LEGAME DATIVO E FORMAZIONE DEI COMPLESSI DI COORDINAZIONE Strettamente collegato con i metalli di transizione è il legame dativo o legame di coordinazione. Quando due atomi si uniscono tra loro con un legame covalente, ma la coppia di elettroni che forma il legame è fornita da uno solo dei due (donatore ) all'altro (accettore), il legame che si forma è detto dativo. L'atomo accettore partecipa al legame mettendo in comune uno o più orbitali vuoti. Un esempio è dato dalla molecola dell’ammoniaca (NH3). L’ammoniaca possiede sull’atomo d’azoto un doppietto di elettroni esterni non impegnati in legami ma contenuti all’interno di un orbitale p. L’ammoniaca può quindi formare legami dativi con atomi o cationi capaci di ricevere coppie di elettroni. In genere si tratta di metalli della serie di transizione che possiedono orbitali d vuoti. I complessi dei metalli di transizione sono specie chimiche in cui alcuni anioni o molecole neutre, dette leganti, sono coordinati ad un atomo o ad uno ione di un metallo di transizione dando origine ad una grande varietà di geometrie e di stati di ossidazione. LEGAME DATIVO E FORMAZIONE DEI COMPLESSI DI COORDINAZIONE Viene definito numero di coordinazione il numero di gruppi direttamente legati al metallo centrale. Il ferro, ad esempio, nello stato di ossidazione +2 reagisce con gli ioni cianuro, CN-, in soluzione acquosa formando lo ione complesso [Fe(CN)6]4- in cui gli ioni cianuro sono direttamente legati al ferro con una geometria ottaedrica. + FeCl3 Blu di Prussia Alcuni leganti si possono legare ad un catione metallico centrale in più di una posizione di coordinazione. I leganti che si uniscono ad uno ione metallico in più di una posizione di coordinazione sono detti leganti polidentati o leganti chelanti. Il complesso risultante viene detto chelato. Alcuni esempi di leganti che si legano in due posizioni di coordinazione sono lo ione ossalato (abbreviato in ox) e l’etilendiammina (abbreviato in en). Il legame di un legante chelante può essere immaginato come una pinza con leve molecolari che attanaglia lo ione metallico. Un legante chelante che si lega in due posizioni di coordinazione del metallo viene detto bidentato; uno che si lega in tre posizioni viene detto tridentato, e così via. Lo ione etilendiamminotetracetato, EDTA4-, è l’esempio meglio conosciuto di legante esadentato. Lo ione etilendiamminotetracetato, EDTA4-, è l’esempio meglio conosciuto di legante esadentato. L’EDTA lega fortemente un gran numero di ioni metallici ed ha una gran varietà di impieghi. Viene usato come antidoto contro l’avvelenamento da metalli pesanti, come piombo o mercurio; come conservante alimentare grazie all’azione complessante e disattivante sugli ioni metallici che catalizzano le reazioni di deterioramento del cibo; come reagente in chimica analitica nella determinazione della durezza delle acque; nel restauro come complessante del calcio per la rimozione di incrostazioni calcaree, in questo caso viene utilizzato il sale bisodico dell’acido per garantire un grado di acidità non troppo invasivo per i manufatti su cui si va ad applicare.