 N R' CN B - Attività Ca++ antagonista 1/100 di quella del Verapamile. CN H3CO N CH2CH2 OCH3 H3CO OCH3 CN CH3 N CH2CH2 H3CO H3CO OCH3 H OCH3 CN H3CO H H3CO N H3C CH2CH2 OCH3 OCH3 C - L'isomero 3S,4R ha attività Ca++ antagonista tre volte più potente del Verapamile. H3C H3CO H3CO CH3 * C CH2CH2CH2 CN H3C * N OCH3 OCH3 Verapamile CN C H3CO H3CO H3C CH3 (CH2)3 N (CH2)2 CH3 OCH3 OCH3 E' utilizzato nel trattamento delle tachicardie sopraventricolari e negli attacchi di angina pectoris. Sintesi H3CO H3CO CH2CN H2 - Pd/C CH2CH2NH2 H3C CH Br H3C EtO-Na+ CN CH CH CH3 CH3 OCH3 OCH3 OCH3 OCH3 Ph-CHO MeI HCl 1) Cl (CH2)3 OH NaNH2 2) SOCl2 (CH2)3 Cl CH3 NC C CH CH3 CH2CH2NHCH3 OCH3 OCH3 OCH3 OCH3 Verapamile Prenilamina Fendilina CH3 CH3 NH NH Sono coronarodilatatori che vengono somministrati per os, I.M. e E.V. Sintesi Prenilamina CH2 CO CH3 rid. CH CH2 CH2 NH2 CO CH3 rid. Fendilina Lidoflazina F H3C CONH N N H3C F E' un coronarodilatatore utilizzato per il trattamento a lungo termine dell'angina pectoris. Ha anche azione antiaritmica. Sintesi F H N CH3 N NH2 Cl + COOEt F CH3 NaH Br CH2COCl F N N COOEt CH3 NHCOCH2Br F H2O OH- CH3 F N F N H Lidoflazina Effetti collaterali dei Ca++ antagonisti Gli effetti collaterali dei Ca++ antagonisti sono dovuti all’eccessiva riduzione dell’influsso di Calcio. I principali sono: • depressione della funzione contrattile del miocardio specializzato con bradicardia eccessiva e blocco atrioventricolare • vasodilatazione • cefalea • vertigini • edemi alle caviglie • costipazione TERAPIE COMBINATE Il trattamento dell’angina spesso si avvale di più farmaci. • Classica è l’associazione tra NITRATI e -BLOCCANTI. • L’associazione Ca++ANTAGONISTI e BLOCCANTI deve essere vista con estrema cautela poiché si può avere una eccessiva riduzione della funzione contrattile del cuore. e NITRATI • Ca++ANTAGONISTI esercitano azione sinergica diminuendo rispettivamente post-carico e pre-carico (i Nitrati dilatano i vasi di capacitanza mentre i Ca++antagonisti dilatano i vasi di resistenza). ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ Sono composti che aprono selettivamente i canali del K+ nei vasi e nel miocardio. Sono agenti vasodilatanti diretti con uno spettro più ampio dei Ca++ antagonisti. EFFETTI DELL'APERTURA DEI CANALI DEL K+ Apertura dei canali del K+ (K probabilità di apertura, K durata di apertura) Il potenziale di membrana (Em) si sposta verso EK IPERPOLARIZZAZIONE L rilascio di Ca++ dal reticolo sarcoplasmatico L probabilità di apertura L durata di apertura dei canali VOC del Ca++ L [Ca++]i entrata K [Ca++]i uscita L[Ca++]i RILASSAMENTO Potenziale di membrana (mV) POTENZIALE DI MEMBRANA PER DIVERSI IONI +60 ENa+ +40 ECa++ Agonisti dei canali del K+ 0 Intervallo di attività -40 ECl- -60 ER -80 EK+ dei Ca++ antagonisti EFFETTI FARMACOLOGICI DEGLI ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ E LORO UTILITA' TERAPEUTICHE Attivatori dei canali del K+ Aumento dell'entrata del K+ Iperpolarizzazione della membrana cellulare Riduzione della penetrazione del calcio nelle cellule Rilassamento della muscolatura liscia vascolare Effetto vasodilatante e