30 ALIMENTAZIONE Le precauzioni da adottare nella preparazione e somministrazione di cibi a scuola e a casa Il bambino celiaco e la refezione scolastica L’Azienda USL e l’Associazione Italiana Celiachia promuovono corsi di formazione sulla celiachia per insegnanti, operatori delle mense scolastiche e personale non docente Di Laura Ferrari*, Alberto Tripodi*, Sabrina Severi*, Simona Midili*, Giulio Sighinolfi** L a Malattia Celiaca o Celiachia è una condizione caratterizzata da un’intolleranza cronica al glutine (un complesso proteico contenuto in diversi cereali). L’assunzione di cibi che contengono glutine, nei soggetti predisposti, causa una reazione immunitaria che provoca un’infiammazione cronica a livello dell’intestino tenue. Questa infiammazione determina un’alterazione a livello della mucosa intestinale, fino alla distruzione dei villi intestinali, che nel soggetto sano, garantiscono l’assorbimento ottimale delle sostanze nutritive contenute negli alimenti. Nei bambini la celiachia si manife- vità ripetuta. Da alcuni studi condotti, si può ragionevolmente stimare che, nel nostro Paese, circa 1 persona ogni 150-200 abitanti sia affetta da questa malattia. In presenza di sospetto clinico, la diagnosi di celiachia avviene tramite la ricerca nel sangue di specifici auto-anticorpi ed, in caso di positività, la successiva conferma mediante biopsia intestinale. Come si cura? L’unico trattamento della malattia celiaca è una dieta priva di alimenti contenenti glutine. La dieta con esclusione degli alimenti con glutine USL MODENA LA NOSTRA SALUTE I bambini ritratti nelle foto, per loro fortuna, non sono celiaci. Coloro che, invece, hanno questo problema possono tranquillamente frequentare la scuola dove, oggi, c’è una grande attenzione alle loro esigenze alimentari sta generalmente nella sua forma classica in cui prevalgono sintomi gastro-intestinali, calo di peso e irritabilità. Negli adulti, invece, i sintomi sono spesso atipici (debolezza muscolare, dolori ossei, anemia, afte) e quindi comuni ad altre patologie, il che rende la diagnosi più difficile. Nelle donne, inoltre, sono abbastanza frequenti problematiche nella sfera riproduttiva, quali infertilità e aborti- permette la completa regressione della malattia, senza peraltro dover rinunciare ad un’alimentazione adeguata e ricca di i tutti i nutrienti necessari per mantenere un buono stato di salute. L’efficacia della dieta è legata ad una sua applicazione costante e rigorosa per tutta la vita poiché l’introduzione di quantitativi anche minimi di glutine può comportare la ricomparsa dei sintomi della malattia. Precauzioni in cucina e dintorni Molti bambini, compresi quelli con celiachia, fruiscono oggi della mensa scolastica. Nella ristorazione scolastica, come in ambito domestico, è necessario non solo escludere l’uso di prodotti contenenti glutine, ma occorre anche evitare qualsiasi contaminazione durante le fasi di preparazione e di somministrazione dei cibi, poiché può bastare anche una piccola introduzione di alimenti contenenti glutine per causare disturbi nella persona celiaca. Durante la produzione Nel caso della ristorazione scolastica, presso i centri pasto più importanti, sono in generale presenti specifici ambienti o zone, autonomamente attrezzate, destinate esclusivamente alla preparazione di pasti per i celiaci, e quindi con un rischio di contaminazione pressoché nullo. Sono, inoltre, previste particolari procedure durante la fase di confezionamento, trasporto e somministrazione del pasto, che minimizzano, nella scuola, qualsiasi possibilità di somministrazione di alimenti standard ad un alunno affetto da malattia celiaca. Nelle cucine più piccole, come nella propria casa, dove la disponibilità di spazi non consente di adottare queste suddivisioni strutturali, è indispensabile rispettare rigorosamente le seguenti accortezze: • conservare gli alimenti senza glutine in locali o, almeno, in armadi o scaffali riservati; • utilizzare piani di lavoro riservati o, quando sia impossibile per ragioni di spazio, lavare sempre accuratamente i piani di lavoro prima di utilizzarli per la preparazione di alimenti senza glutine; particolare attenzione va rivolta alle superfici che presentano scanalature, discontinuità, rilievi e disegni. In questi casi anche lavaggi accurati ALIMENTAZIONE 31 Prevenzione e controllo nelle mense scolastiche Il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) ed il Servizio Pediatria di Comunità, coadiuvati dallo staff Aziendale per l’Educazione alla Salute, hanno promosso nelle scuole un corso di formazione per diffondere informazioni sulla celiachia e chiarire i corretti comportamenti alimentari da osservare in presenza di questa condizione. Il corso “La Celiachia - La mia, la tua, la nostra dieta”, patrocinato dall’Associazione Italiana Celiachia, è indirizzato al personale docente, agli operatori delle mense scolastiche ed al personale non docente impegnato nella refezione scolastica. Nell’anno scolastico 20032004 sono state realizzati 4 moduli formativi, che hanno riguardato complessivamente circa 100 persone. Da parte dei diversi esperti intervenuti, vengono formulate le indicazioni utili dal punto di vista medico-scientifico, dietetico, psicologico-educazionale, per far