SERVICE LIONS CLUBS DISTRETTO 108YA DISLESSIA ed altri DSA: Aspetti clinici e normativi Salvatore Bagalà – (Neuropsichiatra Infantile e Neurofisiopatologo – Direttore dell’ Unità Operativa di N.P.I.A dell'ASP di Crotone –) “Vi sono persone che hanno risposte più rapide all’esperienza sensoriale, ma anche minore tenacia perché l’anima si rivolge rapidamente alla prossima impressione”. Causa: eccesso di fuoco rispetto all’acqua. Rimedio: pane d’orzo piuttosto che di frumento, pesce invece di carne, acqua, attività fisica naturale e variata”. (IPPOCRATE 460-370 A.C e ……… i nostri Milone ed Alcmeone) CIRO’ MARINA 22 GENNAIO 2011 Dr. Salvatore Bagalà - D.ssa Angela Giaquinta –D.ssa Vittoria Volcan Ho un figlio di otto anni, sano, bello e molto intelligente , eppure dalla seconda elementare piange perché non vuole andare a scuola: legge male e nei compiti fa mille strafalcioni. Malgrado le innumerevoli raccomandazioni, per ben due anni ogni giorno è stata la stessa litania … “Ormai neanche io volevo andare più a scuola per paura di sentirmi elencare le sue malefatte … La maestra diceva che non s'impegnava, ma io ho sempre temuto che ci fosse dell'altro… Uno specialista, il mese scorso mi ha detto che mio figlio non è un bambino difficile ma un bambino dislessico. (mamma di Matteo) perché si fa così fatica a riconoscere e ad accettare tale disturbo? Perché nessuno ha compreso? Perché ancora oggi nella scuola italiana non si comprende? La gente, in genere, è abituata a considerare la disabilità come tale solo se la menomazione è ben visibile. I DSA non si esprimono al di fuori del contesto scolastico Il bambino affetto da DSA scopre la sua identità di bambino “malato” nella scuola DA Disturbo semplice di: DSA Disturbo specifico di: Lettura Lettura Dislessia Scrittura Scrittura Disgrafia/ Disortografia Calcolo Calcolo Discalculia Caratteristiche delle difficoltà Lentezza ed errori nella lettura/scrittura Difficoltà nell’automatizzazione dei processi Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni Difficoltà a memorizzare sequenze (mesi, alfabeto, giorni della settimana, tabelline) Difficoltà di copia e nella dettatura Difficoltà nell’autocorrezione degli errori Difficoltà nell’espressione scritta Difficoltà nell’apprendimento delle lingue straniere Ripercussioni scolastiche Disorganizzati nelle attività Possono essere goffi e scoordinati Possono confondere destra e sinistra Possono presentare una durata breve dell’attenzione o altre sue disfunzioni Possono manifestare problemi comportamentali e/o psicologici quale conseguenza “indiretta” dei DSA I dubbi degli insegnanti???? E’ un problema di volontà? E’ un problema psicologico? E’ opportuno aspettare che si “sblocchi”? Qualche falsa certezza ….. Deve impegnarsi di più Deve fare più esercizi Se è un disturbo organico la scuola non può intervenire E’ necessario l’insegnante di sostegno Le certezze da acquisire Il bambino o la persona con DSA: è indenne da problemi cognitivi, neurologici e sensoriali può riuscire a scuola, ha solo bisogno di un insegnamento diverso impara in maniera diversa, il deficit è circoscritto può avere bisogno del triplo del tempo rispetto ai compagni Necessita sempre di consegne chiare e ripetute più volte DA Si riferiscono ad una difficoltà ad acquisire nuove conoscenze e competenze, che non è limitata ad uno o più settori specifici delle competenze scolastiche, ma è estesa a più settori. CAUSE: Ritardo mentale, livello cognitivo borderline, ADHD, Autismo ad alto funzionamento, Disturbi d’ansia. DSA Il disturbo riguarda esclusivamente la lettura, la scrittura e/o il calcolo, e non è giustificato da altri disturbi neurologici, cognitivi o sensoriali. Disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale Performance di lettura Competenze cognitive Il criterio di base necessario per formulare la diagnosi di DSA risiede nella discrepanza tra abilità nel dominio specifico esaminato (lettura, scrittura e calcolo) e l’intelligenza generale 1. 