Seconda parte Livelli di autostima La suddivisione della la Stima di Sé in tre livelli è una razionalizzazione dei comportamenti di fronte alle situazioni d’apprendimento e relazionali che vi si presentano in campo scolastico e sociale . Non dimenticate il dialogo interiore che precede un comportamento o una azione !! Autostima alta ➟ Auto-considerazione più positiva e realistica. Minor esposizione alle critiche degli altri e maggior autonomia di giudizio e di azione .Errore visto non come impedimento,sconfitta ma come opportunità per apprendere e migliorarsi Autostima profonda Accettazione di sé…incondizionata! di essere Autostima media ➟ Maggior inclinazione al conformismo e all’ansia accettati, di piacere , di conferme .. Autostima bassa ➟ Insicurezza , riluttanza ai rapporti interpersonali, imbarazzo,suscettibilità alle critiche… non sentendosi sufficientemente sicuro del proprio valore e delle proprie qualità, evita di scegliere e agire per un eccessivo timore di sbagliare, sperimenta maggior incertezza e difficoltà a staccare dalla situazione problematica per cercare una soluzione e quando vive un insuccesso soffre maggiormente, associando l’accaduto esclusivamente ad una sua mancanza mentre quando sperimenta un successo tende a svalutarlo, sminuirlo In quale di questi livelli vi porreste???? Fattori che influenzano l’Autostima Teoria del Sé-come le persone si vedono ed interpretano se stesse…come costruiscono la propria identità Aspetti di Sé come: -intelligenza - motivazione - personalità statica = tratto fisso . incrementale si può migliorare + capacità e conoscenze nel tempo + fiducia in se stessi Si accettano le sfide + Autostima atteggiamento di perseveranza …si può migliorare con … . impegno . apprendimento ,errore non è sinonimo di insuccesso generale Divieto di sbagliare Nelle situazioni d’apprendimento gli errori sono considerati = minacce X autostima ogni compito cognitivo indica misura dell’ intelligenza : se sbaglio mi invalido in senso generale , non valgo nulla - atteggiamento di impotenza di fronte alle situazioni da affrontare o per risolverle in caso di ostacoli , non si ha un atteggiamento esplorativo per apprendere …..Implica considerazioni negative sulle proprie capacità cognitive = non posso fare nulla x cambiare la situazione Sempre a proposito dell’intelligenza non ne esiste una sola !! Più di 20 anni fa lo psicologo statunitense Howard Gardner aveva elaborato la teoria delle intelligenze multiple non solo quelle linguistica e logico matematica che vengono valutate prevalentemente a scuola ma altre come quella musicale spaziale,corporea-cinestetica ecc.ecc Tutte potrebbero essere utilizzate occorre solo un contesto educatico e sociale per poterle sviluppare se l’intelligenza è interazione fra una serie di potenzialità e le opportunità create da una cultura . Per chi secondo voi ……… Gli ostacoli sono considerati •Istruttivi ? •Stimolanti ? Mentre il fallimento è demoralizzante? e….sfida ed impegno accrescono l’autostima , non sono minacce per l’ego? …se fallisco non è perché non sono intelligente ma perchè….? Non ho conoscenza e capacità sufficienti per quel compito .. in quella situazione A cura Prof.ssa Loretta Cappuccini