COMUNICATO STAMPA Speranze per la cura del melanoma in stadio avanzato Soddisfazione nell’unità di Immunoterapia Oncologica delle Scotte per i risultati della sperimentazione di un nuovo farmaco contro il melanoma Risultati molto promettenti al policlinico Santa Maria alle Scotte per una cura sperimentale sul melanoma in stadio avanzato. Dallo studio clinico condotto in 64 ospedali europei tra cui il policlinico senese, è emerso il ruolo positivo di un nuovo farmaco, la Timosina alfa 1, nel trattamento del melanoma all’ultimo stadio, in cui le prospettive del paziente sono purtroppo sui nove mesi di vita. “Il farmaco che abbiamo sperimentato è un immunoterapico - spiega il dottor Michele Maio, direttore dell’U.O.C. Immunoterapia Oncologica in cui si è svolta la sperimentazione - stimola cioè il sistema immunitario a reagire contro la crescita tumorale, con risultati molto incoraggianti”. Nella fase attuale della sperimentazione i ricercatori mirano a stabilire i migliori dosaggi e modalità di somministrazione. “Oltre ad aver stabilito che il farmaco è ben tollerato a tutti i livelli di dosaggio, senza effetti collaterali - continua Maio - la sperimentazione ha mostrato un aumento dei mesi di vita nei pazienti colpiti da questo tumore della pelle e, in alcuni casi, addirittura una regressione della malattia”. Tra i venti pazienti delle Scotte sottoposti alla sperimentazione, infatti, ci sono stati casi in cui le metastasi si sono ridotte per numero e dimensioni, fino a scomparire del tutto in tre persone. “Anche se questi pazienti non si possono definire guariti – conclude Maio - il loro melanoma è in remissione completa a due anni dal termine delle terapie”. A questo punto è quasi certo che la sperimentazione entrerà nella cosiddetta fase 3, in cui l’efficacia del farmaco verrà valutata a livello internazionale su un numero molto ampio di pazienti. “Il melanoma cutaneo – conclude Maio – è diagnosticabile già nella fase iniziale di malattia ed è quindi di fondamentale importanza sottoporsi a visite dermatologiche di controllo per un’efficace diagnosi precoce. Il suo tempestivo trattamento può consentire infatti una completa guarigione”.