P{x < X =£ x + dx\y < Y < y + dy}

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282
Capitolo 6
Leggi congiunte di variabili aleatorie
= P{x &lt; X =&pound; x + dx\y &lt; Y &lt; y + dy}
In altri termini, per valori piccoli di dx e dy, fx\y(x\y}dx rappresenta la probabilit&agrave; condizionata che ^appartenga all'intervallo (x, x + dx), dato che Y appartiene all'intervallo (y, y + dy).
Attraverso la densit&agrave; condizionata possiamo definire la probabilit&agrave; condizionata di
eventi associati a una variabile, quando &egrave; noto il valore di una seconda variabile. Cio&egrave;,
se X e Y sono variabili congiuntamente continue, allora per ogni sottoinsieme A della
retta reale,
P{XeA\Y
= y} =
ffX&Igrave;Y(x\y)dX
JA
In particolare, ponendo A = (-00, a], possiamo definire la funzione di distribuzione
condizionata di X dato Y = y, ponendo
s a\Y = y} = !
fxly(x\y)dx
J-oo
II lettore noter&agrave; che, utilizzando le idee sopra enunciate, saremo in grado di ottenere delle espressioni trattabili per probabilit&agrave; condizionate, nelle quali l'evento che
condiziona (ovvero {Y = y}) ha probabilit&agrave; nulla.
Esempio Sa. Supponiamo che la densit&agrave; congiunta di X e y sia data dalla funzione
.,
Jf x(2 ~ x - y)
(O
f i r v i = \ 'y)
0&lt;*&lt;l,0&lt;y&lt;l
altrimenti
Si calcoli la densit&agrave; condizionata di X dato y = y, dove O &lt; y &lt; 1.
Soluzione Per 0 &lt; j &lt; l , 0 &lt; y &lt; l , abbiamo che
x(2-x-y)
fo x(2- x - y) dx
x(2-x-y)
l-y/2
4 - 3y
Esempio 5b. Supponiamo che la densit&agrave; congiunta di X e Y sia data dalla funzione
{
-X/y -y
O &lt; x &lt; oo,0 &lt; y &lt; oo
y
O
altrimenti
6.5
Distribuzioni condizionate: il caso continuo
283
Si calcoli P{X &gt; &Igrave;\ = y}.
Soluzione Per iniziare calcoliamo la densit&agrave; condizionata di X dato Y = y.
fx\y(x\y)
=
fy(y)
e-*/ye-y/y
Quindi
r&deg;i
P{X &gt; 1|Y = y} = \-
Esempio 5c. La distribuzione normale bivariata. Una delle pi&ugrave; importanti distribuzioni congiunte &egrave; la normale bivariata: diciamo che le variabili aleatorie X, Y hanno
una distribuzione normale bivariata di costanti p,x, ^y, ax &gt; O, ay &gt; 0,-1 &lt; p &lt; 1, se la
loro distribuzione congiunta &egrave; data, per ogni -oo &lt; x,y &lt; oc, da
f(x,y) =
1
1-Kaxay^ / I _ p 2
ty-^y^
(
ay
)
CX P)
^f
.
( 2(1 -p 2 )
axay
&quot;/*-^
1
Calcoliamo ora la densit&agrave; condizionata di X dato Y = y. Nel fare ci&ograve;, raccoglieremo nelle successive formule tutti i termini che non dipendono da x e li rappresenteremo con la costante C,. La costante finale si ottiene ricordando che
f(*,y)
fy(y)
= C3exp\
L-P 2 )
6.1
Funzioni di distribuzione congiunte
= I
I
f(x,y)dydx
JA 7-oo
= ! fx(x)dx
JA
dove
fx(x)=
!
f(x,y)dy
7-00
&egrave; perci&ograve; la densit&agrave; (marginale) della variabile aleatoria X.
In maniera analoga, la densit&agrave; (marginale) di Y &egrave; data da
fy(y) = I f(*,y)dx
7-00
Esempio le.
La densit&agrave; congiunta di X e Y &egrave; data da
~xe~2y
0&lt;Jt&lt;oo,0&lt;y&lt;oo
altrimenti
Si calcolino (a) P{X &gt; l,Y &lt; I}, (b) P{X &lt; Y}, e (e) P{X &lt; a}.