2. Necessità di usare test standardizzati, sia per misurare l’intelligenza generale, che l’abilità specifica; Necessità di escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati di questi test, come: a. menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva; b. situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con una adeguata istruzione. NEUROPSICOLOGIA del Ritardo Mentale • MODELLO TRIARCHICO di Sternberg e Spear: 1) Sistema componenziale [a) • • • • metacomponenti o processi esecutivi di livello superiore; b) componenti di prestazione; c) componenti di acquisizione dell’intelligenza; 2) LIVELLO ESPERENZIALE; 3) LIVELLO CONTESTUALE. MODELLO ATTENZIONE/METACOGNIZIONE del R.M. PROCESSAZIONE AUTOMATICA e VOLONTARIA MODELLO di Karmiloff-Smith della ridescrizione delle rappresentazioni mentali da implicite (innate) a esplicite attraverso la modularizzazione o attribuzione di formati e successiva archiviazione di comportamenti compiuti o parziali e/o di strategie processuali IPOTESI NEUROPSICOLOGICA SINCRETICA: nella correlazione encefalo/ comportamento il programma ontogenetico controlla la precoce specializzazione emisferica e dei circuiti neuronali che alla nascita sono operativi per funzioni (sottocorticali) prevalentemente difensive e di sopravvivenza per poi evolvere in modo sempre più differenziato nell’interfacciamento con l’ambiente verso l’acquisizione di funzioni complesse di controllo ed autocoscienza, con modalità veloci ed efficienti (ruolo decisivo dei circuiti associativi specie fronto-temporali e del Timing) Il PROBLEM SOLVING nei normali e nel R.M. FUNZIONE dell’APPRENDIMENTO A: Lesioni orgAniche TEMPOSPECIFICITA’ C: TuRBE FuNZIONALI A PATOGENESI ORGANICA SISTEMOGENESI B: TurBe Funzionali LOOP INTERATTIVO CENTRO – PERIFERIA Impatto del R.M. sul funzionamento globale Iperattività Sociale APPR. Scolastico Comorbilità Interpersonale Impulsività Inattenzione Familiare Pattern elettroclinici specifici in grado di determinare quadri di regressione “atipica” (epilettico) ESES Sindrome di Landau-Kleffner D.S.A. Tali disturbi (denominati dislessia, disortografia e disgrafia, discalculia) sono sottesi da specifiche disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate. Nel DSM IV (1) sono inquadrati nell'Asse I come Disturbi della Lettura, dell'Espressione Scritta e del Calcolo. Dislessia La diagnosi di dislessia e disortografia non può essere formulata prima della fine della II classe elementare. Tuttavia, già in I elementare possono essere rilevati, come indicatori di rischio, segni importanti di discrepanza tra le competenze cognitive generali e l'apprendimento della lettura e scrittura. I parametri essenziali per la diagnosi di dislessia, nei sistemi verbali trasparenti come la lingua italiana, sono la rapidità misurata come il tempo di lettura di brani, parole o sillabe, e la correttezza misurata come numero di errori di lettura e scrittura, che si discostino per difetto di almeno due deviazioni standard dalle prestazioni dei lettori della stessa età o risultino di due anni inferiori rispetto all’età cronologica. Disortografia e disgrafia L'esame del processo di scrittura richiede la valutazione delle componenti disortografiche e disgrafiche. Per la diagnosi di disortografia connessa con disturbi dell'area linguistica - vale la regola di una quantità di errori ortografici che difettano in misura uguale o superiore alle due deviazioni standard rispetto ai risultati