norvegia - Unicredit

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Political Risk & Country Analysis
Gennaio, 2016
NORVEGIA – Guida Paese
NORVEGIA
Superficie: 323.802 km²
Città principali: Oslo (capitale); Bergen
Popolazione ed età media: 5,2 mln; 39,1 anni
Lingue: norvegese, sami
Forma di governo: Monarchia costituzionale
Fonte: CIA, The World Factbook, 2015
Agenzie di rating
Rating
Outlook
AAA
Aaa
AAA
-
Stabile
Stabile
Stabile
S&P’s
Moody’s
Fitch
SACE 1
Contesto operativo
Fare business 2
Competitività 2
Corruzione 2
Opportunità per il business internazionale 3
-
Classificazione
9° (su 189 paesi)
11° (su 140 paesi)
5° (su 175 paesi)
Punti di debolezza
Dati macroeconomici
2014
2015s
2016p
2017p
PIL ($ mld)
PIL pro-capite ($)
Variazione del PIL (% )
Consumi privati (%
PIL)
Consumi privati (% )
Inflazione (% )
Disoccupazione (% )
Bilancio Pubblico (%
PIL)
Debito pubblico (% PIL)
Cambio NOK/USD
500
98.436
2,2
390
76.400
1
393
76.530
1,3
450
87.000
2
40,9
2
2
3,5
42,8
2,7
2,1
4,4
42,2
2,1
2,3
4,4
41,7
2,5
2,3
4,2
9,1
38,6
6,30
6,6
39,3
8,07
5,4
39,9
8,47
6,4
40,4
7,84
Fonte: Economist Intelligence Unit, dicembre 2015
Interscambio mln €
2015
2015 (I-IX)
Export Italia
1.620
1.235
Import Italia
1.187
622
Saldo Italia
433
613
Dipendenza dal settore
petrolifero, che influenza
i tassi di crescita
nazionali.
Imposta sul reddito
relativamente elevata.
Necessità di maggiore
investimento nel settore
di ricerca e sviluppo.
Punti di forza
Stabilità
macroeconomica:
nonostante il basso
prezzo del petrolio il PIL
dovrebbe continuare a
crescere anche nel 2015,
mentre il debito pubblico
rimane attorno al 40%
del PIL nel periodo 20152017
Disoccupazione molto
bassa.
Manodopera qualificata.
Importante fornitore di
gas e petrolio
dell’Unione europea.
Opportunità nel settore
infrastrutturale (in
particolare viarie).
Fonte: Istat, Gennaio 2016
1
Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0
a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo.
2
Fare business: World Bank, Doing Business 2016
Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2015-2016
Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2014
3
L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del
documento.
UniCredit – Political Studies
pag. 1
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Gennaio, 2016
Political Risk and Country Analysis
NORVEGIA – Guida Paese
QUADRO POLITICO
Contesto politico
Indicatori politico-sociali
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati
Economist Intelligence Unit, 2015
QUADRO ECONOMICO
Contesto economico
Composizione del GDP 2014
1) Scenario politico.
Le elezioni del 2013 hanno sancito la vittoria della coalizione di centrodestra
formata dal Partito Conservatore e dal Partito del Progresso che però non hanno
raggiunto la maggioranza assoluta per governare (77 seggi su 169). I due partiti
hanno dato vita ad un Governo di minoranza sotto Erna Solberg, con l’appoggio
esterno dei Cristiano Democratici e dei Liberali. I dati provvisori per i primi otto mesi
del 2015 riportano un commercio bilaterale pari a €1,6 mld, di cui €562 mln di
importazioni e €1,1 mld di esportazioni.
2) Tematiche attuali.
Il nuovo gabinetto di centrodestra del Primo Ministro Solberg ha tra le sue priorità:
 Portare a compimento un’ampia riforma fiscale che dovrebbe prevedere, tra le
altre cose, anche la riduzione delle aliquote di tassazione sul reddito per gli
individui (che dovrebbe passare dal 27% al 25%) e sulle imprese.
 Rilanciare la politica delle privatizzazioni, per ridurre la forte presenza dello
Stato nel tessuto economico nazionale.
 Rafforzare il proprio ruolo internazionale, in modo da poter cosi rafforzare le
proprie rivendicazioni territoriali artiche dove si troverebbero importanti riserve
di idrocarburi.
3) Scenari futuri.
La mancanza di una solida maggioranza parlamentare, sommata all’assenza di una
vera coesione ideologica tra la coalizione al governo e i due partiti che offrono
l’appoggio esterno (in particolare sul tema dell’immigrazione e politiche sociali),
potrebbero creare crescenti tensioni nel medio periodo. A tenere assieme le forze di
centro destra dovrebbe contribuire la visione comune di ridurre la partecipazione
statale nelle attività economiche nel paese, presenza ancora forte nonostante le
timide privatizzazioni avviate negli anni ‘90 e 2000 in settori considerati strategici
(energia, comunicazioni). All’interno di un tale quadro politico l’attuale esecutivo
dovrebbe quindi riuscire a giungere al termine naturale del proprio mandato e
condurre il paese alle elezioni del 2017.
1) Elementi di forza.
 Finanze pubbliche solide, con un debito pubblico contenuto.
 Sebbene previsto in crescita, il tasso di disoccupazione rimane basso (4,4%
previsione per il biennio 2015-2016).
