Edemi - Medici Insieme Vicenza Medicina di Gruppo Integrata

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Che cosa sono
Edema è un termine che generalmente indica il ristagno di fluidi in un determinato tessuto e il suo conseguente rigonfiamento.
Edemi
In un organismo sano, la spinta che il cuore determina
su tutto il volume di sangue è sufficiente a mantenere una
corretta circolazione. Quando invece la capacità contrattile è ridotta, la spinta si riduce e in alcuni distretti il sangue
può non avere sufficiente propulsione per scorrere velocemente come dovrebbe.
L'edema polmonare può essere provocato anche dallo
scompenso del ventricolo destro (cuore polmonare) che talvolta può essere la conseguenza dell'ipertrofia polmonare.
Come affrontarli
Si ha quindi un ristagno e un passaggio di fluidi dai vasi ai tessuti circostanti
che, appunto, si gonfiano provocando dolore e infiammazione.
Esistono inoltre edemi localizzati di origine vascolare e quindi non dovuti a una
insufficiente attività del cuore. La causa è, normalmente, di tipo infiammatorio e prevede la presenza di ostruzioni delle vene come nel caso della tromboflebite. Anche in
questi casi il fluido invade i tessuti circostanti provocando gonfiore e dolore.
Dove si manifestano
Gli edemi più comuni si manifestano ai piedi,
alle caviglie, alle gambe. Possono manifestarsi in
forme leggere anche in persone con un'attività
cardiaca normale. Se si manifestano in forma
grave e continuativa bisogna invece andare alla
ricerca di cause patologiche.
Se l'edema è espressione di una patologia cardiaca, occorre naturalmente
prima di tutto trattare quest'ultima. Se l'edema è dovuto a immobilità per cause
di lavoro occorre, appena è possibile, impegnarsi in una attività fisica, la più
semplice delle quali è camminare.
Questo è già sufficiente per attivare i muscoli delle gambe, che svolgono un
ruolo importante nel favorire la circolazione.
Con un'attività continua giornaliera, anche limitata nel tempo, si può ottenere la
scomparsa di edemi periferici, non causati da insufficienza cardiaca.
Cosa li provoca
Tutte le malattie caratterizzate dalla perdita di
capacità contrattile, quindi lo scompenso cardiaco
congestizio, la miocardiopatia dilatativa, la miocardiopatia ipertrofica e l'infarto del miocardio, possono provocare edemi. Tuttavia, anche in assenza
di malattia, edemi, normalmente meno gravi, si
possono presentare in persone che svolgono
un'attività che richiede la posizione eretta per gran
parte del giorno. Inoltre come visto alcune patologie venose determinano lo stesso effetto.
L'edema polmonare dà sintomi diversi dagli edemi periferici perché influenza la capacità respiratoria. È quasi
certo che chi soffre di edema polmonare possa avere
poco fiato e possa avere difficoltà anche ad effettuare
minimi sforzi.
Quando l'edema è causato da insufficienza funzionale del
cuore, l'attività fisica può essere di grande aiuto, ma deve essere naturalmente moderata e controllata. Il medico saprà dare i
suggerimenti corretti in funzione alle singole situazioni.
Valvola
polmonare
Assottigliamento
della parete
del ventricolo
Atrio
destro
Valvola
tricuspide
La migliore attività fisica per questi pazienti è quella semplice
del camminare, con continuità, senza provocare sforzi al cuore.
Un'attività fisica tranquilla rilassata, ma ripetuta e costante è un
ottimo coadiuvante per favorire la risoluzione degli edemi.
Trattamento farmacologico
La scelta del farmaco da impiegare è naturalmente condizionata dalle cause che hanno portato all’edema. Tuttavia la categoria dei diuretici è particolarmente idonea al problema in
quanto in grado di ridurre il volime circolante.
Ventricolo
destro
Dilatazione
ventricolare
L'edema più serio è quello polmonare. Avviene la stessa cosa degli altri tessuti. I polmoni, a causa del ristagno di liquido, subiscono una specie di "congestione": per questo lo scompenso cardiaco che la provoca è definito congestizio.
Altre soluzioni per gli edemi periferici
•
Il mantenimento delle gambe rialzate per il tempo più lungo possibile
•
L'uso delle calze elastiche
•
L'eliminazione del sale da cucina e del sodio negli alimenti.
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