Indicazioni in pazienti con stenosi valvolare

INDICAZIONI ALL’ESAME
ECOCARDIOGRAFICO
Savona 11 novembre 2008
Linee guida ACC/AHA 1997
update 2003
E’ chiaro che la professione medica gioca un
ruolo significativo nella valutazione critica
dell’uso delle procedure diagnostiche e delle
terapie nella cura o prevenzione delle malattie.
Una accurata e rigorosa analisi dei dati
disponibili che documentino i benefici ed i rischi
relativi di queste procedure e terapie può
portare alla produzione di Linee Guida per
migliorare l’efficacia della cura, ottimizzare
l’outcome dei pazienti con un forte impatto sulle
cure, concentrando le risorse sulle strategie più
efficaci.
Classificazione delle indicazioni
Classe I
Condizioni per le quali vi è evidenza o accordo generale
che una data procedura o trattamento è utile ed efficace
Classe II
Condizione in cui vi sono evidenze conflittuali sull’utilità/
efficacia di una procedura o trattamento
IIa il peso delle evidenze/opinioni è in favore del
trattamento
IIb l’utilità/efficacia è meno chiaramente definita da
evidenze o opinioni
Classe III Condizioni
per le quali vi è evidenza che una
procedura/trattamento non è utile o efficace ed in alcuni casi
può essere dannosa
APPROPRIATEZZA
„
L’appropriatezza definisce un
intervento sanitario (preventivo,
diagnostico, terapeutico, riabilitativo)
correlato al bisogno del paziente (o
della sua collettività), fornito nei modi e
nei tempi adeguati, sulla base di
standard riconosciuti, con un bilancio
positivo tra benefici, rischi e costi.
(Glossario sito Ministero Salute)‫‏‬
APPROPRIATEZZA II
„
Uno studio di imaging è appropriato
quando l’informazione incrementale
attesa, combinata con la valutazione
clinica, supera le possibili conseguenze
negative con un così ampio margine ( per
una specifica indicazione ) che la
procedura è generalmente accettata ed è
un ragionevole approccio per l’indicazione.
APPROPRIATEZZA III
„
„
Le conseguenze negative includono i rischi di
una procedura e l’impatto sfavorevole di una
modesta performance del test, come un ritardo
nella diagnosi ( falsi negativi ) o una diagnosi
inappropriata ( falsi positivi ).
L’obiettivo ultimo dei criteri di appropriatezza è
migliorare le cure ma non vuole ignorare la
riconosciuta ambiguità e le sfumature
intrinseche della decisione clinica.
Indice:
• Valvulopatie
• Dolore toracico
• Cardiopatia ischemica
• Cardiomiopatie, edema , dispnea
• Malattie del pericardio
• Tumori e masse cardiache
• Malattie dell’aorta
• Malattie polmonari e vascolari polmonari
• Ipertensione arteriosa
• Malattie neurologiche e cardioemboliche
• Aritmie e palpitazioni
• Screening
• Ecografia nel malato critico
• Ecografia nelle malattie congenite dell’adulto
• Ecografia nel paziente pediatrico
• Ecografia intraoperatoria
Indice:
• Valvulopatie
• Dolore toracico
• Cardiopatia ischemica
• Cardiomiopatie, edema , dispnea
• Malattie del pericardio
• Tumori e masse cardiache
• Malattie dell’aorta
• Malattie polmonari e vascolari polmonari
• Ipertensione arteriosa
• Malattie neurologiche e cardioemboliche
• Aritmie e palpitazioni
• Screening
• Ecografia nel malato critico
• Ecografia nelle malattie congenite dell’adulto
• Ecografia nel paziente pediatrico
• Ecografia intraoperatoria
Obiettivi in pazienti con
valvulopatie
L’ascoltazione cardiaca resta il metodo più
ampiamente usato per lo screening delle
malattie del cuore.