 Importante fornitore di gas e petrolio dell’Unione europea: grazie soprattutto
al contributo di compagnie straniere.
 Opportunità nel settore delle infrastrutture: è in atto un importante
programma di ammodernamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie nazionali,
e un piano di potenziamento per i trasporti locali.
 Scoperta di nuovi giacimenti petroliferi offshore.
2) Elementi di debolezza.
 Dipendenza dal settore degli idrocarburi, che costituiscono il 50% delle
esportazioni del paese.
 Alto livello di indebitamento delle famiglie.
3) Scenari futuri.
Sebbene per il paese siano previsti tassi di crescita positivi anche per il biennio
2015-2016, questi sono in flessione rispetto a quanto registrato in passato, dovuto
principalmente ad una flessione del prezzo del petrolio. Ridurre la dipendenza
dell’economia dal settore degli idrocarburi ed attuare una completa
diversificazione dell’economia rimane una delle sfide maggiori da cui poter far
ripartire l’economia. In un tale contesto il deprezzamento della Corona potrebbe
contribuire in maniera significativa alla competitività internazionale del tessuto
industriale norvegese. In ultimo, una spinta decisiva nel breve-medio periodo per
rilanciare la crescita economica potrebbe arrivare da una ripresa uniforme dei paesi
dell’Eurozona che rappresentano il primo mercato di esportazione per la il Paese.
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA World
Factbook, 2015
Political Studies
pag. 2
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Gennaio, 2016
Political Risk and Country Analysis
NORVEGIA – Guida Paese
INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE
Import dall’Italia per settori (€ mln,
Gennaio-Agosto 2015)
1) Scambi con l’Italia.
Per quanto riguarda il 2014, l’interscambio bilaterale ha totalizzato un totale di
€2,8 mld, costituito da €1,6 mld di esportazioni (+2,2% rispetto a 2013) e da €1,1
mld di importazioni (+27 % rispetto a 2013). Il saldo commerciale è stato positivo
per l’Italia di €433mln. ). I dati provvisori per i primi nove mesi del 2015 riportano
un commercio bilaterale pari a €1,8mld, di cui €622 mln di importazioni e €1,2
mld di esportazioni.
2) Import settoriale dall’Italia.
Per quanto concerne l’import norvegese dall’Italia, i settori trainanti si confermano: i
macchinari e apparecchiature; i prodotti della metallurgia; le apparecchiature
elettriche; le bevande ed i prodotti alimentari.
Fonte: Rielaborazioni UniCredit su dati ICE, 2015
3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Nel 2014 l’interscambio commerciale complessivo Norvegia – Mondo è stato
pari a €25 mld, di cui €18 mld di export (prodotti ittici, idrocarburi, macchinari) e
€7 mld di import (macchinari, veicoli, prodotti elettronici), con una bilancia
commerciale negativa di circa €11 mld. I principali partner commerciali si sono
confermati Svezia, Germania, UK, U.S. and Netherlands. Nel 2014 la Germania è
stata un buon partner commerciale per la Norvegia, con un interscambio bilaterale
pari a circa €25 mld, con importazioni dalla Germania pari a €7 mld, ed
esportazioni pari a €18 mld.
Per quanto concerne i flussi IDE, essi sono abbastanza contenuti e nel 2014 sono
stati pari a $8.682 mln, in diminuzione del -66,33% rispetto al 2013 ($14.441mln).
L’Unione Europea si conferma la principale area di provenienza degli investimenti.
QUADRO OPERATIVO
Contesto operativo
1) Contesto operativo.
Tra i principali punti di forza: un contesto operativo business–friendly; contesto
macroeconomico molto positivo (grazie alle entrate petrolifere ed alla prudente
gestione fiscale); istituzioni pubbliche efficienti e trasparenti; mercato
efficiente; e una manodopera qualificata. Secondo il Doing Business 2016, si
colloca al 9° posto su 189 paesi, mentre per il Global Competitiveness Report
2015-2016 si classifica al 11° posto su 140 paesi.
2) Pagamenti e riscossioni.
Il bonifico bancario e il pagherò cambiario rappresentano un sistema di
pagamento importante, mentre la cambiale e l’assegno sono scarsamente utilizzati.
Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 9 mesi. Il
tasso di recupero per il creditore ammonta a 92,5 centesimi sul dollaro. Il paese è al
6° posto nella classifica Doing Business 2016 per quanto concerne la facilità nel
risolvere casi di insolvenza.
Principali indicatori DB 2016
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business
2016 (0 = migliore performance).
Political Studies
I 5 fattori maggiormente problematici per fare business
Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Economic Forum, the Global
Competitiveness Report 2015-2016. *Classifica stilata in base alle risposte
ricevute dagli imprenditori operanti in loco intervistati.
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Gennaio, 2016
Political Risk and Country Analysis
NORVEGIA – Guida Paese
Political Studies
Political Studies:
Francesca Nenci (Head of Political Studies)
Political Risk & Country Analysis*:
Angelica Attolico
Luciano Mario Bencivinni
Andrea Bucolo
Valentino De Bernardis
Esra Gulfidan
Alessia Messina
* Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, AZ, BA, BG, CZ, DE, HR,
HU, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’Asia, il Medioriente e Nord Africa, l’Africa
subsahariana e l’America del Sud.
Publication Address
UniCredit
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Political Studies
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