la rivoluzione bolscevica

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La Rivoluzione di Febbraio
La Rivoluzione di Ottobre
La guerra civile
La NEP
Nascita dell’URSS
 1912:
il Partito Socialdemocratico si divide in
menscevichi (=minoranza) e bolscevichi
(=maggioranza). Bolscevichi guidati da Lenin.
 L’industria russa, troppo arretrata, non può
sostenere una lunga guerra.
 Febbraio 1917: insurrezione a Pietrogrado
(San Pietroburgo). I bolscevichi creano un
soviet di operai e soldati  Nicola II abdica
 governo provvisorio guidato da Kerenskij.
I
bolscevichi rifiutano di collaborare:
vogliono potere a operai e contadini e fine
della guerra.
Soldati con bandiere rosse sulle
baionette. Nella Rivoluzione di
Febbraio l’esercito, inviato a
reprimere la rivolta, si unì ai ribelli.
Una grande folla accoglie
Lenin alla stazione. Il suo
ritorno dalla Svizzera fu
favorito dalla Germania,
che sperava in un ritiro
della Russia dalla guerra.
 Aprile
1917: Lenin, fuggito dopo la
rivoluzione del 1905, torna in Russia.
 Tesi
di Aprile:
abolire il governo
provvisorio, dare tutto il potere ai soviet,
uscire dalla guerra.
 Ottobre 1917: assalto delle guardie rosse al
Palazzo d’Inverno  il Consiglio dei
commissari del popolo depone il governo
 Lenin al potere, sostenuto da Trotskij.
Assalto al Palazzo d’Inverno,
dimora dello zar e, nel 1917,
sede
del
governo
provvisorio.
San
Pietroburgo
aveva
cambiato
nome
in
Pietrogrado nel 1914. Nel
1924 assunse quello di
Leningrado. Dal 1991 ha
ripreso il nome di San
Pietroburgo.
Il Palazzo d’Inverno oggi
 Istituiti
Ceka (polizia sovietica) e tribunali
operai.
 Direzione delle industrie in mano ai soviet.
 Terre collettivizzate = abolita proprietà
privata. Banche nazionalizzate.
 Eletta assemblea costituente ma, quando i
bolscevichi di vedono in minoranza, Lenin
scioglie l’assemblea e abolisce tutti i partiti
tranne quello bolscevico, che prende il
nome di partito comunista.
 Gennaio
1918: capitale trasferita a Mosca.
La Russia diventa Repubblica Socialista
Federale Sovietica.
1918: Armistizio di Brest-Litovsk  la
Russia esce dalla guerra ma deve cedere
alla Germania la Polonia e i Paesi Baltici
(diventeranno indipendenti alla fine della
guerra) e riconoscere l’indipendenza di
parte dell’ Ucraina e della Finlandia.
 Marzo
1918-1920: scontro tra Armate Rosse e Armate
Bianche  guerra civile.
 Armate Rosse = esercito rivoluzionario di operai e
contadini, che speravano nella ridistribuzione
delle terre.
 Armate
Bianche = sostenitori dello zar e
popolazioni che volevano rendersi indipendenti
(ad es. caucasici e armeni). Aiuti dalle potenze
straniere, che temevano il dilagare della
rivoluzione.
 Assassinio di Nicola II e famiglia, per timore che
venissero liberati (1918).
 Vittoria delle Armate Rosse, guidate da Trotskij.

Nicola II Romanov con la famiglia. Tenuti prigionieri a Ekaterinburg, sugli
Urali, vennero tutti fucilati nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 1918 e poi
seppelliti in una fossa comune.
Anastasia, quartogenita di Nicola II
e della moglie Alexandra.
Negli anni ’20 Anna Anderson, una
donna ricoverata in un ospedale
psichiatrico di Berlino dopo un
tentativo di suicidio, affermò di
essere la principessa Anastasia,
scampata al massacro della sua
famiglia.
Negli anni ’90 furono ritrovati i resti
dei
Romanov.
Le
moderne
tecnologie di analisi del DNA
permisero di escludere che Anna
Anderson, morta qualche anno
prima, fosse in realtà Anastasia.
