Piedirosso Sabbia Vulcanica 2014, Agnanum – Raffaele Moccia 15/03/2016 Gianluca Pepe GLUCK – La bottiglia della sera dove: non è il caso di dirlo… con: pizza Un mio carissimo amico – vecchio e saggio mentore, paladino della sommellerie orvietana – dice sempre di mangiare esclusivamente per poter bere vino! Ecco io, per ora, non sono proprio di quest’idea ma ammetto di essere sicuramente uno che in tavola è “più coinvolto” dal vino che dal cibo. Questo mio costume a volte mi trae in salvo da piatti sfortunati, naufragati o mal cucinati, come ad esempio ieri sera… Nel bicchiere questo magnifico Piedirosso sprigiona sensazioni profumatamente polverose, di sabbia cocente sotto il sole, di cenere, di fiori secchi e di ginepro; in bocca il frutto è bellissimo e centrato sull’amarena, con leggere increspature balsamiche. È un vino che crea turbamento, vino che si fa’ bere e ri-bere con disarmante semplicità. La sua finezza aerea, proclamata già in partenza, regala finezza e tensione, frequenze gradite al mio palato. Vino accattivante, eroico, soprattutto perché è stato in grado di rendere entusiasmante la mia cena nonostante mi fosse capitata davanti, purtroppo, la peggior pizza della vita…