medi dei bambini che frequentano la stessa classe scolare; invece, la disgrafia sembra essere conseguenza di disturbi di esecuzione motoria di ordine disprassico quando non fa parte di un quadro spastico o atassico o extrapiramidale. Discalculia La diagnosi di discalculia non può essere formulata prima della III elementare, anche se già nel primo ciclo elementare possono essere rilevate discrepanze fra le capacità cognitive globali e l'apprendimento del calcolo numerico (che comprende la numerazione bidirezionale, la transcodifica, il calcolo mentale, l'immagazzinamento dei fatti aritmetici, il calcolo scritto). La valutazione si riferisce alla correttezza e soprattutto alla rapidità. L'efficienza del problem solving matematico non concorre alla diagnosi di discalculia evolutiva, ma appare correlato al livello delle competenze cognitive o al livello di competenza linguistica. Discalculia Per la discalculia sono individuati diversi tipi di disabilità che riguardano: la processazione dei numeri, cioè il riconoscimento dei simboli numerici e la capacità di riprodurli graficamente e organizzarli nello spazio, il sistema del calcolo con l’utilizzazione di procedure per eseguire le operazioni matematiche, e la risoluzione dei problemi aritmetici che comporti l’analisi dei dati e l’organizzazione del piano di lavoro. PROCESSI NEUROEVOLUTIVI del SISTEMA ATTENZIONE e delle FUNZIONI ESECUTIVE < 6 anni di vita: Richiamo “verbale” alla mente di un compito o interrogativo su problemi da risolvere 6/8 aa.: interiorizzazione del discorso autodiretto e del pensiero (autoriflessione, comprensione ed osservanza di regole e istruzioni, loro ulizzo mediante costruzione di “sistemi mentali” 8/11 anni – AUTOREGOLAZIONE: dei processi attentivi e motivazionali, differimento, Privatizzazione e modulazione emozionale, possibilità di Pianificazione di obiettivi RICOMPOSIZIONE: Scomposizione, Rimodulazione e Ricomposizione del “Bagaglio” esperenziale Indagine diagnostica (WPPSI, WISC R, WAIS R; Scala Stanford Binet, Culture Free Cattell test) - per la lettura ( MT prove di lettura, Cornoldi C, Colpo G; Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia , Sartori G, Job R, Tressoldi E; Testo Diretto di Lettura e Scrittura, TDLS adattamento italiano del Boder test, Chiarenza e Cucci; Batteria per la diagnosi della dislessia e della disortografia evolutiva, Sartori, Job, Tressoldi; Esame della Scrittura - per la scrittura (Batteria per la valutazione della scrittura e delle competenze ortografiche, Tressoldi PE, Cornoldi C; TDLS adattamento italiano del Boder test, Chiarenza Cucci; Le difficoltà di apprendimento della lingua scritta, A. Martini; Valutazione delle abilità di scrittura, Giovanardi Rossi, Malaguti; Prove di calcolo - per la matematica (Prove oggettive di matematica per la scuola elementare, Soresi S, Corcione D, Gruppo Emmepiù; Test di matematica per la scuola dell’obbligo, Amoretti G, Bazzini L. Pesci A, Reggiani M; Valutazione delle abilità matematiche, Giovanardi Rossi P, Malaguti T; Lucangeli D, Tressoldi PE, Fiore C, Test ABCA, Valutazione delle abilità di calcolo aritmetico. Es. discrepanza Matteo 10 anni QI 110: prestazione intellettiva tipica di un bambino di 11 anni QI lettura 70: quoziente di lettura tipico di un bambino di 7 anni discrepanza di ben 40 punti Stefano 10 anni QI 80: prestazione intellettiva tipica di un bambino di 8 anni QI lettura 70: quoziente di lettura tipico di un bambino di 7 anni discrepanza di 10 punti COMORBILITA’ Disturbo da deficit di attenzione e iperattività; Disturbo Oppositivo-Provocatorio (secondario alle esperienze frustranti vissute dal b. per gli insuccessi scolastici); Disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie); Disturbi