Soffi innocenti:
• Di breve durata
• 1-2/6 alla marginosternale sinistra
• Pattern sistolico eiettivo
• Secondo tono normale
• Non incrementato dal Valsalva
• Non associato a fremiti
Obiettivi in pazienti con
valvulopatie
„
„
„
„
„
„
„
Definire la lesione primaria, la sua causa e
giudicarne la severità
Definire gli aspetti emodinamici
Individuare anomalie associate
Individuare lesioni secondarie alla lesione
primaria
Valutare le dimensioni cardiache
Stabilire dati per future osservazioni
Rivalutare il Paziente dopo intervento
Indicazioni in pazienti con soffio
cardiaco
Classe I
- Paziente con soffio e sintomi cardiorespiratori
- Paziente asintomatico con almeno moderata
probabilità di cardiopatia
Classe IIa
- Paziente asintomatico con bassa probabilità ma
non escludibile cardiopatia
Classe III
- Paziente adulto, asintomatico, con soffio
anorganico
Indicazioni in pazienti con
stenosi valvolare nativa
Diagnosi
„ Morfologia
„ Superfici valvolari
„ Gradienti
„ Stenosi aortica
Dobutamina se low output, low gradient
> output > apertura valvolare = gradiente
> output = apertura valvolare > gradiente
Prognosi
stenosi aortica: ex-stress, eco-stress
„
Indicazioni in pazienti con
stenosi valvolare nativa
Classe I
- Diagnosi e valutazione della gravità emodinamica
- Valutazione delle camere ventricolari
- Rivalutazione in Pazienti con modifica di sintomi e
segni
- Valutazione delle variazioni della severità
emodinamica in gravidanza
- Rivalutazione di pazienti asintomatici con stenosi
gravi
Indicazioni in pazienti con
stenosi valvolare
Classe IIa
- Valutazione del significato emodinamico di
stenosi valvolare lieve-moderata con
ecostress Doppler
- Rivalutazione di pazienti asintomatici con
lieve-moderata stenosi aortica con
disfunzione o ipertrofia ventricolare
Indicazioni in pazienti con
stenosi valvolare
Classe IIb
- Rivalutazione di paziente stabile con
stenosi aortica lieve-moderata
- Ecodobutamina per la valutazione di
stenosi aortica con basso gradiente e
disfunzione ventricolare
Indicazioni in pazienti con
stenosi valvolare
Classe III
- Rivalutazione routinaria di pazienti
asintomatici con lieve stenosi aortica,
clinica stabile e ventricolo normale.
- Rivalutazione routinaria di pazienti
asintomatici con stenosi mitralica lievemoderata e segni fisici stabili.
Indicazioni in pazienti con
rigurgito valvolare
Significativo rigurgito talora silente
all’ascoltazione in pazienti sintomatici
instabili
„ Valutazione caratteristiche jet rigurgitante
lunghezza, spessore,area, vena contracta
• Valutazione gravità del rigurgito
• Valutazione del Timing chirurgico*
• Scelta tra riparazione e sostituzione*
„
Indicazioni in pazienti con
rigurgito valvolare
Classe I
- Diagnosi e quantificazione della severità
emodinamica
- Iniziale valutazione e rivalutazione delle cavità
ventricolari
- Rivalutazione di pazienti con lieve-moderato
rigurgito con modificazione dei sintomi
- Rivalutazione dei pazienti asintomatici con
rigurgito severo
- Valutazione delle modifiche emodinamiche e del
compenso ventricolare in gravidanza
Indicazioni in pazienti con
rigurgito valvolare
Classe I
- Rivalutazione dei pazienti asintomatici con
rigurgito lieve-moderato con dilatazione
ventricolare
- Valutazione degli effetti della terapia sul rigurgito e
sul compenso ventricolare quando ciò potrebbe
modificare la gestione del caso
- Valutazione della morfologia valvolare in soggetti
che hanno usato farmaci anoressanti(fenfluramine)
Indicazioni in pazienti con
rigurgito valvolare
Classe IIb
- Rivalutazione in rigurgito mitralico lievemoderato senza dilatazione ventricolare e
senza sintomi
- Rivalutazione in rigurgito aortico moderato
senza dilatazione ventricolare e senza
sintomi
Indicazioni in pazienti con
rigurgito valvolare
Classe III
- Rivalutazione routinaria in pazienti con
lieve rigurgito valvolare con stabilità clinica
e ventricolo normale
- Rivalutazione routinaria in pazienti con
cuore normale con uso in passato di
anoressanti.