fronte, nel migliore dei modi, alla presenza di bambini celiaci nell’ambito della refezione scolastica. Alimenti consentiti e proibiti Il glutine è un complesso proteico contenuto in frumento, orzo, segale, farro, kamut, spelta, triticale, ed altri cereali, mentre è ancora discussa la pericolosità dell’avena che, pertanto, in via prudenziale, si continua ad escludere. Gli alimenti prodotti da questi cereali devono quindi essere esclusi dall’alimentazione del celiaco. Pane, pasta, grissini, cracker, pizza, biscotti e simili sono da evitare, ma bisogna prestare anche la massima attenzione agli alimenti in cui farine non consentite sono presenti in modo meno evidente. E’ il caso di alimenti infarinati, impanati, aggiunti di addensanti quali cotolette, bastoncini di pesce impanati, sughi e salse addensate con farina, maionese e senape pronti, ecc. Inoltre, minestroni già pronti, per esempio surgelati o in scatola, possono contenere tra l’altro farro o orzo; i surrogati del caffè e i caffè solubili possono contenere orzo o malto. Anche la birra, che deriva dalla fermentazione del malto d’orzo, va a sua volta esclusa, così come le bevande quali whisky, vodka, gin o cocktail che provengono dalla lavorazione di cereali tossici per il celiaco. Tra gli oli, bisogna evitare quelli di semi “vari” quindi non chiaramente identificabili, mentre, tra i derivati del latte, sono da escludere gli yogurt al malto ed ai cereali, oltre ad alcuni formaggi fusi o formaggini contenenti amido e farina. Via libera invece per riso, mais, grano saraceno, miglio, legumi, uova, carne e pesce, salumi, patate, verdura e frutta, latte e derivati, purché durante le lavorazioni non subiscano aggiunte di alimenti non consentiti. Oltre agli alimenti naturalmente privi di glutine, sono presenti in commercio prodotti dietetici senza glutine che vengono forniti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale agli aventi diritto in quantità proporzionata all’età ed ai fabbisogni nutrizionali. Un valido aiuto per la corretta scelta degli alimenti senza glutine, può essere offerto dal “Prontuario dei prodotti in commercio consentiti ai celiaci” realizzato e periodicamente aggiornato a cura dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC). Grazie alla proficua collaborazione tra i soggetti interessati (A.I.C., operatori della ristorazione scolastica, uffici comunali, servizi sanitari, Università, pediatri di libera scelta), sono scaturite ipotesi di intervento integrato degli operatori dei servizi, per aumentare l’attenzione e rendere più efficace il controllo sull’idoneità della ristorazione scolastica nel caso di intolleranze alimentari. Il corso sarà riproposto anche per l’anno scolastico 2004-2005. Le informazioni contenute nell’articolo sono tratte dal Vademecum del celiaco-Edizione 2002 e dal Prontuario AIC degli alimenti– Giugno 2004, pubblicati a cura dell’Associazione Italiana Celiachia *SIAN-Dipartimento di Sanità Pubblica Azienda USL Modena ** Servizio Pediatria di Comunità Azienda USL Modena Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Tel. 059-435131 E-mail: [email protected] USL MODENA LA NOSTRA SALUTE potrebbero non bastare ad eliminare le più piccole tracce di alimenti con glutine. E’ opportuno quindi ricoprire queste superfici con carta da forno, fogli di alluminio o usare direttamente teglie e tegami; • preparare prima gli alimenti privi di glutine rispetto a quelli standard e non appoggiare mai, neanche temporaneamente, il cibo senza glutine su superfici potenzialmente contaminate; • posate, stoviglie e soprattutto attrezzature quali scolapasta e grattugia, nonché piccoli elettrodomestici per tritare, frullare e sminuzzare dovrebbero essere riservati solo alla preparazione dei cibi senza glutine. La stessa grattugia non deve servire sia per il formaggio sia per il pane. Da evitare anche l’uso della stessa caffettiera per preparare caffè e caffè d’orzo; • operazioni quali impanare, infarinare, aggiungere farina per addensare o amalgamare dovranno essere fatte solo con l’uso di farine o amidi senza glutine; • la frittura deve avvenire con olio che non sia stato utilizzato per friggere alimenti contenenti glutine, così come sono da evitare l’uso di cestelli multipli per la cottura di alimenti con e senza glutine e l’uso della stessa acqua di cottura; • anche chi prepara i cibi può essere veicolo di contaminazione tramite le mani, che dovranno essere accuratamente lavate prima di lavorare cibi senza glutine, e anche tramite indumenti quali camici e grembiuli, che possono essere infarinati, e che dovranno in questo caso essere sostituiti prima di lavorare prodotti senza glutine. Durante la somministrazione E’ indispensabile che gli operatori scolastici addetti alla somministrazione dei cibi ed al controllo delle operazioni di mensa, prestino estrema attenzione affinché il celiaco non ingerisca alimenti diversi rispetto a quelli a lui assegnati. Occorre prestare estrema attenzione anche durante ricorrenze scolastiche come feste e compleanni, quando gli alunni portano da casa alimenti, generalmente a base di cereali, da consumare con i compagni. Viceversa, prodotti appositamente destinati ai celiaci potranno essere consumati tranquillamente, e con gusto, da parte di tutta la scolaresca.