ELIANA MARCHESE LAUREA MAGISTRALE SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA Migrazioni medievali: incontro di fenotipi nutrizionali diversi • Agricoltori stanziali hanno fondato grandi civiltà intorno alla coltivazione di un cereale principale • Pastori nomadi o transumanti in Eurasia soprattutto con l’allevamento dei cavalli che fornivano carne, latte e yogurt, ma anche un potente mezzo militare, hanno causato la disgregazione dell’impero romano (germani) e quello cinese (mongoli), sorti nella fascia più fortunata del continente euroasiatico. • Dopo le migrazioni paleolitiche e neolitiche le nuove migrazioni saranno dovute a diversa distribuzione della ricchezza e andranno dalla periferia più arretrata al centro degli imperi • Riequilibrio nutrizionale: alimentazione carnea • Nel medioevo la malattia metabolica caratteristica è la gotta, diffusa fra le classi ricche per l’introduzione di un eccessivo consumo di carne • Si sviluppa nell’uomo per l’incapacità di degradare l’acido urico, derivato dal metabolismo delle purine. Perdita enzima urato ossidasi antropomorfe nel Miocene recente (15 mil anni fa). • Anche con dieta a basso contenuto di purine si può avere una max concentrazione di 7mg/ml, al limite della solubilità in individui normali. A livelli più alti può precipitare sotto forma di cristalli che causano dolori e gonfiore nelle articolazioni. Rappresentazione della gotta in un dipinto inglese della fine del ‘700 Ipotesi sull’utilità dell’acido urico • Struttura simile alla caffeina (metilpurine): ruolo nell’encefalizzazione (neurostimolatore)? • Aumenta in caso di febbre, digiuno, esercizio fisico estremo, segnale allarme per alimentazione? • Effetto ipertensivo : mancanza sale alimentazione Miocene necessità di irrorare organi sempre più grandi come il cervello. Riassorbimento dell’acido urico al 90 % nei reni. Nel Medioevo il cambiamento delle abitudini alimentari ha fatto i conti con questo genotipo risparmiatore • Ruolo come antiossidante: compensa la perdita della capacità di sintesi dell’acido ascorbico? • Il rischio di gotta aumenta con il consumo di carni rosse di animali allevati, il piombo (contaminante dell’acqua) può interferire con l’eliminazione dai reni • la birra (ricca di purine derivate dal metabolismo dei lieviti), il tè, il caffè, il cioccolato, il fruttosio (metabolizzato grazie all’ATP e conseguente degrado di adenina) sono fattori favorenti • L’iperuricemia è comunque attualmente collegata con l’eccesso di calorie e l’insorgenza della sindrome metabolica Le spezie • Presso gli antichi romani avevano prevalentemente un ruolo gastronomico (ricettario di Apicio) erano apprezzati il pepe, ma anche la curcuma e lo zenzero; si inserivano in un’alimentazione a base vegetariana • Nel Medioevo hanno maggiore importanza per il ruolo antiossidante soprattutto a livello di cottura e preparazione dei cibi Stress ossidativo post - prandiale • Aumento del consumo di carne e grassi animali e diffusione di pasti ricchi, in cui si uniscono varie portate e tipi di nutrienti (zuccheri, metalli, grassi), scatena una serie di reazioni a cascata. • Amidi e zuccheri semplici causano iperglicemie con autossidazione del glucosio e aumentata attività dei mitocondri • Ferro e rame nelle carni rosse causano l’innesco di reazioni ossidative nei grassi insaturi (con produzione di idroperossidi) e ossisteroli (colesterolo). • Erbe aromatiche e spezie contengono particolari sostanze antiossidanti che non sempre possono essere assorbite dall’organismo in grandi quantità • Importanza delle spezie nella fase preparatoria del cibo e nel transito intestinale Curcuma (Curcuma longa ) • Rizoma della famiglia dello zafferano, da cui si ricava una polvere gialla usata quotidianamente in India 80-200 mg al giorno. (Ingrediente del curry) • Costituisce l’E100, colorante naturale utilizzato ad esempio nella senape • Utilizzata nella medicina tradizionale indiana per disturbi digestivi, infezioni, artrite, dissenteria • La biodisponibiltà della curcumina è elevata di mille volte dalla contemporanea somministrazione di pepe, anche l’olio d’oliva e il burro ne facilitano l’assorbimento. Studi sulla curcuma • Numerosi tipi di tumori più frequenti negli Stati Uniti rispetto all’India • La curcumina, e 3 suoi analoghi (diferuloilmetano, demetossicurcumina e bisdemetossicurcumina) potrebbero avere effetti antitumorali (pro-apoptotico e antiangiogenetico) oltre che antitrombotici, ipocolesterolemizzanti, antiossidanti. • Numerosi studi su cellule in coltura e in vivo su topi hanno confermato questa ipotesi • Recentemente si è cominciato a studiare anche un possibile effetto contro l’Alzheimer come antiinfiammatorio, antiossidante e sembrerebbe anche contro le placche amiloidi Viaggi di Colombo • La ricerca di una via preferenziale per arrivare a rifornirsi di spezie ha portato alle grandi scoperte geografiche • Aumenta la varietà di cibi ricchi di antiossidanti e di amidi con l’aggiunta di piante come il pomodoro, il peperoncino, il mais e la patata La canna da zucchero è una pianta tropicale originaria della Nuova Guinea. Introdotta in Europa dagli Arabi, prima in Spagna e poi in Sicilia. I Conquistadores spagnoli la diffusero in tutte le Indie occidentali dopo la scoperta delle Americhe. La storia della lavorazione dello zucchero è stata sempre legata al fenomeno della schiavitù Bevande nervine caffeina cAMP • Provengono da continenti diversi: tè (Cina) caffè (Etiopia) e cacao (Messico e Guatemala) • Molecole con struttura purinica (metilxantani) analoga all’cAMP che forniscono l’effetto tonificante e stimolante • La caffeina è la sostanza psicoattiva più consumata al mondo • Nelle polveri caffè e cacao contengono uguale quantità di caffeina (circa metà del tè). In tazza il caffè espresso ne contiene 10 volte di più e il tè 2-5 volte rispetto al cacao • la teofillina agisce sulla diuresi e sul muscolo cardiaco come la teobromina del cacao • Dalla metà del 600 in Europa l’uso di queste bevande aumenta in maniera esponenziale, mentre decade l’uso delle spezie • Si diffonde l’uso di consumarle in luoghi pubblici che offrono occasione di incontro, di diffusione culturale e di affari (Procope di Parigi frequentato da Marat, Diderot, Voltaire. Lloyd’s a Londra) • Molto spesso il consumo di queste bevande è legato strettamente al consumo massiccio di zucchero Proprietà del cacao • Il cacao oltre alla caffeina e alla teobromina, sostanze stimolanti, contiene ammine biogene: tiramina e feniletilamina che causano l’aumento della dopamina e triptofano, precursore della serotonina. • Anandamide (N-AEA) cannabinoide derivato dall’acido arachidonico, acidi grassi a catena corta etanolamine di acido oleico e palmitico che inibiscono la sua degradazione • Più rilevante il contenuto di antiossidanti (epicatechine) l’ingestione di cioccolato amaro (100 gr) causa l’aumento del 20% della capacità antiossidante del plasma dopo un’ora e il rientro dopo 4 ore. • Serafini et al 2003 Plasma antioxidants from chocolate Nature 424 1013-15 • Asimina Kerimi, Gary Williamson The cardiovascular benefits of dark chocolate Vascular Pharmacology Volume 71, August 2015, Pages 11–15 Altre bevande diffuse localmente mate (Ilex paraguariensis) diffuso in Sud America e in particolare in Argentina, caffeina circa 1,20% contrasta il mal di montagna e favorisce la lucidità mentale aiuta a sopportare la fame karkadè in Etiopia il karkadè veniva anche chiamato "tè degli Italiani", ciò dovuto al fatto che con le sanzioni economiche dopo la guerra di Etiopia il tè era divenuto molto costoso. Privo di caffeina, contiene acidi organici, vitamina C e antiossidanti flavonoidi. Diuretico, lassativo, antisettico, digestivo , antiipertensivo… Rooibos (Aspalathus linearis) • Legumionsa che cresce in Sud Africa, Il termine “rooibos” è la traduzione afrikaans dall’inglese red bush, cioè cespuglio rosso. • Chiamato anche tè rosso, è privo di caffeina. Le foglie vengono tritate, arrotolate, fatte fermentare con il vapore ed essiccate con aria calda. Ha proprietà digestive. Contiene vitamina C e numerosi minerali quali magnesio, calcio, zinco, ferro e fosforo. • Uno studio del 2010 condotto dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) ha evidenziato le proprietà antiossidanti del tè rosso. • Studi effettuati sia in vitro che in vivo, hanno attribuito la capacità ipoglicemizzante in particolare a un flavonoide, l’aspalatina, e a un glucoside, il PPAG. Le proprietà ipoglicemizzanti dell’aspalatina sono aumentate dalla rutina, un glicoside flavonico contenuto in grandi quantità negli asparagi, nella scorza degli agrumi e nei frutti di bosco. Uno studio condotto nel 2013 ha dimostrato anche che il rooibos inibisce l’adipogenesi e influisce sul metabolismo lipidico, suggerendo un suo potenziale uso per prevenire l’obesità. • Stimolante energetico fisico e mentale che migliora le prestazioni, la capacità di reazione e di concentrazione, aumentando la sensazione di benessere e stimolando il metabolismo. • Pensata per le persone sottoposte a un grande stress, e non per essere consumata come una bibita rinfrescante. • L’eventuale abbinamento con alcolici può dare una falsa sensazione di sobrietà molto pericolosa, ad esempio, per chi si mette alla guida. • L'alta concentrazione di eccitanti, mescolati a zuccheri presenti in grande quantità, la rendono una bevanda non idonea ad un uso alimentare tradizionale, e dannosa se consumata in grandi quantità. Ingredienti “red “red bull” bull” Acqua, Saccarosio, Glucosio Regolatori di acidità (Citrati di sodio, Carbonato di Magnesio) Anidride Carbonica Acido Citrico Taurina (0,430%) pari a 430 mg/100ml localizzata in alte concentrazioni nei muscoli, nel cervello, nel cuore e nel sangue. Componente degli acidi biliari L’uso eccessivo può causare ipertensione Caffeina (0,032%) pari a 32 mg/100ml azione stimolante sul sistema nervoso centrale Glucuronolattone 600 mg/dL prende parte alla formazione del glicogeno stimola la concentrazione e la memoria Inositolo si trova in molti alimenti, in particolare nei cereali, nelle noci, in meloni ed arance. Può essere sintetizzato dall'organismo, ha un ruolo fondamentale come secondo messaggero nelle cellule eucariotiche 0,001% di alcool Vitamine (Niacina, Acido Pantotenico, B6, B12) Aromi, Coloranti (Caramello, Riboflavina) Amy Pennay and Dan I Lubman Alcohol and energy drinks:a pilot study exploring patterns of consumption, social contexts, benefits and harms BMC reserch notes Erik K. Grasser, Gayathri Yepuri, Abdul G. Dulloo, Jean Pierre Montani Cardio- and cerebrovascular responses to the energy drink Red bull in young adults: a randomized cross-over study Eur J Nutr J 2014 Cibo locale e cibo globale • Già ai tempi dei Romani c’era chi considerava l’acquisto di spezie, una merce sostanzialmente inutile, uno spreco di soldi (Plinio il vecchio I sec d. C. tuonava contro l’uso del pepe: “e dire che lo si va a cercare nell’India!”) • La facilità di trasporto delle merci ha privato il cibo esotico del suo fascino, portando a rivalutare i prodotti locali e di nicchia che un tempo non erano apprezzati dagli strati sociali più ricchi • Sempre più presente nella coscienza ecologica il concetto di Km 0 e filiera corta, che hanno portato all’estrema soluzione della riscoperta degli orti urbani • Diffusi nell’antica Roma, sono stati un modo per sopravvivere durante la guerra Cibo locale e cibo globale • L’importanza degli orti urbani attualmente è più sociale, di aggregazione, che economica, e suscita interesse verso l’origine del cibo • Concentrarsi solo sulle emissioni legate al trasporto alimentare può portare anche ad errori di valutazione • Uno studio americano ha dimostrato che il trasporto rappresenta solo l’11% dell’energia usata nella catena alimentare, contro il 26% per la lavorazione e il 29% per la cottura Rivoluzione verde • L’azoto è indispensabile per la crescita delle piante: componente di proteine e DNA. Uso del guano sulla costa del sud America ed importazione in Gran Bretagna fino all’esaurimento, successivamente miniere di salnitro in Cile. • Sintesi industriale dell’ammoniaca da azoto e idrogeno in Germania da Haber- Bosch 1909 • Insieme alla produzione di sementi ibride ad alta resa determinò l’esplosione demografica del XX secolo (da 1,6 a 6 miliardi) oltre all’industrializzazione della Cina e dell’India • Rockefeller Foundation nel 1944 fondò un istituto per incrementare la produttività in Messico • L’agronomo americano Norman Borlaug ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1970 • Cambiamenti ambientali, dipendenza dei paesi poveri dalle sementi e dai prodotti chimici, distruzione di pratiche agricole tradizionali • la FAO prevede che la popolazione raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050 Nato nel 1866 in provincia di Macerata, e laureato in agraria. Diede il via al miglioramento genetico del grano tenero attraverso incroci “ibridismo” con semi provenienti da ogni parte del mondo, contrariamente ai suoi oppositori, che sostenevano il “selezionismo”. Strampelli Morì nel 1942. Fu senza dubbio un precursore del lavoro di Borloug Nazareno Strampelli Il Rieti originario ha il pregio di resistere alla ruggine, ma ha il difetto di essere soggetto all’allettamento, la mietitura tardiva esponeva i lavoranti al rischio di malaria nel periodo di maggior diffusione delle anofele. Rieti Grano ibrido “Ardito” Fu grazie ai grani di Strampelli che il regime fascista, con “la battaglia del grano”, aumentò la produzione italiana di frumento dai 44 milioni di quintali prodotti in Italia nel 1922, agli 80 milioni del 1933, senza quasi aumentare la superficie coltivata. Creazione di Strampelli è anche il grano Cappelli, dedicato al senatore del Regno Raffaele Cappelli, che gli mise a disposizione le sue tenute agricole. Ottenuto nel 1915 selezionando e incrociando grani duri autoctoni del Sud Italia e provenienti da altri Paesi del Mediterraneo, fra cui la varietà tunisina "Jeanh Rhetifah". • Nel 1974 a partire dal “Senatore Cappelli”, sottoposto in un laboratorio dell’Enea a irradiazioni con i raggi gamma del cobalto radioattivo e incrociato con una varietà messicana si è prodotto Il Creso, un grano duro da cui derivano varietà oggi diffuse in Italia e in altri Paesi (Cina, Australia, Argentina, Usa e Canada). Alcuni ipotizzano legame tra l’aumento del consumo di grano e la celiachia e l’intolleranza al glutine. La maggior diffusione di questa patologia viene spesso