Indicazioni in pazienti con
prolasso della mitrale
•
•
•
•
Prolasso di almeno 2 mm oltre il piano
valvolare almeno in una proiezione
Prevalenza nella popolazione intorno al
2% - 3%
Entità della insufficienza mitralica
La presenza di ispessimento,
sovrabbondanza dei lembi, dilatazione
atriale e ventricolare predice le
complicanze
Indicazioni in pazienti con
prolasso della mitrale
Complicanze:
Insufficienza della mitrale
Endocardite infettiva
Rottura di corde tendinee
Aritmie ventricolari
Morte ( ? )
Indicazioni in pazienti con
prolasso della mitrale
Classe I
- Diagnosi, valutazione emodinamica, morfologia
dei lembi e/o rimodellamento ventricolare in
pazienti con segni fisici di MVP
Classe IIa
- Per escludere MVP in pazienti noti ma senza
evidenze cliniche che supportano la diagnosi
- Per escludere MVP quando nota degenerazione
mixomatosa nei parenti di primo grado
- Stratificazione prognostica in pazienti con segni
fisici o noto PVM
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva
DUKE Criteria: maggiori e minori
Criteri maggiori: massa intracardiaca oscillante
vegetazione valvolare
ascesso anulare
nuovo rigurgito
deiscenza di protesi valvolare
Inoltre : funzione ventricolare, shunts, rottura di
corde
UTILE: endocardite con cultura negativa
persistente batteriemia di origine ignota
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva
Indicazioni prognostiche:
ECO:
dimensioni e mobilità vegetazioni
valvole coinvolte
estensione extravalvolare
CLINICHE: febbre persistente
batteriemia persistente
Controllo o sostituzione valvolare
Nella maggior parte dei casi TEE non è l’esame
iniziale
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva
Utilità di eco TEE:
• Modesta qualità TTE
• TTE negativo e forte sospetto clinico
• Batteriemia stafilococcica e TTE negativo
• Protesi valvolari
• Alterazioni valvolari in pazienti anziani con
importante rimaneggiamento valvolare
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva su valvole native
Classe I
- Analisi delle lesioni valvolari, della loro severità
emodinamica, e/o del danno ventricolare*
- Analisi di anormalità associate ( shunt, ascessi )
- Rivalutazione in endocardite complessa ( M.
virulenti, gravità emodinamica, coinvolgimento
aortico, febbre o batteriemia persistenti,
modificazioni cliniche )
- Valutazione di pazienti con elevato sospetto di
endocardite con culture negative*
- Valutazione con TEE se TTE equivoca
specialmente se batteriemia da stafilococco o
fungemia senza causa nota
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva su valvole native
Classe IIa
- Valutazione di persistente batteriemia non
stafilococcica senza causa nota
- Stratificazione prognostica in endocardite
infettiva
Classe IIb
- Rivalutazione routinaria in endocardite non
complicata durante antibioticoterapia
Classe III
- Valutazione di febbre transitoria senza evidenza
di batteriemia o nuovi soffi
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva su protesi valvolari
Classe I
- Analisi delle lesioni valvolari, della loro severità
emodinamica, e/o del danno ventricolare*
- Analisi di anormalità associate ( shunt, ascessi )
- Rivalutazione in endocardite complessa ( M.
