CARCINOMA PROSTATICO ASSOCIATO A CARCINOMA RENALE BILATERALE SINCRONO E MULTIFOCALE. CASE REPORT SCOPO DEL LAVORO Riportare un caso di simultaneo adenocarcinoma prostatico e carcinoma renale (RCC) bilaterale multifocale. MATERIALI E METODI Presentiamo il caso di un paziente maschio di 67 anni, fumatore ed iperteso, con elevati valori di PSA (18,1 ng/ml). L’esplorazione rettale era negativa. L’esito della biopsia prostatica era “Adenocarcinoma prostatico Gleason score 4+4=8 pT1c”. La TAC addominale preoperatoria mostrava l’esistenza di 6 neoformazioni renali: a sinistra una di 6 cm al polo inferiore ed altre due al polo superiore di 1,5 e 2,5 cm, a destra due lesioni contigue di 5 e 3,5 cm al polo inferiore ed un’altra al terzo medio di 2,8 cm. Non tumefazioni adenopatiche addominali e pelviche né lesioni focali a carico degli organi addominali. La radiografia del torace e la scintigrafia ossea erano negative per secondarismi. L’istologico della biopsia renale era carcinoma renale a cellule chiare e pertanto il paziente veniva sottoposto a nefrectomia radicale bilaterale. RISULTATI All’esame istologico sia le neoformazioni renali di destra che quella sita al polo inferiore di sinistra presentavano morfologia riferibile a carcinoma renale a cellule chiare grado II sec. Fuhrman pT3a, come pure quella in sede mediana a sinistra che però era contenuta entro il parenchima renale (pT1b). La neoformazione al polo superiore di sinistra presentava una differenziazione di tipo papillare. Per quanto riguarda il carcinoma prostatico il paziente è in trattamento con LHRH analoghi in associazione a farmaci antiandrogenici. DISCUSSIONE L’incidenza di RCC bilaterale è <4% di tutti i tumori renali, il sottotipo istologico maggiormente rappresentato è il carcinoma renale a cellule chiare, seguito da quello papillare. L’incidenza della multifocalità , come del sottotipo papillare, è maggiore nei pazienti con RCC bilaterale sincrono rispetto a quelli con RCC monolaterale. In uno studio condotto su 1071 nefrectomie la frequenza di RCC multifocale era del 5,3%, il 3,5% dei quali non erano clinicamente sospettati. Altro studio ha analizzato il database Surveillance Epidemiology and End Results (SEER) alla ricerca della concordanza patologica nelle masse renali bilaterali dimostrando un indice di concordanza maligna del 99%, istologica del 93% e di grado nucleare dell’85%. Il trattamento chirurgico in questi casi ha come obiettivo la radicalità oncologica e la minor possibile limitazione funzionale renale; purtroppo, nel nostro caso, il numero delle neoformazioni oltreché la loro dimensione e posizione, non hanno permesso alcun tipo di approccio chirurgico conservativo. Per quanto riguarda la sopravvivenza non vi sono differenze statisticamente significativamente tra RCC sincroni bilaterali e unilaterali né tra multifocali ed unifocali, mentre vi sono discordanze sulla differenza di sopravvivenza tra RCC sincroni e metacroni. Infine uno studio svizzero su 480 pazienti ha accertato la prevalenza di tumori primari diagnosticati incidentalmente mediante TAC effettuata per stadiazione di tumore prostatico evidenziando 6 casi (1,2%) di cui 4 RCC. In letteratura sono riportati altri 2 casi di sincrono tumore renale bilaterale associato a carcinoma prostatico, ma il nostro è il primo con carcinoma renale multifocale bilateralmente. MESSAGGIO CONCLUSIVO La presenza di una seconda neoplasia primaria dell’apparato genito-urinario dovrebbe sempre essere ricercata prima di stabilire un iter terapeutico.