attribuita proprio al Creso. • La farina di grano duro ha un contenuto attorno al 70 % di carboidrati, per lo più amido, e circa 12-13 % di proteine. • Le varietà antiche avevano maggiori quantità di fibre, potevano contenere anche più vitamine e antiossidanti. Organismi geneticamente modificati • L’uso della biotecnologia è stato introdotto in seguito ad un ulteriore aumento delle necessità di alimenti per la crescita della popolazione mondiale. L’ingegneria genetica in agricoltura è l’evoluzione dell’ibridismo, elaborato dalla rivoluzione verde. • Le piante su cui si interviene maggiormente sono quelle alla base dell’alimentazione umana: cereali (mais, riso, grano), patate dolci, soia. Golden rice Migrazioni contemporanee Somiglianze con rivoluzione neolitica: • Diversa distribuzione risorse e tecnologia • esplosione demografica con tendenza all’urbanizzazione ed enorme espansione dell’allevamento animale • progresso tecnologico nella produzione del cibo • grandi movimenti migratori con omogenizzazione dei fenotipi e disadattamento Differenze: • • La direzione delle migrazioni è diversa, dai paesi poveri e con meno tecnologia, ai paesi più ricchi La popolazione invecchia, meno nascite e più longevità Un esempio di interazione fra genetica e stile di vita: gli indiani Pima • • I progenitori di questa tribù si divisero in due gruppi nel Medioevo. Un gruppo in Arizona meridionale, l’altro sulle montagne della Sierra madre in Messico. Nella metà del 900 gli indiani dell’Arizona abbandonarono l’agricoltura e adottarono una dieta tipicamente americana, con un contenuto di grassi superiore al 40% delle calorie totali. • Più della metà di essi sviluppa obesità e diabete prima dei 35 anni anni. • • Quelli emigrati in Messico che continuano ad occuparsi di agricoltura e ad avere una alimentazione più tradizionale, hanno un peso corporeo normale e una bassa prevalenza di diabete. Nel 1962 l’antropologo americano James Neel elaborò la teoria del gene “economo”. La dieta mediterranea Nel 1955 il biologo Ancel Keys si trasferisce con sua moglie e con altri collaboratori in Italia, iniziando lo studio delle Sette Nazioni (Olanda, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Italia, Giappone e USA). Collegamento fra nutrienti, in particolare il colesterolo, e rischi di malattie coronariche. Modello nutrizionale seguito in quegli anni nel sud Italia e in Grecia, costituito principalmente da: Abbondanti cereali, frutta fresca o secca, legumi e verdure, una moderata quantità di carne e pesce e latticini, olio di oliva e molte erbe aromatiche e spezie, con un moderato consumo di vino. Cibi locali e di stagione, preparati in casa C’è più di una Dieta Mediterranea… 18 Paesi (Spagna, Francia, Italia, Croazia, Bosnia, Albania, Grecia, Turchia, Siria, Libano, Israele, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco, più le isole Malta e Cipro). Gruppo Occidentale: Spagna, Francia, Italia e Malta. largo consumo di pasta, pane, riso e patate ( in Spagna) e farina bianca. L’olio di oliva soprattutto in Italia e Spagna, mentre in Francia è più utilizzato il burro. Gruppo Adriatico: Croazia, Bosnia e Albania. pane con farina bianca, prodotti derivati dal latte, verdure, soprattutto patate, zucca, foglie di vite ripiene di riso, cavolo in insalata, basso consumo di legumi secchi e olio di oliva, carne bovina. Il vino maggiormente consumato in Croazia. Gruppo Orientale: largo consumo di farina bianca, quella integrale è utilizzata in Egitto,, diversamente dagli altri Paesi nord africani. formaggi hanno una certa importanza nella dieta. Diffusa ovunque, ma non in Turchia, la molokhia (Chorchorus olitorius) una caratteristica verdura utilizzata per la zuppa. In Egitto molto usate le fave secche per la preparazione di un passato (foulmedames) e Okra (Hibiscus esculentus), frutto di una pianta di origine Africana. In Egitto, a Cipro e in Grecia piccoli tuberi chiamati Taro (Colocasia esculenta). Le erbe più comunemente consumate sono origano, coriandolo, prezzemolo e aneto (Anethum graveoleus). In Egitto non si consuma alcol Gruppo nord Africano: pane di farina integrale, la pasta e olio di oliva in Libia per l’influsso italiano. Il cous cous è più comune del riso, il consumo dei formaggi è trascurabile. tè e Spezie in particolare lo zafferano in Marocco. Ovunque è scoraggiato il consumo di alcol per motivi religiosi. Dieta mediterranea e salute • Dall’effetto sulle malattie cardiovascolari dovuto al basso consumo di grassi saturi e all’uso dell’olio di oliva si è passati a studiare gli effetti di altri componenti presenti nella frutta e nella verdura e nel pesce su: obesità, mortalità, cancro, malattie neurodegenerative e varie metanalisi hanno messo in evidenza l’effetto positivo di questo modello alimentare • Sono stati creati sistemi di valutazione di aderenza alla dieta mediterranea attraverso punteggi basati sul consumo dei cibi caratteristici di questa dieta, sia per adulti che per bambini Eight-country study. G. Tognon et al 16,220 bambini età 2–9 anni di 8 Paesi europei (Svezia, Germania, Ungheria, Italia, Cipro, Spagna, Belgio Estonia), Mediterranean Diet Score modificato basato sulla relativa frequenza del consumo dei gruppi di alimenti. Un punto viene dato per un consumo sopra la media di (a) patate vegetali and legumi (2) frutta e noci, (3) cereali o (4) pesce un punto per un consumo sotto la media di : (5) formaggi(6) carne Il punteggio finale è un max di 6 punti. Un punteggio uguale o maggiore di 3 corrisponde ad alta aderenza . Più della metà dei bambini svedesi(56.7%) hanno dimostrato alta aderenza alla dieta, Mediterranea seguiti dagli italiani(37.5%) e tedeschi (35.1%). Livelli più bassi a Cipro, il 75.8% dei bambini ha valori sotto 3. • • • Risultati allarmanti sono stati ottenuti dal GRECO study, svolto su campione rappresentativo di bambini greci di 10-12 anni. Utilizzato il Kidmed index, 16 domande si/no Solo il 4.3% ha ottenuto un punteggio ottimale (≥8) circa metà dei bambini (46.8%) sono stati classificati come scarsamente aderenti(≤3). I risultati non differiscono fra maschi e femmine, obesi, sovrappeso o normopeso. I bambini con punteggio migliore sono stati quelli residenti nelle zone agricole o semiurbane che svolgono anche una vita più attiva. • Costi di questo allontanamento sia per la salute che per l’ambiente e a livello sociale per le spese sanitarie future. • Purtroppo attualmente con problemi economici individuali e crisi economica spingere al ritorno a una dieta mediterranea non è efficace Il cibo meno calorico e più nutriente è più costoso • • Proprio le regioni mediteranee beneficiano di meno delle conoscenze sugli effetti positivi della dieta mediterranea Cambiamento di stile di vita e conseguenze sulla salute delle popolazioni La tendenza ad abbandonare l’alimentazione tradizionale da parte dei giovani è causa del diffondersi di problemi come la sindrome metabolica e l’obesità, non solo in Italia e Grecia, dove l’obesità infantile si sta diffondendo, ma ormai anche nei paesi in via di sviluppo.. sviluppo Esempi:: Esempi Calo del consumo di pesce fra i giovani di Mwanza, città collocata sulle rive del Lago Vittoria in Tanzania Tanzania.. L’allontanamento dall’alimentazione tradizionale ormai