PICCOLI MAMMIFERI VIMAX MAGAZINE GIUGNO 98 2012 di Cristiano Papeschi e Linda Sartini TEMPO DI PARASSITI Finalmente arriva la bella stagione. Purtroppo, però, arrivano anche gli ospiti sgraditi… DOPO un lungo inverno arriva finalmente la primavera, a cui segue immancabilmente l’estate: le stagioni in cui si risveglia la natura, i prati fioriscono, la temperatura si fa piacevole e il desiderio di stare all’aria aperta diventa sempre più pressante. Ma la bella stagione non è sempre tutta rose e fiori: quando la temperatura inizia a superare i 18-20 °C, anche i piccoli ospiti esterni, scientificamente indicati come “ectoparassiti”, fanno la loro comparsa sul pelo dei nostri amici animali. Esattamente come il cane e il gatto, anche il coniglio e i piccoli roditori possono essere bersaglio di questi fastidiosi nemici che, spesso e volentieri, rappresentano una vera e propria tortura non solo per i pet, ma anche per i proprietari, preoccupati non solo della salute dei loro teneri beniamini, ma, vista la possibiIN CASO DI PARASSITI. La lotta agli ospiti lità di passaggio dall’animale all’uomo di cui sono capaci molti indesiderati passa attraverso l’applicazione di parassiti, anche per la propria. Gli attacchi alla delicata pelle dei repellenti antiparassitari, ma per un’azione più efficace, regola valida per tutti gli ectoparassiti, è nostri animali da compagnia possono provenire sia dalla terra, sia necessario trattare tutti gli animali presenti in dal cielo, per cui andiamo a vedere quali saranno le insidie da cui casa, non solo i conigli, ma anche eventuali altri dovremo difenderci. animali da compagnia, potenziali portatori o serbatoi di infestanti. Inoltre, gli stessi parassiti o le loro uova possono annidarsi anche nella polvere domestica e negli arredi, per esempio poltrone, letti e divani, e se l’infestazione è di grado preoccupante sarà necessario effettuare un trattamento anche agli ambienti in cui gli animali vivono. LE ZECCHE. Chiunque abbia avuto un cane conosce già il problema, ma spesso si sottovaluta l’incidenza della questione nel coniglio da compagnia. Indubbiamente un animaletto la cui vita si svolge tra le mura di casa avrà poche probabilità di entrare in contatto con questi onnipresenti parassiti, ma la questione cambia radicalmente nei soggetti che beneficiano della passeggiata quotidiana al parco o nel giardino di casa, per non parlare poi del caso in cui all’interno dell’abitazione sia presente anche un cane, o un gatto, che esce e quindi può diventare vettore del parassita. Le zecche non sono insetti, bensì artropodi appartenenti alla famiglia degli acari. Il loro ciclo biologico parte dalle uova, che vengono deposte a centinaia dalla femmina dopo l’accoppiamento e il pasto di sangue: da ogni uovo schiuso prenderà vita una larva, stadio iniziale del ciclo biologico, caratterizzata da dimensioni molto ridotte (pochi millimetri) e dotata di sole sei zampe. Successivamente, la larva si evolverà in ninfa, di dimensione leggermente maggiore e provvista di otto arti, ma non in grado di riprodursi per l’assenza degli organi genitali. Infine sull’adulto, maschio o femmina che sia, si conteranno sempre otto zampe, ma in questa fase gli acari sono in grado di riprodursi e dare vita a numerose generazioni successive di parassiti. Il corpo delle zecche, chiamate Ixodidi, è estremamente duro e ha forma a goccia con le zampe poste lateralmente: nella porzione apicale è presente un capitulum, erroneamente identificato come “testa” del parassita, che in realtà altri non è che un rostro dotato di uncini attraverso il quale l’acaro perfora la cute dell’ospite, vi si ancora e succhia il sangue. Tutti gli stadi appena descritti sono in grado di nutrirsi attivamente sull’animale rimanendovi infissi anche per alcuni giorni e staccandosi solo al termine della suzione. Solo in questo momento la femmina adulta, una volta sazia, scenderà dal corpo dell’animale e andrà a cercare un terreno idoneo dove deporre le uova e, se questo dovesse succedere dentro casa o in giardino, le conseguenze saranno a dir poco prevediZECCA FEMMINA ADULTA PRIMA E DOPO IL PASTO DI SANGUE bili: un’invasione di proporzioni disastrose. PORTATRICI DI GUAI. La singola zecca succhia il sangue del mammifero in ragione di poche gocce, ma se l’infestazione fosse massiva, e quindi il numero di zecche presenti sul nostro coniglietto molto elevato, si avrebbe un effetto depauperatore anche importante, fino ad arrivare all’anemia… Il proprietario attento difficilmente si lascerà sfuggire l’opportunità di intervenire tempestivamente una volta individuati i primi acari e arginare il problema. Inoltre, le zecche possono anche essere portatrici di guai ben diversi in quanto rappresentano il vettore preferenziale di