La Russia zarista
La Rivoluzione di Febbraio
La Rivoluzione di Ottobre
La guerra civile
La nascita dell’URSS
 Paese
ancora arretrato, nonostante
l’abolizione della servitù della gleba.
 Industrializzazione ancora scarsa.
 Comunicazioni difficili in un paese così
vasto (si cerca di migliorare il problema
costruendo la Transiberiana).
 Autocrazia dei Romanov.
popolazione insoddisfatta, idee
anarchiche o comuniste molto diffuse.
 Nicola
II nel 1894 eredita il trono da
Alessandro III, zar dal pugno di ferro.
 È molto meno deciso del padre e poco
interessato alla politica.
 Mantiene il modello autoritario dei
predecessori: censura sui libri stranieri e
polizia segreta.
 Ma per un debole come lui è difficile
tenere la situazione sotto controllo.
Nicola II e la sua famiglia nel 1913
 Dal
1904 due correnti nel partito
socialdemocratico:
 menscevichi ( = minoranza) → la Russia è
pronta per una grande rivoluzione
operaia.
 bolscevichi (= maggioranza) → il popolo
non è pronto, servono dei “rivoluzionari
di professione” che prendano il potere,
per poi darlo al popolo.
Lenin era a capo
dei Bolscevichi.
Fratello di un
anarchico
condannato a
morte, deve
riparare all’estero
per sfuggire alla
cattura.
 1905: sconfitta
della Russia contro il
Giappone → proteste a san Pietroburgo.
 Nicola II fa sparare sulla folla disarmata,
centinaia di morti.
 Finisce il mito dello zar “padre del
popolo russo”.
 Nicola II istituisce la Duma (=
parlamento), ma le elezioni sono a
suffragio censitario e lo zar può sostituire
coloro che non sono di suo gradimento.
La domenica di sangue al Palazzo d’Inverno
 Armamenti
arretrati, cavalleria poco utile
contro le moderne mitragliatrici.
 Difficoltà nello spostare le truppe per
l’arretratezza delle vie di comunicazione.
 Ufficiali incapaci di adattarsi alle
caratteristiche della guerra di posizione.
→ molte sconfitte → malcontento nelle
truppe e diserzioni.
 Scarsità di cibo e combustibile nelle
città→ popolazione allo stremo.
La cavalleria dei Cosacchi, il reparto migliore dell’esercito russo.
 23
Febbraio 1917: insurrezione a San
Pietroburgo. L’esercito non spara sulla folla
ma si unisce ai manifestanti.
 Violenza della folla contro i simboli della
monarchia e verso i funzionari del
governo.
 Rivolta spontanea, coglie tutti di sorpresa.
 I socialisti organizzano il Soviet, un organo
di rappresentanza di operai, contadini e
soldati col compito di preparare la
rivoluzione.
 Nicola
II abdica in favore del fratello
Michele, che rifiuta per paura dei
rivoltosi → fine della dinastia Romanov.
 Governo
provvisorio
guidato
dal
principe Lvov e poi dall’avvocato
Kerenskij.
 Due poteri distinti in Russia: Soviet e
governo.
 Errori del governo: mancata riforma
agraria e prosecuzione della guerra.
Attacco alla polizia zarista
durante i primi giorni della
rivoluzione
Alexander
Kerenskij,
capo del
governo
provvisorio.
Nicola II nei giorni successivi
all’abdicazione.
 Aprile
1917: Lenin torna in Russia.
 Tesi
di Aprile:
abolire il governo
provvisorio, dare tutto il potere ai Soviet.
 Nel Soviet di Pietroburgo i bolscevichi sono
sempre più potenti, molti soldati sono dalla
parte di Lenin.
 Ottobre 1917: assalto dei bolcevichi al
Palazzo d’Inverno  arrestati i membri del
governo provvisorio.
 Il popolo non si accorge quasi di nulla!
Soldati con bandiere rosse sulle
baionette. Nella Rivoluzione di
Febbraio l’esercito, inviato a
reprimere la rivolta, si unì ai ribelli.
Una grande folla accoglie
Lenin alla stazione. Il suo
ritorno dalla Svizzera fu
favorito dalla Germania,
che sperava in un ritiro
della Russia dalla guerra.
Assalto al Palazzo d’Inverno,
dimora dello zar e, nel 1917,
sede
del
governo
provvisorio.
San
Pietroburgo
aveva
cambiato
nome
in
Pietrogrado nel 1914. Nel
1924 assunse quello di
Leningrado. Dal 1991 ha
ripreso il nome di San
Pietroburgo.
Il Palazzo d’Inverno oggi
Dall’incrociatore Aurora fu sparato il colpo
che diede il segnale per l’assalto al Palazzo d’Inverno
 Le
elezioni per l’Assemblea Costituente,
decise dal governo provvisorio, si
tengono lo stesso a Dicembre.
 Vittoria dei socialdemocratici, ai
bolscevichi solo il 25% dei voti.
 All’apertura dei lavori dell’assemblea
costituente, le “guardie rosse” occupano
la sala e impediscono la riunione.
 La Costituente viene sciolta, potere a
Lenin.
 Industrie
in mano ai Soviet degli operai, ma gli
stipendi vengono abbassati.