virulenti, gravità emodinamica, coinvolgimento
aortico, febbre o batteriemia persistenti,
modificazioni cliniche )
- Valutazione di pazienti con elevato sospetto di
endocardite con culture negative*
- Valutazione di batteriemia senza causa nota
Indicazioni in pazienti con endocardite
infettiva su protesi valvolari
Classe IIa
- Valutazione di persistente febbre senza
batteriemia o nuovo soffio
Classe IIb
- Rivalutazione routinaria in endocardite non
complicata durante antibioticoterapia
Classe III
- Valutazione di febbre transitoria senza
evidenza di batteriemia o nuovi soffi
Indicazioni in pazienti con dolore
toracico
CLASSE I
- Diagnosi di malattia cardiaca in pazienti con dolore toracico e
evidenza ( sospetto ) clinico di malattia valvolare, pericardica o
miocardica
- Valutazione di dolore toracico nei casi con sospetta ischemia
cardiaca acuta e l’ecg non è significativo e quando lo studio
può essere ottenuto durante o subito dopo il dolore( poco usato)
- Valutazione del dolore toracico in sospetto di dissezione aortica
- Dolore toracico con instabilità emodinamica
CLASSE III
- Valutazione del dolore toracico quando una causa non cardiaca è
evidente
- Diagnosi di dolore toracico in ecg significativo per infarto
miocardico
Indicazioni all’ecostress*
Traccia ecgrafica meno affidabile:
BBS completo, preeccitazione cardiaca,
sottolivellamento ST > 1 mm, IVS, uso di digossina,
ritmo indotto da pace-maker
Impossibilità ad eseguire un test ergometrico
( ecostress farmacologico )
Le indicazioni valgono sia da un punto di vista diagnostico
che prognostico
Classe I
Ecostress nella diagnosi di
cardiopatia ischemica
„
„
„
„
„
„
„
L’influenza del teorema di Bayes
( test ottimale in rischio intermedio )
L’influenza del workup o posttest referral bias
Tipo di farmaco
Ecostress per la diagnosi nel sesso femminile
Ecostress per la diagnosi nel cuore trapiantato
Diagnosi di malattia in soggetti asintomatici
Ecostress nella valutazione preoperatoria
Indicazioni all’ecostress*
Test ergometrico con:
Dolore toracico ed assenza di sottolivellamento
di ST
Sottolivellamento asintomatico di ST nelle
donne
Sottolivellamento di ST in ipertesi
Sottolivellamento di ST senza dolore
Stratificazione del rischio in
UA/NSTEMI
High risk( > 3% annual mortality rate )
-EF<35%
-High risk treadmill score ( -11 or less )
-Exercise EF < 35%
-Stress induced large perfusion defect ( if anterior )
-Stress induced multiple perfusion defect of moderate size
-Large fixed perfusion defect with LV dilation or increased
lung uptake
-Echocardiographic wall motion abnormality
developing at low dose of Dobutamine or at low
heart rate
-Stress echocardiography evidence of extensive
ischemia
Stratificazione del rischio in
UA/NSTEMI
Intermediate risk ( 1%-3% annual mortality rate )
-Mild / moderate resting LV disfunction ( EF
35%-49% )
-Intermediate risk treadmill score ( -11 to 5 )
-Stress induced moderate perfusion defect without
dilation or increased lung intake ( Th 201)
-Limited stress echocardiographic ischemia
with a wall motion abnormality only at
higher doses involving 2 segments
Stratificazione del rischio in