dell’umore (stati depressivi). COMORBILITA’ Studio MTA (Multimodal Treatment for ADHD) ADHD 11% Tic 14% Conduct disorder 4% Mood 40% Oppositional defiant disorder (ODD) 34% Anxiety The MTA Cooperative Group (1999). A 14-month randomized clinical trial of treatment strategies for attention-deficit/ hyperactivity disorder. Arch Gen Psychiatry; 56: 1073-86. EPIDEMIOLOGIA DA: 10-20% della popolazione in età scolare; DSA: 3-4% della popolazione in età scolare EZIOLOGIA la natura di questo disturbo è costituzionale ed è congenita, cioè presente fin dalla nascita. Numerosi sono gli studi che indicano l’ereditarietà della dislessia. (articolo di E. Grigorenko studio condotto in Finlandia) rischio di dislessia per i parenti di 1° grado: 35-45% rischio di dislessia per i gemelli monozigoti: 84% rischio di dislessia per i gemelli dizigoti: 50% Rischio gemelli monozigotici dal 36 % al 90 % In età prescolare sono possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di una anamnesi familiare positiva: difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche, visuo-spaziali Letto-scrittura Al termine della 1° elementare devono essere segnalati ai genitori i bambini che presentano una o più delle seguenti caratteristiche: difficoltà nell’associazione grafema- fonema e/o viceversa; mancato raggiungimento del controllo sillabico nella letto-scrittura; eccessiva lentezza nella letto-scrittura; incapacità a riprodurre le lettere in stampato in modo riconoscibile. Calcolo Alla fine della prima elementare vanno individuati i bambini che non hanno raggiunto una o più delle seguenti abilità: il riconoscimento di piccole quantità; la lettura e la scrittura dei numeri da 1 a 10; il calcolo orale entro la decina anche con supporto concreto E’ possibile educare il dislessico? Si guarisce dalla disgrafia? Non è possibile guarire il Disturbo nel senso medicalizzato del termine ma ridimensionare in varia misura le sue ripercussioni disfunzionali Interventi Riabilitativi Sono tutti quegli interventi che si indirizzano ad un recupero della funzione o di quelle sue componenti che risultano più deficitarie, attraverso cicli di esercitazioni mirate e specifiche. Strumenti Compensativi Strumenti che consentono di compensare difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivati da una disabilità specifica. per la scrittura: programmi informatici di videoscrittura, riconoscitori di voce, correttori ortografici; per la lettura: audiocassette registrate, schemi, mappe, libro parlato, sintesi vocale; per il calcolo: tavola numerica, calcolatrice tascabile. Misure dispensative Modificazioni nell’espletamento dell’attività didattica Prove orali Riduzione della prova Tempi più lunghi Minore quantità di compiti a casa Inserimento nel POF normativa DSA: adeguamento della didattica alle circolari ministeriali Presentazione al consiglio di classe dell’allievo con DSA da parte del Dirigente scolastico Programmazione incontri con operatori Sanitari e famiglia Predisposizione Percorso Educativo Personalizato: livello del disturbo, obiettivi personalizzati, interventi compensativi e dispensativi, criteri di valutazione Condivisione del PEP con la famiglia Indicazioni del MIUR in materia di strumenti dispensativi e compensativi, modalità valutative e altri importanti aspetti relativi all'esercizio del diritto allo studio di bambini e ragazzi con DSA. 1. 2. 3. 4. Nota della direzione generale per lo studente del MIUR del 5/10/2004 Nota della direzione generale per lo studente del MIUR del 5/01/2005 Nota del capo dipartimento per l’istruzione dell’1/03/2005 Nota della direzione generale per lo studente del MIUR del 27/07/2005 L'iter legislativo 19 novembre 2002 viene presentato un disegno di legge alla commissione cultura del Senato (DDL Basile n° 1838). 