Gian Vincenzo Zuccotti
Dip. Pediatria, Centro Ricerca Nutrizione (CURN)
Università degli Studi di Milano, Ospedale Luigi Sacco, Milano
Comitato Scientifico AIC
La dieta dei bambini celiaci:
aspetti nutrizionali
Le etichette dei prodotti gluten free sono molto spesso troppo povere di informazioni
Recentemente, la diagnosi di malattia celiaca (MC) nei bambini viene posta sempre più frequentemente e la diffusione di questa malattia è ormai tale da ritenere che essa sia la più comune
causa di malassorbimento in questa fascia d'età.
La terapia della malattia celiaca è esclusivamente dietetica e
implica la rigorosa esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti glutine come frumento, segale, farro, orzo e avena, contenuti in pane, numerosi prodotti da forno e pasta. La dieta priva di
glutine deve essere seguita per tutta la vita e comporta quindi
l'esclusione di tutti questi alimenti. Per questo motivo è importante conoscere quale possa essere il suo impatto sui parametri di
crescita (in particolare il peso) e sugli apporti nutrizionali nei bambini celiaci. I dati disponibili sono spesso contrastanti tra loro: laddove alcuni studi hanno messo in evidenza un aumento di sovrappeso e obesità, altri hanno invece osservato una riduzione
dell'Indice di Massa Corporea nei bambini prima obesi. La dieta
priva di glutine, risolvendo il problema del malassorbimento, potrebbe determinare un'aumentata disponibilità di nutrienti e favorire quindi l'incremento del peso. Inoltre, lo scarso gradimento di
alcuni alimenti privi di glutine può indurre a consumare cibi più gustosi ma troppo ricchi in proteine e grassi con conseguente aumento del peso.
Ancora meno sono gli studi che hanno valutato l'adeguatezza
nutrizionale della dieta priva di glutine nei bambini celiaci. Le osservazioni effettuate hanno permesso di ipotizzare che la dieta
aglutinata nei bambini celiaci possa risultare nutrizionalmente
60
non ottimale. Secondo alcuni dati, i bambini celiaci introdurrebbero meno calorie, costituite prevalentemente da zuccheri semplici, con consumo di pochi carboidrati complessi e fibre. I bambini celiaci inoltre consumerebbero troppe proteine e grassi saturi. E quale può essere il contributo dei prodotti privi di glutine di
produzione industriale sulla dieta del bambino celiaco? Questi
prodotti sono infatti facilmente accessibili, talvolta la loro qualità
non è elevata o hanno uno scarso valore nutrizionale. Fortunatamente, la qualità dei prodotti dietetici disponibili in commercio
sta recentemente migliorando grazie all'uso di ingredienti nuovi
e di migliore qualità, ma ancora troppo poco si conosce circa la loro reale diffusione e il loro impatto sugli apporti nutrizionali dei
bambini celiaci.
Il Servizio di Gastroenterologia Pediatrica della Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Milano presso l'Azienda Ospedaliera Luigi Sacco e i Medici Pediatri di Libera Scelta della regione Lombardia afferenti alla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) hanno recentemente collaborato a realizzare uno
studio con l'obiettivo di valutare la dieta dei bambini celiaci con
un'attenzione particolare proprio al possibile ruolo dei prodotti privi di glutine di produzione industriale.
Sono stati studiati 18 bambini con malattia celiaca di età compresa tra 4 e 10 anni, in dieta priva di glutine da almeno 6 mesi,
confrontati con 18 bambini volontari sani iscritti nelle liste dei pazienti dei Pediatri di Libera Scelta. Con l'aiuto di una dietista
esperta, i bambini e i loro genitori hanno compilato un diario degli
CN 1-2013
alimenti consumati in una settimana corredato da una descrizione degli alimenti consumati nell'arco di una singola giornata. Ai
bambini affetti da malattia celiaca è stato inoltre chiesto di identificare gli alimenti privi di glutine di produzione industriale, indicandone con precisione il nome commerciale e la marca. I principali dati osservati sono stati: più calorie nei bambini celiaci rispetto ai bambini sani, un introito di grassi nei bambini celiaci inferiore rispetto ai bambini non celiaci. In entrambi i gruppi di bambini sono stati osservati alcuni comuni errori alimentari: troppe
proteine, troppi zuccheri semplici. Il contributo dei prodotti privi di
glutine di preparazione industriale è risultato davvero considerevole, se si considera che ben il 36% dell'introito calorico totale e
circa il 50% del totale dei carboidrati sono risultati derivati proprio
dal consumo di questi alimenti. Tuttavia, a fronte di un così largo
consumo, un problema importante è emerso dall'analisi di questi
prodotti: le etichette sono molto spesso troppo povere di informazioni; nella maggior parte dei casi vengono indicati solo energia, carboidrati, lipidi e proteine, senza alcuna altra indicazione
circa carboidrati semplici e complessi, lipidi saturi e insaturi, fibre
e micronutrienti. L'insufficienza delle informazioni nutrizionali riportate sulle etichette ha costituito un limite rilevante
nell'identificazione del reale contributo di questi prodotti nella dieta dei bambini celiaci: per questo motivo, le etichette dei prodotti
aglutinati di origine industriale dovrebbero invece essere adeguate e complete. Il costante follow-up nutrizionale dei bambini
con malattia celiaca è tanto importante quanto quello strettamente medico.
CONCETTI ESSENZIALI
La dieta priva di glutine nel bambino celiaco
1. Cosa si sa sulla dieta priva di glutine?
&
È l'unica terapia efficace per la malattia celiaca
&
Deve essere rigorosamente seguita per tutta vita
&
Risolve i sintomi della malattia
2. Quali novità porta questo studio?
&
Il consumo di prodotti del commercio privi di glutine è molto
diffuso tra i bambini celiaci
&
Le etichette dei prodotti privi di glutine di origine industriale sono spesso non adeguate
3. Quali le ricadute sul consumatore?
&
Possibile inadeguatezza nutrizionale
&
Mancata possibilità di conoscere dettagliatamente le caratteristiche nutrizionali dei prodotti in commercio
4. Quali consigli per il consumatore?
&
Diversificare il più possibile la scelta degli alimenti tra quelli
naturalmente privi di glutine e quelli specificamente formulati
per i celiaci (dietetici)
&
Leggere sempre le etichette dei prodotti prima di acquistarli
&
Preferire sempre quei prodotti sulle cui etichette è indicato in
dettaglio il maggior numero di informazioni nutrizionali.
L'articolo è visionabile anche sul sito AIC
www.celiachia.it/AIC E CELIACHIA/La Celiachia/Pubblicazioni clinicoscientifiche AIC
CN 1-2013
61