3 - unisalento – scienze della formazione

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LABORATORIO TECNOLOGIE DIDATTICHE – Lez. 4
PAS – Ing. Maria Grazia CELENTANO
BRAISTORMING
Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di gruppo per
far emergere idee volte alla risoluzione di un problema. Sinteticamente consiste, dato un
problema, nel proporre ciascuno liberamente soluzioni di ogni tipo (anche strampalate o con
poco senso apparente) senza che nessuna di esse venga minimamente censurata. La critica ed
eventuale selezione interverrà solo in un secondo tempo, quando la seduta di brainstorming è
finita. Il brainstorming viene usato frequentemente nelle attività formative. Il metodo del
brainstorming non manca tuttavia di pareri critici da parte di numerosi studiosi. In ogni caso,
il brainstorming resta una tecnica molto comune e popolare usata in un gran numero di
impostazioni aziendali.
Scheda tematica:
Il risultato principale di una sessione di brainstorming, che apparentemente sembra un
metodo sciocco e quasi infantile (e invece in genere è molto produttivo) può consistere in una
nuova e completa soluzione del problema, in una lista di idee per un approccio ad una
soluzione successiva, o in una lista di idee che si trasformeranno nella stesura di un
programma di lavoro per trovare in seguito una soluzione. Il metodo del brainstorming iniziò
a diffondersi nel 1957, grazie al libro "Applied Imagination" di Alex Faickney Osborn, un
dirigente pubblicitario. Il pensiero Blue-Sky è simile al brainstorming. Altri metodi per la
creazione di idee sono la "creazione individuale" e l'"approccio dell'analisi morfologica".
Il brainstorming ha molte applicazioni pratiche, ma il suo maggiore uso riguarda:
 lo sviluppo di nuovi prodotti, ottenendo idee per nuovi prodotti e migliorando i
prodotti esistenti;
 la
pubblicità,
sviluppando
idee
per
campagne
pubblicitarie;
la risoluzione di un problema, analizzando dati, cause, soluzioni alternative, analisi di
impatto, valutazioni;
 la gestione di processi, trovando sistemi per migliorare gli affari e i processi di
produzione;
 la gestione di progetti, identificando gli obiettivi del cliente, i rischi, le variabili, le
risorse, i ruoli e le responsabilità, etc.
 la costruzione di un team, generando condivisione e discussione di idee per stimolare i
partecipanti a pensare;
 il business planning, sviluppando e migliorando l'idea di un prodotto;
 la preparazione di un processo giudiziario da parte di avvocati;
 la reazione artistica.
Il brainstorning consente di far emergere le idee dei membri di un gruppo, che vengono poi
analizzate e criticate.
OBIETTIVI:
1. la capacità di produrre molte idee, diversificate ed insolite
2. l’ interazione fra le persone
3. l’ interazione dello sforzo di ciascuno con quello di un altro.
AZIONI IMPIEGATE: Le azioni si possono così schematizzare

la definizione e la scomposizione del problema

l’identificazione degli interventi che richiedono un’ analisi con risoluzioni di tipo creativo e
quelli che richiedono interventi di tipo tradizionale

la produzione delle nuove idee • la decisione e la valutazione delle idee ( per queste due
ultime fasi i gruppi non devono superare le 6/10 unità e nel loro interno essere molto
eterogenei )

stesura di un verbale in cui le idee vengono valutate in termini di attuabilità, convenienza e
compatibilità con l’azienda per cui si simula il lavoro.
FINALITA’: Migliorare la creatività, in quanto si vuole far emergere il più alto numero di idee,
fattive e realizzabili, posto un argomento dato. Favorire, inoltre, l’abitudine a lavorare in team e
a rafforzarne le potenzialità.
RIFERIMENTI:
 http://www.nume.it/000025it_brainstorming.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Brainstorming
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