Correlati neurobiologici ed elettrofisiologici delle funzioni esecutive attentive nei bambini con epilessia: dati preliminari di uno studio in età scolare MELISSA FILIPPINI U.O.C. NPI Ospedale Bellaria IRCCS BOLOGNA -Principi dello studio neuropsicologico nell’epilessia dell’età evolutiva -Epilessia ed ADHD -Uno studio in età scolare dell’attenzione neuroimmagini funzionali neuroimmagini strutturali elettroencefalogramma sinapsi funzione/comportamento (neurotrasme ttitori) (moduli e risorse) genetica ambiente Riduzione della sostanza grigia ed incremento della sostanza bianca (processo età- e zona- dipendente) Marsh et al., 2009 Disturbi neuropsicologici ed epilessia: un modello multifattoriale L’Eziologia dell’epilessia La Sindrome Epilettica L’età d’insorgenza La frequenza ed il tipo crisi Le anomalie epilettiformi EEG (sede,frequenza,durata) I fattori psicosociali ed ambientali Il trattamento farmacologico -Principi dello studio neuropsicologico nell’epilessia dell’età evolutiva -Epilessia ed ADHD -Uno studio in età scolare dell’attenzione Epilessia ed ADHD con la stesso stessa network base patofisiologica Epilessia+ADHD (20-30%): dei soggetti VS cervelletto) ma in misura normali (F, P, talamo, caudato, ADHD causata da epilessia minore Disturbi neuropsicologici ed epilessia: un modello multifattoriale L’Eziologia dell’epilessia La Sindrome Epilettica L’età d’insorgenza La frequenza ed il tipo crisi Le anomalie epilettiformi EEG (sede,frequenza,durata) I fattori psicosociali ed ambientali Il trattamento farmacologico -Deficit coordinazione motoria (bimanuale) (Purdue Pegboard Test: movimenti bi-manuali lenti, impulsivi, perseveranti) -fluenza verbale (Minor numero parole con indice fonemico) -controllo impulsi (Achenbach Child Behaviour checklist: problemi nelle aree dell’attenzione e delle competenze sociali) -pianificazione (Torre di Londra: minor tempo di pianificazione, maggiore tempo d’esecuzione, disattenzione per le regole) Nessun effetto “lateralità” focus Maggiori difficoltà 8-12 anni Decremento segnale BOLD nella corteccia parietale posteriore, nel precuneo, nella corteccia frontale (regioni corrispondenti al default-mode network-DMN) e nel nucleo caudato La distraibilità dei pz con ADHD potrebbe essere causata dall’inabilità di sopprimere l’attivazione del DMN in relazione con compiti di difficoltà crescente (> MFC) -Periodo intercritico -CPT e RTT + EEG-fMRI -Nei pz e nei controlli, l’attivazione della corteccia mediale frontale (MFC) e dell’insula (I) correla con la performance -Nei pz, la peggiore prestazione correla con un decremento della connettività tra MFC e I a dx, a riposo -Deficit attentivo che persiste nonostante il controllo delle crisi (Glauser et al., 2010) Disturbi neuropsicologici ed epilessia: un modello multifattoriale L’Eziologia dell’epilessia La Sindrome Epilettica L’età d’insorgenza La frequenza ed il tipo crisi Le anomalie epilettiformi EEG (sede,frequenza,durata) I fattori psicosociali ed ambientali Il trattamento farmacologico Transient cognitive impairment (TCI) Veglia AWAKE BECTS+ADHD: 21-31% Ruolo delle anomalie nel sonno NREM NREM SLEEP ST2 BSonno Sonno NREM Fase acuta Fase recupero -Alterazione funzionale oltre la zona epilettogena (ipometabolismoremote inhibition) -Coinvolgimento di aree del DMN e di consolidamento mnestico -Persistenza di alterazione funzionale: long-term permanent disease? Disturbi neuropsicologici ed epilessia: un modello multifattoriale L’Eziologia dell’epilessia La Sindrome Epilettica L’età d’insorgenza La frequenza ed il tipo crisi Le anomalie epilettiformi EEG (sede,frequenza,durata) I fattori psicosociali ed ambientali Il trattamento farmacologico Ruolo del trattamento farmacologico sull’attenzione: Benzodiazepine, barbiturici, vigabatrin Topiramato Acido valproico Etosuccimide e lamotrigina Politerapia (adverse drug interaction) VS monoterapia Farmaci “ADHD” (metilfenidato, dexanfetamina, atomoxetina) sono efficaci nel 70% dei casi e non peggiorano la frequenza delle crisi CONCLUSIONI -Elevata comorbidità soprattutto con alcune sindromi (epilessie generalizzate, BECTS), con anomalie epilettiformi (ruolo della sede?), con crisi più frequenti, con minore risposta agli AEDs (no effetto diretto degli AEDs) -Interferenza con lo sviluppo e con il funzionamento di circuiti neuronali cortico (> FP) – sottocorticali (talamo, gangli della base) -Interferenza delle anomalie epilettiformi (veglia e sonno) sul DMN e su circuiti specifici per l’attenzione (stesse aree ma minore attivazione, effetto delle alterazioni funzionali permanenti?) -Mancanza di dati sulle diverse componenti dell’attenzione -Mancanza di dati sul long-time (permanent) persisting deficit -Base fisiopatologica comune o epilessia come aggravante? -Principi dello studio neuropsicologico nell’epilessia dell’età evolutiva -Epilessia ed ADHD -Uno studio in età scolare dell’attenzione Il protocollo di valutazione neuropsicologica comprende: •scala WPPSI III o scala WISC III, •test TEMA di memoria e apprendimento (rievocazione immediata e differita di brano, riconoscimento immediato e differito di volti, span in avanti ed all’indietro di cifre), •subtest Attention Sustained della scala Leiter R (attenzione selettiva e sostenuta visuo – spaziale), •test PPVT di comprensione lessicale, •test TCGB di comprensione grammaticale, •test CMF di valutazione delle competenze meta fonologiche, •lettura parole e non parole della Batteria di Sartori et al., • prova MT di comprensione del testo, •scrittura di parole e non parole della Batteria di Sartori et al., •test AC-MT di Cornoldi et al. di valutazione delle competenze aritmetiche, •Questionario Conners’ compilato dai genitori •Test per le funzioni attentive computerizzati: test Navon (di valutazione delle capacità di shifting dell’attenzione visuopercettiva), test Posner automatico e volontario (di valutazione dell’orientamento automatico e volontario dell’attenzione visuospaziale); visual search test (di valutazione dell’attenzione sostenuta); test di Flanker (di valutazione delle funzioni esecutive di inibizione della risposta irrilevante); Fdf test (di valutazione dell’allerta visuo-spaziale). •Test cartacei: test di copia della figura di Rey (di valutazione delle competenze di integrazione visuo –motoria e di memoria visuo spaziale), test di calcolo (di valutazione delle capacità switching tra algoritmi di calcolo e di numerazione in avanti ed all’indietro per testare le funzioni esecutive), test di denominazione (con numeri, colori ed immagini, per valutare la velocità di accesso lessicale), test di cancellazione visiva (di valutazione dell’attenzione visiva e sostenuta), five point test (di valutazione delle funzioni esecutive di fluenza non verbale), batteria di Benso di valutazione della memoria (riconoscimento e rievocazione non verbale, alpha span, fluenza verbale fonologica) . -11 pz di età compresa tra 6 e 10 anni -EPR con anomalie NREM < o > 50% -No TRT -T0 e T1 (follow-up di 6 mesi) PZ 1 VS pz 5 PZ 1 PZ 5 Età 7 anni 7 anni QIT/QIV/QIP 105/104/104 100/101/100 Fq anomalie sonno NREM >50% <50% Valutazione NPS Difficoltà MBT non verbale n.n. Apprendimenti Ritardo acquisizione letto-scrittura (T1) n.n. PZ 1 VS pz 5: Il pz 1 mostra una prestazione deficitaria nelle prove di denominazione , cancellazione e ricerca visiva, fluenza verbale, five point test, rievocazione non verbale Il pz 1 mostrava già a T0 un marcato deficit delle funzioni esecutive, con un problema di timing, di concentrazione, di orientamento dell’attenzione , di allerta e di esplorazione visiva -Quale ruolo delle anomalie NREM? -Evoluzione clinica peggiore: inserito farmaco GRAZIE dell’attenzione!