Silvia Iuorio leptina e obesità PREMESSA L’obesità è un problema che interessa circa 300-400milioni di persone nel mondo e tale numero è destinato ad aumentare. Un eccesso di tessuto adiposo, localizzato in maniera diversa sul corpo a seconda del sesso, dell’età, del tipo di vita condotto e di fattori congeniti, può aumentare la probabilità di incorrere in malattie quali: disfunzioni cardiocircolatorie, diabete, problemi alle articolazioni, ictus e sindrome da apnea notturna. Una ricerca svolta negli ultimi 10 anni ha permesso di conoscere i meccanismi che portano a mangiare oltre il normale fabbisogno. E’ stato, infatti, evidenziato un legame tra livelli di leptina, un ormone proteico, nel sangue e l’obesità; infatti, tale proteina agisce al livello del SNC causando un senso di sazietà(effetti anoressizzanti). La scoperta della leptina ha confermato l'esistenza di un canale di comunicazione tra tessuto adiposo e cervello, che ha lo scopo di regolare l’accumulo di grasso negli adipociti. Quando le riserve lipidiche aumentano, le cellule adipose bianche accelerano la sintesi di leptina per segnalare all'ipotalamo che occorre ridurre l'assunzione di cibo. DISCUSSIONE La leptina è una proteina di 167 amminoacidi con un peso sulla crescita della massa magra. La mancanza o resistenza alla molecolare di 16 KDa, codificata dal gene dell'obesità (OB), situato leptina può causare obesità. E’ stato dimostrato sperimentalmente sul cromosoma 7 che si compone di tre esoni separati da due che anche la mutazione di un singolo aminoacido provoca la introni. La trascrizione del gene OB può essere regolata da parte di modificazione strutturale e quindi una perdita (totale o parziale a elementi responsivi, che sono sequenze di nucleotidi a cui si legano seconda del luogo di modificazione dell’aminoacido) della fattori di trascrizione come il CRE (elemento responsivo al cAMP). funzionalità della proteina. Molti tessuti producono leptina, come la placenta, la mucosa del Per iniziare la sua azione, la leptina si accoppia con il suo recettore fondo gastrico, il tessuto muscolare scheletrico e l’ipofisi. La OB-Rb. Nel nucleo arcuato dell’ipotalamo si trovano due maggiore produzione, comunque, resta quella realizzata dal tessuto popolazioni di neuroni che rispondono alla leptina. La prima adiposo. In presenza di sovrabbondanza di adipociti si avrà una popolazione di neuroni è quella che produce il neuropeptide Y maggiore produzione di leptina, in caso contrario si assisterà a un (NPY) ed il peptide correlato alla proteina Agouti (AgRP, abbassamento dei livelli dell'ormone. dall’inglese Agouti-related peptide). Questi neuroni sono in grado Quando l'organismo si trova in uno stato di digiuno lo sfruttamento di aumentare l’attività di un altro tipo di neurone ipotalamico, di lipidi come risorsa di energia è più alto, una risposta fisiologica quello che produce l’ormone concentrante della melanina (MCH) e generata dalla riduzione dei livelli di insulina plasmatica e dalla oressine, che sono potenti promotori dell’appetito. secrezione di glucagone ed epinefrina. Questi ormoni aumentano L’altra popolazione di neuroni è quella che produce la proanche il tasso di gluconeogenesi e glicogenolisi per normalizzare i opiomelanocortina (POMC) e il CART (cocaine-amphetamine livelli di glucosio sanguigno. Tutti questi fenomeni che regulated transcript, ossia, trascritto regolato dalla cocaina e caratterizzano lo stato di digiuno contribuiscono alla diminuzione dall’anfetamina). Quest’altra popolazione inibisce fortemente della secrezione di leptina e, così, si aumenta il senso della fame. l’appetito perché diminuisce l’attività dei neuroni produttori di Anche l’inverso è verificato. sostanze che promuovono l’appetito (oressigene). La leptina Problemi della sintesi e secrezione di leptina causano un mancato diminuisce l’attività della prima popolazione di neuroni e, quindi, controllo dell’appetito e possono indurre all’obesità, dato che inibisce le connessioni di questi con i neuroni che producono l’individuo agisce come se l’organismo fosse in uno stato