AMMINE Si chiamano primarie le ammine che hanno un solo gruppo alchilico o aromatico legato all’azoto. Sono secondarie e terziarie le ammine al cui atomo di azoto sono legate, rispettivamente, due e tre gruppi aromatici o alifatici o aliciclici H R N H R'' R N H R N R' ammina primaria ammina secondaria H H H C N H C H C H H C H H C H H C H NH2 H H H H R' ammina terziaria C2H5 N CH3 CH3 H H C H NH2 metanammina amminometano metilammina H Ammine alifatiche H H H H C H H C H H C H H C H H C H NH2 etanammina amminoetano etilammina H C H H C H 1-propanammina 1-amminopropano 1-propilammina H 2-propanammina 2-amminopropano 2-propilammina H H C H C2H5 H C H N CH3 N-metil-etanammina N-metil-amminoetano metil etil ammina H C H NH2 N H H H C NH2 CH3 N,N-dimetil-etanammina N,N-dimetil-amminoetano dimetil etil ammina H H H H H H H N H H H H N-metil-cicloesanammina N-metil-amminocicloesano dimetil cicloesil ammina CH3 NH2 Ammine aromatiche CH3 benzenammina amminobenzene fenilammina anilina N H CH3 H3C N-metilbenzenammina N-metil-amminobenzene metilfenilammina N-metil-anilina C CH3 N CH3 N-metil-N-2(2-metilpropil)benzenammina N-metil-N-tert-butil-amminobenzene metil-tert-butil-fenilammina N-metil-N-isopropil-anilina CH3 NH2 CH3 CH2 H2N C H CH2 CH2 NH CH2 CH2 CHOH CHOH HO HO 2-feniletanammina 1-fenil-2-propanammina (anfetammina) NH2 H C H H C H OH NH2 2-amminoetanolo (etanolammina) NH2 H C H H C H H C H H C H NH2 OH OH nor-adrenalina adrenalina H NH2 H C H H C H N H H H C H H C H H C H NH2 1,4-butandiammina 1,5-pentandiammina (putrescina) (cadaverina) H H H H H pirrolidina H Come nell’ammoniaca, gli orbitali di valenza dell’azoto delle ammine sono ibridati sp3. Tre degli orbitali ibridati sono impegnati in legami con gruppi alchilici o aromatici mentre il quarto è un orbitale atomico. H3C N H CH3 Nelle ammine gli orbitali dell’azoto sono ibridati sp3. Il lone pair in uno dei quattro orbitali conferisce carattere basico alle ammine. I gruppi alchilici legati all’azoto, per effetto induttivo positivo, aumentano la densità di carica nell’orbitale atomico. H3C N H CH3 NH2 H N H C2H5 C2H5 C2H5 H5C2 N H5C2 H N C2H5 Carattere nucleofilo dell’azoto amminico La nucleofilia dell’azoto del gruppo funzionale delle ammine è influenzata dalla natura dei gruppi alchilici o aromatici legati all’azoto. Nelle ammine alifatiche, aumentando il numero dei gruppi alchilici aumenta la densità elettronica nell’orbitale atomico dell’azoto e quindi il carattere nucleofilo. La presenza di un radicale aromatico, a causa della delocalizzazione dei due elettroni dell’azoto nell’orbitale p dell’anello, rende le ammine meno nucleofile. Nonostante che il carattere nucleofilo delle ammine terziarie alifatiche sia maggiore di quello delle ammine alifatiche secondarie e primarie, le ammine terziarie hanno valori di Kb più bassi (sono meno basiche), a causa dell’ingombro dei tre gruppi alchilici. La spontaneità del processo di protonazione dell’ammina da parte dell’acqua è infatti tanto maggiore quanto maggiore è la stabilità della forma protonata. La stabilità di questa forma è maggiore per le ammine che, avendo minore ingombro sterico, possono essere maggiormente solvatate. Kb = 6 • 10-4 N CH3 H CH 3 Kb = 5 • 10-4 Kb = 6.6 • 10-5 N N H H+ H H CH3 H 3C C H3 H+ H+ H H H N N N CH3 CH3 H H CH3 H3 C CH3 CH 3 CH3 Le ammine aromatiche hanno carattere nucleofilo (e anche carattere basico) minore di quello delle ammine alifatiche e alicicliche. La presenza del radicale aromatico comporta infatti la delocalizzazione dei due elettroni dell’azoto nell’orbitale p dell’anello. I valore di Kb dell’amminobenzene è circa un milione di volte più piccolo di quello dell’amminocicloesano. N H Kb = 4,2 • 10-10 H benzenammina N H Kb = 5,5 • 10-4 H cicloesanammina O H N R' R C H H H2O O H R C N H H