l`elettricità fa camminare un ratto paralizzato

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XIII
n. 579 Venerdì 26 Settembre 2014 Settimanale in pdf
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L’ELETTRICITÀ
FA CAMMINARE
UN RATTO
PARALIZZATO
VAPORE
ACQUEO
IN UN PICCOLO
PIANETA
POPOLAZIONE MONDIALE,
L’AFRICA FARÀ LA DIFFERENZA
Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X
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In vetrina
In copertina, il ratto paralizzato muove i primi passi (foto: neuwalk.eu/)
Andrea Pivatello
L'Idrogeno
nel 2009
Heos Editrice 2010
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Sommario
PRIMO PIANO
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VAPORE ACQUEO IN UN PICCOLO PIANETA
ATTUALITÀ
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6
GRAFENE, IN ARRIVO I PRIMI PRODOTTI
UE, 155 PMI HANNO RICEVUTO 50.000 EURO PER SONDARE
LA FATTIBILITÀ DELLE PROPRIE IDEE IMPRENDITORIALI
AMBIENTE
7
8
COME DIMEZZARE IL CONSUMO ENERGETICO DEGLI EDIFICI PUBBLICI
IL CREDITO DI CARBONIO GLOBALE SI ESAURIRÀ IN TRE DECENNI
TECNOLOGIA
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Raccolta
completa 2013
47 numeri,
958 pagine
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“INVFACTOR - ANCHE TU GENIO!” TRIPLA SICUREZZA AUTO, CAPPELLO-PENDAGLIO
SONAR, RILEVATORE QUALITÀ SALUMIIL PRIMO VOLO “SOLARE” ATTORNO AL MONDO
PARTIRÀ DA ABU DHABI
V-MUST.NET ECCO COME SARANNO I MUSEI DEL FUTURO
SCIENZE
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13
BATTERI E FABBRICHE DI CELLULE “À LA CARTE”
L’ELETTRICITÀ FA CAMMINARE UN RATTO PARALIZZATO
SALUTE
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Settimanale di scienze politica cultura
Direttore responsabile Umberto Pivatello
Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997
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LA CARENZA DI IODIO IN ITALIA
CANCRO ALLA PROSTATA: L'ANALISI DEL SANGUE PER OSSERVARE LA DINAMICA
DEI TUMORI IN STADIO AVANZATO
SPAZIO
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LA POLVERE DI STELLE CONFONDE LA MISURA DEL BIG BANG: “TUTTO DA RIFARE”
UNO SPRUZZO DI LIMONE RENDE IL RAZZO PIÙ SICURO
FOCUS
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19
POPOLAZIONE MONDIALE, L’AFRICA FARÀ LA DIFFERENZA
IL MANIPOLATORE MOBILE AFFIANCA L’UOMO PER COSTRUIRE GLI AEREI
WEEKEND
20
AQUISGRANA, L’ANTICA CAPITALE DI CARLO MAGNO
CULTURA
22
RUSSIA PALLADIANA DAL BAROCCO AL MODERNISMO
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PRIMO PIANO
REGALIAMOCI UN LIBRO
LA REALTÀ NON È
COME CI APPARE
A 120 ANNI LUCE NELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO
La struttura elementare delle cose di Carlo Rovelli Raffello Cortina Editore pp 242 € 22,00 IN UN PICCOLO PIANETA
T
VAPORE ACQUEO
empo, spazio e materia appaiono ge‐
nerati da un pullulare di eventi quanti‐
stici elementari. Comprendere questa tessitura profonda della realtà è l’obiettivo della ricerca in gravità quantistica, la sfida della scienza contemporanea dove tutto il nostro sapere sulla natura viene rimes‐
so in questione. SE METTIAMO INSIEME quanto abbiamo impara‐
to sul mondo fisico nel corso del XX secolo, emerge una struttura elementare del mondo generata da un pullulare di eventi quantistici. La gravità quantistica è il principale problema aperto al cuore della fisica fondamentale. Lo sforzo per risolverlo è un’avventura appassio‐
nante nel corso della quale tutto il nostro sa‐
pere è rimesso in questione. Carlo Rovelli, uno dei principali protagonisti di questa avventura, conduce il lettore nel cuore della ricerca, in modo semplice, mostrando come lentamente è cambiata la nostra immagine del mondo, a partire dall’antichità fino a quanto stiamo sco‐
prendo oggi sull’evaporazione dei buchi neri, la fisica al di là del big bang e la struttura gra‐
nulare dello spazio. ROVELLI DISEGNA UN VASTO affresco della visione fisica del mondo, chiarisce il contenuto di teo‐
rie come la relatività generale e la meccanica quantistica, ci porta al bordo del sapere attua‐
le e offre una versione originale e articolata delle principali questioni oggi aperte. Soprat‐
