ii lezione_ ritardo mentale

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CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL’ANALISI
DELLE DISABILITA’

RIDUZIONE DELL’IMPORTANZA DEL Q.I.

NECESSITA’ DI MODELLI ECOLOGICOCOMPORTAMENTALI

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DI VITA


NECESSITA’ DI UN ACCORDO CONDIVISO SUI TERMINI
E SULLE ESPRESSIONI DA UTILIZZARE PER
DESCRIVERE LE PERSONE CHE NECESSITANO DI
AIUTO
L’IMPORTANZA DELLE CLASSIFICAZIONI DELLE
DISABILITA’ PSICHICHE E COMPORTAMENTALI NEL
LAVORO DELL’INSEGNANTE SPECIALIZZATO
MODELLO DI ANALISI ECOLOGICOCOMPORTAMENTALE (KANFER)
Indica che una corretta operazione di analisi deve
muoversi considerando:
 le caratteristiche degli stimoli presenti (S),
 lo stato biologico dell’organismo (O),
 la reazione che riesce a elicitare (R),
 la frequenza con cui compare (K),
 le conseguenze che fa registrare (C).
COMPITI IPOTETICI


Test tradizionali: artificiali in quanto
contestualizzati e facenti riferimento a situazioni
ipotetiche
Procedure di problem solving relazionale:
pur essendo fittizi e caratterizzati da scenari e
compiti altamente strutturati, sono semplici da
applicare e le situazioni possono essere ricavate
dalle esperienze di vita, così da diminuirne
l’artificiosità.

Compiti narrativi: quando si vuole conoscere il
punto di vista della persona e i suoi vissuti.
Compiti analoghi: si propongono di richiamare
il più possibili situazioni di vita sperimentate
dalla persona coinvolta nell’operazione di
valutazione (role play assessment).
Il vantaggio di questo tipo di compito risiede nella
possibilità
di
proporre
eventi
rilevanti,
stimolando così l’elicitazione di prestazioni che
hanno più possibilità di manifestarsi nel vissuto
quotidiano.

OSSERVAZIONE DIRETTA
È la procedura che più di tutte le altre consente
di esaminare le prestazioni senza il problema
della trasferibilità delle informazioni dal
contesto valutativo a quello naturale.
 Il merito principale è quello di consentire
all’esaminatore di constatare:
a) quanto le prestazioni dipendano dai contesti
b) come le variabili ambientali influenzino la loro
emissione.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
Valutazione delle potenzialità intellettive di soggetti da 6 a 16 anni.
Comporta 12 prove, di cui:
A. Verbali
- Informazioni,
-
Somiglianze,
-
Aritmetica,
-
Vocabolario,
-
Comprensione,
-
Memoria di cifre
B. Performance
-
Completamento di figure,
-
Storie figurate,
-
Disegno con cubi,
-
Ricostruzione di oggetti,
-
Cifrario e Labirinto.
SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
Ad ogni prova viene assegnato un punteggio grezzo,
che viene poi trasformato in punteggio standard
e, sommando tali punteggi relativi a 5 prove
verbali e 5 prove di performance si ottiene un Q.I.
verbale, di performance e totale.
Ciò che è di fondamentale importanza è osservare
l’atteggiamento e il comportamento del
soggetto durante la somministrazione del test.
Essendo una prova di tipo scolastico, potrebbe
facilmente creare una condizione di ansia tale da
compromettere gli item che richiedono un
maggior coinvolgimento della memoria
LE VARIABILI COGNITIVE IMPLICATE SONO:
- CAPACITÀ DI RICONOSCIMENTO E DI
RICHIAMO VISUO-PERCETTIVO
- MEMORIA VISIVA A LUNGO TERMINE
- CAPACITÀ DI PRESTARE ATTENZIONE AI
DETTAGLI
- VALUTAZIONE DELLE PARTI ESSENZIALI E
NON ESSENZIALI DI UNA FIGURA
VARIABILI AFFETTIVE CHE POSSONO
EMERGERE DAL SUBTEST:
- CAPACITÀ DI ACCETTAZIONE E DI ADATTAMENTO
- IMPULSIVITÀ
- OPPOSITIVITÀ, TESTARDAGGINE
- MOTIVAZIONE ALL’ATTIVITÀ E SPIRITO DI
INIZIATIVA
- PERFEZIONISMO
- ECCESSIVA VIGILANZA, IPERCONTROLLO
- TENDENZA DEPRESSIVA
- DISTORSIONE DELLA REALTÀ
SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
1. Informazioni
“Che dito è questo? (Mostrando il pollice)”
“Da cosa si ricava la trementina?”
2. Completamento di figure
Tale prova valuta la capacità di attenzione
selettiva, la codifica simbolica, la capacità di
adeguato spostamento oculare e di stabilire i
corretti rapporti parte-tutto.
SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
3. Somiglianze
Il soggetto deve riconoscere le somiglianze tra due
parole per un totale di diciassette coppie, ad
esempio ruota-palla, candela-lampadina, camiciacappello e così via.
4. Storie figurate
Si presentano al soggetto dodici cartoncini
disegnati e gli si chiede di ordinarli
SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
5. Aritmetica
Si tratta di diciotto item in cui vi sono delle
operazioni da compiere. Al soggetto vengono dati
due cartoncini: il primo comprende gli elementi
con cui fare le operazioni, il secondo è un
cartoncino bianco su cui riportare le operazioni
da fare
6. Disegno con cubi
Sono undici item in cui si chiede al soggetto di
ricostruire un disegno su un cartoncino usando
dei cubetti e si valuta anche la velocità
d’esecuzione
SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER
REVISIONATA: WISC-R
7. Vocabolario
Il soggetto deve spiegare il significato di
trentedue parole.
8. Ricostruzione di oggetti
Tutti i soggetti che devono ricostruire un
puzzle avendo a disposizione un foglio con
l’immagine completa.
9. Comprensione
“Cosa fai se ti tagli il dito?”
CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE

