Attualità
Parassitosi
intestinale
Difficili da individuare, perché a differenza
di pulci e zecche, non saltano subito
all’occhio, i parassiti intestinali si vedono
solo quando l’infestazione è massiccia.
Ecco come rimediare.
S
ono ambienti urbani, come parchi e giardini pubblici, in prevalenza, a ospitare parassiti intestinali:
3 parchi su 4, infatti, secondo numerosi studi
scientifici, risultano essere a rischio d’infestazione.
Questo significa che anche ipotizzando che la
maggior parte dei cani sia regolarmente trattata per diversi
tipi di parassitosi, il rischio che gli animali contraggano
un’infestazione parassitaria ogni qualvolta fanno la loro
passeggiata nel verde resta particolarmente elevato. In
realtà, per evitare pericoli d’infestazione basterebbero alcuni
semplici accorgimenti. Per esempio, sarebbe sufficiente
non lasciare le feci del proprio cane al suolo, ma raccoglierle
sempre e gettarle nei bidoni dell’immondizia. È vero, è una
semplice regola di convivenza civile, ma i marciapiedi italiani testimoniano che, evidentemente, non tutti riescono a
rispettarla. E così può capitare che le feci diventino un veicolo di contagio: cuccioli e animali anziani sono i soggetti
16
a maggior rischio nei confronti di alcuni parassiti, ma le possibilità di prendere i vermi intestinali, va ricordato, non sono
direttamente legate all’età. Questo significa che è bene controllare il cane lungo tutto il cammino di vita. Ma a favorire
infestazioni parassitarie possono essere anche lo stile di vita
del cane e il tipo di alimentazione. Ribadendo che raccogliere le feci previene la contaminazione ambientale con le
uova e larve dei parassiti (che sono dotati di un’elevata resistenza, di mesi e anni), a livello alimentare meglio preferire
gli alimenti industriali o comunque i cibi cotti: carne cruda
o poco cotta può essere infatti un veicolo di trasmissione
di parassiti (tenie).
C’è poi la trasmissione da animale ad animale: nei cuccioli
alcuni parassiti possono essere trasmessi con il latte dalla
madre al cucciolo e durante la gravidanza. Altri possono
infestare l’animale utilizzando invece ospiti intermedi, come
per esempio le pulci e le zecche.
attualità
Saper osservare
il cane
La prevenzione medica
A
l di là di una attenzione maggiore a che cosa mangia
e che ambienti frequenta il cane, è possibile prevenire, o accorgersi per tempo se qualcosa non va.
Infatti, un controllo periodico dal veterinario rappresenta una
soluzione tempestiva, così come anche un esame delle feci,
che è l’indicatore di una parassitosi intestinale in atto (anche
nei soggetti apparentemente sani). Individuare per tempo
il problema significa trovare presto il trattamento farmacologico appropriato o più semplicemente suggerire un
trattamento periodico come è d’uso in molti Paesi europei
per una patologia che, comunque, nei casi più gravi può
portare anche alla morte dell’animale.
Ma ogni padrone come può accorgersi che il cane
può essere infestato? I vermi intestinali possono
manifestarsi con diarrea, vomito, rallentamento della
crescita e gonfiore dell’addome. Situazioni che certo
possono verificarsi in altre circostanze, ma che
possono suonare come un campanello d’allarme. Per
questo è bene agire con immediatezza, non solo per il
benessere del nostro animale, ma anche per tutti gli
altri animali che condividono gli stessi ambienti, oltre
per le persone: alcuni di questi parassiti, infatti,
possono essere trasmessi all’uomo.
La sverminazione
È bene sverminare con regolarità i cani fin
da cuccioli a partire dal 15° giorno di vita.
Non solo: ancora prima, è buona pratica
trattare contro i parassiti le cagne prima
della gravidanza e poco prima del parto.
Se il cane vive in giardino cercate di
sottoporlo a trattamenti regolari, in
quanto può ingerire direttamente larve
di parassiti o lumache e piccoli anfibi
che possono a loro volta ospitare larve di
parassiti. Se avete cani sportivi, da lavoro o
da caccia, aumentate i controlli.
Per suggerimenti e cure è bene
sempre rivolgersi al veterinario.
Informazioni si trovano anche sui siti:
www.vermistop.it
www.petclub.it
oppure www.esccap.org
17