UA/NSTEMI
Low risk (less than 1% annual mortality rate
)
- Low risk treadmill score ( score 5 or
greater )
- Normal or small myocardial perfusion
defect at rest or with stress
- Normal stress echocardiographic wall
motion or no change of limited resting
wall motion abnormalities during stress
Complicazioni nella cardiopatia
ischemica acuta
„
„
„
„
„
„
„
Insufficienza mitralica acuta
Espansione dell’infarto e rimodellamento
del ventricolo sinistro
Rottura del setto interventricolare
Rottura della parete libera
Trombi intracardiaci
Infarto del ventricolo destro
Versamento pericardico
Indicazioni nella diagnosi e nella
prognosi delle malattie ischemiche
croniche
CLASSE I
- Diagnosi di ischemia miocardica in pazienti
sintomatici*
- Ecostress da sforzo per diagnosi di ischemia in
casi con probabilità intermedia e ecg poco
interpretabile
- Determinazione della funzione ventricolare a
riposo ( MADIT II )
- Valutazione della vitalità miocardica per stabilire
una rivascolarizzazione*
- Valutazione del significato funzionale ( se non
già noto ) di lesioni coronariche nel pianificare
PTCA*
Indicazioni nella diagnosi e nella
prognosi delle malattie ischemiche
croniche
CLASSE IIa
- Prognosi di ischemia miocardica in
pazienti selezionati con ecg poco
interpretabile*
- Diagnosi di ischemia miocardica in donne
con probabilità intermedia di malattia*
- Diagnosi di arteriopatia coronarica in
pazienti trapiantati ( Dobutamina )
Indicazioni nella diagnosi e nella
prognosi delle malattie ischemiche
croniche
CLASSE IIb
- Valutazione di pazienti asintomatici con
test ergometrico positivo*
- Valutazione della funzione ventricolare
globale con eco da sforzo*
Indicazioni nella diagnosi e nella
prognosi delle malattie ischemiche
croniche
CLASSE III
- screening di soggetti asintomatici con bassa
probabilità di malattia
- sostituzione routinaria del test ergometrico
nei pazienti in cui l’analisi dell’ecg è
considerata sufficiente
- Rivalutazione periodica in pazienti stabili per i
quali non è prevista variazione terapeutica
Indicazioni nei pazienti con dispnea,
edema, cardiomiopatia: sindromi cliniche
„
„
„
„
„
„
„
Edema e dispnea
Insufficienza cardiaca
Insufficienza cardiaca con disfunzione sistolica
Cardiomiopatia ipertrofica
Cardiomiopatia restrittiva
Insufficienza cardiaca con disfunzione diastolica
Valutazione del ventricolo destro
Indici eco-doppler di funzione sistolica
La valutazione della frazione di eiezione è
la piu’ comune indicazione ad
ecocardiogramma
Funzione sistolica globale
Funzione sistolica regionale ( modello a 16
segmenti )
Spessori sistolici e diastolici
Studio della sincronizzazione
interventricolare ed intraventricolare
Indici eco-doppler di funzione diastolica
„
„
„
„
„
„
„
„
Flusso transmitralico ( Onda E, A, rapporto E/A )
Tempo di decelerazione onda E mitralica
Tempo di rilasciamento isovolumetrico
Velocità sistoliche e diastoliche nelle vv.polmonari
Onda di reverse sistolica nelle vv. polmonari : PVa
Differenze nella durata di PVa e onda A
Velocità anulus mitralico E’. Rapporto E / E’
Propagazione di flusso con color M-Mode