PREVALENZA 1% DELLA POPOLAZIONE

PIÙ COMUNE NEI MASCHI (RAPPORTO MASCHI-FEMMINE



1,5:1)
NON IN TUTTI I CASI IL RITARDO MENTALE DURA PER TUTTA LA
VITA (ES. PERSONE CON RITARDO MENTALE IN ETÀ PRECOCE CON
TRAINING
POSSONO
ESSERE
RECUPERATI
IN
MODO
SODDISFACENTE)
NON VI SONO CARATTERISTICHE FISICHE SPECIFICHE ASSOCIATE
AL RITARDO MENTALE
OLTRE AI RISULTATI DEI TEST PSICOLOGICI E DELLE SCALE DI
ADATTAMENTO NECESSARI PER LA DIAGNOSI NON CI SONO
SPECIFICI DATI DI LABORATORIO ASSOCIATI ESCLUSIVAMENTE
AL RITARDO MENTALE
CARATTERISTICHE DEL RITARDO MENTALE

NON CI SONO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI PERSONALITÀ E DI
COMPORTAMENTO ASSOCIATI IN MANIERA ESCLUSIVA AL RITARDO
MENTALE

I SOGGETTI CON RITARDO MENTALE HANNO DISTURBI IN
COMORBIDITÀ DI TUTTI I TIPI DA 3 A 4 VOLTE SUPERIORE RISPETTO
ALLA POPOLAZIONE GENERALE

I QUADRI CLINICI POSSONO ESSERE MODIFICATI IN BASE ALLA
GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE E DEGLI HANDICAPS ASSOCIATI

I PRINCIPALI DISTURBI ASSOCIATI SONO:
* DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ
* DISTURBO DELL’UMORE
* DISTURBO GENERALIZZATO DELLO SVILUPPO
* DISTURBO MOVIMENTO STEREOTIPATO
FATTORI PREDISPONENTI – RITARDO MENTALE
EZIOLOGIA SCONOSCIUTA 30-40%

EREDITARIETÀ 5%

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO
PERINATALE 10%


CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE
L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%
INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%
FATTORI PREDISPONENTI

EREDITARIETÀ 5%
* ANOMALIE DI UN SINGOLO GENE
ES. SCLEROSI TUBEROSA
* ABERRAZIONI CROMOSOMICHE
ES. SINDROME DI DOWN

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%
* MUTAZIONI CROMOSOMICHE
ES. SINDROME DI DOWN
* USO DI ALCOOL DELLA MADRE
ES. SINDROME FETALE ALCOOLICA
* INFEZIONI
FATTORI PREDISPONENTI