tutto, comunica il fascino di questa ricerca, la passione che la anima e la bellezza della nuova prospettiva sul mondo che la scienza svela ai nostri occhi. L'autore. Carlo Rovelli, creatore di una delle principali linee di ricerca in gravità quantistica, è tra i fisici teorici più attenti alle implicazioni filosofiche dell’indagine scientifica. Membro dell’Istituto universitario di Francia e dell’Accademia internazionale di filosofia delle scienze, dirige il gruppo di ricerca in gravità quantistica dell’Università di Aix‐Marsiglia. Collabora con il Domenicale del Sole24Ore. U
tilizzando i dati di tre dei telescopi spaziali della NASA ‐ Hubble, Spitzer e Keplero, gli astronomi han‐
no scoperto che ci sarebbe‐
ro cieli limpidi e vapor d'ac‐
qua bollente su un pianeta gassoso che si trova al di fuori del nostro Sistema Solare. IL PICCOLO PIANETA SI CHIAMA HAT P‐11b, ha dimensioni e massa simili a quelle di Nettuno, orbita attorno a una stella più fredda del Sole e si trova nella costellazione del Cigno, distante dalla Terra 120 anni luce. La scoperta della sua atmosfera è per gli astronomi un passo in avanti fondamentale nello studio della formazione dei pianeti. Le misure fatte finora indicano che i pianeti simili a HAT‐P‐11b hanno atmosfere ricche di molecole ad alto peso o ricche di nubi, oppure contengono particelle che, diffondendo la luce, rendono il cielo az‐
zurro. I risultati forniti dai tre i telescopi dimostrano che HAT‐P‐11b è ancora sprofondato in vapore acqueo, idrogeno e probabilmente altre molecole ancora da identificare. (Red) In alto nella foto, immagine artistica del pianeta HAT-P-11b, il più piccolo
finora scoperto all'esterno del Sistema Solare dove è stato trovato vapore
acqueo (fonte: NASA/JPL-Caltech)
RIVOLUZIONE AZZURRA IN TAVOLA
Già oggi il mondo produce più pesce da allevamento che carne, e siamo solo
all’inizio. Sarà l'acquacoltura a sfamare il pianeta? Solaiman Sheik mostra con
orgoglio i gamberi d'acqua dolce allevati nel piccolo stagno di suo padre vicino a Khulna, in Bangladesh. (Foto: National Geographic/Jim Richardson)
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CRONACHE
DUECENTO VOLTE PIÙ RESISTENTE DELL'ACCIAIO
E 70 VOLTE PIÙ CONDUTTIVO DEL SILICIO
GRAFENE, IN ARRIVO
I PRIMI PRODOTTI
G
raphene Flagship è il pro‐
gramma dell'UE che intende garantire che l'Europa di‐
venti un pioniere della com‐
mercializzazione delle innovazioni ba‐
sate sul grafene, la pellicola di carbo‐
nio con lo spessore di un atomo che sta rivoluzionando il modo in cui sarà costruito il nostro mondo materiale nei prossimi decenni. Isolato per la prima volta all’università di Manchester (Regno Unito), dieci anni fa da Andre Geim e Konstantin Novolosolev, ini‐
sgniti del Nobel per la Fisica nel 2010, il materiale – che è 200 volte più resi‐
stente dell'acciaio e 70 volte più con‐
duttivo del silicio – apre opportunità in diversi settori, dalla sanità al settore aerospaziale. ANCHE SE I RICERCATORI europei sono in prima linea nelle scoperte scientifi‐
che non sempre sono riusciti a com‐
mercializzare le loro idee. È per questo che l'UE ha lanciato un fondo di ricerca della durata di dieci anni chiamato Graphene Flagship, che si occupa di creare l'ambiente adatto affinché pro‐
speri l'innovazione europea. Il Fla‐
gship, che vale un miliardo di euro ed è stato lanciato l'anno scorso, aiuterà a portare le idee sul mercato coordi‐
nando centinaia di team di ricerca e aiutandoli a trasferire la loro ricerca all'industria. Tra le aziende europee che partecipano ci sono Nokia, STMi‐
croelectronics, BASF e Airbus. In tota‐
le, il progetto comprende 142 univer‐
sità, istituti e aziende di 23 paesi eu‐
ropei. SONO GIÀ STATI SVILUPPATI alcuni pro‐
totipi finanziati dal Flagship, come l'associazione tra grafene e plastica per creare uno schermo a pixel per i dispositivi elettronici. Usando plastica flessibile invece del vetro, i dispositivi elettronici pieghevoli potrebbero presto fare la loro comparsa sul mer‐
cato. Il grande numero di ricercatori coinvolti nel progetto riflette la scon‐
finata gamma di possibilità offerte dal grafene (che in natura si trova nella grafite, la forma di carbonio usata per le matite). Un esempio del‐
