Adolescenti e salute mentale
È stato dimostrato, da alcune ricerche, che
gli adolescenti che sviluppano disordini del
comportamento, frequentemente associati a
dipendenza da stupefacenti, soffrono
principalmente
di
bassa
autostima.
Giustamente si ritiene che, a scopo
preventivo, la rimozione di questo fattore
di rischio potrebbe dare agli adolescenti
molta capacità di recupero nei confronti di
questi problemi. L’autostima è la risultante
dell’accordo o del disaccordo tra la vera
immagine che l’adolescente ha di sé e quella
invece desiderata. Gli adolescenti e i
teenagers, generalmente, provano qualche
problema di autostima almeno durante un
tratto del loro cammino verso l’età adulta;
I genitori sono modelli importanti
e quelli con bassa autostima
rappresentano esempi scadenti per
i loro figli/adolescenti.
Gli adolescenti, i cui genitori
mostrano un’elevata autostima,
sono più propensi a evidenziare la
propria.
Al contrario i genitori con una
bassa
autostima
o
che
costantemente
mettono
in
discussione il proprio valore,
trasmetteranno queste angosce ai
loro
figli
semplicemente
attraverso le loro azioni. Anche il
modo dei genitori di relazionarsi
con i loro amici, con la famiglia e
i colleghi influenzerà i loro figli.
così, durante i cambiamenti fisici e
psicologici
della
crescita,
occorre
imparare
a
giudicare
le
proprie
potenzialità e ad accettare i propri limiti.
Se nella “tarda adolescenza” l’adolescente
continua a relazionarsi con l’immagine
desiderata di sé, piuttosto che con quella
reale, questo può portare a sentimenti
d’inferiorità, mancanza di amore e
rispetto degli altri, vergogna, confusione
e ansia legati alla sua non equilibrata
salute mentale. La bassa autostima
indebolisce nell’adolescente la fiducia in
se stesso.
Coloro che mancano di autostima sono
molto riluttanti ad avere approcci con un
nuovo gruppo o ad affrontare le varie
situazioni sociali. Non vogliono esporsi al
rischio di risultare ridicoli, apparendo
timidi, nervosi o ignoranti.
Adolescenti e salute mentale
Il problema dell’autostima sembra
essere di estremo rilievo per le
ragazze rispetto ai ragazzi. Ci sono
molte possibili ragioni per spiegare
ciò: lo sviluppo ormonale, il modo
differente di relazionarsi e alcune
altre differenze di genere. Molte
ragazze che soffrono di stati
di
angoscia,
irritabilità,
di
stati
confusionali o di bullismo hanno livelli
molto bassi di autostima e sono spesso
timide, insicure ed esitanti quando
hanno a che fare con altri individui. La
bassa autostima può condurre alla
depressione
o
a
disturbi
del
comportamento, inclusi i disordini
alimentari.
I ragazzi, comunque, ancora oggi,
vengono convinti ancora che devono
essere forti, non devono mostrare
emozioni, non devono mai essere
vulnerabili, e questo può contribuire a
farli sentire isolati. Quando i ragazzi
sentono di non avere possibilità e modi
per esprimere se stessi, possono
perdere fiducia in se stessi e avere
un’autostima più bassa. Questo può
portare a conseguenze dannose,
poiché i ragazzi possono cercare modi
per sentirsi migliori attraverso
amicizie sbagliate e che influenzano
negativamente, o agendo in modo
negativo, il che li porta ad avere
problemi a scuola e in altri ambiti.
Vorrebbero, invece, rimanere isolati nei
loro angoli e, in tal modo, sottrarsi alla
socializzazione. Frequentemente fanno
uso di superalcolici e droghe per
ottenerne artificialmente fiducia; ma
certamente un simile comportamento non
può che deteriorare ulteriormente
l’autostima dell’individuo.
Poiché questo problema può continuare
fino all’età adulta, e le cicatrici delle
problematiche dell’infanzia lasciano un
segno duraturo sull’autostima degli
adolescenti, i genitori dovrebbero
considerare la qualità dell’autosima nei
propri ragazzi e cogliere, da subito,
durante il loro sviluppo, ogni opportunità
per
rafforzarla
e
consolidarla.
Dovrebbero cercare di inculcare nei loro
ragazzi l’importanza del pensare positivo
e la capacità di accettare i fallimenti.
Dovrebbero cercare di far comprendere
ai loro figli che la fiducia in se stessi è
una condizione della mente e che non
dipende dalla bellezza o dal look della
persona.
I
teenagers
devono
comprendere che non sono i soli ad avere
punti di debolezza, e i genitori
dovrebbero aiutarli a sviluppare la
positività invece di concentrarsi su
caratteristiche che i ragazzi vedono
come debolezza o negative.
Allorché i genitori individuano nel figlio un qualche comportamento anomalo,
come la scelta di amici o di attività non proprio raccomandabili, invece di
contribuire ad abbassare l’autostima nei loro figli, facendo confronti avvilenti,
dovrebbero sempre creare un’atmosfera di confronto, di discussione e
compromesso. I genitori dovrebbero anche essere coscienti che concedere ai
loro figli di avere voce in capitolo nelle decisioni che riguardano l’intera
famiglia contribuirà a far loro percepire il proprio valore, influenzando così
positivamente l’autostima dei ragazzi.