16 giugno 2004 viene presentato un ulteriore e più completo disegno di legge alla commissione cultura della Camera (DDL Parodi n° 5066) e arriva alla Camera nel 2005; La legislatura termina però prima che la legge possa essere approvata. La nuova legge 18 Maggio 2006 l'On. Fabris presenta alla Camera il nuovo disegno di legge N. 563, “Norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento ” La situazione odierna 15 novembre 2006, la legge, è stata approvata dal Parlamento, ma è rimasta ferma in Senato in attesa di approvazione definitiva…………. Legge 170 dell’ 8.10.2010 L’Inquadramento nosografico Art. 1. (Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia). 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia. ……….OBIETTIVI Art. 2. (Finalità). 1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità: a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. La DIAGNOSI Art. 3. (Diagnosi). 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate. 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia. 3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. Ruolo e Compiti della Scuola Art. 4. (Formazione nella scuola). 1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, è assicurata una adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate. 2. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente utilizzo del Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato dalla tabella C allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191. Art. 5. (Misure educative e didattiche di supporto). 1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. 2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, garantiscono: a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate; b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. 3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. 4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari. Articoli di …completamento Art. 6. (Misure per i familiari). 1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili. 2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Art. 7. (Disposizioni di attuazione). 1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all'articolo 3, comma 3. 2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma 4. 3. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro due mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituito presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da esperti di comprovata competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle funzioni che la presente legge attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse allo scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Art. 8. (Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome). 1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione nonché alle disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione. 2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa. Art. 9. (Clausola di invarianza finanziaria). 1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. DISGRAFIA DISORTOGRAFIA DI NATURA MOTORIA DI NATURA LINGUISTICA DEFICIT NEI PROCESSI DI REALIZZAZIONE GRAFICA DEFICIT NEI PROCESSI DI CIFRATURA SI POSSONO PRESENTARE ISOLATI (RARAMENTE) O ASSOCIATI AD ALTRI DISTURBI SPECIFICI - CRITERI DI RICONOSCIMENTO VELOCITA DI SCRITTURA PRESSIONE TENDENZA ALLA MACRO/MICROGRAFIA DISCONTINUITA’ NEL TRATTO GRAFICO RITOCCATURA DEL SEGNO TRACCIATO DIREZIONALITA’ NELLA SCRITTURA ANDAMENTO DEL TRACCIATO OCCUPAZIONE DELLO SPAZIO NEL FOGLIO INESATTA LEGATURA DEI SEGNI DISTANZA TRA LE PAROLE La trasformazione delle parole in segni scritti prevede abilità ortografiche che necessitano