Aspetti farmacologici della terapia analgesica del dolore cronico JCI.2011 Prostaglandine e iperalgesia infiammatoria: meccanismo di sensibilizzazione Meccanismi di Analgesia centrale Sistemi neuronali ascendenti e discendenti di trasmissione e modulazione del dolore COME GLI OPPIACEI ESERCITANO LA LORO AZIONE ANALGESICA • La loro attività Analgesica è dovuta a 2 fattori: • La collocazione strategica dei recettori lungo le vie di trasporto e di modulazione del dolore nel SNC. • La funzione di tipo inibitorio che i recettori attivati determinano sul neurone in cui sono. GRÜNENTHAL Attivita neuronale centrale inibitoria Attivita neuronale periferica eccitatoria A seguito di un danno a vie nervose si verifica una serie di alterazioni a differenti livelli: dalla periferia al midollo spinale all’encefalo La coesistenza di deficit sensoriali ed accresciuta sensibilità suggerisce alterazioni rilevanti del processing delle informazioni sensoriali da parte del Sistema Nervoso Centrale NEUROPLASTICITA’ Differenti mediatori ed alterazioni della normale funzionalità neuronale Alterazioni periferiche e centrali nella genesi e nella trasmissione degli impulsi nocicettivi in condizioni di dolore cronico / neuropatico. Sensibilizzazione periferica - Sensibilizzazione centrale SENSIBILIZZAZIONE CENTRALE SENSIBILIZZAZIONE PERIFERICA ↓ soglia attivazione fibre afferenti primarie (anche fibre vicine non danneggiate) SOSTANZE PROINFIAMMATORIE Sensibilizzazione periferica Sensibilizzazione centrale …ecco perché il dolore cronico non é un sintomo… …ma una malattia del SNC ! Meccanismo di analgesia periferica Trasporto centrifugo di recettori oppioidi in neuroni afferenti primari GRÜNENTHAL Modulazione del dolore in periferia Agonisti oppiacei esogeni, Molecole idrofile non passano la BBB Agiscono solo in periferia. Il 50-80 % dell’analgesia con il contributo dei MOR in periferia ma se c’è infiammazione ? P up ….Herz Stein, 2003 FARMACI ANALGESICI E LIVELLI D’AZIONE ENCEFALO Talamo NEURONE DI TERZO ORDINE FARMACI AD AZIONE SINAPTICA FARMACI AD AZIONE CENTRALE Analgesici ad az. centrale (oppiodi) Antidepressivi, Neurolettici, Anticonvulsivanti, (oppiacei) NEURONE DI SECONDO ORDINE E FARMACI AD AZIONE SULLA CONDUZIONE An. locali, Anticonvulsivanti FARMACI AD AZIONE LOCALE Anestetici locali Antiinfiammatori non steroidei MIDOLLO RECETTORE NEURONE DI PRIMO ORDINE FARMACI ANALGESICI E LIVELLI D’AZIONE BRAIN CNS PNS Peripheral Sensitization Descending Modulation Spinal Cord Dorsal Horn Local Anesthetics Topical Analgesics Anticonvulsants Tricyclic Antidepressants Opioids Anticonvulsants Opioids Tricyclic/SNRI Antidepressants Central Sensitization Anticonvulsants Opioids NMDA-Receptor Antagonists Tricyclic/SNRI Antidepressants OPIOIDS + Drug that block excitations TCA duloxetine Multi drug Lidocaine CBZ Capsaicin NSAIDs COXIBs NMDA blockers TCA SNRI Clonidine Cannabinoids Adenosine Gabap Pregab Calcium Peripheral level channel function Altered nerve increases function Chemical activation Cox-2 I (central?) NMDAR R antagonist (central) Ketamine Excitability blockers Carbamazepine / lignocaine Gabapentin (peripheral/central) OPIOIDS + Drug that increase inhibitions Brain facilitations up Inhibitions down Wind up and longterm potentiation are induced OPIOIDS Tapentadol (From A. Dickenson, personal communication, IASP Milan, Italy, 29th August 2012) CNS level Analgesici oppiacei Cosa sono gli oppiacei? Morfina Metadone Idromorfone Ossicodone Fentanil Tapentadolo Buprenorfina Codeina Tramadolo Pentazocina Naloxone Gli Oppiacei sono farmaci naturali e di sintesi, che interagiscono con i recettori oppioidi. Gli Oppioidi sono sostanze peptidergiche endogene, naturali ligandi dei recettori oppioidi. Gli oppioidi si legano ad almeno 3 tipi recettoriali altamente specifici : P (MOP, MOR), N (KOP, KOR), e G (DOP, DOR). Gli oppioidi = molecole endogene 1975 • I RECETTORI OPPIOIDI I recettori oppioidi appartengono alla superfamiglia GPCR a 7TM, accoppiati prevalentemente a Proteine G D i/o G DOP DOR Enkefaline N P MOP MOR Beta Endorfina KOP KOR Dinorfine hMOP, Kreek et al, 2005 – L’inibizione della adenilato ciclasi diminuisce il livello di AMP ciclico e quindi dell’attivazione cellulare – L’attivazione dei canali K induce iperpolarizzazione (K esce dalla cellula) – La soppressione di correnti di Ca++, canali di tipo L postsinaptici, e di tipo N presinaptici inibisce il rilascio di neurotrasmettitori • Tutti questi meccanismi contribuiscono all’inibizione