R' R C N R' H aldimmina (base di Schiff) Le ammine primarie agiscono da nucleofili nei confronti dei composti carbonilici. L’allontanamento di una molecola di acqua dall’intermedio della reazione porta alla formazione di una base di Schiff. Le ammine secondarie e terziarie non possono dare questa reazione. O H O R C N R' R C X H H+ X- N H H O R C R' N H R' Le ammine agiscono da nucleofili nei confronti dei derivati degli acidi carbossilici (esteri, alogenuri acilici, anidridi). La reazione è una sostituzione nucleofila di 2° ordine. Se si è partiti da un alogenuro acilico e da un’ammina primaria, per allontanamento dello ione alogenuro dall’intermedio si forma un’ammide protonata che, per successivo allontanamento di in protone, dà luogo alla formazione di un’ammide monoalchilsostituita. Il gruppo carbonilico Nel doppio legame tra C ed O troviamo un legame sigma (σ) ed uno pigreco (π) Carbonio ed Ossigeno hanno ibridizzazione sp2 ed il gruppo carbonilico è planare con angoli di 120° R’ 120° R 120° O C 120° R e R’ possono essere due differenti gruppi e danno origine a vari gruppi funzionali contenenti il gruppo carbonilico Composti contenenti il carbonile formula famiglia formula O R R O Aldeide C R Estere C H O O O C Chetone R C R’ O R famiglia C OH R’ Ammide NH2 Acido Carbossilico O R C Cl Cloruro Acilico ACIDI CARBOSSILICI Struttura di Lewis : gruppo carbonilico = O: R - COOH R—C : :O — H gruppo ossidrilico suffisso: -oico R – CO2H H-COOH CH3-COOH C6H5-COOH Acido metanoico Acido etanoico Acido benzoico Acido formico Acido acetico I gruppi carbossilici sono presenti (e caratterizzano le proprietà chimiche) di molte ed importanti bio-molecole Es.: acido palmitico (acido grasso) Es.: alanina (amminoacido) Le proprietà chimiche del gruppo carbossilico possono essere dedotte dal profilo del potenziale elettrostatico accumulo di carica negativa O relativamente basico accumulo di carica positiva H relativamente acido R C H+ OH R C OH- O R C OH Comportamento acido-base del gruppo carbossilico O- - R C OH STRUTTURE IN RISONANZA DELLO IONE CARBOSSILATO (aumentano le proprietà acide) O + R C OH O O + OH Le caratteristiche del gruppo R influenzano il comportamento acido-base del gruppo carbossilico H H C C H Cl O Cl OH acido etanoico (pKa = 4,74) C C Cl F O F OH acido tricloroetanoico (pKa = 0,64) O C C F OH acido trifluoroetanoico (pKa = 0,23) L’elevata elettronegatività del fluoro comporta polarizzazione degli orbitali molecolari del gruppo carbossilico e delocalizzazione della carica nell’anione carbossilato. Tali effetti sono minori nell’acido tricloroacetico e non si hanno nell’acido acetico. L’acido trifluoroacetico è quindi l’acido più forte e l’acido acetico è il più debole. Le proprietà chimiche del gruppo carbossilico possono essere dedotte dal profilo del potenziale elettrostatico accumulo di carica negativa O relativamente basico Carbonio non particolarmente elettrofilo accumulo di carica positiva H relativamente acido Principali reazioni di sostituzione nucleofila acilica del gruppo carbossilico Cloruri acilici Anidridi acide Esteri Ammidi Per reazione di un acido carbossilico con un alcol si ottiene un ESTERE O H3C C OH O H O CH3 H3C C OCH3 H2O I composti ciclici che si formano per esterificazione interna dei γ− e dei δ−ossiacidi si chiamano lattoni γ δ OH H2O O C α β O OH δ−idrossiacido O δ−lattone H O OH γ C β O O O α γ−idrossiacido γ−lattone H2O Reazione di esterificazione O H3C C OH acido carbossilico H+ O H H3C catalizzatore: acido minerale (H2SO4) H C O H O H H3C OH H3C C OH C OH H OH H OH O H Nella prima tappa del processo , l’Cacido viene protonato. H C O O 3 H3C C O CH3 H3C C L’acido protonato è stabilizzato per risonanza CH3 OH OH CH3 OH alcol H OH H2O H+ L acido attaccato dall’alcole (nucleofilo ). 