LE DEMENZE Per demenza si intende un deficit acquisito, globale e progressivo delle facoltà intellettuali; si possono distinguere forme primitive e forme secondarie: Demenze primitive: Malattia di Alzheimer. Malattia di Pick. Demenze secondarie: -ad altre malattie neurologiche: per es., corea di Huntington; malattia di Parkinson; -demenza vascolare: per es., arteriosclerosi con infarti multipli; malattie infiammatorie dei vasi; ipossia e anossia; -malattie infettive e/o infiammatorie: per es., complesso AIDS-demenza; ascessi cerebrali; meningite batterica; encefalite; sclerosi multipla; -malattie metaboliche e disendocrine: per es., alterazioni delle paratiroidi; epatopatie; ipoglicemia cronica; -carenze alimentari e vitaminiche: sindrome di Wernicke-Korsakoff; pellagra; deficienza di vitamina B12 e folati; -tossici e farmaci: per es., metalli pesanti; composti organici; monossido di carbonio; farmaci; 1/4 LE DEMENZE -tumori endocranici; -traumi: per es., traumi cranici aperti e chiusi; traumatismi cranici dei pugili (punch drunk syndrome); ematoma sottodurale cronico. Si possono anche distinguere demenze corticali e demenze sottocorticali. Le prime sono caratterizzate dalle quattro "A": amnesia, afasia, aprassia, agnosia (un esempio classico è la demenza tipo Alzheimer). Le seconde sono correlate ad alterazioni delle funzioni cerebrali fondamentali quali vigilanza, attenzione, motivazione e velocità di elaborazione delle informazioni. Queste alterazioni causano ritardo psicomotorio, deficit di memoria di evocazione, scarsa capacità di astrazione e di formazione di strategie nonché alterazioni dell'umore e della personalità, quali apatia e depressione. Fra tutte queste possibili cause di demenza, la malattia di Alzheimer/demenza senile rappresenta la condizione più frequente, seguita dalla demenza su base vascolare. Malattia di Alzheimer/demenza senile Malattia degenerativa del sistema nervoso centrale, che si manifesta clinicamente con demenza e si caratterizza anatomopatologicamente per la presenza, a livello della corteccia e dei centri grigi sottocorticali, di tipiche lesioni dette placche senili e degenerazione neurofibrillare. Se ne distinguono un tipo I (osservabile generalmente dopo i 70 aa), caratterizzato da un declino cognitivo meno grave e minori alterazioni strutturali e biochimiche, ed un tipo II (una volta detto presenile), più grave e con più importanti e diffuse alterazioni morfologiche e biochimiche e solitamente a esordio più precoce. Macroscopicamente l'encefalo si presenta atrofico, le circonvoluzioni cerebrali assottigliate, le cavità ventricolari dilatate; la sostanza bianca è indenne. Il correlato istologico dell'atrofia osservabile macroscopicamente, è una diffusa rarefazione neuronale; alcune popolazioni neuronali sono colpite più precocemente e in maniera più importante (per es. le cellule piramidali corticali). A livello dei neuroni superstiti si osserva diminuzione dendritica. L'esordio può avvenire dai 40 aa in su, generalmente in modo subdolo e insidioso con disturbi del comportamento in famiglia ed al lavoro, disturbi del tono dell'umore più frequentemente di tipo depressivo, disturbi della memoria a breve termine. Si ha poi un graduale, progressivo e inarrestabile declino delle funzioni nervose superiori, mnesica, fasica, prassica, gnosica. Nel disturbo mnesico compaiono talvolta attività confabulatorie. I disturbi del linguaggio consistono inizialmente in generiche difficoltà nella denominazione di oggetti, nella comprensione del 2/4 LE DEMENZE linguaggio scritto, nella scrittura spontanea o sotto dettatura. Frequentemente sono segnalati disturbi della capacità di calcolo; le prassie più di frequente disturbate sono quelle a carico dell'abilità costruttiva e dell'abbigliamento. Fra i disturbi gnosici si possono avere l'agnosia visiva (per oggetti, immagini, fisionomie e colori), l'agnosia spaziale (orientamento topografico e localizzazione di oggetti nello spazio), l'agnosia tattile e le alterazioni dello schema corporeo (autotopoagnosia). Malattia di Pick E' caratterizzata da una prevalente atrofia a livello dei lobi frontali e dei poli temporali. Corea di Huntington Si caratterizza per: a) trasmissione ereditaria di tipo dominante ad alta penetranza; b) insorgenza nell'età media di vita; c) presenza di ipercinesie coreiche; d) presenza di disturbi psichici che esitano in uno stato demenziale; e) processo abiotrofico-degenerativo localizzato prevalentemente nel neostriato e nella corteccia frontale; f) evoluzione cronica e progressiva con durata media di 2-3 decenni. Demenza vascolare Può essere causata da: a) stato lacunare: molteplici piccoli infarti profondi (lacune), disseminati nei gangli della base e nella sostanza bianca dei centri semiovali, riscontrabile nei soggetti con storia di ipertensione arteriosa; b) infarti corticali multipli; c) encefalo patia arteriosclerotica sottocorticale (demielinizzazione della sostanza bianca periventricolare); d) malattie infiammatorie dei vasi; e) anossia e ipossia; f) malformazioni artero-venose ed emorragie subaracnoidee. A differenza dell'Alzheimer, l'esordio è acuto, la progressione a gradini e con fluttuazione dei sintomi e possono essere presenti deficit neurologici focali. Ematoma sottodurale cronico 3/4 LE DEMENZE Si forma per rottura dei piccoli vasi che dalle vene e dai seni della dura si portano alla pia aracnoide. I sintomi psichici, peraltro aspecifici (irritabilità, disattenzione, disturbi della memoria, modificazioni comportamentali), sono i primi a manifestarsi. 4/4