non riguarda più solo i paesi industrializzati occidentali occidentali.. Atsumi Hamada et al al.. Deterioration of traditional dietary custom increases the risk of lifestyle lifestyle--related diseases in young male Africans Journal of biomedical science 2010 2010,, 17 (suppl 1): 534 Distruzione di ecosistemi • Il Lago Vittoria era noto per l’elevato numero (400) di specie di pesci diversi. • Oggi si contano solo 200 tipi di specie originarie, a causa dell' introduzione artificiale di pesci predatori originari del Nilo (pesce Persico) negli anni ’50 • Vantaggio solo per le grandi industrie che possiedono pescherecci d'altura, per i pescatori locali i piccoli pesci sono stati decimati quasi totalmente dal grande predatore. • Danni anche da imputare alle numerose industrie tessili, della carta, del cuoio e della birra sorte a pochi chilometri dalle sue rive. Valle dell'Omo, in Etiopia sud-occidentale • popolazione di centinaia di migliaia di persone e una suddivisione tribale complessa • gioiello naturalistico, con cinque parchi nazionali e due siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO • L'Italia sta realizzando un enorme parco idroelettrico costituito da dighe, centrali e canali. Il governo etiope vuole trasformare il Paese uno dei massimi produttori di energia elettrica dell'Africa, e avviare un processo di trasformazione rurale della regione. a vantaggio di nuove forme di coltivazione commerciale su larga scala — in primis la canna da zucchero . • L'impatto di questa trasformazione economico-ambientale sulle popolazioni indigene che vivono da generazioni nell'area dovrebbe essere attenuato dal cosiddetto programma ministeriale di "villagizzazione • Per chi resta, la vita non sarà più la stessa: la diga metterà fine alle esondazioni stagionali del fiume, unica modalità di accesso all'acqua per le comunità indigene della Valle dell'Omo Cambiamenti climatici che minacciano la dieta mediterranea • • • • • • Cambiamenti climatici, desertificazione, salinizzazione del terreno oltre all’urbanizzazione stanno sottraendo spazio alle coltivazioni nell’area mediterranea, mettendo a rischio la disponibilità dei raccolti tipici di questa dieta: olive, uva, grano. Un gruppo di ricercatori dell’ENEA ha analizzato l’evoluzione che subirà nei prossimi 50 anni la coltivazione di olive. I risultati pubblicati su PNAS mettono in evidenza una situazione varia: Entro il 2050-60 il bacino del Mediterraneo potrebbe subire un aumento di circa 2 gradi. L’ulivo è un albero piuttosto esigente, non sopporta il freddo,ma ha bisogno di precipitazioni. produzione influenzata anche da mosca dell’olivo (Batrocera oleae) Le differenze saranno a livello locale, in medio oriente una diminuzione annua della produzione del 7,2%. In Italia i danni maggiori dovrebbero riguardare i piccoli coltivatori, che svolgono anche un ruolo nella conservazione del territorio e della biodiversità e controllo del fuoco. Luigi Ponti et al. Fine- scale ecological and economic assesment of climate change on olive in the Mediterranean Basin reveals winners and losers PNAS La nuova dieta nordica progetto OPUS Basata sull’alimentazione tradizionale dei paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia) tenendo presente i principi della dieta mediterranea, utilizza un cibo considerato salutare, rispettando l’ambiente e i principi di un’agricoltura sostenibile. Utilizza cibi locali e di stagione evitando i prodotti industriali • Uno studio condotto dal professor Astrup, docente alla University of Copenhagen in Danimarca e a capo dell’International Association for the Study Obesity, su alcuni soggetti campione, divisi in due gruppi, l’uno impegnato a seguire la dieta nordica e l’altro che consumava cibi di varia provenienza, ha dimostrato come il primo regime alimentare contribuisca a ridurre la pressione arteriosa e a favorire la perdita di peso (fino al 4,7 chili contro 1,5 kg con l’altra). • February 2015, Volume 54, Issue 1, pp 67-76 25 Mar 2014 Long-term adherence to the New Nordic Diet and the effects on body weight, anthropometry and blood pressure: a 12-month follow-up study Sanne Kellebjerg et Al. Tende ad aumentare l’introito di cereali integrali, la quantità di proteine è al limite superiore di quelle raccomandate. I cibi su cui si basa sono: • Bacche 50-100g/giorno • Frutta di stagione • Verdura,cavoli, radici, legumi (30 g /giorno), erbe aromatiche(aneto, prezzemolo, erba cipollina) radici(barbabietole, ravanelli) • funghi e altri prodotti del bosco • Patate 140g giorno • Pesce e crostacei 200/300 g a settimana • Carne (selvaggina) • Semi e noci 30g/giorno • Cereali integrali • Alghe 5g/giorno limitate per la presenza di iodio C. Mithril et Al. Dietary composition and nutrient content of the New Nordic Diet Public Health Nutrition “MediterrAsian” diet Kathrin Pallauf et Al. Nutrition and healthy ageing:calorie restriction or polyphenol-rich “MediterraAsian” diet? Oxidative medicine and cellular longevity 2013 ALIMENTI ESOTICI: VIAGGI, RISTORANTI E MERCATI ETNICI zenzero Sushi radici di loto cassava Cous cous Tè verde giapponese Okra (Hibiscus esculentus) Citrus australasica Acquisizione di capacità digestive dai batteri del cibo: il caso dei Giapponesi I batteri intestinali sono ricchi di enzimi sono assenti nel genoma umano che possono degradare alcuni tipi di carboidrati. Uno studio ha provato che questi tipi di enzimi possono essere trasferiti con un meccanismo frequente fra i batteri(trasferimento genico orizzontale). I giapponesi sembrano avere acquisito la capacità di assorbimento di zuccheri semplici da polisaccaridi solforati grazie a geni trasferiti nel Bacterioides plebeius (batterio intestinale) da batterioidi di origine marina (Zobellia galactanivorans) abbondanti nelle alghe (nori), consumate dai giapponesi(14 g / giorno). Hehermann JH, Correc G, Barbeyron T, Helbert W,Czizek M, Michel G Transfer of carbohydrate-active enzymes from marine bacteria to Japanese gut microbiota Nature 2010 Apr 8;464(7290):908-12. doi: 10.1038/nature08937. Alga Nori Salsa di soia • • • • Ingrediente tipico della gastronomia asiatica ottenuto dalla fermentazione della soia e del grano. Origine in Cina, ma diffusa in tutto l’Oriente, con consistenza e gusto differenti in base al luogo di produzione. Gli ingredienti sono cinque: fagioli di soia, grano, lievito (come fermento viene utilizzato un fungo filamentoso detto Aspergillus oryzae o koji ), sale marino e acqua. La soia, dopo l’ammollo, viene cotta in acqua bollente per 4 ore, mentre i chicchi di grano vengono tostati e frantumati in un mulino. Quando la soia è raffreddata alla temperatura di 33°C si unisce al grano e al lievito; in incubazione per circa due giorni all’interno di contenitori di legno, facendo attenzione che la temperatura non aumenti troppo. Al termine della fermentazione si aggiunge una salamoia (costituita da sale e acqua) e quindi il tutto è lasciato fermentare all’interno di vecchie botti di legno per 6-12 mesi. La miscela così ottenuta, detta miromi, deve essere rimescolata spesso. L’impasto risultante viene filtrato e il liquido così ottenuto è sottoposto a pastorizzazione. Purtroppo oggi in Europa si trovano prodotti a basso costo preparati a partire non da soia