3 H 3C entrante C O CH H3’C C protonato O CH3 viene H 3C C O CH3 La trasposizione di un protone O O “Hprepara” il nucleofilo uscente OH Nell’ultima tappa si elimina una molecola di acqua (nucleofilo uscente) ed il protone catalitico, con formazione dell’estere. Il meccanismo della reazione è SN2 O CH3 H3C C O estere O O R C OH HS Per reazione di un acido carbossilico con un tiolo si forma un tioestere. La reazione decorre con lo stesso meccanismo della reazione di esterificazione di un acido carbossilico con un alcole. H2O R C CH3 S H N CH2 CH2 S CH3 C O CH3 O C CH2 CH2 H N C O H C OH H3C C CH3 Un tioestere di grande importanza in biochimica è l’acetilcoenzima A NH2 CH2 O O P O N O O P N O O O CH2 H OPO3H2 N HH OH N Reazione di condensazione con ammine: AMMIDE acetammide O H3C C O H3C C N H N H H H O H3C C risonanza tautomeria O H H3C C N H N H H Il nome delle aldeidi si costruisce facendo seguire la desinenza -ale al nome dell’idrocarburo saturo ad ugual numero di atomi di carbonio. O H O H C H3C C H metanale aldeide formica H H H3C C C C H H O H3C C C H H H etanale propanale aldeide acetica aldeide propionica H CH3 O H C C C H O H H H butanale metilpropanale aldeide butirrica aldeide metilpropionica La vecchia nomenclatura (ancora in uso) è riportata in corsivo sotto la nomenclatura IUPAC. Per i chetoni il nome si costruisce facendo seguire la desinenza -one al nome dell’idrocarburo saturo ad ugual numero di atomi di carbonio. O H3C C CH3 propanone O H3C C CH2CH3 butanone O H3C C CH2CH2CH3 2-pentanone Aldeide: contiene un carbonio carbonilico C=O π R σ H xy R H C O Chetone: contiene un carbonio carbonilico C=O π R2 σ R1 xy R2 R1 C O δδ+ O R C O R C R R Risonanza fra due forme limite Tautomeria cheto-enolica Aldeidi e chetoni possono esistere all’equilibrio nelle due forme chetonica ed enolica, che differiscono per la posizione di un protone e per un doppio legame. Questa isomeria si chiama tautomeria, le forme vengono dette tautomeri e sono due particolari isomeri di struttura che si pongono in equilibrio tra loro. Un composto carbonilico, per poter esistere in forma enolica, deve avere un atomo di idrogeno legato all’atomo di carbonio adiacente al carbonile (carbonio α). O H H C C H C H H H OH H H C C H C H H Tautomeria cheto-enolica OH O H C C H H H H C C H Movimento concertato di elettroni e protoni intramolecolare H Reattività del gruppo carbonilico: addizione nucleofila Più reattiva un aldeide o un chetone? Nu: Nu: Le aldeidi sono più reattive perché nei chetoni i sostituenti alchilici sono gruppi donatori che diminuiscono la parziale carica positiva sul carbonio carbonilico. La minore reattività dei chetoni deriva anche da un maggior ingombro sterico. H H R 2 R'OH C H+ R O R 2 R'OH C O OR' OR' R R C H+ R C OR' OR' La reazione dei composti carbonilici con gli alcoli, nel rapporto stechiometrico di 1:2, porta alla formazione degli acetali. Il meccanismo della reazione è il seguente : H H + H H R C R C O OH O R H H R C O R OH H+ H R C OR OH emiacetale L’addizione nucleofila di una molecola di alcole ad un’aldeide o ad un chetone porta alla formazione di un emiacetale. H R C OR H+ H H R C OR R C OR OH OH emiacetale H2O ROH H H R C OR OR H+ H R C OR R O H acetale Dalla reazione dell’emiacetale con una seconda molecola di alcole si ottiene un acetale, con meccanismo di sostituzione nucleofila. L’equilibrio della reazione di formazione dell’emiacetale è quasi completamente spostato a sinistra. O R C H OH R'OH R C OR' H In assenza di un catalizzatore acido non si può verificare la reazione dell’emiacetale con la seconda molecola di alcole, che è una sostituzione nucleofila e quindi non si forma l’acetale. Le g- e le d-ossialdeidi possono invece formare emiacetali ciclici stabili H H O C O H Come si osserverà nei saccaridi. O O C H O C H OH