Biodegradabilità degli idrocarburi CATEGORIE Alcani Aromatici Eteroatomici Asfalteni e metallorganici SOTTOCATEGORIE Lineari Ramificati Ciclici DEGRADABILITA’ + + _ Monociclici Policiclici Alchil derivati Contenenti ossigeno Contenenti azoto Contenenti zolfo Asfalteni Porfirine _ •Esiste una relazione diretta tra peso molecolare, solubilità in acqua e biodegradabilità •Alcuni idrocarburi esplicano un’azione tossica sui microrganismi esercitando 1 un “effetto solvente” sulla parete cellulare (benzene, esano, naftalene…) BIODEGRADAZIONE DEGLI IDROCARBURI 1. “Cattura” degli idrocarburi dall’ambiente 2. Trasporto degli idrocarburi attraverso gli involucri cellulari 3. Ossidazione enzimatica degli idrocarburi ad anidride carbonica (CO2) ed acqua (H2O) 2 CATTURA E TRASPORTO 1. Come catturare gli idrocarburi in un mezzo acquoso in cui sono praticamente insolubili; 2. Come fare in modo che, una volta catturati, essi attraversino la parete cellulare di natura idrofilica • produzione di surfattanti ionici che favoriscono la formazione di emulsioni idrocarburo-acqua. Gli idrocarburi emulsionati acquistano caratteristiche di idrofilicità tali da potere attraversare la parete cellulare • variazione della natura della parete cellulare mediante produzione di polimeri con strutture di surfattanti non ionici che, aderendo alla superficie del microrganismo, rendono la cellula lipofila e quindi capace di convivere 3 normalmente con gli idrocarburi Biosintesi dei ramnolipidi in Pseudomonas aeruginosa Fig 6.8: Biosintesi dei ramnolipidi in P. aeruginosa. La timidina.difosfo ramnosio (TDP-ramnosio) agisce da donatore del ramnosio in due reazioni sequenziali catalizzate dalla ramnosiltransferasi 1 e ramnosiltransferasi 2. Nelle due reazioni prima il 3-idrossidecanoil-3idrossidecanoato, e poi l’ L-ramnosil-3-idrossidecanoil-3-idrossidecanoato, agiscono da accettori del ramnosio. Ref.: Ochsner UA, Fiechter A, Reiser J. 4 Isolation, characterization, and expression in Escherichia coli of the Pseudomonas aeruginosa rhlAB genes encoding a rhamnosyltransferase involved in rhamnolipid biosurfactant synthesis. J Biol Chem. 1994 Aug 5;269(31):19787-95. Ossidazione degli idrocarburi (Ref. Brock) La degradazione degli idrocarburi avviene principalmente in condizioni aerobiche OSSIGENASI: enzimi che catalizzano l’incorporazione di O2 in composti organici MONOSSIGENASI: incorporazione di un solo atomo di O sotto forma di gruppo OH DIOSSIGENASI: incorporazione di entrambi gli atomi di O nella molecola 5 BIODEGRADAZIONE DEGLI IDROCARBURI CARATTERI GENERALI: •Il primo step ossidativo, catalizzato dagli enzimi monossigenasi o diossigenasi, porta alla formazione di alcoli; •Gli step successivi portano alla formazione di intermedi costituiti da acidi carbossilici; •Sia gli alcoli sia gli acidi carbossilici possono essere secreti dalla cellula per essere utilizzati come surfattanti per aumentare la dispersione degli idrocarburi nell’acqua; •La rottura progressiva delle strutture idrocarburiche avviene a carico degli acidi carbossilici con un meccanismo definito di β-ossidazione. Con tale meccanismo due atomi di carbonio vengono staccati per formare acido acetico; •L’acido acetico è il substrato dell’ultimo step ossidativo che porta ad anidride carbonica ed acqua. 6 Ossidazione di un idrocarburo alifatico (Ref. Brock) idrocarburo alcol deidrogenazione aldeide idratazione deidrogenazione Acido carbossilico Acido 7acetico IL CICLO DELL’ACIDO CITRICO (Ref. Brock) 8 Ossidazione di un idrocarburo aromatico (Ref. Brock) •La degradazione degli idrocarburi aromatici ha spesso inizio con una serie di reazioni che portano alla formazione di protocatecuato o di catecolo, o di un composto strutturalmente simile; •Questi composti, costituiti da un unico anello aromatico, sono poi degradati fino a formare composti che entrano nel ciclo degli acidi carbossilici (succinato, acetil-CoA e piruvato). idrocarburo Alcol 9 Ossidazione di un idrocarburo aromatico (Ref. Brock) Acido carbossilico 10 Degradazione anaerobica dei composti aromatici (Ref. Brock) Gli idrocarburi non possono essere fermentati Possono essere degradati da anaerobi (denitrificanti, solfato-riduttori e ferro-riduttori) Possono essere degradati da comunità microbiche contenenti metanogeni, ottenendo CH4 come prodotto finale La reazione di ossigenazione è sostituita da una reazione di carbossilazione: CH3(CH2)14CH3 + CO2 CH3 (CH2)14CH2COOH 11 Degradazione anaerobica del benzoato (Ref. Brock) riduzione dell’anello aromatico apertura dell’anello 12 I plasmidi catabolici 13 Il plasmide pWW0 TOL Upper operon: geni coinvolti nella trasformazione dei metilbenzeni nei corrispondenti acidi metilbenzoici; oriV rep tra 116.580/0 oriT 87.435 Lower operon: geni coinvolti nella formazione dell’intermedio diidrossilato, dell’apertura dell’anello aromatico e della sua trasformazione in intermedi del ciclo degli acidi tricarbossilici pWW0 TOL 29.145 58.290 IS1246 xylR xylS IS1246 xyl xyl Fig 6.1: Mappa genetica del plasmide pWW0 TOL. Il cerchio interno indica le dimensoni del plasmide in kilobasi. Il cerchio esterno mostra la posizione di alcuni locus. In verde è mostrata la regione catabolica coinvolta nella biodegradazione di toluene, xilene e dei loro prodotti di ossidazione. I geni codificanti gli enzimi coinvolti nella via di degradazione sono organizzati in due operoni, xylUWCMABN e xylXYZLTEGFJQKIH, che sono positivamente regolati dai prodotti dei geni xylS e xylR. In blu: sequenze di inserzione IS1246. In rosso: i geni coinvolti nel trasferimento coniugativo del plasmide (traABC) e l’origine di trasferimento (oriT). In verde scuro: il sito di origine della replicazione (oriV) e un gene coinvolto nel processo replicativo (rep). Le frecce indicano la direzione della trascrizione. Ref. Greated A, Lambertsen L, Williams PA, Thomas CM. 14 Complete sequence of the IncP-9 TOL plasmid pWW0 from Pseudomonas putida. Environ Microbiol. 2002 Dec;4(12):856-71. L’operone xyl del plasmide pWW0 Benzoato: R = H; R’= H 3-metilbenzoato: R = H; R’= CH3 3-etilbenzoato: R = H; R’= CH2CH3 4-metilbenzoato: R = CH3; R’= H Biidrossicicloesadiencarbossilato deidrogenasi Toluene biossigenasi Catecol-2,3biossigenasi idrolasi ? 2-oxo-4idrossipentonato aldolasi 2-oxo-pent-4enoatoidratasi 4-ossalocrotonato tautomerasi 4-ossalocrotonato 15 Degradazione dello stirene (feniletene) A B styA styB styC styD // // Fig 6.2: A. Degradazione dello stirene attraverso la via dell’acido fenilacetico. Il processo di degradazione è diviso in due fasi. Nella prima fase (upper pathway), lo stirene è convertito in acido fenilacetico. Sotto ad ogni reazione è indicato l’enzima che la catalizza: StyAB, stirene monoossigenasi; StyC, epossistirene isomerasi; StyD, fenilacetaldeide deidrogenasi. Gli enzimi Paa sono responsabili del catabolismo dell’acido fenilacetico ad intermedi del ciclo di Krebs (lower pathway). B. Organizzazione genetica dell’operone styABCD in Pseudomonas sp., ceppo Y2, di origine cromosomale. Ref.: Paloma Lorenzo, Sergio Alonso, Ana Velasco, Eduardo Díaz, José L. García and Julián Perera. Design of catabolic cassettes for styrene biodegradation. Antonie Van Leeuwenhoek. 2003;84(1):17-24 16