la vita di tutti i giorni è la possibilità di sostituire l'ossido di indio‐stagno co‐
me componente della prossima gene‐
razione di televisori e schermi elettro‐
nici. Guardando ancora più avanti, il grafene potrebbe essere usato negli abiti per generare elettricità, per ali‐
mentare dispositivi mentre camminia‐
mo, costruire giubbotti antiproiettili più resistenti e offrire un'alternativa ancora più leggera all'alluminio negli aerei. UN'ALTRA RAGIONE per la quale il gra‐
fene negli ultimi anni ha attirato tanto interesse da parte dei ricercatori e delle aziende, è che l'accesso a questo materiale è relativamente semplice. Per isolare il grafene non sono neces‐
sarie attrezzature costose o grandi investimenti, portare i prodotti a base di grafene sul mercato è però un'altra storia. Anche se tentativi sporadici di studiare il grafene risalgono al 1859, solo nel 2004 è stato scoperto un mo‐
do semplice ed efficace per produrlo. Il Graphene Flagship è coordinato dal Politecnico di Chalmers, Goteborg, Svezia. (Red) RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
Corriere.it 26 Settembre
Corriere.it 24 Settembre
http://vau.ro/ 24 Settembre
5 - n. 579 | Venerdì 26 Settembre 2014
www.heos.it
Italiaoggi.it 26 Settembre
L'impiego di microbi come fabbriche cellulari non è niente di nuovo, ma un progetto UE ha sviluppato mezzi per ottimizzare i batteri a livello genetico al fine di produrre vitamine e protei‐
ne industriali. l Bacillus subtilis (B. subtilis), che si trova naturalmente nel terreno e nel fieno oltre che nell'intesti‐
no umano, si presta ottimamente alla manipolazione genetica. Esso è ora quindi utilizzato come organismo modello per la ricerca e la produzione industriale di nutraceutiche come la vitamina B. Il progetto BASYNTHEC (“Bacterial synthetic minimal genomes for biote‐
chnology”) ha ridotto al minimo il con‐
tenuto genetico del B. subtilis per cre‐
are la fabbrica di cellule di ultima ge‐
nerazione. Ciò ha permesso al team di ricerca afferente al progetto, di au‐
mentare del 40 % l'efficienza della produzione di vitamina B5 e nel con‐
tempo si è aperta anche la strada ver‐
so l'esplorazione degli effetti della rimozione dei geni sulla regolazione e sopravvivenza cellulari. UNA MASSICCIA ELIMINAZIONE di mate‐
riale genetico da una cellula può por‐
tare a una riduzione di resa del prodot‐
to inaccettabile. I ricercatori BA‐
SYNTHEC hanno aggirato questo pro‐
blema utilizzando modelli computazio‐
nali per selezionare i geni fondamenta‐
li alla produzione ottimale. Il passo successivo è stato prendere il batterio ottimizzato nella sua versione di base I
BATTERI E FABBRICHE
DI CELLULE “À LA CARTE”
e aggiungere il “plug‐in”, cioè gruppi di geni che controllano la funzione desiderata. Sono stati rimossi e poi ricostruiti per lo screening ad alta processività un totale di 290 nuovi ceppi che producono vitamina B5, e 405 ceppi per la produzione di alfa‐
amilasi. L'alfa‐amilasi è un enzima con numerosi usi industriali, inclusa la produzione di sciroppi da raccolti base quali frumento, riso e patate. QUANDO SI POSSONO SVILUPPARE così tanti ceppi potenziali, un processo di screening rapido per selezionare il miglior microbo possibile è fondamen‐
tale. Il team BASYNTHEC ha fatto pro‐
gressi fondamentali anche nella ricerca sui meccanismi sottesi alla resistenza al sublancin, un antibiotico ad ampio spettro. La cancellazione dei geni è un modo per determinare esattamente l'attività che essi svolgono. Con questa tecnica i ricercatori hanno identificato numerosi geni coinvolti nella resisten‐
za al sublancin e nel suo trasporto. Risultato: è un passo fondamentale verso il trattamento delle malattie a dispetto della resistenza agli antimi‐
crobici. MA NON È TUTTO. La ricerca di BA‐
SYNTHEC ha posto le fondamenta an‐
che per la produzione di microbi con i principi di base per la sopravvivenza e la capacità di essere modificati secon‐
do i requisiti di produzione. La nuova generazione di fabbriche di cellule batteriche modificate sembra essere proprio dietro l'angolo. (Red) http://cordis.europa.eu/ Informazioni commerciali
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