Saldi di fine stagione

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Comunicato stampa
Bz, 10.01.2006
Saldi di fine stagione
Attenzione ai prezzi "gonfiati"
Il trucco è tanto banale quanto illegale, ma pur sempre diffuso: i commercianti
"gonfiano" il prezzo originario sul cartellino, per poi ribassarlo e spacciarlo
come offerta. In questo modo riescono a vendere la merce a prezzo pieno, ma
facendo credere che si tratti di un'occasione. Questa pratica è contraria alla
legge, avvertono i consumatori e ricordano le regole in materia di saldi.
Ad ogni stagione dei saldi, il CTCU riceve decine di segnalazioni da parte di consumatrici e
consumatori che hanno riscontrato casi di prezzi gonfiati ad arte. La gonna che prima
costava 100 euro viene portata a 120 euro per poi essere venduta come occasione a "soli"
100 euro. "Questo modo di attirare e ingannare gli acquirenti è molto diffuso. Le
segnalazioni che riceviamo riguardano soprattutto il settore dell'abbigliamento", spiega il
direttore del CTCU Walther Andreaus.
Tuttavia l'associazione dei consumatori ha le mani legate. "Per poter fare qualcosa contro
questa pratica poco seria, oltre che illecita, i clienti dovrebbero documentare –
preferibilmente fotografandolo – il prezzo intero e poi confrontarlo con quello d'occasione",
dice Andreaus. Nei rari casi in cui qualche consumatore è riuscito in questa impresa,
bisognerebbe poi rivolgersi alla Polizia annonaria.
Oggi cominciano i saldi e il CTCU ricorda che è necessario confrontare con estrema
attenzione i prezzi e i prodotti d'occasione, perché le sorprese non finiscono mai. Un altro
trucchetto dei bottegai più scaltri è infatti quello di rifornirsi di merce prodotta
appositamente per le svendite e di offrirla a prezzi stracciatissimi. Questo sistema riguarda
in particolare i capi di abbigliamento sportivo. Il problema è che questa merce viene sì
svenduta a prezzi irrisori, ma è anche di cattiva qualità. Parlare di "occasione" in simili
frangenti sembra dunque del tutto fuori luogo.
Si rammenta infine che anche per la merce in svendita si applicano le norme di garanzia
previste dalla legge: il prezzo ribassato non giustifica la presenza di difetti. La merce in
saldo, inoltre, deve essere tenuta fisicamente separata da quella venduta a prezzo intero.
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