Anno XIII n. 576 Venerdì 5 Settembre 2014 Settimanale in pdf www.heos.it .it Scopri le nostre offerte vai a pag. 3 SCOPERTO AL“FERMILAB” PRIMO ESPERIMENTO PER DIMOSTRARE CHE L'UNIVERSO È UN OLOGRAMMA IL PIÙ GRANDE DINOSAURO ERA ALTO 26 METRI E PESAVA 65 TON. FOTOSINTESI ARTIFICIALE, L’OSSIGENO ARRIVA DALL’ACQUA Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo In copertina, una parte dei resti riportati alla luce in Argentina appartenenti al più grande dinosauro mai apparso sulla Terra (foto drexel.edu) In vetrina Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009 Heos Editrice 2010 Pagg. 160 euro 14,00 + s.p. Richiedilo nella tua libreria “Guida ai Vini Veneti” Aggiornata 2010 72 pag. pdf Solo € 3,50 Oppure in omaggio con abbonamento a Heos.it Sommario PRIMO PIANO 4 SEQUENZIATO IL GENOMA DEL CAFFÈ ATTUALITÀ 5 6 IL “DREADNOUGHTUS” ERA ALTO 26 METRI E PESAVA 65 TONNELLATE L’ITALIA D’INIZIO ’900 E DEI PREMI NOBEL AMBIENTE 7 8 “FIRESENSE”, DIAGNOSI PRECOCE DEGLI INCENDI PER TUTELARE LE ZONE ARCHEOLOGICHE APERTA LA STRADA AL CHEROSENE “SOLARE” PER GLI AEREI TECNOLOGIA Ordina a [email protected] Heos.it Raccolta completa 2013 47 numeri, 958 pagine dvd solo € 10 + € 2 s.sp. 9 10 11 I GIOCHI INTERATTIVI PER RISOLVERE I CONFLITTI NEI CORTILI DELLE SCUOLE ARRIVA S-TRIKE, IL “VELO-MOBILE” A PEDALI FOTOSINTESI ARTIFICIALE, L’OSSIGENO ARRIVA DALL’ACQUA SCONTRO DI IONI CON LASER INNESCANO REAZIONI DI FUSIONE NUCLEARE SENZA ELETTRONI SCIENZE 12 13 REALIZZATO IL PROTOTIPO DELLA GOMMA CHE SI AUTO-RIPARA IL BIANCO PIÙ BIANCO? È DI UN COLEOTTERO SALUTE HEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate bancarie. iban. IT26 C 05034 59630 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.101 copie spedite via e-mail www.heos.it 14 15 FIBROSI CISTICA, ARRIVANO NUOVE TERAPIE MIRATE DISPOSITIVO A ULTRASUONI POTREBBE PREVENIRE INFARTI E ICTUS SPAZIO 16 17 URANO: “PERCHÉ DOVREMMO VISITARE QUESTO BIZZARRO E TOSSICO PIANETA ...” UN PALLONE PER STUDIARE LE GALASSIE PRIMORDIALI FOCUS 18 19 AL “FERMILAB” PRIMO ESPERIMENTO PER DIMOSTRARE CHE L'UNIVERSO È UN OLOGRAMMA LE SORPRESE ARITMETICHE DELL'UNIVERSO QUANTISTICO WEEKEND 20 FORTEZZA DELLE VERRUCOLE, BALCONE NATURALE SULLE ALPI APUANE E SUGLI APPENNINI CULTURA 22 VAN GOGH E TUTANKHAMEN 2 - n. 576 | Venerdì 5 Settembre 2014 www.heos.it www.elettricoop.it REGALIAMOCI UN LIBRO PRIMO PIANO LA FISICA DEI PERPLESSI L’ENEA NEL TEAM INTERNAZIONALE DI RICERCA L’incredibile mondo dei quanti di Jim Al‐Khalili Traduzione di Laura Servidei Bollati Boringhieri 2014 pp 275 € 22,00 SEQUENZIATO IL GENOMA DEL CAFFÈ P er mettere bene in chiaro che l’argomento del suo nuovo libro è davvero molto strano, bizzarro e mi‐ sterioso, Jim Al‐Khalili lo dice subito, e si capisce perché lo fa. Il tema è il mondo del molto‐molto piccolo, quello dei quanti, dove le regole del «nostro» mondo non valgono o, in molti casi, sono completamente rovesciate. Dopo più di un secolo, la fisica si è ormai abi‐ tuata a scendere a patti con le implicazioni della meccanica quantistica, perché questa teoria controintuitiva si è dimostrata solidissi‐ ma e perfettamente adeguata a descrivere i fenomeni della materia. Ma chi non ha avuto in sorte l’occasione di studiare fisica è piuttosto perplesso, e fa bene ad esserlo. IN CHE SENSO UNA PARTICELLA può passare da due parti contemporaneamente? Cosa vuol dire esattamente che un corpo si comporta simultaneamente come un’onda del mare e come un granello di materia? Ma davvero il gatto nella scatola è allo stesso tempo vivo‐e‐ morto finché non lo guardiamo? E come è pos‐ sibile che agendo su una particella qui sulla Terra si ottenga un effetto simultaneo sulla sua gemella, che ormai naviga oltre Plutone, verso il vuoto interstellare. Sembra Star Trek e invece è il mondo reale, benché ci sia pure il teletrasporto. Questa è la materia ideale per uno straordinario divulgatore come Al‐Khalili, perfettamente a suo agio con l’ironia implicita del materiale che racconta. L'autore. Jim Al‐Khalili (Baghdad, 1962) è docente di fisica teorica all’ University of Surrey (Regno Uni‐ to), dove tiene anche una cattedra di