Che cosa sono Edema è un termine che generalmente indica il ristagno di fluidi in un determinato tessuto e il suo conseguente rigonfiamento. Edemi In un organismo sano, la spinta che il cuore determina su tutto il volume di sangue è sufficiente a mantenere una corretta circolazione. Quando invece la capacità contrattile è ridotta, la spinta si riduce e in alcuni distretti il sangue può non avere sufficiente propulsione per scorrere velocemente come dovrebbe. L'edema polmonare può essere provocato anche dallo scompenso del ventricolo destro (cuore polmonare) che talvolta può essere la conseguenza dell'ipertrofia polmonare. Come affrontarli Si ha quindi un ristagno e un passaggio di fluidi dai vasi ai tessuti circostanti che, appunto, si gonfiano provocando dolore e infiammazione. Esistono inoltre edemi localizzati di origine vascolare e quindi non dovuti a una insufficiente attività del cuore. La causa è, normalmente, di tipo infiammatorio e prevede la presenza di ostruzioni delle vene come nel caso della tromboflebite. Anche in questi casi il fluido invade i tessuti circostanti provocando gonfiore e dolore. Dove si manifestano Gli edemi più comuni si manifestano ai piedi, alle caviglie, alle gambe. Possono manifestarsi in forme leggere anche in persone con un'attività cardiaca normale. Se si manifestano in forma grave e continuativa bisogna invece andare alla ricerca di cause patologiche. Se l'edema è espressione di una patologia cardiaca, occorre naturalmente prima di tutto trattare quest'ultima. Se l'edema è dovuto a immobilità per cause di lavoro occorre, appena è possibile, impegnarsi in una attività fisica, la più semplice delle quali è camminare. Questo è già sufficiente per attivare i muscoli delle gambe, che svolgono un ruolo importante nel favorire la circolazione. Con un'attività continua giornaliera, anche limitata nel tempo, si può ottenere la scomparsa di edemi periferici, non causati da insufficienza cardiaca. Cosa li provoca Tutte le malattie caratterizzate dalla perdita di capacità contrattile, quindi lo scompenso cardiaco congestizio, la miocardiopatia dilatativa, la miocardiopatia ipertrofica e l'infarto del miocardio, possono provocare edemi. Tuttavia, anche in assenza di malattia, edemi, normalmente meno gravi, si possono presentare in persone che svolgono un'attività che richiede la posizione eretta per gran parte del giorno. Inoltre come visto alcune patologie venose determinano lo stesso effetto. L'edema polmonare dà sintomi diversi dagli edemi periferici perché influenza la capacità respiratoria. È quasi certo che chi soffre di edema polmonare possa avere poco fiato e possa avere difficoltà anche ad effettuare minimi sforzi. Quando l'edema è causato da insufficienza funzionale del cuore, l'attività fisica può essere di grande aiuto, ma deve essere naturalmente moderata e controllata. Il medico saprà dare i suggerimenti corretti in funzione alle singole situazioni. Valvola polmonare Assottigliamento della parete del ventricolo Atrio destro Valvola tricuspide La migliore attività fisica per questi pazienti è quella semplice del camminare, con continuità, senza provocare sforzi al cuore. Un'attività fisica tranquilla rilassata, ma ripetuta e costante è un ottimo coadiuvante per favorire la risoluzione degli edemi. Trattamento farmacologico La scelta del farmaco da impiegare è naturalmente condizionata dalle cause che hanno portato all’edema. Tuttavia la categoria dei diuretici è particolarmente idonea al problema in quanto in grado di ridurre il volime circolante. Ventricolo destro Dilatazione ventricolare L'edema più serio è quello polmonare. Avviene la stessa cosa degli altri tessuti. I polmoni, a causa del ristagno di liquido, subiscono una specie di "congestione": per questo lo scompenso cardiaco che la provoca è definito congestizio. Altre soluzioni per gli edemi periferici • Il mantenimento delle gambe rialzate per il tempo più lungo possibile • L'uso delle calze elastiche • L'eliminazione del sale da cucina e del sodio negli alimenti. 1