intera, come vuole la tradizione, ma da proteine idrolizzate con l’aggiunta di caramello per mimare il colore originale. Il glutammato è un amminoacido presente nella maggior parte dei cibi, sia in forma libera che legato alle proteine I nucleotidi potenziano il loro gusto probabilmente favorendo il legame del glutammato col recettore Ha un gusto a sé: additivo classificato nell’Unione europea come esaltatore di sapidità e siglato E621, la cui sicurezza d’uso era stata messa in discussione, e accusato di causare la cosiddetta “sindrome da ristorante cinese”, poi smentita Scoperta del quinto gusto • 1908 Ikeda isola il glutammato dalle alghe Kombu. • 1909 commercializzazione MSG in Giappone. • 1913 Kodama isola dal tonno essiccato il nucleotide GMP (guanosina-5’monofosfato), • Kuninaka isola il GMP anche dai funghi Shiitake, individua la sinergia fra MSG e 5’nucleotidi • Dal 1920 prese il via la ricerca scientifica sul gusto • 1982 Society for research on umami taste in Giappone riconoscimento ufficiale a livello mondiale Descritto come gusto sapido e appetitoso, simile a quello del brodo di carne ALGA KOMBU FUNGHI SHIITAKE molto usati nella cucina orientale contengono una elevatissima quota di glu1060 mg/ 100g e altri aa in più IMP150 GMP 128 mg/g TONNO ESSICCATO Alga Wakame • Appartiene anche alla nostra cultura • Nella tradizione romana (II secolo) si usava la salsa di pesce fermentata chiamata garum o “liquamen” per dare sapore ai cibi • Julius Maggi nel 1884 sistema di cottura rapida di zuppe disidratate a base di idrolizzati vegetali, soprattutto legumi ricchi di proteine • La sostanza base di quelle zuppe era l’MSG Acido glutammico nei cibi • Presente in tutti gli alimenti in forma legata o libera: nella carne, nel pesce, nelle verdure, nel latte, nei funghi porcini ha una concentrazione di 77mg/100g mg/100g legato mg/100g libero Latte vaccino 819 2 latte umano 229 22 Parmigiano re. 9847 1200 uova 1583 23 peperoni 120 32 pomodori 238 140 l’inosina monofosfato (IMP) maggiormente nelle carni piselli 5583 200 carne bovina 2846 33 la guanosina (GMP) nei vegetali sgombro 2382 36 Presenza di nucleotidi nei cibi l’adenosina crostacei (AMP) in pesce e • I livelli di Aa liberi aumentano in seguito a frollatura della carne • Nelle carni conservate come il prosciutto in cui si ha un’ idrolisi proteica a carico della parte muscolare • Verdure: nelle patate sono presenti 5’nucleotidi in seguito alla cottura (GMP da 0 a 64,4 mmol/Kg) • Forte presenza nelle salse e nei brodi • I pomodori contengono una grande quantità di amminoacidi liberi soprattutto in seguito a maturazione • Formaggi caratterizzati da lunga stagionatura. Cambiamenti primari dovuti ai microrganismi e secondari dovuti agli enzimi in cui si accumulano acido lattico, acidi grassi e soprattutto amminoacidi • Nel latte umano l’acido glutammico è il più abbondante fra gli Aa liberi, in quello vaccino si trova in quantità di 1-2 mg/dl Sembra che sia questo a conferire al latte umano un gusto così apprezzato dai neonati • Il pomodoro è un vegetale ad alta concentrazione di acido glutammico libero, soprattutto dopo maturazione e cottura Contiene anche un altro stimolatore dell’umami: il 5’-adenosin monofosfato (AMP). Usato spesso per esaltare i sapori di carne o pesce. • Soprattutto la polpa, dove si trovano i semi è molto più sapida e le analisi hanno confermato una maggiore concentrazione di acido glutammico e di AMP, anche sei volte superiore alla parte esterna Altri vegetali che stimolano l’umami, ma in misura molto minore del pomodoro, sono i piselli, il mais, le cipolle, le verze, gli asparagi e gli spinaci. Abbinamenti in cucina Cucina orientale Abbinamento alghe-pesce nel sushi Alghe- tonno nelle zuppe(dashi) Cucina occidentale Carne o pesce con verdure Pomodoro abbinato con pesce o parmigiano nella cucina italiana Deterioramento post-mortem degli aromi di pesce Degradazione enzimatica dell’ ATP: IMP è un prodotto intermedio desiderabile per la sua capacità di esaltare i sapori in sinergia con MSG. Massimo picco dopo due giorni nel pesce conservato a 4°C. In base al rapporto ipoxantina /IMP si calcola un coefficiente che stabilisce in modo oggettivo la freschezza del pesce (K-value) Cibi introdotti di recente: Bacche di Goji (Lycium barbarum, Lycium chinense) • • • • • • • • Attrattività dei cibi che possiedono anche caratteristiche salutari(cibi funzionali) e buone strategie di mercato Appartengono alle Solanacee, circa 2 cm, oblunghe rosso-arancione le bacche si possono consumare fresche o secche Utilizzate nella medicina tradizionale cinese per migliorare la vista, il sistema immunitario, il fegato, e la circolazione sanguigna, Contengono vitamine, minerali e antiossidanti , carotenoidi vit c (42 mg/100g ) e in particolare i proteoglicani con effetti anti diabetici e anti arterosclerosi Usate anche in cucina con riso, zuppe e carne La pianta è stata introdotta in Europa nel XVI sec, ma utilizzata a scopo ornamentale. Entra nell’alimentazione solo nel XXI sec, attualmente sono in vendita anche succhi e yogurt che le contengono La corteccia della radice ha effetto epatoprotettivo e inibitore sul sistema renina/angiotensina utile nel contrastare l’ipertensione I forntiori fuori dall’Asia dovrebbero produrre solo L. barbarum, ma data l’affinità delle varianti è possibile una adulterazione Interferiscono con il Warfarin Possono dare reazioni allergiche fino all’anafilassi e cross-reagire con altri allergeni, Alimenti funzionali: scarti della lavorazione dell’uva • 20% di scarti dalla lavorazione del vino • Sostanze come acido gallico e fenolico, catechine ed • epicatechine, proantocianidine oligomeriche(PCO) Dai vinaccioli si possono ricavare prodotti cosmetici, alimentari, farine, grappa Le farine servono per la produzione di pane e dolci, mantenendosi ad una concentrazione inferiore ai 5g/100g Dai vinaccioli si ricava anche l’olio (67,99% grassi poliinsaturi saturi 9,23 monoinsaturi 16,39%) non adatto alla frittura. Se estratto con solventi ha un punto di fumo 245° C “Alimenti funzionali”: pane al carbone vegetale Pane nero, il cui colore è dovuto all’aggiunta di un ingrediente molto insolito: il carbone vegetale. Il carbone vegetale è la polvere che si ottiene sottoponendo determinati legni (in genere pioppo, salice, tiglio, betulla…) a un processo di pirolisi: una decomposizione termica che avviene in assenza di ossigeno. Questa polvere (inodore e insapore) è stata utilizzata in campo alimentare solo come colorante, in quanto rientra nella lista UE degli additivi ammessi (E153). Il carbone vegetale è da tempo commercializzato in compresse come integratore per il trattamento di disturbi gastrointestinali • Il Ministero della salute è intervenuto con una nota 47415 del 22 dicembre 2015 ribadendo che l’aggiunta a prodotti da forno come colorante è ammissibile nelle quantità regolamentate a livello europeo, ma che tali prodotti non possono essere denominati “pane”. • Inoltre non si possono presentare tali prodotti come benefici per l’organismo, i benefici del carbone si hanno consumandolo 30 minuti prima del pasto e subito dopo il pasto. • Per ottenere gli effetti positivi occorre consumare 100150 gr di pane Alimenti funzionali: il pomodoro nero Le antocianine sono flavonoidi costituiti da antocianidine più uno zucchero, si trovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie , cavolo rosso e altre verdure. Nel frutto del pomodoro queste molecole non vengono prodotte , ma alcune specie correlate selvatiche le contengono. Questo lavoro portato avanti dall’Università della Tuscia in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna. I suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell'incrocio. Dopo la registrazione del marchio "SunBlack", avvenuta nel 2009, ora c’è anche la licenza commerciale, che lo porterà ufficialmente fuori dai laboratori 1-3 mg di antocianine /g peso fresco Nonostante l’evidente cambio di colore, sapore e polpa restano invariati. Studio europeo (progetto Flora) a cui partecipa l'Istituto europeo di oncologia di Umberto Veronesi. Utilizzati due geni presenti nella pianta bocca di leone, colore viola a buccia e polpa dei nuovi pomodori. Questa solanacea, inserita nella dieta di topi mutanti privati di un gene (il p53) particolarmente suscettibili ai tumori, è riuscita ad allungare la sopravvivenza di tali animali, posticipando la comparsa del tumore. Hanno vissuto circa 40 giorni in più, da 142 a 182. Varietà dimenticate Le carote, viola in origine, si dice diventarono arancioni nel 1600, e successivamente il mutante venne selezionato in Olanda in onore di Guglielmo D’Orange. Questa varietà ha dato un apporto di beta caroteni nell’alimentazione La carota viola possiede un elevato contenuto in vitamine e composti antiossidanti (polifenoli e antociani) che svolgono molteplici funzioni: combattono l‘invecchiamento cellulare, favoriscono la circolazione sanguigna, prevengono alcune forme di patologie degenerative (tumori al colon). Consistenza leggermente più dura della carota arancione, sapore più dolce. Il succo è usato per colorare alcuni yogurt . Resistente alle malattie Forma: cilindrica allungata Dimensioni: medie Buccia: colorazione quasi nera Solanum tuberosum varietà vitelotte, Polpa : viola/blu intenso Origine: Perù, coltivatanera, da secoli anche in negresse… Francia. In alcune regioni italiane, come il Trentino e il Lazio Sapore: dolce Nelle vitelotte troviamo antiossidanti quali : acido fenolico, carotenoidi, antocianine, acido ascorbico e acido clorogenico. Sono presenti 3 antocianidine: malvidina (75%), delfinidina (1%) e petunidina (24%) (Lachman et al. 2012). patata In uno studio condotto da Hamouz et al. 2010, si è confrontato il contenuto di antocianine espresso come cianidina mg/kg FM (massa fresca), tra dieci diverse varietà di patate con polpa colorata viola e rossa, come presentato in figura (Hamouz et al. 2010). I GRANI ANTICHI E IL KAMUT Riscoperta grani antichi: • Farro piccolo (Triticum monococco) primo frumento coltivato derivato dal T.boeticum • Farro medio (Triticum dicoccum) il più utilizzato • Farro grande o Spelta (Triticum spelta) soprattutto nord Europa • Grano orientale Khorasan (Triticum turanicum Jakubz) Grano orientale, grano tenero, grano duro Abbandonati per il frumento T.durum (grano duro) o T. vulgare (grano tenero)perché poco redditizzi, inoltre hanno la caratteristica svantaggiosa di avere le glume aderenti alla cariosside. Il cereale che più di tutti ha avuto successo è il Kamut un marchio commerciale che la società Kamut International ltd ha posto su una varietà di frumento registrata negli Stati Uniti, coltivata e venduta in regime di monopolio e famosa in tutto il mondo grazie a un’operazione di marketing che ha previsto l’invenzione delle sue origini. • In realtà, il grano oggi conosciuto come Kamut, viene da secoli coltivato in alcune regioni dell’Asia e dell’Africa settentrionale, dove è ancora possibile trovarlo con il nome di grano Khorasan, dal nome della provincia dell’Iran • Qualsiasi agricoltore può seminare il grano Khorasan, ma non lo può chiamare Kamut. • Il valore commerciale di un raccolto di grano Khorasan a causa della bassa resa, finisce per essere talmente basso da non ripagare le spese della coltivazione. Se un agricoltore vuole vendere il prodotto come Kamut, non può farlo senza l’autorizzazione della società e il relativo pagamento delle royalties. Venduto principalmente nei negozi di cibi biologici, ecosostenibili, naturali e a “km zero”. . Parente stretto del kamut è il grano Saragolla, un antico grano che si coltiva ancora oggi tra la Lucania, il Sannio e l’Abruzzo. La Saragolla si può trovare in chicchi, sotto forma di pasta, pane o farina, è un cereale tutto italiano ed ha un costo nettamente inferiore rispetto al Kamut benché ne possieda le stesse qualità e proprietà • • Dal gluten free al gluten friendly • Ricercatori dell’Università di Foggia hanno approfondito i cambiamenti che avvengono nelle proteine del glutine nel chicco di grano con un trattamento ad alte temperature per breve tempo, indotto con un forno a microonde dopo idratazione. Questo trattamento quindi viene effettuato sulle proteine del glutine nel loro stato nativo, prima che si formi il glutine stesso. • Fra le conseguenze più interessanti, in tempi in cui la sensibilità al glutine si sta diffondendo con i problemi che ne conseguono, c’è la perdita di antigenicità (circa il 99%) e la solubilità in soluzione salina di queste molecole, probabilmente per la perdita di alcuni legami interni alla proteina (tecnicamente, i legami idrogeno fra i residui di glutammina). Il glutine, dopo questo trattamento, cambia forma e non è più riconosciuto dall’anticorpo utilizzato per quantizzare la sua presenza nella farina destinata ai celiaci;, anche gli anticorpi del nostro organismo quindi non possono riconoscerlo. Nonostante ciò, la farina conserva le sue proprietà tecnologiche e può ancora essere utilizzata per la produzione del pane. Questa “detossificazione” del glutine (che lo renderebbe friendly, cioè amichevole) permetterebbe di classificare il prodotto come “a contenuto di glutine molto basso” (21-100 ppm) e quindi utilizzabile anche dalle persone affette da intolleranza o sensibilità a queste proteine, che potrebbero quindi finalmente consumare il grano e i suoi derivati. • • • Lamacchia C, et al. — Changes in wheat kernel proteins induced by microwave treatment — Food Chem. 2016 Apr 15;197(Pt A):634-40. doi: 10.1016/j.foodchem.2015.11.016 Cibo del futuro: le missioni spaziali •Mantenimento proprietà organolettiche •Sicurezza dal punto di vista igienico •Efficacia nutrizionale attraverso una dieta adeguata ad attenuare i problemi legati alle condizioni ambientali (mancanza di gravità, attività fisica limitata, pressurizzazione, stress ossidativo). La conservazione a lungo termine viene realizzata con termostabilizzazione (una sterilizzazione a temperature molto alte, intorno ai 121°C per 15 minuti per la carne e il pesce, mentre per la frutta basta una pastorizzazione a 71°C ) che permette di mantenere meglio il gusto e di non distruggere i fitonutrienti necessari agli astronauti. Il cibo sterilizzato viene messo in speciali sacchetti formati da 4 strati dove non entra né luce né aria per evitare ossidazioni e lì viene cucinato sottovuoto. • Nella liofilizzazione il cibo viene congelato e poi privato dell’acqua che passa direttamente dai cristalli di ghiaccio a vapore e poi conservato sottovuoto. Al momento del consumo si aggiunge il brodo e si ricostituisce la pietanza. • cibi freschi a basso contenuto di acqua, che non pongono troppi problemi di contaminazione microbica e permettono di variare il menù, come mandorle, noccioline, brownies( tipici biscotti americani a base di noci e cioccolato). • Le bevande, sorseggiate da sacchetti di plastica con cannucce, sono fornite sotto forma di polvere disidratata che poi viene mescolata con acqua prima del consumo. • Spostamento di liquidi corporei che alterano il gusto • Ritenzione di sodio a causa dello stato ormonale non accompagnata da ritenzione di liquidi, probabilmente perché questo non è accumulato nei distretti osmoticamente attivi del’organismo. • Perdita di massa muscolare e ossea • mancato assorbimento intestinale del calcio, a causa di una carenza di paratormone e di 1,25 diidrossicalcitriolo. La somministrazione di calcitriolo a dosi farmacologiche può però determinare alcuni effetti collaterali da evitare nelle missioni di lunga durata: aumentando l’assorbimento di calcio i suoi livelli ematici possono innalzarsi oltre il normale, e si rischia anche la formazione di calcoli renali. • Stress ossidativo Anemia e problemi cardiovascolari • L’iperossigenazione porta all’aumento del ferro ematico e della ferritina, con conseguente instaurarsi di uno stato proinfiammatorio a causa dello stress ossidativo. Questa situazione è aggravata da una diminuzione di enzimi antiossidanti (glutatione perossidasi e superossido dismutasi) che si produce in queste condizioni Per la prima volta nello spazio si è mangiato italiano: con la missione “Volare” l’astronauta italiano Luca Parmitano ha scelto come “cibo per le feste”: lasagna, parmigiana di melanzane, caponata, risotto al pesto. Tutti i cibi sono stati disidratati con un processo particolare, e saranno riscaldati a bordo. Samanta Cristoforetti ha puntato su cibi sani come cereali integrali, pesce, tanta frutta e verdura. Non dobbiamo dimenticare che il pasto ha conseguenze importanti sulla psiche e sul fisico. Per questo sono gli stessi astronauti a scegliersi il “bonus food”, in base ai loro gusti e alle loro priorità. La preparazione di questo pasti richiede il lavoro di un team formato da chef, tecnologi alimentari, nutrizionisti per formulare la dieta corretta per ogni astronauta Miglioramenti futuri Gli astronauti avranno la possibilità di coltivare vegetali per avere cibo fresco durante le missioni spaziali più lunghe. Nella base spaziale internazionale grazie al Vegetable Production System (o VEGGIE) la camera di crescita permetterà di coltivare lattuga all’interno di cuscini sospesi che aiuteranno le piante a sopportare la mancanza di gravità. Le piante saranno illuminate da luci rosse, blu e verdi Si spera di poter coltivare in futuro altri tipi di vegetali, ed anche di poter servire per il giardinaggio ricreativo. CROPP (Cultures Risks Observation and Prevention Platform) • • Applicazione per aiutare i contadini a monitorare le loro terre. I dati sono acquisiti a due livelli: misurazioni in situ sono elaborate e integrate dalle osservazioni del satellite e forniscono informazioni utili a prevenire eventuali fenomeni dannosi • Oltre alle condizioni atmosferiche, si possono controllare anche eventuali attacchi di insetti e parassiti monitorati: temperatura, pioggia, umidità del suolo, rumori di insetti dannosi. I componenti sono contenuti in un dispositivo economico e facile Distributed Measurement Device (DMC) che comunicano con un centro di raccolta dati (DCC) • • • • • • Gli utilizzatori potranno accedere con una smartphone app e avvertire anche I vicini del problema. Potrebbe aiutare ad usare meno pesticidi identificando I problemi in precedenza http://cropp.herokuapp.com http://www.slideshare.net/MohamedElhariry1/cropp-46984740?qid=ed4e7735-b6a2-44e5-98d601b796f58ebd&v=default&b=&from_search=3 https://www.youtube.com/watch?v=Cw7-4u8M8no • L'Orto di Nemo, progetto sperimentale a Noli Savona realizzato da una società del gruppo Ocean Reef, "La biosfera ha una climatizzazione stabile, grazie al costante livello della temperatura del mare, e una umidificazione altrettanto costante grazie all'evaporazione dell'acqua marina che lambisce i semenzai nella parte bassa della biosfera. Inoltre, il ciclo clorofilliano mantiene livelli accettabili di ossigeno e Co2 e non vi sono potenziali pericoli di aggressione da parte di parassiti o insetti come nelle culture terrestri Le due biosfere, in materiale vinilico parzialmente trasparente e ancorate sul fondale, a circa 7-9 metri di profondità hanno un volume di circa 800 litri cadauna. Al loro interno, su apposite mensole, sono stati posizionati dei contenitori per la semina del basilico. "l'impianto prevede una monitorizzazione con telecamera ed un collegamento audio con la superficie e in remoto (streaming e Skype)".. Inoltre la biosfera è monitorata da un circuito televisivo accessibile via internet. In tre giorni i primi germogli di basilico • Il fisiologo vegetale giapponese Shigeharu Shimamura, ha iniziato a sviluppare colture indoors su scala industriale grazie a luci LED speciali che controllano il ciclo giorno-notte accelerando la crescita. • Nata dalla riconversione della fabbrica della sony colpita dal grande terremoto e tsunami del 2011 CIRCA la metà di un campo da golf. Il sistema permette di produrre lattuga ricca di vitamine e minerali due volte e mezzo più velocemente che all’aperto con produttività 100 volte maggiore. Controllando temperatura, umidità e irrigazione il consumo di acqua è ridotto all’1 % Cibo del futuro: polpetta sintetica Agosto 2013 - Cotto e mangiato in diretta in uno studio televisivo a Londra il primo hamburger realizzato grazie alle cellule staminali di una mucca, sviluppate in vitro fino ad ottenere i 140 grammi di manzo 'sintetico' ma indistinguibili - tranne per il sapore dall'originale. Nello studio era presente il 'papa‘ del 'Frankenburger' - come l'hanno ribattezzato i media britannici - il ricercatore olandese dell‘Universita' di Masstricht, Mark Post, e due critici culinari. Entrambi hanno sottolineato come l'assenza di grasso lo abbia reso non troppo invitante come gli hamburger tradizionali. Il costo è di 250 mila euro! Cibo del futuro: Insetti • L’uso alimentare degli insetti non è accettato nella nostra cultura, anche se ci hanno da sempre fornito prodotti come il miele e la seta. • Almeno due miliardi di persone in tutto il mondo da millenni li utilizzano come parte integrante della propria dieta, particolarmente in Asia, nelle regioni del Pacifico, in Africa e in America Latina. • Le specie di insetti edibili sono oltre 1900. • Intorno al 2050 la popolazione mondiale supererà i nove miliardi di persone, la FAO stima che la produzione globale di cibo debba aumentare del 60% rispetto gli attuali livelli per poter far fronte alle future richieste. Dal 2003 perciò lavora sulla tematica degli insetti edibili, contribuendo con pubblicazioni, supporto a progetti operativi, siti web, incontri con esperti a diffondere conoscenze sull’argomento. • Gli insetti sono alternative salutari e nutrienti alla carne, anche dal punto di vista ambientale il loro allevamento produce meno gas serra di altre produzioni zootecniche. Non si svolge necessariamente a terra e non richiede la sottrazione di superfici ad altri tipi di attività. Possono essere alimentati anche con rifiuti organici. • L’allevamento di insetti è un’attività a basso contenuto tecnologico e a basso investimento di capitale, che offre opportunità di sviluppo anche agli strati più poveri della popolazione. • Fino a poco tempo fa potevano essere considerati una risorsa apparentemente inesauribile, ottenibile semplicemente dalla raccolta in natura. Ora però alcune specie sono in pericolo a causa di fattori antropogenici come l’agricoltura intensiva, l’inquinamento, gli incendi, il degrado ambientale e il cambiamento globale del clima. • 2013 Rumpold e Schlüter valori nutrizionali di 236 insetti edibili riscontrando valori calorici compresi tra circa 290 e 760 kcal per 100 g. contenuto proteico varia dal 20 al 70% secondo la specie, lo stadio della metamorfosi, l’habitat e il regime alimentare. • Grassi: la composizione in acidi grassi sembra essere influenzata dai vegetali dei quali si cibano. Frequentemente contengono gli acidi grassi essenziali linoleico e linolenico, un ruolo importante nelle situazioni di carenza • Gli insetti sono ricchi anche di fosforo, potassio, ferro, rame, manganese, zinco e sodio. • fibra, sotto forma di chitina, presente nell’esoscheletro. Si tratta di un polimero di N-acetil-glucosammina (derivata dal glucosio) molto simile alla cellulosa, polisaccaride presente nelle piante. • • I metodi di preparazione e cottura ne influenzano l’apporto nutritivo. lavorazione e conservazione degli insetti dovranno seguire le stesse regole igieniche di qualsiasi altro cibo al fine di assicurarne la salubrità. Vanno ben considerati anche aspetti della sicurezza microbiologica, e della eventuale tossicità. Desiderio di novità: la gastronomia • La cottura dei cibi ha permesso con le sue trasformazioni chimico-fisiche di vegetali e animali di ampliare l’onnivorismo dell’uomo e di sviluppare uno strumento che ha dato impulso alla socializzazione • Sia in oriente che in occidente la gastronomia è stata legata per lungo tempo alla dietetica I principi della medicina Ippocratica (V sec a.C. )e Galenica furono conservati per tutto il medioevo nelle rielaborazioni della scuola medica salernitana e della medicina araba. TEORIA UMORI: COSMO FUOCO TERRA ARIA ACQUA QUALITA’ CORPO UMANO SECCO-CALDO SECCO-FREDDO UMIDO-CALDO UMIDO-FREDDO bile gialla bile nera sangue flegma Equilibrio degli umori conservato o ripristinato tramite: • Tipo di cottura • Abbinamento cibi (es. melone freddo e umido) • Ordine delle portate • Salse e condimenti come le spezie La cucina tende a cambiare la natura del cibo secondo le regole della dietetica • Solo nel seicento e settecento la cucina diventa un’arte e si libera del suo ruolo legato alla medicina • Nell’ottocento nasce la scienza gastronomica con BrillatSavarin e la sua “Fisiologia del gusto o meditazioni di gastronomia trascendente” 1825 Provini gastronomici • Abbinamento fra scienza e cucina in Italia “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” Pellegrno Artusi 1891 • Il chimico tedesco Justus von Liebig pubblica libri di cucina e mette sul mercato gli estratti di carne inizialmente per ospedali, poi accettato dalle consumatrici femminili Manifesto della cucina futurista • 1909 manifesto futurista di Marinetti. • 1931 manifesto auspicava: gastronomico che Abolizione della pasta, definita “assurda religione gastronomica italiana” poco nutriente portava fra l’altro al pacifismo, oltre ad appesantire e rendere poco dinamico il popolo italiano. In realtà il movimento strizzava l’occhio alla politica autarchica fascista che cercava di promuovere il consumo di riso • “Abolizione dell’uso di forchetta e coltello, dei soliti condimenti, del peso e del volume degli alimenti per valutarne il valore nutritivo, auspicando la realizzazione di pietanze mutevoli e nuove, in piccoli bocconi carichi di mille sapori in uno, sotto consiglio di chimici e poeti, ma anche di musicisti e profumieri. Una cucina che accostasse alle pietanze profumi, musiche, poesie e sapori inusuali” • strumentazione scientifica come ozonizzatori o elettrolizzatori per scomporre i preparati negli ingredienti di base o lampade UV per attivare gli alimenti. Indicatori chimici per l’acidità o al basicità e la salinità La taverna del Santopalato • A Torino nel 1931 fu inaugurato da Fillia un ristorante che metteva in pratica tutte le proposte del manifesto manifesto.. • L’arredamento in alluminio dal pavimento al soffitto, il cibo era servito senza posate, in sottofondo musiche di Wagner, profumi e cuscinetti di carta vetrata, seta rossa e velluto nero da accarezzare accarezzare.. Il “carneplastico” carneplastico” La gastronomia molecolare L’estetica applicata alla gastronomia, che sembrava una semplice provocazione, è alla base della nouvelle cuisine e della gastronomia moderna. Uovo di mango (Sferificazione del Caviale di menta mango su La nascita ufficiale della gastronomia molecolare e fisica fu ad Erice nel 1990 meringa) Ettore Bocchia con il fisico Davide Cassi hanno dato vita al Manifesto della Cucina Molecolare italiana nel 2003 Insalata mista IL MANIFESTO DELLA CUCINA MOLECOLARE ITALIANA 1. Ogni novità deve ampliare, non distruggere, la tradizione gastronomica italiana 2. Le nuove tecniche e i nuovi piatti devono valorizzare gli ingredienti naturali e le materie prime di qualità 3. Sarà una cucina attenta ai valori nutrizionali e al benessere di chi mangia, non solo agli aspetti estetici e organolettici 4. Realizzerà i suoi scopi creando nuove texture di ingredienti scelti in base ai criteri sopra enunciati. Creerà le nuove texture studiando le proprietà fisiche e chimiche degli ingredienti e progettando, a partire da queste, nuove architetture microscopiche. • Gelato istantaneo utilizzando l'azoto liquido a - 196°C e scoprire la sensazione di un gelato che non raffredda la bocca e permette di gustare il sapore con la stessa intensità dall’inizio alla fine. • La cagliata d’uovo, una crema semisolida e morbidamente malleabile, è ottenuta cuocendo l'uovo in alcool etilico a 95 gradi. • «cuori caldi dal volto di ghiaccio», sfere di meringa ripiene di crema calda e avvolte in un cioccolato vetroso, lucido e ghiacciato. • Frittura con glucosio Pan brioche fritto Rombo assoluto Ingredienti: Filetti di rombo Porro Scorza d'arancia Timo Per la cottura Glucosio anidro in polvere Per il condimento Olio extra vergine d'oliva Verdure al vapore Fumetto di pesce (a piacere) Sale grosso Il glucosio si trova in polvere nei negozi specializzati per pasticcerie e in farmacia. Fonde tra i 160 e i 190°, intervallo che permette di attivare le reazioni di Maillard,evitando la caramellizzazione. Conduce meglio il calore rispetto all’olio e quindi la cottura è più veloce, inoltre la sua viscosità consente di trattenere i liquidi e gli aromi presenti nel cibo, permettendogli di avere una consistenza perfetta: croccante fuori e tenera dentro. La frittura in glucosio permette di non usare grassi ed è adatta a ricette dolci e salate… . le foglie di porro, poi utilizzate per fare la salsa di accompagnamento, lo preservano dal contatto con lo zucchero. GRAZIE PER L’ATTENZIONE