Soluzione
1
(a) P{X &gt; l,Y &lt; 1} = /
/&gt;&deg;=
/
Jo J\ 2&lt;rM -e-
dy
'o
i
(b) P{X &lt; Y} =
fi
oo
2e-xe~2ydxdy
ry
/ 2e-*eJo
oo
2e~2y(l -
/
OO
/
y&raquo;OO
2e~2ydy -
I
Jo
2e^ dy
253
254
Capitolo 6
Leggi congiunte di variabili aleatorie
r r&deg; 2e~,
(e) P{X &lt; a} = I I
Jo Jo
2ye-&quot;dydx
= 1 - e~a
Esempio Id. Si consideri un cerchio di raggio R e supponiamo di scegliere a caso un
punto dentro il cerchio in modo tale che tutte le regioni di uguale area interne al
cerchio abbiano uguale probabilit&agrave; di contenere il punto. (In altre parole, il
punto &egrave; uniformemente distribuito dentro il cerchio.) Se fissiamo il centro del
cerchio come l'origine di un sistema di assi cartesiani e X e Y rappresentano le
coordinate del punto scelto (Figura 6.1), segue che, essendo (X, Y) un punto
scelto a caso e in modo uniforme, la densit&agrave; congiunta di A&quot; e Y &egrave; data da
se*2 + y2 &lt; R2
se* + y2 &gt; R2
f(x,y) =
per un qualche e.
(a) Si determini la costante e.
(b) Si determinino le densit&agrave; marginali di A' e Y.
(e) Si calcoli la probabilit&agrave; che D, la distanza dall'origine del punto selezionato,
sia minore o uguale a a.
(d) Si trovi &pound;[&pound;&gt;].
Soluzione
(a) Poich&eacute;
oo
/
&laquo;.o
f(x,y)dydx=l
X) J-CX
segue che
I
dydx = 1
Figura 6.1 Distribuzione congiunta.
6.1
Funzioni di distribuzione congiunte
255
Possiamo calcolare ffx2+ 2^R2 dy dx utilizzando la trasformazione a coordinate polari, o pi&ugrave; semplicemente notando che essa rappresenta l'area del cerchio ed &egrave; quindi uguale a TrR2. Quindi
f(*,y)dy
2
&lt; R2
ed &egrave; uguale a O quando x2 &gt; R2. Per simmetria la densit&agrave; marginale di Y &egrave; data da
2
(e) Per la funzione di distribuzione di D = V X 2 + Y2,la distanza dall'origine,
si ottiene quanto segue: per O s a &pound; R,
FD(a) = P{VX2 + Y2 &lt; a}
= P{X2 + Y2 &lt; a2}
f(X,y)dydx
ira
R2
dove abbiamo utilizzato il fatto che ffxt+ 2Sa2 dy dx &egrave; l'area del cerchio di raggio
a e quindi &egrave; pari a Tra2.
(d) Per il punto (e) otteniamo che la densit&agrave; di D &egrave;
. . 2a
fD(a)=T2
V^a^R
256
Capitolo 6
Leggi congiunte di variabili aleatorie
Quindi
Esempio le.
La densit&agrave; congiunta di X e Y &egrave; data da
_ \e~(x+y}
[O
0&lt;^&lt;oo,0&lt;&gt;'&lt;oo
altrimenti
Si determini la densit&agrave; della variabile X/Y.
Soluzione Iniziarne calcolando la funzione di distribuzione di X/Y. Per a &gt; O,
'X_^
Y ~
II
x/y ^ a, _v &gt; O, y &gt; O
oo
/
pQy
JO
~L
a
-
—QV
e y
a +1
1
a + I
Differenziando otteniamo che la densit&agrave; di X/Y &egrave; data da fx/y(a) ~ l/(a + 1)2&gt;
O &lt; a &lt; oo.
•
Possiamo definire in maniera analoga al caso di due variabile, la distribuzione di
probabilit&agrave; congiunta di n variabili aleatorie. Per esempio, la funzione di distribuzione
congiunta F(a&igrave;,a2,-.., &laquo;„) di n variabili aleatorie XY , X2, • . . , Xn si definisce
F(alta2t...,aa) = P{X^ s a(,X2 &lt;= a2,...,Xn &amp; an}
Inoltre, le n variabili aleatorie sono dette congiuntamente continue se esiste una funzione f(xi ,x2,..., xn), detta densit&agrave; congiunta, tale che per ogni sottoinsieme C dello
spazio delle &laquo;-uple di numeri reali
P{(X,,X2,...,Xn)^C]
= II ••• j
f(Xl,,..,xn)dx,dx2-dxn
(j,,...,j:,r)eC
In particolare, per ogni famiglia di sottoinsiemi Av , A2, ... ,An della retta reale
226
Capitolo 5
Variabili aleatorie continue
P{errore|&egrave; stato inviato O} = P{N &gt; 2.5}
&laquo; 0.041
Confrontando questi risultati con quelli dell'Esempio 4e, vediamo che le probabilit&agrave; di errore sono maggiori quando il rumore &egrave; una variabile di Laplace con
A = 1 che una variabile normale standard.
