01 Copertine bolle

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Pubblicazioni Scientifiche Internazionali – Journals
La pillola durante
il pasto
Enzimi d'origine batterica per frammentare il glutine.
Scarsi i risultati in vivo
Tarcisio Not
Board Comitato
Scientifico AIC
L
a reattività del soggetto celiaco
verso il glutine costituisce il punto
centrale dell'infiammazione sistemica durante la dieta libera.
Questa molecola è composta da due famiglie di proteine, le gliadine e le glutenine, a loro volta suddivise in altre sottostrutture proteiche. Ognuna di queste proteine, ed in particolare le gliadine, sono in
grado di attivare il sistema immunitario anche quando vengono parzialmente digerite durante la digestione. Sono sufficienti
piccoli frammenti proteici composti da 4-9
aminoacidi per sostenere attivamente
l'infiammazione intestinale. Il nostro apparato gastro-intestinale non è fornito di enzimi capaci di separare in singoli aminoacidi
o in coppie di aminoacidi queste proteine e
di fatto renderle atossiche per il celiaco.
Per questo la sola terapia è la dieta senza
glutine.
In questi ultimi 10 anni, si è fatta strada
l'idea e la sperimentazione di far digerire
completamente questo insieme di proteine da parte di enzimi d'origine batterica in
grado di frammentare il glutine ed eliminare la sua forza immunogenica.
Gli enzimi derivati dal batterio Flavobacterium menigosepticum sono stati i primi
ad essere purificati e testati in vitro (Science 2002;297:2275).
Le prime osservazioni mostrarono un effetto di degradazione dipendente dalla durata e dalla concentrazione di questi enzimi-batterici. Per digerire completamente i
frammenti composti da 33 aminoacidi era
necessario una elevata concentrazione
dell'enzima (100-500 U/mL per 200 microgrammi di proteina) e un tempo
d'incubazione di circa tre ore (Gastroenterology 2005;129:786) per prevenire
l'attività infiammatoria di questi frammenti.
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L'esposizione al glutine pretrattato con
questi enzimi di soggetti celiaci non ha fornito dati certi sulla prevenzione
dell'infiammazione intestinale, sia per la
modesta numerosità dei soggetti coinvolti
(20 celiaci), sia per l'elevata positività agli
anti-transglutaminasi (8/20) e dei test di assorbimento intestinale (5/20) registrati prima dello studio. Comunque, tra i soggetti
trattati con il glutine il test di assorbimento
è peggiorato in 5/8 mentre tra quelli trattati
con il glutine frammentato dagli enzimi 3/8
sono peggiorati (Clin Gastroenterol Hepatol 2005;3:687).
Sulla base di queste esperienze, sono
stati individuati altri enzimi, questa volta
derivati da cellule fungine di Aspergillus niger, che mostrano una elevata e rapida attività digestiva ed una elevata resistenza
all'ambiente acido dello stomaco.
Per dimostrare la funzionalità di questi
nuovi enzimi è stato realizzato un ingegnoso modello in vitro che simula
l'apparato gastro-intestinale, con la sola
esclusione del colon. Stomaco e intestino
tenue sono rappresentati da un sistema dinamico a flusso continuo di liquidi, sali, enzimi, acidità e temperatura proprie di questi distretti anatomici (Gut 2008;57:25).
L'omogeneizzato di un menu composto
da un hamburger (contenente 50 g di pane, carne, ketchup, patatine fritte) e un bicchiere di soda miscelati agli enzimi di origine fungina è stato introdotto in questo sistema e sono state misurate a tempi diversi e nei vari distretti la concentrazione delle gliadine e glutenine. Dopo 120 minuti la
CN 2-2013
digestione del glutine è risultata quasi totale, con la presenza di tracce delle sole glutenine. Il medesimo esperimento in vivo,
basato su un menu con hamburger miscelato o no agli enzimi fungini ed offerto a 14
celiaci non ha purtroppo prodotto alcuna
differenza in termini di sintomi (diarrea, flatulenza, crampi addominali) e concentrazione degli anticorpi anti-transglutaminasi
tra i soggetti esposti al pasto trattato con
gli enzimi e quelli esposti ad un pasto non
trattato (relazione del prof. F. Koning al
congresso AIC di Firenze, 29-31 March
2012).
I primi dati sperimentali sono molto interessanti anche se l'applicazione in vivo
non fornisce ancora il risultato atteso. Sicuramente studi futuri potranno verificare
quali concentrazioni enzimatiche, in rapporto alla quantità di glutine presente in un
menu, sono necessarie per garantire la digestione totale del glutine già nello stomaco e soprattutto determinare la sicurezza
per il paziente dei vari dosaggi enzimatici
efficaci per rendere atossico il glutine.
Glossario
Aminoacidi: molecole che si legano in
catena l'una dietro all'altra per costruire le
proteine. Gli aminoacidi sono 20 e tutti differenti l'uno dall'altro, così da formare un
infinito numero di proteine diverse tra loro.
L'articolo è visionabile anche sul sito AIC
www.celiachia.it/AIC E CELIACHIA/La Celiachia/Pubblicazioni clinico-scientifiche AIC
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