comunicazione scientifica. Vicepresidente della British Science Asso‐ ciation, è anche membro onorario della British Asso‐ ciation for the Advancement of Science, membro della Royal Society e Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE). Nel corso della sua attività ha ricevuto il Michael Faraday Prize e il Kel‐ vin Prize. Come comunicatore, Al‐Khalili è spesso presente nei canali televisivi e radiofonici britannici, oltre a scrivere per il «Guardian» e l’«Observer». Tra i suoi libri, Buchi neri, wormholes e macchine del tempo (2003). Per Bollati Boringhieri ha pubblicato La fisica del diavolo. Maxwell, Schrödinger, Einstein e i paradossi del mondo (2012) e La casa della sag‐ gezza. L’epoca d’oro della scienza araba (2013). I l genoma di una delle più importanti piante alimentari, il caffè, è stato sequenziato da ricercatori provenienti da 9 Paesi: Italia, Francia, USA, Canada, Australia, Germania, Brasile, India e In‐ donesia. La pianta sequenziata è la Coffea canephora (o robu‐ sta), che costituisce circa il 35% della produzione mondiale di caffè. Lo studio è stato pubblicato nell’ultimo numero di Science. L’Italia ha visto la partecipazione di ricercatori dell’ENEA e dell’Università di Trieste. Giovanni Giuliano, che ha coordinato i ricercatori dell’ENEA, descri‐ ve così le principali conclusioni dello studio: “Il genoma del caffè è piuttosto ‘semplice’ ed è simile a quello, ipotetico, del progenitore comune di tutte le Asteridi, che comprendono il 25% delle piante superiori. Contiene circa 27 mila geni, contro i 35 mila del pomodo‐ ro e della patata, che sono evolutivamente vicine al caffè, ma in cui il genoma si è triplicato circa 70 milioni di anni fa. Lo studio di questi eventi di duplicazione in altre specie ci ha permesso di concludere che la caffeina è stata “inventata” più di una volta durante l’evoluzione delle piante». CON OLTRE DUE MILIARDI DI TAZZINE AL GIORNO, il caffè è uno dei princi‐ pali infusi consumati dall’uomo, la seconda commodity per valore commerciale dopo il petrolio, ed è alla base di una fiorente industria di trasformazione italiana. (Red) Vedi http://www.enea.it http://coffee‐genome.org/ LA SPETTACOLARE ERUZIONE DEL TAVURVUR Papua New Guinea. Il vulcano Tavurvur il 29 agosto scorso è stato protagonista di una spettacolare eruzione nella parte orientale della Papua Nuova Guinea. Vomitando rocce e cenere in aria, ha costretto all'evacuazione le comunità locali e ad un rapido cambio di rotta dei voli internazionali (foto rt.com) 4 - n. 576 | Venerdì 5 Settembre 2014 www.heos.it CRONACHE Sopra nella foto, l’aerea di scavo in Argentina dove sono stati ritrovati i resti del gigantesco titanosauro. A lato Kenneth Lacovara in laboratorio con i suoi studenti ARGENTINA. RITROVATI RESTI DEL PIÙ GRANDE DINOSAURO ERBIVORO MAI ESISTITO IL “DREADNOUGHTUS” ERA ALTO 26 METRI E PESAVA 65 TONNELLATE U n gruppo internazionale di ricerca coordinato da Ken‐ neth Lacovara dell’università americana di Drexel a Phila‐ delphia (Pennsylvania, Usa) ha scoper‐ to, in Argentina, i resti, quasi completi (il 70% dello scheletro), del più grande dinosauro che sia mai esistito sulla Terra. Il gigantesco animale è stato chiamato Dreadnoughtus schrani e queste sono le sue dimensioni calcola‐ te al centimetro grazie ai numerosi reperti: era alto 26 metri e pesava 65 tonnellate. Sono stati riportati alla luce anche la maggior parte delle vertebre della coda, lunga 9 metri, una vertebra del collo del diametro di oltre un me‐ tro, una scapola, numerose costole, dita dei piedi, un artiglio e una piccola sezione della mascella con un solo den‐ te. Complessivamente sono stati ritro‐ vati più di cento elementi dello schele‐ tro tra cui il femore lungo oltre 6 metri ed un omero che hanno dato le mag‐ giori indicazioni per calcolarne le di‐ mensioni. NELLO STESSO SITO è stato ritrovato anche un esemplare più piccolo della stessa specie ma con uno scheletro incompleto. Per crescere il Dreadnou‐ ghtus, che visse circa 77 milioni di anni Sopra, immagine artistica del gigantesco Dreadnoughtus schrani (Illustrazione, Jennifer Sala/drexel.edu; foto drexel.edu) fa in