17-11-2016 Data Pagina 1 / 2 Foglio ANNO X, N° 322, 17 novembre 2016. Direttore Umberto Calabrese Home ita Site Map Home Eng Home Esp Le Interviste di Umberto Calabrese Politica Regionali Economia Cronaca America Latina Ambiente Sport Cultura Agor@magazine Web Tv GIOVEDÌ, 17 NOVEMBRE 2016 06:25 Dal Chianti a Shanghai, vino toscano nel mercato cinese Written by Redazione Impresa e Lavoro font size Print Email Si è verificato un errore. Firenze - La Cina ha scoperto il vino italiano. E' entusiasta Giovanni Busi, presidente del consorzio vino Chianti all'indomani della partecipazione del Consorzio a 'Prowine Shanghai 102460 (0 votes) Codice abbonamento: Rate this item Prova a guardare il video su www.youtube.com oppure attiva JavaScript se è disabilitato nel browser. Data 17-11-2016 Pagina Foglio 2 / 2 2016' dove, in uno stand di 150 metri quadri si è presentato con 34 aziende associate e 200 etichette in assaggio. "Siamo estremamente soddisfatti dell'attenzione dimostrata dai buyers incontrati in Cina - spiega il produttore - e torniamo da Shanghai con ancora più convinzione di aver aperto una finestra importante su un mercato che nei prossimi anni sarà fra i principali del nostro export". Busi spiega come questo intresse sia una novità maturata in pochissimo tempo: "Se fino a tre anni fa in Cina non solo non riconoscevano la nostra denominazione ma difficilmente inserivano il vino toscano fra le scelte principali - dice - oggi possiamo vantare un buon numero di nuovi buyers che abbiamo incrementato e consolidato grazie alla partecipazione a questa ultima fiera. Abbiamo aperto una porta su questo mercato, sta a noi adesso farla diventare un accesso principale per le nostre aziende guardando ad un futuro sempre più orientato ai paesi dell'est. Quando si parla di Cina dobbiamo poi ricordarci non solo delle città principali ma di tutto il territorio al cui interno sono presenti centri abitati magari meno noti ma al di sopra di un milione di abitanti. La mostra di Shanghai - conclude Busi - non è che la conferma di un percorso intrapreso dalla nostra denominazione che deve cogliere al meglio questa opportunità con una presenza più assidua e dettagliata che ripeteremo nei prossimi anni". Secondo Wine Monitor, l'Osservatorio del Vino di Nomisma, nel corso di un decennio, l'import di vino nel continente asiatico è passato da 1,6 a 6,1 miliardi di dollari, arrivando così a pesare per il 17% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l'80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del 10%(+44,7% rispetto al 2010). Oggi rappresenta circa l'11% del consumo mondiale (dati Wine Monitor). Più in generale, l'Asia pesa ormai per il 6,5% nell'export vinicolo italiano (contro il 4,6% di dieci anni fa) e rappresenta un importante mercato di sbocco per i vini rossi della Toscana: nel 2014, l'export nel continente di questa categoria ha superato i 41 milioni di euro, vale a dire l'8% di tutte le esportazioni dei vini rossi Toscani, con una crescita che solo negli ultimi quattro anni e' stata del 186%. Sostieni il tuo quotidiano Agorà Magazine I nostri quotidiani non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore Sostengo Agorà Magazine Read 8 times Tweet Published in Economia & Finanza Tagged under chianti vino Cina mercato cinese regione toscana Utenti Online Redazione Impresa e Lavoro Latest from Redazione Impresa e Lavoro Italia al quinto posto in Ue per pressione fiscale, i dati della Cgia Abbiamo 787 visitatori e nessun utente online La tua pubblicità su Agorà Magazine Roma - Raggi: «finalmente sbloccato l’annosa vicenda del salario accessorio» Samsung verso telefono pieghevole, Galaxy X Related items Il magnate cinese Jack Ma trova un sosia... di 8 anni. Gli pagherà gli studi Trump tower e Twin towers. 15 anni sono passati Codice abbonamento: Lazio - Finanziamenti per i giovani agricoltori, prorogati i termini 102460 Milano Natura organizza "metti una sera a cena"