S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Lezione n.5 Ecografia integrata Cuore - Polmone – Vena cava inferiore nel paziente con dispnea in PS A cura di: Antonello D’Andrea La dispnea è un sintomo estremamente frequente in Pronto Soccorso. La valutazione del paziente dispnoico è effettuata, nelle fasi iniziali, utilizzando l’esame obiettivo, i parametri vitali e alcuni esami prontamente eseguibili. Tali esami (ECG, emogasanalisi e Rx del torace) sono spesso effettuati al letto del malato. La distinzione tra dispnea di origine cardiogena e dispnea di origine polmonare è spesso difficile. Sappiamo che l’esame clinico e l’anamnesi ci aiutano solo in maniera parziale nel formulare una diagnosi. Nuovi fattori concorrono nel rendere difficile il procedimento diagnostico. Il numero di pazienti affetti da più patologie in associazione è in aumento e l’età media dei malati che si presentano nei nostri Dipartimenti di Emergenza è sempre più elevata. Alcuni lavori hanno evidenziato che la prevalenza di BPCO in pazienti con scompenso cardiaco varia tra il 20 e il 30%1 ed è numericamente sovrapponibile alla prevalenza di scompenso cardiaco tra pazienti ricoverati per BPCO riacutizzata2. L’associazione è, quindi, frequente ed è grande, soprattutto per il medico di Pronto Soccorso, il rischio di formulare una diagnosi sulla base di dati anamnestici spesso erronei o incompleti. Il paziente è dispnoico in PS? Eseguiamo immediatamente un’ecografia cardiaca ed un’ecografia polmonare e vedremo in pochi secondi se siamo di fronte ad una cinesi ventricolare compromessa e ad un polmone asciutto o bagnato. S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA Polmone asciutto (profilo con predominanza di linee A): potremmo essere di fronte ad un paziente con BPCO, pneumotorace, embolia polmonare o asma. In questo caso è possibile escludere un edema polmonare. Se sono di fronte ad un pneumotorace vedrò la scomparsa dello sliding pleurico e andrò alla ricerca del lung point (il punto di passaggio tra pleura ferma e pleura in cui è presente lo sliding pleurico). Embolia polmonare: se la probabilità pre test è elevata entra in gioco l’ecocardio perché avrò un cuore destro dilatato e una vena cava anch’essa dilatata Polmone bagnato: non ho la certezza di avere un edema polmonare acuto in quanto la sensibilità delle linee B è del 85-90%; questo perché avrò linee B anche in forme di poìlmoniti, nella fibrosi polmonare e nell’ARDS. Per questo motivo mi l’ecocardiogramma un cuore ecograficamente normale raramente provoca un edema polmonare acuto, a meno che non ci si trovi davanti ad uno scompenso cardiaco a funzione sistolica conservata. Che domande posso porre allo studio del cuore? • Il paziente ha cavità di dimensioni normali o aumentate? Con una scansione 4 camere apicali posso valutare se il ventricolo sx è di dimensioni normali rispetto al dx; le cavità atriali generalmente risultano delle stesse dimensioni. In pochi secondi potremo fare diagnosi di cardiomiopatia dilatativa. • Il paziente presenta alterazioni della funzione sistolica? Già con uno studio visuale possiamo valutare se il ventricolo si contrae in maniera più o meno valida e possiamo calcolare la frazione di eiezione: un valore inferiore al 30% individua una disfunzione sistolica di grado severo. • Scompenso diastolico? In caso di frazione di eiezione conservata con ipertrofia ventricolare sx o un’atriomegalia bilaterale in assenza di significative alterazioni a carico degli apparati valvolari mitralico e tricuspoidale possiamo porci il dubbio di uno scompenso diastolico. • Il paziente ha alterazioni significative degli apparati valvolari? Se abbiamo alterazioni calcifiche delle valvole queste si rendono molto bene evidenti in quanto si ispessiscono ed il loro movimento alterato diventa eclatante. • S.I.E.C. CORSO DI AS IN ECOGRAFIA CARDIOVASCOLARE MULTIDISTRETTUALE IN AREA CRITICA BIBLIOGRAFIA: 1. Ziskin MC. The comet tail artifact. J Ultrasound Med 1982; 1: 1-7. 2. Targhetta R. Ultrasonic signs of pneumothorax: preliminary work. J Clin Ultrasound 1993; 21: 245-250. 3. Lichtenstein D, Meziere G, Biderman P et al. The comet-tail artifact. An ultrasound sign of alveolar-interstitial syndrome. Am J Respir Crit Care Med 1997; 156: 1640-46. 4. Lichtenstein D, Meziere G. A lung ultrasound sign allowing bedside distinction between pulmonary edema and COPD: the comet-tail artifact. Intensive Care Med 1998; 24: 133134. 5. Lichtenstein D, Goldstein I, Mourgeon E et al. Comparative diagnostic performances of auscultation, chest radiography, and lung ultrasonography in acute respiratory distress syndrome. Anesthesiology 2004; 100: 9-15. 6. Agricola E, Bove T, Oppizzi M et al. “Ultrasound comet-tail images”:a marker of pulmonary edema: a comparative study with wedge pressure and extravascular lung water. Chest 2005; 127:1690-95.