RESIDENZA E.TAPPARELLI D’AZEGLIO – SALUZZO LE TERAPIE NON FARMACOLOGICHE NELLA GESTIONE DELLE DEMENZE 17 OTTOBRE 2015 LA RETE ALZHEIMER E I LIMITI DELL’APPROCCIO FARMACOLOGICO DOTT. WALTER PEIRETTI ASL CN1 DISTRETTO DI SALUZZO PIANO NAZIONALE DEMENZE (G.U. N. 9 DEL 13/01/2015) OBIETTIVO 1: INTERVENTI E MISURE DI POLITICA SANITARIA E SOCIO –SANITARIA OBIETTIVO 2: CREAZIONE DI UNA RETE INTEGRATA PER LE DEMENZE E REALIZZAZIONE DELLA GESTIONE INTEGRATA OBIETTIVO 3: IMPLEMENTAZIONE DI STRATEGIE E INTERVENTI PER L’APPROPRIATEZZA DELLE CURE OBIETTIVO 4: AUMENTO DELLA CONSAPEVOLEZZA E RIDUZIONE DELLO STIGMA PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA CLASSIFICAZIONE DELLE RSA CODICI DI PRESTAZIONE (MATTONE 12 – MINISTERO DELLA SALUTE) R1 ASSISTENZA SUB-INTENSIVA IN NUCLEI SPECIALIZZATI (comi, hospice, ect.) R2 ASSISTENZA RESIDENZIALE CON ELEVATA TUTELA SANITARIA (terapie e.v., tratt. di recupero funzionale, etc.) R2 D NUCLEI ALZHEIMER R3 PRESTAZIONI ASSISTENZIALI A BASSA TUTELA SANITARIA FARMACO QUALSIASI SOSTANZA CAPACE DI INFLUENZARE I PROCESSI VITALI DI UN ORGANISMO (Goodman & Gilman, 1985) TERAPIA NON FARMACOLOGICA QUALSIASI INTERVENTO CHE NON UTILIZZA FARMACI CAPACE DI MODIFICARE LE FUNZIONI DI UN ORGANISMO VIVENTE PERCHE’ PARLARE DI TERAPIE NON FARMACOLOGICHE? •PLASTICITA’ DEL CERVELLO UMANO (EPIGENETICA) •LIMITATA EFFICACIA DELLE TERAPIE FARMACOLOGICHE (RCTs) •PROBLEMI LEGATI AGLI EFFETTI AVVERSI DEI FARMACI (SOPRATTUTTO FARMACI NEUROLETTICI) •DISPORRE DI ALTERNATIVE ALL’INTERVENTO FARMACOLOGICO QUANDO SONO PRESENTI CONTROINDICAZIONI •COSTI ECONOMICI RIDOTTI RISPETTO ALLE TERAPIE FARMACOLOGICHE PLASTICITA’ CEREBRALE I FATTORI AMBIENTALI POSSONO MODIFICARE LE CONNESSIONI SINAPTICHE CONSENTENDO DI STABILIRE NUOVI COLLEGAMENTI TRA I NEURONI (Le Doux, 2002, 2012) In altre parole… GLI STIMOLI PROVENIENTI DALL’AMBIENTE POSSONO LASCIARE UNA TRACCIA NELLA RETE NEURONALE. IL CERVELLO E’ UN ORGANO DINAMICO E IN RELAZIONE PERMANENTE CON L’AMBIENTE (E. Mundo, 2014) I LIMITI ATTUALMENTE NON ESISTE ALCUN FARMACO CAPACE DI MODIFICARE LA PROGNOSI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER. GLI RCTs (Studi Randomizzati e Controllati) HANNO DIMOSTRATO UN BENEFICIO STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO, MA CLINICAMENTE MARGINALE, DEI FARMACI COMUNEMENTE IMPIEGATI. Cosicché… NELLA PRATICA CLINICA E’ ABBASTANZA COMUNE CHE I FAMILIARI O I CARE GIVERS RIFERISCANO UN MIGLIORAMENTO IN CONSEGUENZA DELL’USO DEGLI INIBITORI DELL’ACETICOLINESTERASI O DELLA NEMANTINA, MENTRE E’ ASSAI PIU’ DIFFICILE DIMOSTRARE DEI MIGLIORAMENI OBIETTIVI. PIANO NAZIONALE DEMENZE IL PIANO RILEVA LA NECESSITA’ DI PROMUOVERE O MIGLIORARE LA QUALITA’ DEGLI INTERVENTI ASSISTENZIALI RICONOSCENDO CHE L’INTERVENTO FARMACOLOGICO NON PUO’ MODIFICARE LA STORIA NATURALE DELLA MALATTIA. ANTIOSSIDANTI E RALLENTAMENTO DELL’INVECCHIAMENTO SONO STATI CONDOTTI NUMEROSI STUDI CLINICI PER VALUTARE L’EFFICACIA DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI, VITAMINE A, C, E E BETACAROTENE, DAI QUALI NON E’ EMERSO ALCUN BENEFICIO EVIDENTE E, ANZI, IN ALCUNI CASI E’ STATA DIMOSTRATA L’ESISTENZA DI RISCHI PER LA SALUTE. (D. Giustarini et. al., 2009) ATTIVITA’ FISICA L’EDITORIALE DI APERTURA DEL NUMERO DI GENNAIO 2010 DI ARCHIVES OF INTERNAL MEDICINE, QUASI INTERAMENTE DEDICATO ALL’EFFICACIA DELL’ATTIVITA’ FISICA NELL’ANZIANO AFFERMA : “UNA ELEVATA MOLE