ipotensivo IPERTENSIONE Tachicardia riflessa Stimolazione del sistema renina-angiotensina CANALI DEL POTASSIO Esistono diversi tipi di canali del potassio: - sensibili al voltaggio - attivati dal calcio - accoppiati a recettori - sensibili all'ATP Isole pancreatiche Glucosio, ATP Diazoxide (Agonista) + Tolbutamide (Antagonista) K CHIUSO APERTO DEPOLARIZZAZIONE IPERPOLARIZZAZIONE [Ca2+int] K [Ca2+int] L Insulina K Insulina L SO2NH-CONH-(CH2)3-CH3 O Cl O S NH N CH3 Tolbutamide Diazoxide (Ipoglicemizzante) (Antiipertensivo) CH3 Disturbi vascolari periferici Ipertensione Ischemia cerebrale Angina POTENZIALI APPLICAZIONI TERAPEUTICHE DEGLI ATTIVATORI DEI CANALI DEL POTASSIO Sindromi della vescica e dell'intestino irritabili Cardioprotezione Disturbi di ostruzione delle vie respiratorie ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ come agenti antiipertensivi Non sono i composti ideali poichè l'efficacia è accompagnata da effetti indesiderati di natura riflessa (tachicardia, edema, arrossamenti, mal di testa) che possono essere ridotti mediante: - terapia combinata (ACEI, diuretici, antagonisti -adrenergici) - formulazioni galeniche a rilascio controllato I bassi dosaggi potrebbero essere utilizzati per fornire cardioprotezione a lungo termine. Inizialmente si pensava che i -bloccanti non avessero attività ipotensiva. Successivamente questo effetto è stato riscontrato nel PROPRANOLOLO (Arilossipropanolammina) e in tutti gli altri -bloccanti. Quindi è stato preparato ed ottimizzato l'analogo ciclico che non aveva più attività -bloccante, ma solo attività antiipertensiva. O X O OH X OH NH NH Farmaco aperto Analogo ciclico O O2N OH NH Composto 1 O O NC OH N Composto 2 NC OH O N Cromakalim 1- Il composto 2 è 100 volte più potente del composto 1. 2- Il cromakalim è il metabolita attivo del composto 2 ed è tre volte più attivo. 3- La risoluzione ottica del cromakalim ha portato all'enantiomero (-)-(3S,4R) (Levcromakalim Levanex) al quale è dovuta l'attività ipotensiva del racemo. ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ come trattamento per l'ischemia acuta del miocardio Prevengono il vasospasmo prodotto da una varietà di stimoli contrattili. Migliorano il miocardio danneggiato. Riducono l'area di infarto del miocardio. Riducono il rischio di fibrillazione che segue l'infarto. Aumentano il flusso di sangue attraverso i vasi collaterali maturi. Sono attivi a dosaggi che non hanno influenza sulle condizioni emodinamiche generali. ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ BENZOPIRANI O N NC OH CH3 O CH3 Cromakalim (3S,4R) Levcromakalim (Levanex) E.R. = 30 - 200 SOLFONAMIDI O Cl O S CSNHCH3 NH N O CH3 Diazoxide CN N N S N CIANOGUANIDINE TIOAMIDI CH3 N N H H CH3 CH3 CH3 Pinacidil R-(+) Eutomero E.R. = 20 (+) RP 49356 (1R,2R) Aprikalim E.R. = 500 Questi sono i termini più potenti. NH2 CONH(CH2)2ONO2 N N N OSO3 N Nicorandil KCA K cGMP NH2 Minoxidil solfato Derivati della serie dei Benzopirani R NC OH CH3 O CH3 O R= N O Emakalim N F3C O N O N CH3 EMD 57283 O N CH3 Celikalim CN O O N CH3 Y 27152 N O CH3 CH3 O N O O CH3 NIP 121 Ro 31-6930 Vengono utilizzati per il