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO
PERINATALE 10%
* MALNUTRIZIONI
* IPOSSIA
* PREMATURITÀ
* TRAUMI

CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE
L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%
* INFEZIONI
* TRAUMI
* AVVELENAMENTI (ES. PIOMBO)

INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%
* RIDOTTA CURA E ASSISTENZA
* RIDOTTA STIMOLAZIONE SOCIO- AFFETTIVA
DMS IV VERSUS DSM V
Ritardo mentale versus Disabilità intellettiva
 Devono essere soddisfatti tre criteri:
- Ragionamento
- Problem solving
- Pianificazione
- Pensiero astratto
- Capacità di giudizio
- Apprendimento scolastico
- Apprendimento dall’esperienza

TRE CRITERI DIAGNOSTICI FONDAMENTALI
DEL RM:
1. QI circa uguale o inferiore a 70;
2. carente funzionamento adattivo;
3. esordio prima dei 18 anni.
QUOZIENTE INTELLETTIVO:
RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO LIEVE
INCIDENZA: 85%
EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica e non organica
Q.I. : 50/55 - 70
ETA’ MENTALE: 8-11 anni
CARATTERISTICHE:
Minime compromissioni senso-motorie
Con sostegno possono vivere in comunità
COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla quinta elementare
1.
Forme di disadattamento con soluzione esistenziale che
contempla comportamenti instabili e aggressivi verso l’
insuccesso e reazioni di collera ed esibizionismo.
2.
Forme di disadattamento con soluzioni opposte alle
precedenti: ripiegamento, inibizione, passività, sottomissione.
DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO LIEVE
Ambito concettuale: supporto per imparare a
leggere e scrivere e fare operazioni aritmetiche
 Ambito sociale: immaturità nei rapporti sociali
 Ambito pratico: supporto per adulto nelle spese
e nella gestione della casa

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO MEDIO
INCIDENZA: 10%
EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica
Q.I. : 35/40 – 50/55
ETA’ MENTALE: 5-7 anni
CARATTERISTICHE:
- Discrete capacità comunicative
- Con supervisione provvedono alla cura
della propria persona e lavori semplici
- Relativa autonomia nei luoghi familiari
- Discreto adattamento alla vita di comunità
COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla seconda elementare
1.
Il pensiero a livello preoperatorio, la scolarizzazione a livelli
scadenti.
2.
L’autonomia nelle condotte sociali della vita quotidiana, se il
soggetto è inserito in un contesto stimolante, può raggiungere
momenti di relativa autonomia.
DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO
MODERATO
Ambito concettuale: ritardo marcato nello
sviluppo concettuale e linguistico fin dai primi sei
anni di vita
 Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a
causa di un linguaggio povero
 Ambito pratico: supporto per la cura dei bisogni
personali (mangiare, bere, igiene personale)

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO GRAVE
INCIDENZA: 3-4%
EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica
Q.I. : 20/25 – 35/40
ETA’ MENTALE: 4 -6 anni
CARATTERISTICHE: - Minimi o assenti livelli di linguaggio
- Minime competenze di autonomia
- Da adulti possono svolgere attività semplici in
ambienti protetti
COMPETENZE SCOLASTICHE: - Materie prescolastiche
- Riconoscere parole semplici per i
bisogni
DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO GRAVE
Ambito concettuale: può non essere in grado di
imparare a leggere a livello delle prime classe
della scuola primaria
 Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a
causa di un linguaggio molto povero
 Ambito pratico: supporto per tutte le attività di
vota quotidiana

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO PROFONDO O
GRAVISSIMO
INCIDENZA: 1-2%
EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica
Q.I. : < 20/25
ETA’ MENTALE: meno di 4 anni
CARATTERISTICHE: - Compromissione significativa del
funzionamento senso- motorio
- Assistenza e supervisione costante
DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO
ESTREMO
Ambito concettuale: tali capacità si limitano
alla fase pre-simbolica
 Ambito sociale: le difficoltà nella comunicazione
possono essere così significative da richiedere
l’utilizzo della comunicazione aumentativa
alternativa
 Ambito pratico: massiccio supporto per tutte le
attività di vita quotidiana.

