Sperimentazione animale, più facile fare demagogia che produrre

LA LETTERA
Sperimentazione
animale, più facile
fare demagogia
che produrre prove
CARO CARLINO,
nelle pagine dell'edizione
di Ferrara è stato pubblicato un articolo che riporta le
opinioni del referente scientifico della Lega antivivisezionista, alle cui argomentazioni, approfittando della
Sua cortesia, vorremmo rispondere. La legislazione
italiana e quella europea lo
dicono chiaramente: la vivisezione, intesa come pratica
cruenta che induce forti dolori non alleviabili con anestetici o analgesici, è vietata
(D.Lvo 26/2014, Art 15,
Comma2). Chiunque sostenga il contrario (e ne abbia le prove) è tenuto a denunciare alle autorità competenti i fatti di cui è al corrente, altrimenti due sono
le possibilità: o è complice
di un reato o è un demagogo. La sperimentazione animale è obbligatoria in tutto
il mondo, prima di passare
all'uomo, per garantire il
massimo livello di sicurezza di farmaci, dispositivi
biomedici, trapianti di organi o anche solo di cellule staminali, sicurezza alimentare ed altro. Lo è divenuta negli anni '60, dopo il disastro
causato dalla Talidomide,
farmaco non sufficientemente testato sugli animali,
che ha causato decine di migliaia di vittime in quasi tutto il mondo, tranne che negli USA dove non è stato
ammesso proprio perché
mancavano prove convincenti della sua sicurezza negli animali. Eliminando
la fase preclinica negli animali, che serve a ridurre
considerevolmente i rischi
di tossicità e possibili effetti
collaterali, chi di noi si offrirebbe volontario per testare
un nuovo farmaco o una
nuova tecnica di trapianto
di cuore mai provati in nes-
SPERIMENTAZIONE SCIENTIFICA
sun organismo vivente? Le
statistiche ufficiali inoltre
mostrano che il numero di
animali impiegati è in costante diminuzione e che il
90% sono topi o ratti, gli
stessi animali che sterminiamo con la derattizzazione
(circa 10 milioni in Italia
ogni anno), mentre sempre
più malattie diventano curabili e la durata di vita media
aumenta. Chi veramente
vuole il superamento del
modello animale, invece di
imbrattare muri e minacciare ricercatori, dovrebbe
spendere meglio il proprio
tempo studiando e cercando di sviluppare nuovi metodi alternativi (che ad oggi
sono limitatissimi) ma, certo, fare demagogia è più
semplice che produrre prove e risultati.
Giuliano Grignaschi
Segretario generale
Research41ife