Le rivoluzioni in Russia
La nascita dell’URSS
La Russia tra ’800 e ’900:
situazione economica, politica e
sociale
Un paese agricolo
 All’inizio del ’900 l’82% della popolazione vive
ancora nella campagne:
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La terra appartiene a pochissime famiglie aristocratiche
Ci sono pochi contadini arricchiti (“kulaki”)
La maggior parte dei contadini dispongono di terre
insufficienti
Esistono ancora forme di comunismo agrario (sistema
dei “mir”).
L’industrializzazione
 La Russia era in pieno decollo industriale
(anche se le sue potenzialità erano ben lungi
dall’essere sfruttate).
 Lo sviluppo era stato possibile grazie
all’intervento statale e al capitale straniero
(Germania, Francia, Inghilterra).
 Mancava perciò un solido ceto borghese.
L’autocrazia zarista
 La Russia rappresentava ancora il bastione
dell’assolutismo dello zar che si reggeva
sull’aristocrazia, sull’esercito, sulla burocrazia e
sulla chiesa ortodossa.
 Nell’800 l’opposizione si era incarnata nel
populismo, difensore dei valori del mondo
contadino e slavo, operante attraverso il
terrorismo.
La divisione POSDR
 Nel congresso del 1903 si separano:
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Bolscevichi (maggioranza): auspicano un partito di
militanti, disciplinata avanguardia rivoluzionaria (leader:
Lenin).
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Menscevichi (minoranza): mirano ad un partito di massa
sul modello tedesco, aperto al dibattito, e alla trasformazione
riformistica della società (leader: Martov).
• Vladimir Il’ič
Ul’janov, detto
Lenin
(1870-1924)
Le rivoluzioni
del 1905 e del 1917
La rivoluzione del 1905
 Le sconfitte del 1905 creano scontento: si
diffondono scioperi, ribellioni contadine,
ammutinamenti.
 Lo zar Nicola II (1894-1917) è costretto a
concedere un parlamento (“duma”).
 Le speranze liberali son presto deluse: le dume,
contrarie allo zar, vengono sciolte.
 La riforma agraria produce dissensi e malcontenti.
Febbraio 1917
 La Russia non resiste al logoramento imposto
dal conflitto mondiale:
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sul fronte si susseguono le sconfitte;
all’interno la struttura economica collassa: gli
approvvigionamenti diventano impossibili, seguono
scioperi e manifestazioni.
 Nel marzo 1917 a Pietrogrado le truppe incaricate
della repressione fraternizzano con gli insorti.
Nicola II è costretto ad abdicare.
Le tesi di aprile
 Ritornato in patria con l’aiuto del governo tedesco
Lenin propone le sue “tesi”:
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“Tutto il potere ai soviet”: si può passare alla rivoluzione
proletaria senza attendere il completamento della
rivoluzione borghese.
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Nazionalizzazione delle terre.
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Fine della guerra imperialista.
 Le tesi rispondevano alle attese e alle speranze
del proletariato.
La rivoluzione di ottobre
 Alla vigilia del congresso dei soviet i bolscevichi
assaltano la sede del governo e conquistano il
potere (6-7 novembre).
 Pur minoritari i bolscevichi si rifiutano di venire
a patti con menscevichi e socialrivoluzionari.
 Il nuovo governo (Lenin, Trockij, Stalin) abolisce la
grande proprietà fondiaria e avvia la trattativa
di pace.
La dittatura bolscevica e la
costruzione dell’URSS
Il potere bolscevico
 L’assemblea costituente viene sciolta dopo la
prima riunione (18/01/1918) in quanto “roccaforte
della borghesia”.
 Inizia la persecuzione degli oppositori: viene
creata una polizia politica (“Ceka”). con ampi
poteri discrezionali.
 La produzione agricola e industriale viene posta
sotto il controllo dello stato.
La guerra civile (1918-22)
 La Russia attraversa enormi difficoltà
economiche (5 milioni di morti per fame).
 Subisce l’attacco delle “armate bianche”: ex
zaristi e borghesi sostenuti dagli eserciti dell’Intesa
e dalla Polonia.
 L’Armata rossa, organizzata da Trockij ottiene
una miracolosa vittoria:
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i “bianchi” non hanno alternative da offrire;
i governi dell’Intesa temono disordini sociali.
• Lev Trockij
(1879-1940)
sconfigge il
“drago” della
controrivoluzione
La fine dei Romanov
• Nicola II e i tutti
i suoi familiari
furono uccisi dai
bolscevichi nel
corso della
guerra civile
(Ekaterinburg,
17 luglio 1918).
La nuova politica economica
 Nel 1921 Lenin decide porre fine alla fase del
“comunismo di guerra”.
 Con la “NEP” si reintroducono il libero
commercio e la proprietà privata.
 Il tentativo ha successo: la produzione torna a
crescere.
 All’esterno si ha l’impressione di un fallimento
dell’esperimento comunista, ma si tratta di una
strategia transitoria.
Lo stato totalitario
 Il compromesso in economia non ha un riflesso sul
piano politico.
 Negli anni della NEP si completa la costruzione del
regime dell’URSS (1924) in cui si ha
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apparenza federale e democratica (“sovietica”)
ha un netto prevalere del potere centrale
una piena identificazione dello Stato con il partito unico,
quello comunista.
La morte di Lenin
 Colpito nel 1922 da
una malattia
cerebrale, Lenin
morì nel 1924.
 Il suo corpo venne
mummificato ed
esposto alla
pubblica
venerazione