LA DEMENZA SENILE: ORIGINE E DIAGNOSI PRECOCE Filippo Bogetto Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Torino Dipartimento Salute Mentale Interaziendale To 1 - Molinette MODIFICAZIONI COGNITIVE ASSOCIATE ALL’ETA’ Modificazione delle funzioni cognitive rallentamento dei processi di apprendimento elaborazione di nuove informazioni tempo di reazione rea ione a stimoli complessi Declino memoria acquisizione di nuove informazioni e recupero precoce delle stesse ridotta capacità p di fissazione e, in misura minore, di rievocazione memoria a breve termine INVECCHIAMENTO CEREBRALE Fattori che Influenzano l’Invecchiamento Cerebrale Fattori genetici ricchezza patrimonio neuronale resistenza noxae patogene efficienza meccanismi di compenso Fattori ambientali stile di vita tipo di dieta attività lavorativa esposizione a sostanze tossiche MILD COGNITIVE IMPAIRMENT (MCI) Deterioramento Cognitivo Lieve Criteri diagnostici • Lamentele l di deficit d fi i della d ll memoria, i preferibilmente f ibil confermato da un’altra persona • Deficit della memoria obiettivato • Normale funzionamento cognitivo generale • Autonomia A t i nelle ll capacità ità quotidiane tidi conservata t • Assenza di demenza Albert et al, 2011 DECORSO CLINICO DEL DETERIORAMENTO COGNITIVO LIEVE Percentuale di progressione a demenza estremamente variabile per ll’eterogeneità eterogeneità dei criteri diagnostici l’instabilità del disturbo Conversione annuale: 10-15% Conversione nei 5 anni successivi: 80% P t Petersen ett al,l 2009; 2009 Henry H ett al,l 2012 DEFINIZIONE DI DEMENZA sindrome di disfunzione cerebrale caratterizzata dalla compromissione di più funzioni cognitive (memoria (memoria, intelligenza globale, pensiero astratto, capacità di giudizio linguaggio giudizio, linguaggio, percezione e orientamento orientamento, capacità prassiche e gnosiche) di entità tale da compromettere le attività sociali e lavorative, in assenza di un’alterazione dello stato di coscienza DEMENZE PRIMARIE a) D. di Tipo Alzheimer b) D. di Tipo non Alzheimer: Demenza fronto-temporale Demenza con Corpi di Levy Disturbi del Movimento con Demenza DEMENZE SECONDARIE ((causa nota)) 1. Demenza Vascolare 2. Demenze Idrostatiche o Meccanico Strutturali: • • • D. da traumi cranici D. da processi occupanti spazio D da idrocefalo normoteso D. 3. Demenze Trasmissibili,, Infiammatorie,, Paraneoplastiche p 4. Demenze da Squilibri Nutrizionali e Osmolari ( (carenza di vitamina it i B1, carenza di vitamina it i B12) 5. Demenze Disendocrine e Dismetaboliche EPIDEMIOLOGIA DELLE DEMENZE Prevalenza Demenza 5-10% 30% (età > 85) 2.8% (età 65-74) 28% ((età >85)) Demenza di Alzheimer (DA) 6-8% (età > 65) 40% ((età tà >85) 85) Demenza Vascolare (DV) 30% di tutte le demenze seconda solo a DA LA DEMENZA DI ALZHEIMER: I DATI Rischio di sviluppare una Demenza di Alzheimer (>85 anni): 10 - 11% per gli uomini 14 - 17% per le donne Sopravvivenza dopo la diagnosi: 8,3 anni (se individuo di 65 anni) 3,4 anni ((se individuo > 90 anni)) Mortalità per una causa qualsiasi (>80 anni): 61% neii soggetti tti con diagnosi di i di Demenza D di Alzheimer Al h i 30% nella popolazione generale Brookmeyer et al, 2002; Genin et al, 2011 SEGNALI DI ALLARME • perdita di memoria • difficoltà a svolgere compiti noti • difficoltà nel linguaggio • disorientamento spazio-temporale • scarsa o diminuita capacità di giudizio • difficoltà nel pensiero astratto • non riporre gli oggetti negli spazi adatti • cambiamenti nell’umore o nel comportamento • cambiamenti nella personalità • perdita d’iniziativa Albert et al, 2011 Il termine