enucleazione laparoscopica di tumore a cellule renali asincrono e

CHIRURGIA CONSERVATIVA REITERATA NELLA NEOPLASIA RENALE
PLURIRECIDIVA
INTRODUZIONE
E’ ben noto che pazienti affetti da carcinoma a cellule renali (RCC) bilaterale sincrono o metacrono,
mostrano un’elevata progression rate con una bassa QoL, soprattutto quando si renda necessario un
trattamento emodialitico.
Presentiamo il caso di un paziente di 59 anni affetto da RCC bilaterale, asincrono e multifocale, con
una normale funzione renale ed M0. Il paziente già precedentemente è stato sottoposto a due
interventi “open” di enucleoresezione renale per RCC (destra nel 1993 e sinistra nel 2002). Dopo
186 mesi di follow-up si evidenzia ad un esame TC una nuova massa mesorenale destra di 1 cm.
Descriviamo il trattamento laparoscopico nephron-sparing applicato a questo tipo di RCC.
MATERIALI E METODI
In decubito laterale sinistro, si posiziona Asson in paraombelicale destra a 2 cm dall’ombelico, due
porte da 5 e 10 mm sono state posizionate sulla linea ascellare anteriore ed una ulteriore da 5 mm
sulla linea ascellare media.
Si mobilizza per via transperitoneale il colon destro. Si prepara il rene partendo dalla sua porzione
mediale evitando le aderenze poste sul margine laterale, esito del pregresso intervento. In sede
mesorenale anteriore, in stretta vicinanza con l’ilo, si individua la neoformazione di maggior
diametro e, inaspettatamente, una ulteriore neoformazione satellite, di circa 0,5 cm di diametro, non
rilevata con le tecniche di imaging preoperatorie. Si isola l’arteria renale al fine di eseguire un
clampaggio “on demand” nell’ottica di ridurre al minimo i danni renali. Si procede all’enucleazione
di entrambe le neoformazioni con Ultracision. Successivamente l’utilizzo di bisturi a radiofrequenza ci ha permesso di ottenere una completa emostasi e denaturazione cellulare del letto di
resezione.
RISULTATI
Il tempo operatorio è stato di 130 minuti e la perdita ematica totale di 100 ml. Non si sono verificate
complicanze intra- e post-operatorie. La degenza è stata di 4 giorni, con indici di funzionalità renale
post-operatori nella norma.
CONCLUSIONI
Attualmente il trattamento convenzionale di masse neoplastiche renali di diametro inferiore a 4 cm
è rappresentato dalla chirurgia nephron-sparing. Non esiste tuttavia alcuna evidenza che tale
approccio possa essere applicato anche in casi di RCC bilaterale, sincrono o metacrono, un evento
questo che spesso in passato è stato considerato come una progressione metastatica di neoplasia.
Nuove osservazioni riguardanti l’origine e le caratteristiche anatomo-patologiche di tali lesioni
hanno portato attualmente a ritenere che queste siano piuttosto delle nuove primitive formazioni
tumorali. Tale considerazione giustifica quindi il ricorso ad una reiterata chirurgia nephron-sparing
laparoscopica di RCC metacrono e multifocale, come nel caso presentato, con risultati eccellenti.
Questa scelta non preclude inoltre il futuro ricorso ad una chirurgia laparotomica.