di una corretta : a) segmentazione della parola con l’identificazione dei singoli fonemi b) mantenimento in memoria delle sequenze dei suoni analizzati c) corrispondenza e conversione fonema-grafema es.: cane macchina famiglia Classificazione degli errori ortografici fonologici: pesso invece di pezzo quaio invece di guaio vinestra invece di finestra ortografici non fonologici: squola invece di scuola cualche invece di qualche Ulteriore categoria Errori semantico lessicali o di segmentazione: Es.: lascia - l’ascia/ lente - l’ente/ lago - l’ago unoca - sideve - lastronave Errori relativi agli accenti e all’acca: Es.: margìne – margine/ puo – può Classificazione complementare: : per somiglianza fonologica: (d – t/ v – f/ r – l) per somiglianza morfologica: (a – o/ u – n) entrambe: (b – d/ m – n) CORRETTEZZA EVIENZIATA DAL NUMERO E TIPO DI ERRORI IN LISTE DI PAROLE,PSEUDO-PAROLE E BRANI RAPIDITA’ TEMPO IMPIEGATO PER LEGGERE (NUMERO DI SILLABE AL SECONDO) TIPO DI ERRORI: SOSTITUZIONI, OMISSIONI, AGGIUNTE DI LETTERE SALTI DI PAROLA O RIGA TRASFORMAZIONE DI PAROLE IN PSEUDO-PAROLE (FRANELLO-FRATELLO) PRODUZIONE DI ALTRE PAROLE(FRATICELLO O FRATELLINO) COMPRENSIONE LETTURA DI TESTI CALIBRATI PER LA CLASSE DI RIFERIMENTO E SEGUENTE QUESTIONARIO DI VERIFICA La cattiva lettura può interferire con la comprensione del testo, non va però confusa con difficoltà generali di comprensione ESEMPIO (III°e) C’ERA UNA VOLTA UN LUPO CHE USCIVA DAL BOSCO E PASSO’ DIETRO A UNA CASA PASSO’ COSI’ VICINO A UNA FINESTRA, CHE SENTI’ UNA VOCE PARLARE, ERA LA VOCE… C’ERA UNA VOLTA UN LOPO CHE USCIVA DAL BOSCO E PASSO DIERA A UNA CASA (34’’) PASSO’ COSI’ VOGINO A UNA FIRESCA, CHE SENTI UNA VOCE PARLARE (1’35’’) ESEMPIO: LETTURA PSEUDOPAROLE PANDO PRONDO GNOBA GRODA GNARO GNORO DOCARO DOCATO REDUVE RADUVE ESEMPIO: LETTURA PAROLE UOMO UNMO CASA CANE BAMBINA BRIMBA MATTINA MATTIMA CERO CERCO MARGINE MARGI’NE ZINGARO ZINGA’RO GIGLIO GHIGLIO ARTE ALTRE PRODEZZA PRUDENZA Un/a va/vo/t/ta, ve/r/so, se/ra, Al/ì, an/bò a p/re/a/bere acqua UNA VOLTA VERSO SERA ALI’ ANDO’ A PRENDERE ACQUA DIFFICOLTA’ NELL’APPRENDIMENTO DELLE ABILITA’ NUMERICHE E ARITMETICHE RELATIVE AI NUMERI, QUALI LA LETTURA, SCRITTURA E RIPETIZIONE RELATIVE ALLA MANIPOLAZIONE DEI NUMERI,COME NELLE TABELLINE, CALCOLO A MENTE E SCRITTO NELLA RISOLUZIONE DI PROBLEMI ARITMETICI, DETERMINATI DA ERRORI NELL’ESECUZIONE DEI CALCOLI DISCALCULIA RITARDO MENTALE: una diagnosi facile? •Nel linguaggio corrente è un’espressione vaga,equivoca, eufemistica e, tuttavia di facile ed immediata comprensione pratica. •Nella clinica sembra rifersi a un sintomo secondario, aggiuntivo e settoriale, mentre al contrario, si rivela un quadro complesso e centrale se non addirittura paradigmatico di tutta la neuropsichiatria. RITARDO MENTALE SECONDO il DSM-IV° TR • Funzionamento generale significativamente al di sotto della media (criterio A) - Esordio prima dei 18 anni (criterio C) • Associato a importanti limitazioni nel funzionamento adattivo in almeno 2 delle seguenti aree di capacità prestazionale: comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali e interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza (criterio B) Disfunzione Cerebrale etiologicamente ascrivibile a fattori diversi, ad azione singola o multifattoriale, di ordine biologico, ambientale, sociale, di cui rappresenta la “via finale comune” , con conseguente variabilità interindividuale e di decorso in base alle precipue condizioni psicologiche, educative, riabilitative e relazionali. FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO GENERALE: Q.I. o suoi Equivalenti •Scala intelligenza Wechsler per bambini III^ Edizione •Stanford-Binet IV^ Ed. •Batteria di Valutazione