assistenza primaria – ottobre 2003

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ASSISTENZA PRIMARIA – APRILE 2004
ANTIPSICOTICI
di seconda generazione utilizzati nei
pazienti affetti
dal MORBO DI ALZHEIMER
Nota informativa importante sulle corrette indicazioni e sul profilo
rischio/beneficio
Il Ministero della Salute, con il Comunicato della CUF, del 9 marzo 2004
consultabile sul sito www.ministerosalute.it nell’area Informazione sui farmaci,
ha richiamando l’attenzione sulla prescrizione degli antipsicotici di seconda
generazione nel trattamento delle psicosi e/o dei e/o dei disturbi
comportamentali correlati a demenza nei pazienti anziani, precisando che
recenti studi clinici, condotti con olanzapina e risperidono, hanno evidenziato un
notevole aumento del rischio di accidenti cerebrovascolari acuti rispetto al
placebo.
Tali evidenze hanno indotto le autorità sanitarie ad intraprendere azioni
regolatrici restrittive, precisando con le Note Informative rispettivamente su
Zyprexa e Belivon – Risperdal, che le specialità medicinali in esame, non sono
autorizzate per il trattamento delle psicosi e/o disturbi comportamentali correlati
alla demenza.
La CUF ha anche precisato che un simile rischio non è escluso per la
quetiapina, ma non ci sono evidenze specifiche a carico di quest’ultimo
farmaco.
Poiché le suddette specialità sono prescrivibili a carico del S.S.R. previa
segnalazione di diagnosi e piano terapeutico redatto, anche dai Geriatri e
Neurologi operanti nelle Unità Valutazione Alzheimer (UVA), si fa presente che,
per quanto sopra, il Dipartimento Servizi Sanitari di Base, ha sensibilizzato le
U.V.A. operanti nell’ASL di Brescia a collaborare con i MMG per riconsiderare il
trattamento farmacologico di quei pazienti che assumono i suddetti farmaci per
psicosi e/o disturbi comportamentali correlati a demenza.
Tenendo conto delle gravi conseguenze che si potrebbero verificare ai
pazienti (e a chi li assiste) sospendendo o sostituendo bruscamente il
trattamento in atto, si raccomanda di prendere contatti con lo Specialista per
riconsiderare la terapia farmacologica.
La documentazione sopra citata è disponibile per la consultazione presso
i Distretti.
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