La Russia pre-rivoluzionaria
1905 scoppiò una prima
rivoluzione in seguito a una
guerra col Giappone che
aveva messo in ginocchio il
Paese; tale rivolta però non
comportò
cambiamenti
sostanziali.
la Russia era stata governata per secoli dagli
zar, che esercitavano un potere assoluto; erano
gli unici imperatori a non aver concesso
neppure una Costituzione.
Era una nazione a prevalenza agricola che
versava in una estrema arretratezza, i contadini
costituivano il 70% della popolazione; erano
poverissimi ed erano sfruttati senza possibilità di
miglioramento.
Era in testa alle classifiche europee per
analfabetismo e mortalità infantile.
I primi nuclei operai si stavano formando intorno
alle grandi città.
Nel 1898 fu fondato il partito socialdemocratico
(socialista) russo, poi diviso nell’ala menscevica
(moderata) e bolscevica (radicale).
Guerra civile
1918 - 20
i rivoluzionari dovettero scontrarsi con gli zaristi
(armate bianche) appoggiate da Inghilterra e
Francia, che avevano visto il ritiro della Russia
dalla guerra come un tradimento.
Ne conseguì:
La rivoluzione russa del 1917
- febbraio: come in molti stati europei anche in
Russia nel 1917 si aprì un fronte interno (il popolo
protestava con il governo contro la guerra), qui però
sfociò in una rivoluzione, partita dalla capitale
Pietrogrado, che portò l’immediato l’abbattimento
del regime zarista.
- svolta autoritaria, si instaurò una dittatura
del partito comunista: furono prese misure
straordinarie per controllare la società
come la Ceka, il tribunale rivoluzionario, tutti
i partiti furono messi fuori legge, fu creata da
Trotzkij l’Armata Rossa
Al potere salì un GOVERNO MODERATO, guidato dal
leader menscevico Kerenskij, appoggiato dai
borghesi.
L’errore più grande che commise fu quello di voler
CONTINUARE LA GUERRA.
-
- ottobre: i bolscevichi guidati dal Lenin presero il
potere
Lenin rimase al potere dal 1917 al 1924
Lenin quando scoppiò la rivoluzione si trovava in
esilio, rientrato in patria si mise a capo dei
bolscevichi e non appoggiò il governo provvisorio.
Le linee guida del suo programma esposte nelle
Tesi di aprile:
1) rivoluzione bolscevica
2) pace  firmò la pace di Brest- Litovsk,
lasciando all’Alleanza molti territori
3) potere ai soviet: terra ai contadini e
fabbriche controllate dagli operai
1922 fu creata l ‘ URSS, l’Unione
delle
Repubbliche
Socialiste
Sovietiche, cioè l’unione di tutti i
territori dell’ ex impero zarista.
Il potere era affidato al congresso
dei Soviet ma in sostanza era
gestito in modo autoritario dal
partito Comunista
comunismo di guerra cioè una politica
economica energica e autoritaria:
1) nazionalizzazione delle industrie per
produrre armi
2) requisizioni forzate dei prodotti agricoli
per i soldati
Nel ‘21 il malcontento esplose e fu varata
la NEP (nuova politica economica) con lo
scopo di riattivare la produzione agricola e
di favorirne l’afflusso verso le città. Ai
contadini si concedeva di vendere sul
mercato le eccedenze e fu possibile
avviare una piccola attività privata.
L’Unione Sovietica deriva il suo
nome dai Soviet cioè degli
organismi rivoluzionari espressi
direttamente dai lavoratori;
presero vita subito allo scoppio
della rivoluzione ma dovettero
cedere il loro potere al partito
Comunista.
Fu Lenin a stabilire il nome
Comunismo per il
socialismo bolscevico.
Nella Comintern (riunione di
tutti i partiti comunisti) del
1920 stabilì le norme per
l’adesione al Comunismo
degli altri partiti europei; ma
nei paesi europei tali partiti
ottennero poco successo.