di Kaufman per Bambini •CPM di Raven •Test di Huzgiris-Hunt •Brunet-Lèzine •Griffiths Mental Developmental Scale Q.I. vs. compromissione funzionamento adattivo: DSM-IV° T-R vs ICD-10 variabili e misurazioni mirate Range Q.I. 50/55 – 70 •F70.9 Ritardo Mentale Lieve [317] •F71.9 Ritardo Mentale Moderato [318.0] •F72.9 Ritardo Mentale Grave [318.1] •F73.9 Ritardo Mentale gravissimo [318.2] •F79.9 Ritardo Mentale Gravità N.S. [319] 50/69 Range Q.I. 35/40 – 50/55 35/49 Range Q.I. 20/25 – 35/40 Q.I. minore di 20/25 20/34 < 20 F70.9 RITARDO MENTALE LIEVE [317] Il Ritardo Mentale Lieve equivale all’incirca a ciò a cui si faceva riferimento con la categoria educazionale di “educabili”. Questo gruppo costituisce la parte più ampia (circa l’85%) di soggetti affetti da questo disturbo. Come categoria, i soggetti con questo livello di Ritardo Mentale tipicamente sviluppano capacità sociali e comunicative negli anni prescolari (da 0 a 5 anni di età), hanno una compromissione minima nelle aree sensomotorie, e spesso non sono distinguibili dai bambini senza Ritardo Mentale fino ad un’età più avanzata. Prima dei 20 anni, possono acquisire capacità scolastiche corrispondenti all’incirca alla quinta elementare. Durante l’età adulta, essi di solito acquisiscono capacità sociali e occupazionali adeguate per un livello minimo di autosostentamento, ma possono aver bisogno di appoggio, di guida, e di assistenza, specie quando sono sottoposti a stress sociali o economici inusuali. Con i sostegni adeguati, i soggetti con Ritardo Mentale Lieve possono di solito vivere con successo nella comunità, o da soli o in ambienti protetti. F71.9 RITARDO MENTALE MODERATO [318.0] Il Ritardo Mentale Moderato è all’incirca equivalente a ciò a cui si faceva riferimento con la categoria educazionale di “addestrabili”. Questo termine ormai sorpassato non dovrebbe essere usato perché implica erroneamente che i soggetti con Ritardo Mentale Moderato non possono beneficiare di programmi educazionali. Questo gruppo costituisce circa il 10% dell’intera popolazione di soggetti con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questo livello di Ritardo Mentale acquisisce capacità comunicative durante la prima fanciullezza. Essi traggono beneficio dall’addestramento professionale e, con una moderata supervisione, possono provvedere alla cura della propria persona. Possono anche beneficiare dell’addestramento alle attività sociali e lavorative, ma difficilmente progrediscono oltre il livello della seconda elementare nelle materie scolastiche. Possono imparare a spostarsi da soli in luoghi familiari. Durante l’adolescenza, le loro difficoltà nel riconoscere le convenzioni sociali possono interferire nelle relazioni con i coetanei. Nell’età adulta, la maggior parte riesce a svolgere lavori non specializzati, o semispecializzati, sotto supervisione in ambienti di lavoro protetti o normali. Essi si adattano bene alla vita in comunità, di solito in ambienti protetti. F72.9 RITARDO MENTALE GRAVE [318.1] Il gruppo con Ritardo Mentale Grave costituisce il 3-4% dei soggetti con Ritardo Mentale. Durante la prima fanciullezza essi acquisiscono un livello minimo di linguaggio comunicativo, o non lo acquisiscono affatto. Durante il periodo scolastico possono imparare a parlare e possono essere addestrati alla attività elementari di cura della propria persona. Essi traggono un beneficio limitato dall’insegnamento delle materie prescolari, come familiarizzarsi con l’alfabeto e svolgere semplici operazioni aritmetiche, ma possono acquisire capacità come imparare a riconoscere a vista alcune parole per le necessità elementari. Nell’età adulta, possono essere in grado di svolgere compiti semplici in ambienti