Indici eco-doppler di funzione diastolica
Pattern normale
E>A
Alt. fase di rilasciamento del VS
E<A
Pseudonormalizzazione
E>A
Ridotta compliance ( 1/e )
E >> A
Indicazioni nei pazienti con dispnea,
edema, cardiomiopatia
CLASSE I
-
Valutazione del ventricolo sinistro in pazienti con
sospetta cardiomiopatia o diagnosi clinica di
insufficienza cardiaca
-
Edema quando il sospetto clinico di malattia cardiaca è
elevato
-
Dispnea con segni clinici di malattia cardiaca
- Rivalutazione del VS se modificazioni cliniche o per
gestire la terapia
Indicazioni nei pazienti con dispnea,
edema, cardiomiopatia
CLASSE I
-
Pazienti con ipotensione inspiegata
specialmente in terapia intensiva
Pazienti esposti ad agenti cardiotossici per
valutare la prosecuzione delle terapie
Sospetto di cardiomiopatia ipertrofica basata su
segni clinici, ecg o storia famigliare
Valutazione dell’area infartuale durante
alcoolizzazione settale con ecocontrasto
Indicazioni nei pazienti con dispnea,
edema, cardiomiopatia
CLASSE IIb
- Rivalutazione in pazienti con cardiomiopatia
nota senza modificazioni cliniche quando i risultati potrebbero
modificare la gestione
- Rivalutazione dei pazienti con edema con
potenziale causa cardiaca già dimostrata
CLASSE III
- Rivalutazione routinaria in pazienti clinicamente
stabili in cui il risultato non modificherebbe la gestione del caso
- In Pazienti con edema, normale pressione
venosa centrale e nessuna evidenza di
malattia cardiaca
Indicazioni in sospetto di malattia
dell’Aorta toracica
Classe I
- Diagnosi e localizzazione della dissezione
aortica
- Aneurisma aortico*
- Ematoma aortico intramurale
- Rottura dell’aorta
- Dilatazione del bulbo aortico in Marfan e simili*
- Malattie aortiche degenerative o traumatiche
con ateroembolia
Indicazioni in sospetto di malattia
dell’Aorta toracica
Classe I
- Follow-up della dissezione aortica
- Parenti di primo grado di soggetti con S.di
Marfan*
Classe IIa
- Follow-up di paziente con dissezione
aortica riparata chirurgicamente*
Indicazioni in malattia polmonare e
vascolare polmonare
Classe I
- Sospetto di ipertensione polmonare
- Per distinguere dispnea in pazienti in cui
tutti i dati sono ambigui
- Follow-up delle pressioni polmonari per
valutare la risposta alla terapia
- Sospetto cuore polmonare cronico
Indicazioni in malattia polmonare e
vascolare polmonare
Classe IIa
- Embolia polmonare e sospetto di trombi in
atrio e ventricolo destro o in rami principali
di arteria polmonare *
- Valutazione della pressione arteriosa
polmonare durante esercizio
- Valutazione di candidati a trapianto di
polmone o altre terapie chirurgiche per
malattia polmonare avanzata *
Indicazioni in malattia polmonare e
vascolare polmonare
Classe III
- Malattie polmonari senza alcun sospetto di
coivolgimento cardiaco
- Rivalutazione della funzione ventricolare
destra in BPCO clinicamente stabile
Indicazioni in pazienti con sincope
Classe I
- Sincope in paziente con sospetto clinico di
malattia cardiaca
- Sincope da sforzo
Classe IIa
- Sincope in Paziente con occupazione ad alto
rischio ( piloti ecc.)
Classe IIb
- Sincope da causa ignota con anamnesi ed e.o.
