22/05/2008 12.00 Pagina 45 Economia e crescita Pil: l’incremento è contenuto Si rafforza la Corona ma le esportazioni restano il traino principale Patrik Rožumberský, Economista, UniCredit Bank Czech Republic, a.s. L’anno 2007 è stato già il terzo anno di seguito nel quale la crescita del prodotto interno lordo (PIL) ha superato il 6% della dinamica infrannuale. Nello stesso quarto trimestre è cresciuto del 6,6% accelerando il proprio ritmo dal 6,3% del trimestre precedente. Questa accelerazione ha permesso una bilancia del commercio estero in miglioramento, che ha superato il rallentamento della domanda interna. Il raffreddamento della crescita dei consumi complessivi rispetto al terzo trimestre però è stato però moderato, ove la diminuzione della dinamica del consumo interno è stata compensata da alcuni costi singoli del settore statale. Dopo che la Banca nazionale ceca (CNB) ha aumentato in febbraio i tassi di interesse di 25 punti e l’anno scorso dell’uno per cento, in marzo e anche maggio ha lasciato il proprio tasso base a 3,75%, con un rapporto di voti di 6 – 1. Un membro del consiglio bancario ha votato ogni volta per un ulteriore inasprimento della politica valutaria del quattro per cento. Sembra poichè i rischi pro e contro inflazione rimangono enormi, la Banca nazionale ceca sia passata alla tattica dell’attesa. L’inflazione naturalmente ha già raggiunto il proprio limite superiore, ma i timori che la spirale inflazionistica si metta in moto permangono. Il continuo rafforzamento della corona per la Banca nazionale ceca è stato visibilmente l’argomento principale contro un ulteriore aumento dei tassi. La corona godrà ancora della reputazione di „porto sicuro“ sfruttando l’insicurezza globale. Poichè il suo intenso rafforzamento finora non ha avuto un impatto visibile sull’economia nazionale, le conseguenze negative si manifesteranno pienamente più tardi. Questi timori hanno portato la Banca nazionale ceca e il Ministero delle finanze a concludere un accordo il cui scopo è quello di abbassare la pressione nei confronti di un ulteriore rafforzamento della corona indirizzando tutte le operazioni in valuta straniera del settore pubblico fuori del mercato dei titoli. Il rallentamento economico globale finora non si è manifestato sul rendimento dell’Economia ceca. Nonostante l’attività di esportazione rimanga a stento totalmente Economia e finanza er51_03.qxp immune, speriamo sempre in un moderato contributo positivo delle esportazioni nette ad una crescita del PIL per quest’anno. Da parte della domanda interna ci attendiamo che la forte crescita in corso degli investimenti fissi si porterà all’ombra di una più debole formazione delle rimanenze e un languente consumo privato. Di conseguenza, supponiamo che la crescita del PIL di quest’anno su base infrannuale subirà un rallentamento dal 6,5% dello scorso anno ad un 4%. Anche nonostante la graduale diminuzione, l’inflazione probabilmente per tutto quest’anno rimarrà molto al di sopra dell’obiettivo del 3% della Banca nazionale ceca. Nonostante il nostro scenario tenga conto che fino a fine anno i tassi di interesse non cresceranno più, la possibilità di un ulteriore inasprimento della politica valutaria è, nonostante tutto, sempre in gioco. Prevediamo che quest’anno il governo non riuscirà a ricollegarsi al trend di una graduale riduzione del deficit dei bilanci pubblici degli ultimi tre anni. I costi governativi integrativi richiedono in particolare la necessità di suddividersi per il finanziamento dei programmi UE. 45