altamente protetti. La maggior parte di essi si adatta bene alla vita in comunità, in comunità alloggio o con la propria famiglia, a meno che abbiano un handicap associato che richieda assistenza specializzata o altre cure. F73.9 RITARDO MENTALE GRAVISSIMO [318.2] Il gruppo con Ritardo Mentale Gravissimo costituisce circa un 1-2% dei soggetti con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questa diagnosi ha una condizione neurologica diagnosticata che spiega il Ritardo Mentale. Durante la prima infanzia, essi mostrano considerevole compromissione del funzionamento sensomotorio. Uno sviluppo ottimale può verificarsi in un ambiente altamente specializzato con assistenza e supervisione costanti, e con una relazione personalizzata con la figura che si occupa di loro. Lo sviluppo motorio e le capacità di cura della propria persona e di comunicazione possono migliorare se viene fornito un adeguato addestramento. Alcuni possono svolgere compiti semplici in ambienti altamente controllati e protetti. F79.9 RITARDO MENTALE, GRAVITA’ NON SPECIFICATA [319] La diagnosi di Ritardo Mentale, Gravità Non Specificata dovrebbe essere usata quando vi è forte motivo di supporre un Ritardo Mentale, ma il soggetto non può essere valutato adeguatamente con i test di intelligenza standardizzati. Ciò può accadere con i bambini, gli adolescenti, o gli adulti che sono troppo compromessi o troppo poco collaborativi per essere testati, oppure, nell’infanzia, quando esiste una valutazione clinica di funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media, ma i test disponibili (per es., le Scale Bayley per lo Sviluppo Infantile, le Scale Cattell per l’Intelligenza Infantile, e altri) non forniscono valori di QI. In generale, minore è l’età, più difficile è la valutazione della presenza di un Ritardo Mentale, tranne nei soggetti con compromissione gravissima. FUNZIONAMENTO ADATTIVO I soggetti con ritardo mentale giungono all’osservazione più per le compromissioni del funzionamento adattivo fa riferimento all’efficacia con cui i soggetti fanno fronte alle esigenze comuni della vita ed al grado di adeguamento agli standard di autonomia personale previsti per la loro particolare fascia di età, retroterra socio-culturale e contesto ambientale. Il funzionamento adattivo può essere influenzato da vari fattori, che includono l’istruzione, la motivazione, le caratteristiche di personalità, le prospettive sociali e professionali, e i disturbi mentali e le condizioni mediche generali che possono coesistere con il ritardo mentale. I problemi di adattamento sono più suscettibili di miglioramento con tentativi di riabilitazione di quanto non sia il Q.I. cognitivo, che tende a rimanere un attributo più stabile”. Tu sì nessuno PROCEDURE di REGISTRAZIONE con il SISTEMA MULTIASSIALE DEL DSM IV°-TR • RITARDO MENTALE CLASSIFICATO SECONDO il LIVELLO DI GRAVITA’: ASSE II° • Associazione di un Disturbo Mentale (es. DGS): ASSE I° • Associazione ad una condizione medica generale (es. Sindrome di Down): ASSE III° • COMORBILITA’ (ADHD,DGS,Dist. Mov. Stereot.) • VARIABILITA’ Interindividuale, Specificità - La legge n. 517/77 a Legge Quadro n. 104/92 – Il Ruolo dell’Insegnante di sostegno e i rapporti con i docenti curriculari Il D.P.R. 24/2/1994 La individuazione e certificazione dell’alunno disabile - Gli accordi di programma La legge 68/’99 sul collocamento mirato dei disabili La Legge Quadro n. 328/2000 e il progetto “.. Che labirinto!” L’integrazione nella scuola dell’autonomia - IL sistema integrato di interventi tra scuola ed extrascuola per una integrazione di qualità e per l’attuazione del progetto di vita Il diritto alla integrazione e il ruolo della Corte Costituzionale e della magistratura