 Misure
autoritarie attuate dai bolscevichi
durante la guerra civile per armare e nutrire
il loro esercito: requisizioni forzate dai
prodotti agricoli, gestione statale di tutte le
industrie (i soviet di fabbrica sono “burattini”
agli ordini dello stato).
 Conseguenze: mercato nero, crollo della
produzione agricola e industriale.
 1919: Terza Internazionale o Comintern
(Internazionale Comunista). Tutti i partiti
socialisti europei, se vogliono partecipare,
devono ispirarsi al modello bolscevico.
 Alla
fine della guerra civile l’economia
sovietica è al collasso, la popolazione soffre
la fame Scontento tra contadini e operai.
 Video: le carestie dopo la Rivoluzione.
 1921: NEP (Nuova Politica Economica)
 Sistema misto:
- settore
statalizzato (banche, trasporti,
grandi industrie ed esportazioni)
- settore libero (piccole e medie imprese,
aziende agricole dei kulaki).
Manifesto sovietico (1923-1925) dei
biscotti prodotti dalla fabbrica Ottobre
Rosso, in vendita presso il grande
magazzino di alimentari Mosselprom, a
Mosca.
Il Mosselprom in una foto d’epoca.
 1922:
nasce l’Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche, in cui le regioni
dell’ex impero zarista (Ucraina, Georgia
Armenia e altre) hanno una parziale
autonomia.
 Diffidenza dei paesi occidentali verso
l’URSS.
 Riforme: lotta all’analfabetismo (scuole,
corsi nelle fabbriche e biblioteche) ma
anche lotta contro la Chiesa ortodossa.
I bolscevichi saccheggiano
le chiese dei loro oggetti sacri.
I metalli preziosi vennero usati
per finanziare le importazioni di
macchinari agricoli e industriali.
Video: persecuzione religiosa
in Russia
Pavel Florenskij (1882-1937) fu sacerdote,
filosofo, matematico e anche ingegnere.
Soprannominato “il Leonardo da Vinci
russo” per l’ampiezza delle sue ricerche,
Florenskij durante la Rivoluzione cercò di
salvare il patrimonio artistico del
Monastero di san Sergio, uno dei più
importanti di tutta la Russia, istituendo un
museo statale.
Negli anni ‘20 venne arrestato e nel 1934
fu deportato nel gulag (campo di lavori
forzati) delle Isole Solovki, nel Mar Bianco.
Fu fucilato nel 1937.
 Anni
di Lenin spesso contrapposti a
quelli successivi, dominati da Stalin.
 In realtà Lenin volle subito instaurare la
dittatura del partito comunista, cioè di
una minoranza che diceva di interpretare
la volontà popolare, e il terrore di massa,
soprattutto tramite la Ceka e le prigioni
del palazzo della Lubjanka, dove i
“nemici della rivoluzione” venivano
torturati.
 Video: l'età di Lenin.
 Alcuni
intellettuali criticarono fin da subito
i metodi violenti dei bolscevichi (ad es.
Gorkij, che accusava Lenin di essere
schiavo di un’idea che voleva imporre a
tutti i costi).
 Ma
molti altri furono inizialmente
affascinati dalla propaganda comunista e
si misero al servizio della rivoluzione. Col
tempo, però, ne restarono delusi.
Ricordiamo il poeta Vladimir Majakovskij,
che si uccise nel 1930.
Ascoltate!
Se accendono le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che qualcuno vuole che esse siano?
Vuol dire che qualcuno chiama perle questi piccoli sputi?
E tutto trafelato,
fra le burrasche di polvere meridiana,
si precipita verso Dio,
teme d'essere in ritardo,
piange,
gli bacia la mano nodosa,
supplica
che ci sia assolutamente una stella,
giura
che non può sopportare questa tortura senza stelle!
E poi
cammina inquieto,
fingendosi calmo.
Dice ad un altro:
«Ora va meglio, è vero?
Non hai più paura?
Sì?!»
Ascoltate!
Se accendono le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che è indispensabile
che ogni sera
al di sopra dei tetti
risplenda almeno una stella?
V. Majakovskij
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