negativi
Indicazioni nell’ipertensione
arteriosa
CLASSE I
- Quando la valutazione della funzione ventricolare sinistra,
dell’ipertrofia o del rimodellamento concentrico è rilevante
per le decisioni cliniche
- Ricerca e valutazione del significato funzionale di una
concomitante malattia coronarica*
- Follow-up nei pazienti con disfunzione del VS con
modificazione dello stato clinico o per guidare la terapia
CLASSE IIa
- Identificazione delle anormalità del riempimento
diastolico
- Valutazione di IVS in ipertesi border-line senza IVS
all’ecg per decidere l’inizio della terapia
Indicazioni nell’ipertensione
arteriosa
CLASSE IIb
- Stratificazione del rischio per la prognosi
determinando la funzione del VS
CLASSE III
- Rivalutazione della terapia basandosi
sulla regressione della IVS
- Rivalutazione in pazienti asintomatici
per stabilire la funzione del VS
Indicazioni in pazienti con eventi
neurologici o occlusioni vascolari
Interruzione acuta di flusso nella circolazione
cerebrale o periferica: TIA, accidente
cerebrovascolare, ischemia di arto, mesenterica,
renale
„ Ad oggi non vi sono eventi neurologici che
possono escludere la possibilità di una origine
cardioembolica
„ Sino al 20% di eventi neurologici
con un addizionale 40% criptogenetico
Oltre il 50% nei soggetti più giovani
( infarto anteriore, cardiomiopatia, calcificazione
anello mitralico, aneurisma del setto interatriale )
„
Indicazioni in pazienti con eventi
neurologici o occlusioni vascolari
CLASSE I
- Pazienti di qualsiasi età con occlusione improvvisa di
una arteria periferica o viscerale maggiore
- Pazienti giovani (< 45 anni ) con eventi cerebrovascolari
- Pazienti più anziani ( > 45 anni ) con eventi neurologici
senza evidenza di malattia cerebrovascolare o altra
causa ovvia
- Pazienti per i quali una decisione clinica
( anticoagulazione ) dipende dall’ecocardiogramma
Indicazioni in pazienti con eventi
neurologici o occlusioni vascolari
CLASSE IIa
- Pazienti con sospetto di malattia embolica
e malattia cerebrovascolare di
significato controverso
CLASSE IIb
- Pazienti con eventi neurologici e malattia
intrinseca cerebrovascolare sufficiente a
causare l’evento clinico
Prevalenza di Aneurisma Setto
Interatriale in pazienti con eventi
embolici
totali
as
as%
Controlli
1213
53
4.3
Eventi totali
1635
213
168
38
Criptogenetici
13
22.6
Prevalenza di Forame Ovale Pervio in
pazienti con eventi embolici
Totali
Controlli
CVA / TIA
Da causa nota
Criptogenetici
543
526
153
204
FOP
FOP%
56
163
39
97
10.3
30.9
25.5
47.5
Protocollo per FOP
•
•
•
•
•
Risonanza magnetica cerebrale
Doppler transcranico con contrasto
Doppler dei tronchi sopraortici
Ecocardiogramma transtoracico con
contrasto
Ecocardiogramma transesofageo con
contrasto
PFO CHIUSURA PERCUTANEA
Indicazioni prima di cardioversione
elettrica
CLASSE I
„ Pazienti che richiedono CVE urgente ( non di emergenza
) quando una anticoagulazione prolungata non è
desiderabile *
„ Pazienti con precedenti eventi cardioembolici ritenuti
collegati a trombo intraatriale *
„ Pazienti con controidicazione ad anticoagulazione*
„ Pazienti in cui è stato in precedenza dimostrato un
trombo intra-atriale *
„ Quando la decisione per CVE dipende dalla
conoscenza di fattori prognostici ( Funzione ventricolare
sinistra, malattia mitralica )
Indicazioni prima di cardioversione
elettrica
CLASSE IIa
„ Pazienti con fibrillazione atriale da meno di 48
ore e altre malattie cardiache *
CLASSE IIb
„ Pazienti con fibrillazione atriale da meno di 48
ore e nessuna altra malattia cardiaca. *
„ Pazienti con malattia mitralica o CMP Ipertrofica
correttamente scoagulati a meno di altre ragioni
per anticoagulazione *
„ Pazienti da sottoporre a CVE per flutter atriale *
Indicazioni per screening delle
malattie cardiovascolari
CLASSE I
- Pazienti con storia famigliare di malattia cardiovascolare
geneticamente trasmessa
- Parenti di primo grado di pazienti con CMPDilatativa da causa
ignota