una foresta temperata sulla punta meridionale del Sud America, doveva mangiare grandi quantità di piante. Questi due animali probabilmente so‐ no stati sepolti dalla piena di un fiume che improvvisamente ruppe il suo argi‐ ne naturale, trasformando il terreno circostante in sabbie mobili. È stata una sepoltura rapida e profonda dei corpi e questo fatto ha conservato le loro carcasse. Il nuovo dinosauro è stato collocato nella famiglia dei tita‐ nosauri, i più grandi erbivori apparsi sulla Terra. (Red) http://www.drexel.edu/ RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA Corriere.it 01 Settembre Corriere.it 01 Settembre Italiaoggi.it 5 Settembre http://vauro.globalist.it/ 5 - n. 576 | Venerdì 5 Settembre 2014 www.heos.it Italiaoggi.it 4 Settembre S coperte le ragioni fisiche del bianco incredibilmente in‐ tenso e brillante delle scaglie di rivestimento del “Cyphochilus”, ossia un parente asiati‐ co del “maggiolino”. La ricerca, pubbli‐ cata su Scientific Reports, suggerisce strategie innovative per ottenere una nuova generazione di materiali e verni‐ ci più efficienti e a minor impatto am‐ bientale Il Cyphochilus possiede una caratteri‐ stica che non passa inosservata. Il suo corpo è rivestito da uno strato di mi‐ croscopiche scaglie di un bianco estre‐ mamente intenso, al pari di un foglio di carta o di uno strato di vernice ma ne contempo presentano uno spessore maggiore di oltre dieci volte. QUESTA PARTICOLARE proprietà è stata oggetto di studio da parte di un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ino‐Cnr), del Laboratorio eu‐ ropeo di spettroscopia non lineare Lens dell’Università degli studi di Firen‐ ze e dell’Università di Cambridge. Gli studiosi alla fine sono riusciti a spiega‐ re le strategie adottate dall’insetto per ottenere questo sorprendente risulta‐ to, delineando le prospettive per una nuova generazione di materiali e verni‐ ci più efficienti e a minor impatto am‐ bientale. «Il coleottero deve risolvere un du‐ plice problema: da un lato essere leg‐ gero per poter volare e dall’altro appa‐ rire di un colore bianco brillante per mimetizzarsi tra i funghi in cui vive», spiega Matteo Burresi, ricercatore Ino‐ Cnr responsabile del gruppo di ricerca. IN ARRIVO UNA GENERAZIONE DI MATERIALI E VERNICI PIÙ EFFICIENTI E “GREEN” IL BIANCO PIÙ BIANCO? È DI UN COLEOTTERO Il Cyphochilus, parente asiatico del comune “maggiolino”, Aggiunge: «Ciò è possibile grazie alla struttura interna di queste scaglie che è stata opportunamente ottimizzata da milioni di anni di evoluzione. Tale struttura è composta da una rete di‐ sordinata di filamenti il cui diametro è di poche centinaia di nanometri, ovve‐ ro quasi mille volte più sottili di un capello». Gli fa eco Silvia Vignolini, ricercatrice dell’Università di Cambri‐ dge: «Il risultato è ancora più sorpren‐ dente se si pensa che i coleotteri rie‐ scono a ottenere questo grado di bian‐ chezza con un materiale, la chitina, che in genere non è in grado di influenzare sensibilmente la propagazione della luce. Con le attuali tecnologie non sia‐ mo in grado di produrre un materiale altrettanto bianco in uno spessore così ridotto». PER DIEDERIK WIERSMA, ordinario di fisica della materia all'Università di Firenze «i risultati di questa ricerca, da una parte suggeriscono interessanti strategie con cui progettare nuovi ma‐ teriali per diffondere più efficacemen‐ te la luce, dall’altra ‐ conclude ‐ dimo‐ strano che non è necessario impiegare materiali che interagiscono fortemente con essa come quelli attualmente im‐ piegati ad esempio nell’industria delle vernici per ottenere rivestimenti alta‐ mente coprenti». (Red) Vedi www.cnr.it Informazioni commerciali Essiccatore solare per alimenti “Elio” è un essiccatore solare per alimenti, piante aromatiche ed officinali, particolarmente adatto ad un utilizzo familiare o per piccole produzioni. Le sue caratteristiche lo rendono elemento indiscusso in tutte quelle attività di trattamento di conservazione in cui si intenda mantenere la piena continuità dei processi di agricoltura biologica e biodinamica. 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