•
5.5.1
Funzioni di rischio
Sia X una variabile aleatoria continua e positiva, che interpretiamo come il tempo di
vita di qualche oggetto, con funzione di distribuzione F e densit&agrave; /. La funzione di
rischio (hazard rate ofailure rate in inglese) A(/) di F&eacute; definita da
A(f) =
F =1- F
( '
F(t)
Per interpretare \(t), supponiamo che l'oggetto sia sopravvissuto per un tempo / e
cerchiamo la probabilit&agrave; che esso non sopravviva pi&ugrave; d&igrave; un tempo dt. Consideriamo cio&egrave; P{X e (t, t + dt)\X &gt; t}. Ora
(t,t + dt),X
^
'
&gt; t}
*
P{Xe(t,t + d t ) }
P{X &gt; t}
F(t)
A,
dt
Quindi, \(t) rappresenta la probabilit&agrave; condizionata che un oggetto ceda all'et&agrave; t.
Supponiamo ora che la distribuzione del tempo di vita s&igrave;a esponenziale. Allora, per
l'assenza di memoria, si ha che la distribuzione del tempo di vita rimanente per un
oggetto di et&agrave; t &egrave; la stessa di quella di un oggetto nuovo. Pertanto \(t) dovrebbe essere
costante. Ci&ograve; si pu&ograve; verificare con le formule in quanto
F(t)
= A
Di conseguenza la funzione di rischio di una variabile esponenziale &egrave; costante. Il parametro A &egrave; spesso chiamato il tasso della distribuzione.
La funzione di rischio determina univocamente la distribuzione F. Infatti, dalla
definizione si ha
A(I) =
T^W
5.5
Variabili aleatorie esponenziali
227
e integrando entrambi i membri si trova
log(l - F(t)) = - / *.(t}dt + k
Jo
o
(
f
1 - F(t) = ekexp&lt;- I \(t)dt
( Jo
Sostituendo con t — O si trova k = O da cui
f
/*'
1
(5-4)
Pertanto la funzione di distribuzione di una variabile aleatoria continua e positiva
si pu&ograve; individuare assegnando la sua funzione di rischio. Ad esempio, se una variabile
aleatoria continua e positiva ha una funzione di rischio affine, cio&egrave; del tipo
\(t) = a + bt
allora la sua funzione di distribuzione &egrave; data da
F(t) = 1 - e-a'-bf'2
e derivando si ottiene la densit&agrave;
f ( t ) = (a + bt)e~(at+b'2t2)
ts O
Nel caso a = O si tratta della densit&agrave; di Rayleigh.
Esempio 5f. Si sente dire spesso che il tasso di mortalit&agrave; tra i fumatori &egrave;, in ogni et&agrave;, il
doppio di quello dei non fumatori. Cosa significa? Significa che un non fumatore
ha il doppio di possibilit&agrave; di sopravvivere per un dato numero di anni rispetto a
un fumatore della stessa et&agrave;?
Soluzione Se \f(t) &egrave; la funzione di rischio di un fumatore di et&agrave; t e A n (f ) &egrave; quello di un non fumatore della stessa et&agrave;, allora la nostra ipotesi equivale ad affermare che
A,(0 = 2Afl(0
La probabilit&agrave; che un non fumatore di A anni sopravviva fino a B anni, A &lt; B, &egrave;
P{un non fumatore di A anni raggiunge B anni}
- P[tempo di vita di un non fumatore &gt; B \o di vita di un non fumatore &gt; A]
rB
exp&lt;{
I
f
./n
[A
-/
I
dalla (5.4)
&igrave;n(t)dt\ Jo
)
i
228
Capitolo 5
f r*
Variabili aleatorie continue
1
= exp&lt; - / A n (0 dt &gt;
(. JA
)
mentre l'analoga probabilit&agrave; per un fumatore &egrave; data, con lo stesso ragionamento, da
( t*
( JA
\ fumatore di A
)
= exp
=
exp
In altri termini, per due persone della stessa et&agrave;, una delle quali &egrave; un fumatore e
l'altra no, la probabilit&agrave; che il fumatore sopravviva per un dato lasso di tempo &egrave;
il quadrato (non la met&agrave;) della probabilit&agrave; corrispondente per un non fumatore.
Ad esempio, se \(t) - ^, 50 &lt; t &lt; 60, allora la probabilit&agrave; che un non fumatore di 50 anni raggiunga i 60 &egrave; e'1/3 &laquo; 0.7165, mentre la probabilit&agrave; corrispondente per un fumatore &egrave; e~2//3 ~ 0.5134.
•
5.6
ALTRE DISTRIBUZIONI CONTINUE
5.6.1
La distribuzione Gamma
Si dice che una variabile aleatoria ha una distribuzione (o &egrave; di tipo) Gamma di parametri (a, A), A &gt; O, e a &gt; O se la sua densit&agrave; &egrave; data da
x &lt;O
O
dove F(a), &egrave; la funzione Gamma definita12 da
r
r&raquo; = / e-yy^ dy
Ja
Integrando per parti F(a) si ottiene, per a &gt; 1,
F(a) = -e-yya^
o
o
/•&deg;&deg;
= (&laquo;-!) /
7o
e-V&quot;2^
= (a - l)r(a - 1)
12Si
osservi che l'integrale esiste finito se e solo se a &gt; O [N.d. T.]
(6-1)
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