C o m u n i c a t o a i m e d i a - Berna, 16 giugno 2010 Campagna sulla pressione arteriosa - La Fondazione Svizzera di Cardiologia invita a misurarla Risultato preoccupante: gli interessati non sospettavano nulla Nel corso di una settimana della pressione arteriosa effettuata in 800 farmacie svizzere, in una persona su tre sono stati misurati dei valori pressori troppo alti. Un partecipante su cinque non aveva alcun sospetto del rischio che lo riguarda. Perciò la Fondazione Svizzera di Cardiologia incita tutti gli adulti a partire da 18 anni a farsi misurare la pressione arteriosa una volta all’anno. L’analisi scientifica appena pubblicata di una settimana della pressione arteriosa organizzata dalla Fondazione Svizzera di Cardiologia in collaborazione con la Sociatà svizzera dei pharmacisti (pharmaSuisse) svoltasi nel 2009 obbliga ad agire. In 800 farmacie svizzere, secondo i dati forniti dalla Società svizzera dei farmacisti pharmaSuisse, oltre diecimila persone si sono fatta misurare gratuitamente la pressione. Per l’elaborazione sono stati disponibili i dati riguardanti 5’663 soggetti. L’analisi è avvenuta in base a un campione rappresentativo dei partecipanti alla campagna. In un terzo di essi sono stati misurati dei valori pressori superiori a 140/90 mm Hg. Per la Fondazione Svizzera di Cardiologia è particolarmente allarmante il fatto che circa 1’100 persone, cioè quasi una su cinque, siano state sorprese del risultato che le riguardava. Non sospettavano che i loro valori pressori superassero il limite critico, correndo così un rischio molto maggiore di ictus cerebrale, ma anche di infarto cardiaco. Potenziale di prevenzione non sfruttato I risultati evidenziano che anche nella popolazione svizzera, che pur fruisce di una buona assistenza medica, ci sono delle carenze in merito alla conoscenza dei propri valori pressori e delle possibilità di prevenzione. Proprio sulla pressione arteriosa troppo alta (ipertensione) si può influire bene con dei provvedimenti di carattere preventivo fra cui, come raccomanda la Fondazione Svizzera di Cardiologia, la sua corretta misurazione almeno una volta all’anno a partire da 18 anni. Solo misurando la pressione si può sapere se è troppo alta, perché in generale anche dei valori pressori molto alti non provocano alcun sintomo. Uno stile di vita ragionevole contribuisce notevolmente a mantenere i valori misurati nella „zona verde“. Ciò significa: svolgere regolarmente attività fisica, eliminare un eventuale sovrappeso, rinunciare a fumare, cucinando usare più erbe aromatiche e meno sale e consumare con moderazione bevande alcooliche. Giro vita eccessivo L’indagine ha pure dimostrato che anche in questo contesto la prevenzione non viene fatta in modo soddisfacente. Il peso corporeo è in stretta relazione con i valori pressori. Per quanto riguarda il peso, solo circa metà dei partecipanti è risultata nell’ambito normale, un terzo in leggero sovrappeso e il 12 % in netto sovrappeso (obesità). Metà in cifra tonda delle persone in forte sovrappeso aveva la pressione troppo alta, mentre fra quelle di peso normale dei valori pressori troppo alti sono stati misurati in una su cinque. Col 44 %, l’ipertensione è risultata nettamente più frequente negli uomini che nelle donne (28 %). Con un indice di massa corporea (Bodymass-Index, BMI) superiore a 25, circa tre quinti degli uomini erano in sovrappeso, contro due quinti delle donne. La circonferenza addominale (giro vita), invece, ha superato il valore raccomandato più sovente nelle donne (48 %) che negli uomini (36 %). Per il rischio cardiovascolare questo valore (al massimo 88 centimetri per le donne, 102 centimetri per gli uomini) è più importante di un aumento generale della massa corporea (espresso dal BMI), perché il grasso localizzato in prevalenza nella zona addominale è particolarmente sfavorevole. L’analisi scientifica dei dati della settimana della pressione arteriosa è stata effettuata per incarico dell’Ufficio federale della sanità pubblica, uno degli enti patrocinanti della Campagna nazionale sulla pressione arteriosa della Fondazione Svizzera di Cardiologia, dalla Fachstelle Gesundheitswissenschaften dell’Università di scienze applicate di Zurigo (Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften). 2/3 Avvertenza per gli addetti ai media Questo testo si può scaricare da www.swissheart.ch/media e possiamo inviarvelo anche per e-mail. Il rapporto finale completo sull’analisi dei dati si può richiamare da: http://www.bag.admin.ch/themen/ernaehrung_bewegung/05192/05943/index.html?lang=it Persona di riferimento alla Fondazione Svizzera di Cardiologia: Dr. phil. Caroline Hobi Fondazione Svizzera di Cardiologia Schwarztorstrasse 18 Casella postale 368, 3000 Berna 14 Telefono 031 388 80 96 Fax 031 388 80 88 [email protected] www.swissheart.ch Persona di riferimento presso la Società svizzera dei farmacisti pharmaSuisse: a.i. Andrea Hopmann, lic. phil. I Communicazione & Marketing Stationsstrasse 12 3097 Berna-Liebefeld Telefono 031 978 58 46 [email protected] www.pharmasuisse.org La Fondazione Svizzera di Cardiologia: con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale La Fondazione Svizzera di Cardiologia si impegna affinché un minor numero di persone soffra di malattie cardiovascolari o subisca un ictus cerebrale, si evitino le menomazioni e le morti premature a causa di una malattia cardiovascolare e per le persone colpite la vita resti degna di essere vissuta. La Fondazione Svizzera di Cardiologia, creata nel 1967, è un’organizzazione di pubblica utilità indipendente e certificata dalla Fondazione ZEWO che si finanzia principalmente con offerte e donazioni. 3/3