Filariosi cardiopolmonare È una malattia parassitaria molto diffusa che interessa principalmente il cane ed i canidi selvatici, ma può colpire anche il gatto ed il furetto. La trasmissione del parassita avviene attraverso un ospite vettore, la zanzara. Questa facendo il suo pasto di sangue su un animale infestato ingerisce i parassiti in forma larvale (microfilarie) che, all’interno della zanzara, crescono e diventano infestanti; così quando la zanzara punge un nuovo ospite gli trasmette le larve che entrano nel torrente circolatorio e si vanno a localizzare nel cuore, dove diventano adulti e si riproducono liberando in circolo nuove microfilarie. Gli adulti hanno l’aspetto di “lunghi spaghetti”, che formano dei gomitoli nelle camere cardiache destre e nei vasi polmonari, dove possono sopravvivere anche 4-5 anni. È facile immaginare come tutto questo interferisca negativamente sulla funzionalità cardiaca, causando un’insufficienza cardiaca congestizia. La sintomatologia clinica è variabile in funzione del numero di parassiti adulti presenti nel cuore, dalla taglia dell’animale, dal tempo trascorso dall’infestazione. I cani nella fase iniziale di questa parassitosi o colpiti in modo lieve possono non mostrare alcun segno clinico, mentre nei soggetti più gravemente interessati si può riscontrare: facile affaticamento, tosse, svenimenti, difficoltà respiratoria, che tendono a peggiorare progressivamente. La diagnosi è semplice, è sufficiente un prelievo di sangue, con il quale è possibile eseguire in ambulatorio uno specifico e rapido test che ci dice se l’animale è positivo. Naturalmente in caso di positività sarebbe opportuno fare anche qualche altro accertamento (esame del sangue e delle urine) in previsione di intraprendere la terapia, che è molto complessa, costosa e non priva di rischi per l’animale. Il protocollo terapeutico prevede alcune settimane di preparazione, durante le quali il paziente viene sottoposto a terapia con farmaci che servono a migliorare la circolazione ed a prevenire le complicazioni legate alla morte dei parassiti nel torrente circolatorio, solo successivamente viene effettuata la terapia adulticida specifica (uccide i parassiti adulti nel cuore) che consiste in alcune iniezioni (la posologia varia in base alla gravità della parassitosi) eseguite rigorosamente dal veterinario; infine viene iniziata la terapia microfilaricida (uccide le microfilarie) che prevede solitamente la somministrazione di una compressa (ne esistono di diversi tipi) 1 volta al mese. A distanza di qualche mese l’animale dovrebbe essere testato nuovamente per accertare l’efficacia della terapia. Durante tutta la durata del trattamento il cane deve essere tenuto assolutamente a riposo, senza fare attività fisica. Vista la gravità della malattia e la complessità della terapia è assolutamente consigliato effettuare la prevenzione della filariosi cardiopolmonare. Esistono 2 possibilità: 1 compressa che il proprietario deve somministrare 1 volta al mese per tutto il periodo primaverile-estivo-autunnale (aprile-dicembre) in cui ci sono le zanzare, oppure 1 iniezione eseguita dal veterinario, preferibilmente nel periodo primaverile, che protegge l’animale per tutto l’anno. Entrambe le modalità sono un pò costose (mai quanto la terapia) ma se effettuate correttamente sono pienamente efficaci, l’unico accorgimento che andrebbe sempre adottato è di effettuare il test diagnostico prima di iniziare la prevenzione, soprattutto se si sceglie l’iniezione annuale, perché può essere molto pericolosa se eseguita su animali positivi alla malattia.