DI EVIDENZE SI E’ ACCUMULATA PER DARE FONDAMENTO ALL’IPOTESI SECONDO LA QUALE L’ATTIVITA’ FISICA E’ LA PIU’ EFFICACE PRESCRIZIONE CHE IL MEDICO PUO’ FARE PER LA PROMOZIONE DI UNA VECCHIAIA DI SUCCESSO.” DISTURBI COMPORTAMENTALI (BPSD) DEMENZA DISTURBI NEUROPSICHIATRICI (NPI – 1994) •DELIRI •ALLUCINAZIONI •AGITAZIONE •DEPRESSIONE •ANSIA •EUFORIA •APATIA •DISINIBIZIONE •IRRITABILITA’ •COMPORTAMENTO MOTORIO ABERRANTE •DISTURBI DEL SONNO •DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE THE BMJ STATE OF THE ART REVIEW ASSESSMENT AND MANAGEMENT OF BEHAVIORAL AND PSYCHOLOGICAL SYMPTOMS OF DEMENTIA (H.C.KALES et al., march 2015) NUCLEI ALZHEIMER (NAT) AMBIENTE PROTESICO COSTRUITO INTORNO AL PAZIENTE LO SFORZO DEDICATO AL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE DI VITA DELLE PERSONE AFFETTE DA DEMENZA CERTAMENTE MIGLIORA LA QUALITA’ DELLA VITA DEI PAZIENTI E DELLE FAMIGLIE E RAPPRESENTA A TUTT’OGGI UNO DEI POCHI RISULTATI REALMENTE TERAPEUTICI OTTENIBILI IN QUESTO CAMPO. (Q.M.S. N.6, 2010) CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI NAT •AMBIENTE FISICO •PERSONALE SPECIALIZZATO •PROGRAMMI TERAPEUTICI •COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE EPIGENETICA GLI STUDI DI EPIGENETICA HANNO DOCUMENTATO CHE L’ARRICCHIMENTO AMBIENTALE E’ CAPACE DI CURARE I DEFICIT DI MEMORIA NEI TOPI TRANSGENICI CON PERDITA MASSIVA DEI NEURONI DELL’IPPOCAMPO E NELLA CORTECCIA CEREBRALE… Tecnicamente : L’ATTIVAZIONE DELL’ACETILAZIONE ISTONICA OPERATA DALL’AMBIENTE CONSENTE IL RAFFORZAMENTO DEI CIRCUITI NERVOSI RIMASTI INDENNI DAL PROCESSO PATOLOGICO. DEPRIVAZIONE SENSORIALE ISOLAMENTO SOCIALE E PERMANENZA IN AMBIENTI POVERI DI STIMOLI DEPRIVAZIONE PRIMARIA (R. SPITZ, 1946) I BAMBINI RICOVERATI IN TENERA ETA’ IN OSPEDALI E SOTTOPOSTI A CONDIZIONI DI ISOLAMENTO PROLUNGATO, LONTANI DA FIGURE AFFETTIVAMENTE SIGNIFICATIVE, MANIFESTAVANO RILEVANTI DISTURBI MENTALI, IN ALCUNI CASI RIFIUTANDO IL CIBO GIUNGENDO ANCHE ALLA MORTE, NONOSTANTE L’ACCUDIMENTO SOLERTE DA PARTE DEGLI INFERMIERI. LE CURE NON FARMACOLOGICHE AREA COGNITIVA AREA AFFETTIVA AREA COMPORTAMENTALE •TERAPIA DELLA BAMBOLA •MUSICOTERAPIA •PET THERAPY •TERAPIA DELLA VALIDAZIONE •TERAPIA DELLA REMINESCENZA E RIMOTIVAZIONE •TERAPIA DEL RIORIENTAMENTO (ROT) •TERAPIA OCCUPAZIONALE •AROMATERAPIA •TERAPIA FISICA E MOTORIA •SNOEZELEN •BRIGHT LIGHT TERAPY… ADEGUATA MODALITA’ COMUNICATIVA AMBIENTE PROTESICO INTERVENTI NON FARMACOLOGICI INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DEI DISTURBI FISICI CONTROLLO DEL DOLORE L’IMPORTANZA DELLA SALUTE DEL CAVO ORALE NEL SOGGETTO AFFETTO DA DEMENZA INTRODURRE NELLE RSA LA FIGURA DELL’IGIENISTA DENTALE? LA FUNZIONE DI HOLDING LA FUNZIONE DI HOLDING (“SOSTEGNO”) E’ UN CONCETTO INTRODOTTO DA D.WINNICOTT PER INDICARE LA CAPACITA’ DI CONTENIMENTO DELL’AMBIENTE FISICO E PSICHICO NECESSARIO ED INDISPENSABILE PER LO SVILUPPO SANO DELL’INDIVIDUO. L’ATTACCAMENTO NEL CICLO DI VITA “E’ ORMAI CHIARO CHE NON SOLO I BAMBINI MA ANCHE GLI ADULTI DI TUTTE LE ETA’ SONO OLTREMODO FELICI E IN GRADO DI ESTRINSECARE LE LORO CAPACITA’ CON IL MAGGIOR VANTAGGIO POSSIBILE QUANDO SONO SICURI CHE DIETRO DI LORO CI SONO UNA O PIU’ PERSONE CHE LI POSSONO AIUTARE IN CASO DI DIFFICOLTA’. LA PERSONA FIDATA FORNISCE UNA BASE SICURA SU CUI APPOGGIARSI PER POTER AGIRE”. (J. Bowlby, 1973) A OKINAWA si invecchia bene ishokudogHen yuimarU Grazie Per L’attenzione