- Potenziali donatori di cuore per trapianto
- Pazienti con caratteristiche fenotipiche di s. di Marfan
- Valutazione basale e controllo di pazienti in trattamento
chemioterapico
Indicazioni per screening delle
malattie cardiovascolari
CLASSE II b
Pazienti con malattia sistemica che può
colpire il cuore
CLASSE III
Popolazione generale
ecocardiogramma per screening di
routine per partecipare a sport
agonistici in soggetti con anamnesi,
visita ed ecg normali
Criteri diagnostici per Sindrome di
Marfan ( almeno due criteri )
„
„
„
„
„
Dilatazione aortica
Ectopia lentis
Anomalie scheletriche
Ectasia durale
Diagnosi di Marfan o morte per dissezione
con caratteristiche scheletriche in un
parente di primo grado
( trasmissione autosomica dominante, mutazione per fibrillina -1 )
Indicazioni nel paziente critico
In caso di dolore toracico, shock, ipotensione da causa
non nota
Cause: infarto , tamponamento cardiaco, dissezione
aortica, complicanza meccaniche o infettive di valvole o
protesi valvolari
Paziente critico senza causa con dilatazione o ipocinesia
VD > alta probabilità di embolia polmonare
eco TTE non sufficiente nel 50% dei casi:
- Intubazione e PEEP
- Posizione del paziente
- Traumi toracici
- Fasciature e drenaggi
Indicazioni nel paziente critico
Classe I
- Paziente emodinamicamente instabile
- Sospetto di dissezione aortica ( TEE )
Classe III
- Paziente emodinamicamente stabile per il
quale non si sospetta una malattia
cardiaca
- Rivalutazione nel follow-up di pazienti
emodinamicamente stabili
Indicazioni nel paziente
traumatizzato critico
Classe I
Grave trauma toracico chiuso o penetrante ( con sospetto di
effusione pericardica o di tamponamento )
-
Sospetta preesistente malattia miocardica o valvolare
-
Paziente politraumatizzato emodinamicamente instabile senza
evidente trauma toracico ma con meccanismo del trauma che
suggerisce un potenziale danno cardiaco o aortico (
decelerazione o schiacciamento )
-
Slargamento del mediastino che orienta verso un danno aortico
postraumatico
-
Danno potenziale di catetere, guida, elettrodo o ago da
paricardiocentesi anche senza segni di tamponamento
cardiaco
Indicazioni nel paziente
traumatizzato critico
Classe IIa
- Valutazione emodinamica in politraumatizzato o
traumatizzato toracico con dati discordanti tra
cateterismo destro e situazione clinica
- Follow-up di grave trauma toracico aperto o chiuso
Classe III
- Sospetta contusione miocardica con emodinamica
stabile con ECG, E.O. normali ed assenza di
meccanismo di danno che renda sospetta la contusione
Indicazioni nelle malattie polmonari
CLASSE I
Sospetta ipertensione polmonare
Per distinguere tra causa cardiaca e non cardiaca di
dispnea in casi ambigui
Follow-up di ipertensione polmonare
Malattie polmonari con sospetto clinico di cuore
polmonare cronico
Valutazione preoperatoria con ecostress per
interventi ad alto rischio
Classe I
Diagnosi in adulti con probabilità a priori intermedia di CAD
Stratificazione prognostica di pazienti sottoposti a valutazione
iniziale per CAD sospetta o dimostrata: valutazione di soggetti
con alterazione significativa delle condizioni cliniche
Dimostrazione di ischemia miocardica prima di
rivascolarizzazione coronarica
Valutazione di efficacia di terapia medica: valutazione
prognostica dopo sindrome coronarica acuta
Indicazioni nello stabilire un intervento
nelle malattie ischemiche croniche
CLASSE I
- Valutazione della funzione del VS se necessario per
guidare l’inizio o la modificazione della terapia in casi
noti o sospetti di disfunzione ventricolare.
- Valutazione di restenosi dopo rivascolarizzazione in
pazienti con sintomi ricorrenti atipici*
CLASSE IIa
- Valutazione di restenosi dopo rivascolarizzazione in
pazienti con sintomi tipici ricorrenti*
- Valutazione della funzione ventricolare sinistra in
pazienti con pregresso infarto candidati a impianto di
ICD
CLASSE III
- Rivalutazione routinaria di pazienti asintomatici
dopo rivascolarizzazione