ESORDIO PRIMA DEI 18 ANNI
Questo criterio serve soprattutto a escludere i
casi in cui una qualche causa produce un
abbassamento di prestazioni cognitive prima
normali
Esempio: Incidente automobilistico!
 È possibile diagnosticare per la prima volta un
ritardo mentale in persone adulte,
presupponendo che le prestazioni siano causate
da situazioni presenti anche prima dei 18 anni
ma che solo per carenza di occasioni diagnostiche
la diagnosi non è stata fatta precedentemente

CARENTE FUNZIONAMENTO ADATTIVO
Perché associarlo al criterio del QI?
Una diagnosi di ritardo mentale non può mai
essere affidata solo al punteggio di un test ma
deve esser frutto di un lavoro clinico che consideri
molti elementi.
 Esempio: Basse prestazioni di un bambino con
svantaggio socioculturale possono essere causate
da:
 carenze d’insegnamento
 ma non da «scarsa intelligenza»

ELENCO DELLE AREE DEL FUNZIONAMENTO
ADATTIVO, COME GUIDA PER OGNI DIAGNOSI
CHE CONSIDERI LO SVILUPPO SOCIALE
comunicazione
 cura della persona
 vita in famiglia
 capacità sociali/interpersonali
 uso delle risorse della comunità
 autodeterminazione
 capacità di funzionamento scolastico e/o
lavorativo
 tempo libero
 salute
 sicurezza

PER VALUTARE IL
FUNZIONAMENTO ADATTIVO
Retroterra culturale
 Livello di istruzione
 Handicap associati
 Motivazione e collaborazione.

IL RITARDO MENTALE NON E’ UNA
SINDROME, MA UN “RISULTATO”
NON SI TRATTA DI SEMPLICI PRESTAZIONI
COGNITIVE BASSE, MA DI PRESTAZIONI
COGNITIVE DOVUTE A PROCESSI
PATOLOGICI CHE COMPORTANO
INADEGUATO FUNZIONAMENTO DEL
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
ATTENZIONE NELL’INTERPRETAZIONE DEL
VANNO CONSIDERATI:
QI,
ERRORE DI MISURAZIONE:
 è possibile diagnosticare un ritardo mentale
anche in presenza di un QI fra 71 e 75 (se altri
dati invitano a farlo) o, in senso opposto, si può
non diagnosticare un ritardo mentale con QI di
65 (come in certi casi di svantaggio
socioculturale)
RAPPORTO SOCIALE, assicurarsi quindi
che la persona si senta a proprio agio offrendo
un ambiente confortevole e un rapport
accogliente.
ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM

AUTONOMIA DI BASE: alimentarsi, lavarsi, vestirsi,
usare correttamente i servizi igienici

AUTOGESTIONE PERSONALE ED AMBIENTALE:
cura di sé e gestione del proprio ambiente di vita

ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE

ATTIVITA’ COGNITIVE: programmi specifici di
stimolazione cognitiva per codificare e decodificare le
informazioni provenienti dall’ambiente esterno.
ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM




ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI: pre-occupazionali e
professionali
ATTIVITA’ ESPRESSIVE: al fine di stimolare l’emozione
e la creatività
ATTIVITA’ LUDICHE: il gioco correlato allo sviluppo
cognitivo, affettivo e simbolico
RIDUZIONE DI EVENTUALI COMPORTAMENTI
PROBLEMATICI
Capacità e abilità
adattive
Fattori di rischio e
protettivi
Partecipazione
ambienti di vita
Aree di sostegno:
-Sviluppo della persona - Occupazione
-Insegnamento
- Salute
-Ambiente domestico - Comportamento
-Comunità
- Socializzazione
Intensità del
bisogno di
sostegno
Funzioni di sostegno:
-Insegnamento
- Sostegno comportamentale
-Legami tra le persone - Assistenza ambiente domestico
-Programmazione finanziaria
- Accesso comunità
- Assistenza sul lavoro
- Assistenza sanitaria
Fonte sostegno
Intensità del
bisogno
Esisti personali:
-Indipendenza
-Creazione relazioni
-Partecipazione scolastica e comunitaria
-Benessere personale
Valutazione
sostegni
MANIFESTAZIONI E DISTURBI ASSOCIATI:
CARATTERISTICHE DESCRITTIVE E DISTURBI
MENTALI ASSOCIATI
SINDROME
CARATTERISTICA
Sindrome di Williams
 Sindrome di X-Fragile
 Sindrome di Prader-Willi
 Sindrome di Rett
 Sindrome di Down

Disturbo d’ansia
Iperattività
Compulsività
Autolesionismo
Malattia di Alzheimer
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