trattamento di ipertensione, asma bronchiale e incontinenza urinaria. Derivati della serie delle Tioamidi CSNHCH2CH2CN CSNHCH3 N PhCOO RP 66471 O NC OH N CH3 N FR 119748 N OH O S O2N CH2F O CH2F KC-399 Ha un attività 103 volte maggiore del Cromakalim, ma come i precedenti non ha selettività tissutale. CH3 ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ come trattamento per i danni cardiaci congestizi Possono migliorare la 'performance' cardiaca mediante: Diminuzione delle resistenze vascolari sistemiche e polmonari. Miglioramento dell'ossigenazione tissutale del miocardio e perciò in parte ripristino della contrattilità depressa. Dovrebbero essere dati in associazione agli inibitori dell'Acetilcolinesterasi (ACEI) e agli antagonisti dei recettori dell'angiotensina. ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ come trattamento dell'asma Producono broncodilatazione. Dovrebbero essere somministrati per via inalatoria per evitare effetti cardiovascolari generali. ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+ CARDIOPROTETTIVI (Antiischemici) N CN NH C NH OH R CH3 O R = CN CH3 (3S,4R) BMS-180448 Cl Selettività Vasi : Cuore 8 : 1 Rispetto al Cromakalim è 50 volte più attivo sui vasi e 4 volte più potente come antiischemico. R = CF3 (+) 4 : 1 E' 2 volte più selettivo rispetto al BMS-180448. NH O HN NC OH 6 : 1 CH3 O CH3 NH O N NC OH CH3 O CH3 1 : 3 RELAZIONI STRUTTURA-ATTIVITA' L'arile è importante per la cardioselettività Il gruppo cianoguanidinico può essere rimpiazzato NH N CN HN OH NC CH3 Il gruppo elettronattrattore è necessario O L'eteroatomo non è necessario CH3 In alcune serie l'idrossile può essere rimosso I residui lipofili sono necessari ATTIVATORI DEI CANALI DEL K+: SELETTIVI PER LE VIE RESPIRATORIE (Broncodilatanti e spasmolitici della trachea) Gruppo cianoamidinico NCN N(CH3)2 O2N N O C2F5 OH CH3 O CH3 CH3 O KC-128 BRL 55834 E' selettivo in vivo, ma non in vitro SELETTIVI PER LA VESCICA (Trattamento dell'incontinenza urinaria) NO2 NHSO2CF3 F3CO CH3 O S O OH CH3 O CH3 E.R. = 1 Ricorda il Celikalim N H Struttura Diidropiridinica SELETTIVI PER Il SNC (Antiepilettici) NO2 H N F3C CH3 O N Cl NS-004 Poco selettivo OH C2H5O N N H H CH3 CH3 CH3 Bay x9227 L'enantiomero (-) è 103 volte selettivo per il SNC, invece l'enantiomero (+) non ha nessuna selettività. ANTAGONISTI DEI CANALI DEL K+ OCH3 CONH(CH2)2 SO2NHCONH Cl Glibenclamide (ipoglicemizzante) N N Tedisamil (sparteinosimile) (antiaritmico) Applicazioni terapeutiche dei modulatori dei canali del K+ I. SULFONILUREE: - Ischemia (cuore e cervello) - Secrezione di insulina (diabete di tipo II) - Aritmie indotte da ischemia II. ATTIVATORI DEI CANALI: - Angina - Aritmie - Asma - SNC - anticrisi - antineurotossine - Crescita dei capelli - Ipertensione - Sindrome della vescica irritabile - Sindrome dell'intestino irritabile - Ischemia - Affaticamento muscolare III. ANTIARITMICI DELLA IIIa CLASSE - Aritmie cardiache Sintesi del Cromakalim NC NC K2CO3 + OH CH3 Cl O CH3 CH3 CH3 Br NC NC CH3 O OH HBrO CH3 CH3 O CH3 O NC KOH CH3 O N CH3 O N O NaH H O OH NC CH3 + CH3 Cromakalim risoluzione (-)-(3S,4R)-Cromakalim