36/2015
15 giugno 2015
La società civile e le parti sociali europee invitano i capi di Stato dell'UE
a colmare il deficit democratico dell'Unione economica e monetaria
Il Presidente del Comitato economico e sociale europeo (CESE), Henri Malosse, ha scritto
a tutti i capi di Stato in previsione del Consiglio europeo del 25 giugno, esortandoli ad
affrontare il problema della mancanza di legittimità democratica e a migliorare l'assetto
istituzionale e politico dell'Unione economica e monetaria (UEM).
La lettera del Presidente del CESE presenta il parere del Comitato sul pilastro politico dell'UEM come
contributo al prossimo dibattito al Consiglio europeo sulla cosiddetta "relazione dei cinque presidenti su
una migliore governance economica nella zona euro", atteso nelle prossime settimane. Di fronte a una
UEM ancora fragile e incompleta e alla conseguente incertezza economica, il Comitato invita il Consiglio
a promuovere una sana governance democratica e a porre in essere i necessari strumenti istituzionali
per costruire un solido quadro politico per la zona euro e, in tal modo, garantire un contesto stabile per
gli investimenti e il progresso economico a lungo termine in tutta l'UE.
Il parere del CESE, adottato alla fine di maggio, sottolinea che la governance economica nell'UE è
attualmente dominata da meccanismi decisionali intergovernativi e strutture tecnocratiche, il che porta a
una mancanza di legittimità democratica, rendicontabilità, trasparenza e titolarità del processo. Per
porre rimedio a questa situazione, il CESE ha presentato alcune raccomandazioni semplici e chiare:
garantire la supervisione parlamentare delle questioni attinenti all'UEM, a livello sia nazionale che
europeo; istituire un esecutivo per l'UEM che combini gli attuali poteri del Consiglio e della Commissione
e abbia un presidente a tempo pieno; abolire il voto all'unanimità che paralizza le decisioni. Alcune di
queste misure possono essere attuate immediatamente in virtù dei Trattati in vigore, mentre altre
potrebbero essere realizzate attraverso un uso più esteso della procedura di cooperazione rafforzata,
anch'essa prevista dai Trattati vigenti. A lungo termine, tuttavia, avverte il comitato, sarebbe necessaria
una riforma del Trattato.
Il CESE può svolgere un importante ruolo di sostegno in questo processo: le parti sociali e le
organizzazioni della società civile dovrebbero essere consultate e coinvolte nelle discussioni in quanto
attori importanti nei diversi settori dell'economia che sono direttamente interessati dal processo
decisionale dell'UEM. Il CESE può facilitare attivamente la partecipazione della società civile e contribuire
a costruire una più efficace struttura di governance economica per la zona euro e per l'intera UE.
I relatori del parere, Joost van Iersel (presidente della sezione ECO, gruppo Datori di lavoro) e Carmelo
Cedrone (gruppo Lavoratori), hanno già presentato le raccomandazioni del CESE agli attori chiave
dell'UE in quest'ambito, incontrandosi in particolare con i commissari europei Katainen, Dombrovskis e
Moscovici, il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, il vicepresidente della BCE Vítor Constâncio, il
presidente della commissione ECON Roberto Gualtieri e altri europarlamentari, nonché diversi
rappresentanti degli Stati membri.
Rue Belliard/Belliardstraat 99 – 1040 Bruxelles/Brussel – BELGIQUE/BELGIË
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E-mail: [email protected] – Internet: www.eesc.europa.eu
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Intervenendo alla sessione plenaria di maggio del CESE, Joost van Iersel ha dichiarato che "è ormai
evidente che il processo decisionale intergovernativo da solo non consente di raggiungere risultati
sostenibili. È necessaria una maggiore integrazione politica della zona euro". Carmelo Cedrone ha
ammonito che "abbiamo costruito una casa alla quale manca il tetto: è giunto il momento di completare
l'Unione economica e monetaria con una struttura politica assolutamente necessaria. È in gioco il futuro
dell'Unione europea quale attore globale", e ha esortato tutti i responsabili politici ad agire rapidamente.
Per maggiori informazioni, prendere contatto con:
Caroline Alibert-Deprez
Unità stampa del CESE
email: [email protected]
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Il Comitato economico e sociale europeo rappresenta le diverse componenti economiche e sociali della società civile
organizzata. È un organo istituzionale consultivo, istituito nel 1957 dal Trattato di Roma. La funzione consultiva del Comitato
permette ai suoi membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale dell'Unione.
Il Comitato si compone di 353 membri, provenienti da tutta l'UE, nominati dal Consiglio dell'Unione europea.
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