Formula
 nei composti ionici: prima la formula del catione, poi dell’anione
 nei composti non ionici: formula unica
 formula del complesso tra parentesi [
] con la carica in alto a destra,
(qualora venga indicato solamente il complesso e non tutto il composto)

per primo il simbolo del metallo (o dell’atomo centrale)

poi la formula dei leganti anionici (in ordine alfabetico secondo il simbolo
dell’atomo donatore)

poi la formula dei leganti neutri (in ordine alfabetico)

poi la formula dei leganti cationici (in ordine alfabetico)
(la formula dei leganti complicati può essere sostituita da abbreviazioni)
(facoltativi)
 prefissi iniziali che danno informazioni sull’isomeria geometrica (cis, trans,
mer, fac) e ottica ((+)-, (-)-, ∆-, Λ-)
 prefisso µn- prima della formula del legante
 prefisso ηn- prima della formula del legante, preceduto a sua volta da numeri
posizionali (in caso di dubbio)
 suffisso kn X dopo la formula del legante (X : simbolo dell’elemento in
corsivo)
Abbreviations in common use
Nome
 nei composti ionici: prima il nome del catione, poi dell’anione
 nei composti non ionici: nome formato da un’unica parola
Nel nome del complesso:

per primi i nomi dei leganti a ponte

poi i nomi degli altri leganti, in ordine alfabetico escludendo i prefissi numerici
del legante


terminazione del nome del legante anionico: ito, ato

terminazione del nome del legante anionico: uro cambia in o

terminazione del nome dei leganti radicali organici: il

terminazione del nome del legante cationico: io

terminazione del nome per leganti neutri, inorg. e organici: nessuna
per ultimo il nome del metallo (atomo centrale)

terminazione del metallo: ato (complesso anionico)

terminazione del metallo: nessuna (complesso neutro o cationico)
 stato di ossidazione del metallo (atomo centrale) indicato per ultimo con un
numero romano oppure 0 (tra parentesi rotonde) (metodo Stock)
 carica del complesso indicata per ultima con un numero arabo, seguito da ± ,
oppure 0 (tra parentesi rotonde) (metodo Ewens–Basset) (metodo migliore)

prefissi numerici bis, tris, tetrakis, prima del nome del legante (racchiuso in
parentesi rotonde), oppure prefissi di, tri, tetra, prima del nome del legante
(senza parentesi)

prefissi numerici di, tri, tetra, prima del nome del metallo
(facoltativi)
 prefissi iniziali che danno informazioni sull’isomeria geometrica (cis, trans,
mer, fac) e ottica ((+)-, (-)-, ∆-, Λ-)
 prefisso µn- prima del nome del legante
 prefisso ηn- prima del nome del legante, preceduto da numeri posizionali di
apticità, oppure prefisso triapto, tetraapto, pentaapto
 suffisso kn X dopo il nome del legante (X : simbolo dell’elemento in corsivo)
Block, Powell, Fernelius – Inorganic Chemical Nomenclature – Ed.A.C.S.

Nome del composto indicante la composizione
[Pt(NH3)6]4+
esamminoplatino(4+)
[Cr(CN)6]3-
esaciano-k1C-cromato(3-)
[Be(acac)2]
bis(2,4-pentandionato-k2O,O’)berillio (0)
[Co(CO3)(en)2]+
carbonato-k2O,O’-bis(1,2-etandiammina-k2N,N’)cobalto(1+)
[Pt Cl2{H2NCH2CH(NH2)CH2NH3}]+
dicloro[(2,3-diamminopropil-k2N,N’-ammonio]platino(1+)
[Co(N3)(NH3)5]SO4
pentamminotriazocobalto(2+) solfato

Nome del composto indicante la composizione + la stereochimica dei
leganti (geometrica : cis, trans, fac, mer)
N.B. La stereochimica dei leganti può essere data con la numerazione IUPAC
N.B. In aggiunta può essere indicata la chiralità (R o ∆, S o Λ)
Denticità di un legante
 il numero totale (N) di atomi donatori del legante, con interazioni di tipo σ,
è la denticità totale del legante.

quando un legante usa n atomi donatori è possibile, dopo il nome o la
formula del legante, indicare la denticità parziale con il suffisso kn seguito
dal simbolo in corsivo dell’elemento donatore
es:
trimetilammina - k1N
(monodentato)
1,2-etandiammina - k2N,N’
(bidentato chelante)
1,2-etandiammina - k1,k1N,N’
(bidentato non chelante)
bis(2-aminoetil)ammina - k3N,N’,N’’
(tridentato chelante)
etilendiamminotetracetato - k6N,N’,O,O’,O’’,O’’’ (esadentato chelante)
tiocianato - k1N
(monodentato tramite N)
tiocianato - k1S
(monodentato tramite S)
Apticità di un legante
 il numero totale (N) di atomi del legante, con interazioni di tipo π, è la
apticità totale del legante.

quando un legante usa n atomi adiacenti è possibile, prima del nome o
della formula del legante, indicare la apticità parziale con il prefisso ηnoppure n-apto seguito dalla formula o dal nome del legante
es:
pentaapto-ciclopentadienile
,
η5 - C5H5
diaptodiapto-1,5 cicloottadiene
,
η2,η2 – C8H12
triapto-allile
,
η3-C3H5

un legante a ponte tra n atomi viene indicato con il prefisso µn (mu n)
(se n = 2 si può omettere n)
es:
mu due-cloro
,
µ-Cl
Esempi di composti con apticità varie: