ANALISI MATEMATICA 1 – ANALISI MATEMATICA A CORSI DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA E MATEMATICA 2016-17 Settimana 9 I Teoremi fondamentali del Calcolo Differenziale: Cap 6: par 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 2.3: Prime conseguenze del Teorema di Lagrange: Test di monotonia per funzioni derivabili in un intervallo. Utilizzo delle derivate di ordine superiore per lo studio della natura dei punti stazionari: massimi/minimi locali oppure punti di flesso. Primitive o Antiderivate di una funzione. Definizione 2.2 : di primitiva di una funzione su un intervallo. Definizione : sia f : I → R. Una funzione G : I → R si dice primitiva (o antiderivata) di f in I se G è derivabile in ogni punto di I e se G′ (x) = f (x) in ogni punto di I. Corollario: Se I è un intervallo, tutte le antiderivate di una funzione f : I → R differiscono fra di loro per costanti. Teorema 2.5 (di caratterizzazione delle funzioni esponenziali): se f : R → R è derivabile, se f (0) = 1, se esiste k ∈ R tale che f soddisfi f ′ (x) = kf (x), per ogni x ∈ R, allora f (x) = ekx . 2.4: Il teorema di de l’Hospital: Teorema (di Cauchy): Siano f e g continue in [a, b] e derivabili in (a, b). Allora esiste c ∈ (a, b) tale che g′ (c)(f (b) − f (a)) = f ′ (c)(g(b) − g(a)) Teorema 2.6 (di de l’Hôpital 1): Sia f : (a, b) → R e sia f derivabile in (a, b). Se lim f (x) = lim g(x) = 0 x→a+ (oppure +∞ oppure −∞) x→a+ g′ (x) 6= 0 per x ∈ (a, b) e lim x→a+ f ′ (x) =l g ′ (x) (oppure ±∞) allora lim x→a+ f (x) =l g(x) (oppure ±∞) Valgono analoghe versioni quando a = −∞ oppure considerando i limiti per x → b− oppure per b = +∞. 2.5: La formula di Taylor: Migliore approssimazione di una funzione n volte derivabile con polinomi di grado ≤ n. 1Guillaume Francois, Marchese de l’Hôpital (Parigi 1661 – Parigi 1704) 1 Definizione 2.3 e Proposizione 2.8 : Se f è n volte derivabile in x0 allora il Polinomio di Taylor2 di ordine n di f con centro in x0 è 1 Tn (x) := f (x0 ) + f ′ (x0 ) · (x − x0 ) + f ′′ (x0 ) · (x − x0 )2 + · · · + f (n) (x0 ) · (x − x0 )n 2 ed è l’unico polinomio di grado minore o uguale ad n con un contatto di ordine n con f nel punto x0 . Se x0 = 0 il polinomio di Taylor si denota polinomio di MacLaurin3. Teorema 2.10: Formula di Taylor. (1) Formula di Taylor con resto di Peano 4: Se f : (a, b) → R, x0 ∈ (a, b) e se f è n volte derivabile in x0 allora il polinomio di Taylor Tn (x) è l’unico polinomio di grado ≤ n tale che f (x) − Tn (x) = o((x − x0 )n ) per x → x0 ; (2) Formula di Taylor con resto di Lagrange: Se f ∈ C n ([a, b]), se f è n + 1 volte derivabile in (a, b) \ {x0 } allora per ogni x ∈ [a, b] esiste c compreso tra x e x0 tale che f (x) = Tn (x) + 1 f (n+1) (c) · (x − x0 ) (n + 1)! Esempi 2.12, 2.13, 2.14, 2.15 : calcolo dei polinomi di Taylor e di MacLaurin per alcune funzioni elementari. n X 1 k x + o(xn ); k! k=0 n X 1 (−1)k−1 xk + o(xn ); log(1 + x) = k k=1 n X 1 x2k+1 + o(x2n+2 ); arctan(x) = (−1)k 2k + 1 k=0 n X 1 sinh(x) = x2k+1 + o(x2n+2 ); (2k + 1)! ex = sin(x) = n X (−1)k k=0 n X 1 x2k+1 + o(x2n+2 ); (2k + 1)! 1 2k x + o(x2n+1 ); (2k)! k=0 n X α k α (1 + x) = x + o(xn ); k k=0 n X 1 2k cosh(x) = x + o(x2n+1 ); (2k)! cos(x) = k=0 (−1)k k=0 Esempi 2.16, 2.17, 2.18 Applicazioni della formula di Taylor Cap 6: par 3.1, 3.2 3.1: funzioni convesse e concave: Definizione 3.1 e 3.1’ e Teorema 3.1 Teorema 3.3 (di caratterizzazione delle funzioni convesse e derivabili): sia f : (a, b) → R allora (1) se f è derivabile in (a, b) allora f è convessa se e solo se f ′ è crescente; (2) se f è due volte derivabile derivabile in (a, b) allora f è convessa se e solo se f ′′ (x) ≥ 0, per ogni x ∈ (a, b). 3.2 Applicazioni della Formula di Taylor: 2Brook Taylor (Edmonton, Inghilterra 1685 – Londra 1731) 3Colin MacLaurin (Kilmodan, Scozia 1698 – Edinburgo 1746) 4Giuseppe Peano (Spinetta di Cuneo 1858 – Torino 1932) 2 (1) Determinazione della natura dei punti stazionari. Teorema 3.5 : Se f : (a, b) → R è n volte derivabile in x0 ∈ (a, b) e f ′ (x0 ) = · · · = f (n−1) (x0 ) = 0, f n (x0 ) 6= 0 allora se n è pari x0 è un punto di massimo/minimo locale di f se n è dispari x0 è un punto di flesso. (2) Calcolo di ordini di infinito e infinitesimo. Applicazioni della formula di Taylor con resto di Peano al calcolo dei limiti. Determinazione del grafico di una funzione 3