 Campagna collettivizzate: le terre vengono
distribuite ai contadini, che però hanno
l’obbligo di consegnare il raccolto allo stato
comunista (che lo paga poco.)
 Ceka (polizia segreta), campi di
concentramento per gli oppositori dei
bolscevichi.
 Persecuzione della Chiesa ortodossa.
Lenin istituisce una dittatura.
I bolscevichi saccheggiano
le chiese dei loro oggetti
sacri.
I metalli preziosi vennero usati
per finanziare le importazioni
di macchinari agricoli e
industriali.
Pavel Florenskij (1882-1937) fu sacerdote,
filosofo, matematico e anche ingegnere.
Soprannominato “il Leonardo da Vinci
russo” per l’ampiezza delle sue ricerche,
Florenskij durante la Rivoluzione cercò di
salvare il patrimonio artistico del
Monastero di san Sergio, uno dei più
importanti di tutta la Russia, istituendo un
museo statale.
Negli anni ‘20 venne arrestato e nel 1934
fu deportato nel gulag (campo di lavori
forzati) delle Isole Solovki, nel Mar Bianco.
Fu fucilato nel 1937.
 Marzo
1918: Armistizio con La Germania
 Trattato di Brest-Litovsk  la Russia
perde la l’Ucraina, i Paesi Baltici, la
Finlandia e parte della Bielorussia. Ù
 Deve inoltre versare alla Germania un
enorme contributo in viveri, materie
prime e oro.
 Secondo Lenin è un sacrificio necessario
per salvare la rivoluzione.
 1918-1920:
scontro tra Armate Rosse e
Armate Bianche  guerra civile.
 Armate Rosse = esercito rivoluzionario dei
seguaci di Lenin, guidati da Trockij.
 Armate Bianche = sostenitori dello zar e
del governo provvisorio, guidati dal
generale Kornilov.
 Sequestro dei raccolti per sostenere
entrambi gli eserciti → carestia diffusa.
 Assassinio di Nicola II e famiglia (1918).
Anastasia, quartogenita di Nicola II
e della moglie Alexandra.
Negli anni ’20 Anna Anderson, una
donna ricoverata in un ospedale
psichiatrico di Berlino dopo un
tentativo di suicidio, affermò di
essere la principessa Anastasia,
scampata al massacro della sua
famiglia.
Negli anni ’90 furono ritrovati i resti
dei
Romanov.
Le
moderne
tecnologie di analisi del DNA
permisero di escludere che Anna
Anderson, morta qualche anno
prima, fosse in realtà Anastasia.
 Armate
rosse vittoriose per la guida
efficiente di Trockij e perché
controllavano le zone più ricche di
risorse, uomini e vie di comunicazione.
 Armate bianche indebolite dalla scarsa
coesione.
 Francia e Inghilterra non aiutano i
«bianchi» perché già provate dalla Prima
guerra mondiale.
 1922:
nasce l’Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche, in cui le regioni
dell’ex impero zarista (es. Ucraina,
Georgia Armenia) avrebbero dovuto
avere una parziale autonomia.
 In
realtà tutto è sottoposto al controllo di
Lenin e dei suoi uomini.
 La capitale torna ad essere Mosca.
 Fondata
nel 1919.
 Riunisce i partiti comunisti di tutto il
mondo, ma tutti si devono allineare alle
direttive di Mosca.
 Il potere è saldamente nella mani di
Lenin.
V. Tatlin,
Modello del Monumento alla
Terza Internazionale
(opera mai realizzata)
 Anni
di Lenin spesso contrapposti a
quelli successivi, dominati da Stalin.
 In realtà Lenin volle subito instaurare la
dittatura del partito comunista, cioè di
una minoranza che diceva di interpretare
la volontà popolare, e il terrore di massa,
soprattutto tramite la Ceka e le prigioni
del palazzo della Lubjanka, dove i
“nemici della rivoluzione” venivano
torturati.
 Video: l'età di Lenin.
 Alcuni
intellettuali criticarono fin da subito
i metodi violenti dei bolscevichi.
 Ma
molti altri furono inizialmente
affascinati dalla propaganda comunista e
si misero al servizio della rivoluzione. Col
tempo, però, ne restarono delusi.
 Ricordiamo il poeta Vladimir Majakovskij,
celebrato come il «cantore della
rivoluzione», che si uccise nel 1930.
Ascoltate!
Se accendono le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che qualcuno vuole che esse siano?
Vuol dire che qualcuno chiama perle questi piccoli sputi?
E tutto trafelato,
fra le burrasche di polvere meridiana,
si precipita verso Dio,
teme d'essere in ritardo,
piange,
gli bacia la mano nodosa,
supplica
che ci sia assolutamente una stella,
giura
che non può sopportare questa tortura senza stelle!
E poi
cammina inquieto,
fingendosi calmo.
Dice ad un altro:
«Ora va meglio, è vero?
Non hai più paura?
Sì?!»
Ascoltate!
Se accendono le stelle,
vuol dire che qualcuno ne ha bisogno?
Vuol dire che è indispensabile
che ogni sera
al di sopra dei tetti
risplenda almeno una stella?
V. Majakovskij