Behavioral and Psychological Symptoms off Dementia D i (BPSD) è stato coniato i per far riferimento a un’eterogenea gamma di reazioni psicologiche psicologiche, di sintomi psichiatrici e di comportamenti p che si presentano nei soggetti affetti da demenza di qualsiasi origine Finkel et al, 2000 Gruppo I (più comuni/più fastidiosi) Gruppo II (moderatamente comuni /moderatamente fastidiosi) Disturbi psichici Disturbi psichici Deliri Misidentificazioni Gruppo III (meno comuni/meno fastidiosi) Allucinazioni Umore depresso Alterazioni sonno-veglia Ansia Disturbi comportamentali p Disturbi comportamentali p Disturbi comportamentali p Aggressività fisica Agitazione Pianto, lamentosità Vagabondaggio Comportamento inadeguato Volgarità, imprecazioni Irrequietezza motoria Vocalizzazione persistente Assenza di iniziativa Iterazione della domanda DEMENZA DI ALZHEIMER: DIAGNOSI SINDROMICA DEFINIZIONE PERDITA DEL PATRIMONIO COGNITIVO E FUNZIONALE PRECEDENTEMENTE ACQUISITO DALL DALL’INDIVIDUO INDIVIDUO CARATTERISTICHE • Deficit domini cognitivi plurimi ((memoria + 1)) • Insorgenza graduale, Declino continuo • Coscienza integra g ICD-10 DSM-IV-TR DIAGNOSI • esami ematochimici (emocromo, funzionalità epatica, renale, tiroidea, Vit B12, folati, calcio, glicemia, test infezioni batteriche e virali) • test cognitivi (MMSE, (MMSE Mini Mini-Cog, Cog MoCA) • scale per attività strumentali e quotidiane (ADL, (ADL IADL) • scale per sintomi comportamentali (NPI, (NPI BEHAVE-AD) BEHAVE AD) • esami strumentali (TC e MRI) Hort et al, 2010 TEST COGNITIVI DI SCREENING Mini-Mental State Examination (MMSE) ( ) valuta orientamento, trascrizione, attenzione e calcolo, richiamo, linguaggio, abilità nel copiare una figura 30 it item, 10 minuti i ti di ttempo richiesto i hi t Mini Cognitive Assessment Instrument (MINI Mini(MINI-Cog): Cog): comprende 3 item di richiamo e il disegno di un orologio 2 item, 3 minuti di tempo p richiesto Montreal Cognitive g Assessment (MoCA): ( ) consente di rilevare un MCI 12 item, 10 minuti di tempo richiesto Clifford, 2012 Clifford, 2012 PRINCIPALI ASPETTI DEL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE • Terapia sintomatica farmacologica dei deficit cognitivi • Riabilitazione Ri bilit i cognitiva iti e comportamentale t t l • Adattamenti ambientali per ridurre ll’impatto impatto dei deficit cognitivi e dei sintomi comportamentali • Terapia farmacologica dei sintomi comportamentali • Prevenzione P i e trattamento t tt t delle d ll complicanze li ( d t (cadute, malnutrizione, incontinenza, allettamento) • Planning dell’assistenza e del supporto famigliare • Istruzione, educazione e sostegno dei caregivers DNT, DSM TO 1 SUD TRATTAMENTI FARMACOLOGICI INIBITORI DELL’ACETILCOLINESTERASI ((D. lieve-moderata)) - Donepezil - Rivastigmina - Galantamina G l t i AGONISTA DEL RECETTORE NMDA (D (D. moderata-grave) - Memantina Effetti Farmacologici: - ↑ disponibilità di Ach nei neuroni postsinaptici - Effetto Eff tt neurotrofico t fi - Effetto neuroprotettivo - Prevenzione agitazione agitazione, aggressività aggressività, irritabilità irritabilità, psicosi Birks et al, 2009, Herrmann et al, 2011 INTERVENTI PREVENTIVI IDENTIFICAZIONE DEI SUBSTRATI NEUROPATOLOGICI Interventi nel processamento della ß amiloide immunoterapia (bapineuzumab, solanezumab) inibitori γ secretasi (semagacestat) attivanti α secretasi inibitori ß secretasi (rosiglitazone) ( g ) Interventi nell’iperfosforilazione della proteina τ litio e valproato REGOLAZIONE DELLA PLASTICITÀ NEURONALE NGF e neurotrofine Saumier et al, 2009; Panza et al, 2011; Schor, 2011