sostanze oressigene. La seconda popolazione di neuroni, invece, è permanente di digiuno. stimolata dalla leptina e, quindi, è in grado di generare un’inibizione La leptina agisce nella cellula tramite il suo recettore di membrana, più forte sui neuroni che producono le sostanze oressigene. Così, OB-R, che appartiene alla prima classe della famiglia dei recettori tramite questa inibizione, l’appetito diminuisce. L'obesità, perciò, si di interleuchine. È la via di segnalazione delle JAK/STAT la associa ad una resistenza all'azione di questo modulatore principale responsabile per la segnalazione della leptina. Essa, dell'appetito. accoppiata al recettore OB-Rb (uno fra i tipi di recettore OB-R), In altre parole i recettori ipotalamici di buona parte delle persone induce la dimerizzazione di quest’ultimo ed anche l’attivazione obese sono poco sensibili all'azione dell'ormone. Inoltre gli studiosi delle proteine JAK (Janus chinasi), che sono capaci di fosforilare hanno anche notato che nelle persone obese i recettori ipotalamici, entrambi i monomeri del recettore OB-R. Questa fosforilazione crea pur non riuscendo a recepire il messaggio di astinenza del cibo dato siti nel recettore cui si legano le proteine STAT (Signal transducers dagli alti livelli di leptina, sono comunque sensibili al calo della and activators of transcription, concentrazione dell'ormone. Per questo motivo: quando un obeso trasduttori del segnale ed attivatori ingrassa lo stimolo della leptina viene "ignorato" e con esso anche della trascrizione). Queste ultime, la sua azione anoressigena; al contrario, quando un obeso tenta di infine, vengono anch’esse fosforilate dimagrire l'ipotalamo recepisce la diminuzione di leptina e spinge dalla JAK, dopodiché lasciano il l'individuo alla ricerca del cibo. recettore e si accoppiano, formando Il problema, quindi, non è dato da un difetto di leptina ma da una dimeri. I dimeri di STAT fosforilati si ridotta sensibilità recettoriale nei suoi confronti. legano a sequenze specifiche di DNA Inoltre mutazioni nel gene del recettore OB-R possono causare promuovendo resistenza alla leptina, un quadro in cui, nonostante alti livelli plasmatici di leptina, le attività biologiche della proteina non sono Schema di azione della leptina l’espressione di alcuni geni. Nel caso della leptina sono regolati i geni NPY, CRH e POMC. verificate. Studi hanno rivelato che il recettore OB-R mutato ha un Altre vie di trasduzione del segnale sono state descritte per la dominio citoplasmatico più piccolo rispetto al recettore normale. leptina come quelle che coinvolgono le MAP chinasi, la fosfolipasi Questo dominio mutato non è capace di attivare la via delle proteine C e l’cAMP. STAT e si verifica quindi una situazione di resistenza. La leptina ha, quindi, un’azione anoressica perché inibisce la La leptina interviene anche nella regolazione di numerose funzioni crescita del tessuto adiposo tramite la diminuzione dell’appetito e biologiche: regola l’attività tiroidea, facilita l’emopoiesi, regola il della lipogenesi e l’aumento della spesa energetica e della lipolisi. sistema immunitario (potenzia le difese immunitarie), regola il Questo meccanismo di retroazione negativa garantisce il controllo sistema riproduttivo, regola la formazione dell’osso. CONCLUSIONI La leptina riesce,quindi, a regolare il senso di fame agisce sul nucleo dell’ipotalamo conosciuto come centro dell’appetito e segnala al cervello la quantità di cibo ingerita riuscendo così a regolare l’appetito ed il metabolismo; in condizioni normali i livelli di leptina aumentano dopo il pasto e si riducono nel digiuno prolungato; sono proporzionali alla massa grassa presente nell’organismo (maggiori negli obesi, minori nelle persone magre). RIFERIMENTI “Leptin and obesity” De Luis DA, Perez Castrillon JL, Duenas A. Minerva Med. 2009 Jan 30. [Epub ahead of print] “Reproductive hormonal function in the genetically obese mouse” Swerdloff RS, Batt RA, Bray GA. Endocrinology. 1976 Jun;98(6):1359-64. http://www.albanesi.it/dietaitaliana/BLU/Articoli/leptina.htm http://www.wikipedia.it