LA MACCHINA DI BOLTZMANN Si può pensare che somministrando energia si possa far uscire il sistema da minimi locali. Ciò va fatto lentamente, perché una scossa violenta può allontanare il sistema anche dal minimo globale. Il metodo migliore è somministrare energia e poi ridurla lentamente. Questa idea viene usata in metallurgia, dove uno stato ordinato del metallo viene ottenuto prima arrivando alla fusione, poi lentamente riducendo la temperatura. La riduzione della temperatura man mano che il processo è in corso si dice simulated annealing o ricottura simulata. Si deve a N. Metropolis per la meccanica statistica (1953) E’ stato applicato all’ottimizzazione da S. Kirkpatrick nel 1983 Questo metodo si può riprodurre aggiungendo alla rete di Hopfield una regola di aggiornamento probabilistica, e la rete che lo riproduce si chiama Macchina di Boltzmann. Ci sarà un parametro che varia, la “temperatura”, per cui ad alta T la probabilità di saltare a energia più alta è molto maggiore che a basse temperature. Quando la temperatura si abbassa, la probabilità di assumere il corretto stato di minima energia si avvicina ad 1, e la rete raggiunge l’equilibrio termico. Ogni unità della rete effettua un salto energetico Ek = wkisi –k e passa ad uno stato di minor energia secondo la regola probabilistica (funzione di transizione) pk = 1/ (1 + e –Ek/T) Si vede che la probabilità di transizione ad uno stato di energia più alta è maggiore ad alte T che a basse T. Ora la rete può assumere una configurazione di stati stabili secondo la distribuzione di Boltzmann pa= k e –Ea/T ossia dipende dall’energia dello stato e dalla temperatura del sistema. Gli stati ad energia più bassa sono più probabili, infatti se Ea < Eb Pa /Pb >1 per cui Pa > Pb. Quindi il sistema tende ad uno stato di minima energia.