ESTRAZIONE TUNGSTENO METALLICO[6] LAVORAZIONI FUORI MINIERA In seguito all’estrazione le rocce contenenti tungsteno (scheelite, wolframite, …) vengono frantumate in pezzi piuttosto piccoli. In seguito alla frantumazione per la vagliature delle granulometrie, si utilizza il metodo si separazione detto “floating separation”. La dimensione dei grani di roccia deve essere molto fine, in modo da avere una grande superficie di reazione quando si estrarrà tungsteno. Se necessario può essere affiancata alla “flotating separation” una serie di sistemi magnetici o ad alta tensione per favorire la selezione della granulometria ottimale. Molto spesso nelle rocce contenenti wolframio si riscontra la presenza di impurità di solfuri e arsenuri che possono essere eliminati trattando termicamente il materiale in aria per 2 – 4 ore a 800°C . ESTRAZIONE DI PARATUNGSTATO DI AMMONIO Nella riduzione del tungsteno è necessitare ottenere come intermedio di reazione, il paratungstato di ammonio (APT). Per ottenerlo si procede alla decomposizione delle rocce sfruttando attacchi acidi o processi in autoclave che sfruttano entrambi la reattività del sodio. Attualmente è quello in autoclave il processo più utilizzato per la formazione di APT. Il processo in autoclave consiste in un mantenimento per un tempo variabile da 1 a 4 ore a 190° -130°C di una soluzione al 10 – 18 % di carbonato di sodio contenente le rocce. Viene inoltre applicata una pressione di 14 – 20 kg/cm2. Avvenute le reazioni necessitare si riporta la temperatura a circa 80°C e si porta il valore di pH a 9.0 – 9.5 mediante opportune aggiunte. Si addizionano quindi solfati di alluminio e manganese e si tiene il sistema in agitazione per circa 1 ora. In questo modo elimino definitivamente fosforo ed arsenico e riduco la percentuale di silicio (presente come impurità nel materiale grezzo) a circa 0.03 – 0.06 %. La rimozione del Molibdeno è invece più laboriosa. E’ necessario aggiungere solfuro di sodio mantenendosi a circa 80° C, ma elevando ulteriormente il pH fino a valori di 10. A questo punto devo mantenere queste condizioni per circa 1 ora, al termine della quale si acidifica la soluzione a pH 2.5 – 3.0 e si mantiene tutto in agitazione per 7 – 9 ore, al fine di far precipitare il solfuro di molibdeno. A seguito di questi trattamenti ottengo una soluzione di tungstato di sodio. Questa soluzione può essere ripulita dalle impurezze rimanenti usando un processo di scambio di ioni in fase liquida. Si utilizza per questo scopo un estrattante organico composto da un 7% di alamina-336, 7% di decanolo e 86% di kerosene. La soluzione di tungsteno viene fatta scorrere in controcorrente rispetto all’estrattante organico. In questo modo gli ioni tungstato si trasferiscono dalla fase acquosa a quella organica. Si estrae quindi ammonio tungstato dalla soluzione di ammoniaca. La soluzione ottenuta viene quindi mandata in un evaporatore per ottenere APT cristallino. Come già detto esiste anche un processo che si basa sull’estrazione mediante acidi. Questa tecnica viene utilizzata solo per rocce scheelitiche (CaWO4). La scheelite viene decomposta in una soluzione di acido cloridrico in presenza di nitrato di sodio e di un agente ossidante. Il sistema è tenuto in agitazione da un sistema di spray vapore che aiuta a mantenere la temperatura a circa 70°C per circa 12 ore. Ottengo uno slurry che contiene tungsteno sotto forma di acido tungstico. La soluzione viene dissolta in ammoniaca acquosa alla temperatura di 60°C. per un tempo di circa 2 ore. Il sistema è sempre tenuto in agitazione. Il calcio presente nella roccia e ormai disciolto nella soluzione precipita come ossalato di calcio, mentre fosforo e arsenico sono rimossi mediante l’addizione di ossido di magnesio, che induce la formazione di un composto insolubili, come il fosfato e l’arsenato di ammonio e magnesio. Il ferro, il silicio e gli altri elementi che tendono a formare idrossidi colloidali viengono rimossi aggiungendo piccole quantità di carbonio attivato. La soluzione che rimane subisce una serie di filtraggi prima di giungere agli evaporatori dove si ottiene APT cristallino. ESTRAZIONE OSSIDO DI TUNGSTENO Quando l’APT è decomposto in ossido di tungsteno, mostra tutte le cromie che caratterizzano le diverse stechiometrie: il triossido è giallo, il diossido ambrato scuro e l’ossido intermedio violetto – blu. L’APT può decomporsi in ossido trivalente quando viene scaldato a circa 250°C. in aria corrente. Nella produzione industriale del tungsteno, tuttavia, l’APT viene solitamente decomposto nell’ossido intermedio in un forno a rotazione, sotto a dei getti di idrogeno gassoso. Questi ultimi hanno la funzione di decomporre parzialmente i gruppi ammonio presenti nei cristalli e trasformarli in idrogeno e azoto, mantenendo tuttavia un’atmosfera riducente. Il forno rotante è diviso in 3 zone mantenute rispettivamente a 850°, 875°, 900°C. Il forno (che appare come un cilindro orizzontale cavo) è leggermente inclinato di un piccolo angolo, al fine di favorire un flusso continuo di polvere attraverso le varie zone del forno. RIDUZIONE DI OSSIDO A METALLO L’ossido intermedio può essere ridotto a tungsteno metallico (sotto forma di polveri) in forni comuni ad una temperatura compresa tra 550° e 850°C.Durante questo processo l’ossido è caricato in opportuni contenitori, chiamati “boats” , fatti di Inconel, lega a base di nichel di cui si sfrutta la buona resistenza meccanica ad alte temperature. Le polveri sono quindi introdotte in dei canali cilindrici, generalmente organizzati a file di due,che vengono scaldati in mododiverso e crescente in 3 zone diverse. L’APT può anche essere ridotto sfruttando il carbonio. Tuttavia le polveri risultano parzialmente contaminate da carburo di tungsteno e da altri composti contenenti carbonio. Quando APT e carbonio sono fatti reagire insieme a 650° - 850°C, il prodotto è l’ossido intermedio. Se la temperatura è nel range 900° - 1050°C, si ottiene il diossido di tungsteno. Per una completa riduzione del metallo sono necessarie temperature superiori ai 1050°C. La purezza di tali polveri, per i motivi già citati, non supera il 95%.