della trasmissione degli stimoli nocicettivi in varie vie neuronali GRÜNENTHAL Il neuropeptide nocicettina o orfanina FQ Phe-Gly-Gly-Phe-Thr-Gly-Ala-Arg-Lys-Ser-Ala-Arg-Lys-Leu-Ala-Asn-Gln y y y dinorfina A J-endorfina met-enkefalina Tyr-Gly-Gly-Phe-Leu-Arg-Arg-Ile-Arg-Pro-Lys-Leu-Lys-Trp-Asp-Asn-Gln Tyr-Gly-Gly-Phe-Met-Thr-Ser-Glu-Lys-Ser-Gln-Thr-Pro-Leu-Val-Thr-Leu Tyr-Gly-Gly-Phe-Met Il recettore NOP (ex-ORL-1, XOR1, LC132, KOR3) Meunier J.C. et al., Nature, 377, 532, 1995 GRÜNENTHAL Reinscheid R. et al., Science, 270,792, 1995 RUOLO BIOLOGICO Processi cognitivi e di memoria Comportamento alimentare Modulazione della nocicezione Meccanismi di stress/ansia SISTEMA Oppioide endogeno Meccanismi di ipereccitabilità neuronale Attività locomotoria spontanea Effetti mediati da farmaci d’abuso Effetti dei farmaci oppiacei Effetti centrali Effetti periferici Analgesia Depressione respiratoria Euforia/Disforia Emesi Convulsioni Miosi Bechico Modulazione endocrina Depressione immunitaria Diminuzione transito intestinale Tolleranza Dipendenza liscia Analgesia Vasodilatazione Lavoro cardiaco Depressione immunitaria Diminuzione del transito intestinale (Stipsi) Contrazione della muscolatura Effetti collaterali degli oppioidi Inizio terapia – Stipsi Mantenimento – Stipsi – Sedazione – Sedazione – Secchezza fauci – Secchezza fauci – Nausea – Allucinazioni – Vomito – Iperalgesia, allodinia – Prurito – Mioclonie – Ritenzione urinaria – Alterazioni cognitive GRÜNENTHAL Depressione respiratoria È associato alla diminuzione della sensibilità alla CO2 del centro respiratorio del tronco cerebrale. Diminuzione della frequenza di respiro. NON è quasi mai un problema di rilevanza clinica. Dosi analgesiche sono molto inferiori a quelle necessarie per avere una depressione respiratoria pericolosa Rapido sviluppo di tolleranza. La depressione respiratoria può insorgere: associazioni con altri farmaci (alcol, sedativi) per un accumulo di farmaco (ad es. metadone) Dosi tossiche-overdose: morte per depressione respiratoria Nausea e vomito Stimolazione della “chemoreceptor trigger zone” nell’area postrema del midollo allungato. E’ un effetto collaterale molto fastidioso (40%) diminuisce la compliance. Va incontro a tolleranza rapidamente. È un effetto meno frequente in pazienti costretti a letto, perchè è presente una componente vestibolare. Farmaci antiemetici: fenotiazine, anti 5-HT3 Tratto gastrointestinale Tutti gli oppiacei inducono contrazione della muscolatura liscia intestinale e degli sfinteri rallentando la peristalsi. Stomaco: prolungano il tempo di svuotamento dello stomaco: rischio di riflusso esofageo Intestino tenue: diminuzione delle secrezioni biliari, pancreatica e intestinale ipertonia, < propulsione > assorbimento di acqua Intestino crasso: aumento del tono, blocco delle onde propulsive, spasmo aumento del tono dello sfintere anale Questi effetti sono in gran parte mediati dal legame ai recettori μ presenti sulle pareti intestinali. Lo sviluppo di tolleranza è molto lento o non si manifesta Altri Effetti dell’ INTERAZIONE OPPIACEO-RECETTORE ALTERAZIONI FUNZIONALI DELL’APPARATO GENITO-URINARIO •Ritenzione urinaria ALTRE ALTERAZIONI FUNZIONALI •Ridotta secrezione salivare •Liberazione di istamina •Aumento della pressione nelle vie biliari Effetti endocrini Inibizione dell’ormone di rilascio della gonadotropina Diminuzione dei livelli circolanti di LH e FSH Diminuzione della prolattina Oppiacei e sistema immunitario I farmaci oppiacei inducono immunodepressione, con sensibili differenze tra loro. Sono stati valutati alcuni parametri immunologici come -La proliferazione splenocitaria -L’attività cellulare dei NK -La produzione di IL-2 (la Morfina induce una rilevante immunodepressione, legandosi al recettore μ sia centrale sia presente sulle cellule del sistema immunitario) (buprenorfina e idromorfone fentanyl LYMPHOPROLIFERATION buprenorphine saline fentanyl buprenorphine 30 25 * * 20 15 10 cpm 3H Thymidine (x103) 35 % cytotoxicity mostrano minor effetto immunodepressivo rispetto a fentanyl e morfina) N A T UR A L KILLER A C T IVIT Y saline 5 140 120 100 80 60 40 20 0 * * 2.5 5 * 0 Con-A ug/ml 100/1 200/1 effector/target IFN-gamma . ng/ml Martucci C et al., Pain 2004 80 70 60 50 40 30 20 10 0 fentanyl IL-2 bubrenorphine saline fentanyl buprenorphine 800 700 600 * pg/ml saline Sacerdote et al., Br. J Pharmacol., 1997 10 500 400 300 200 100 * 0 0 0 10 Con-A(ug/ml) * 10 Con-A (ug/ml) Oppiacei e funzionalità renale Molecola Morfina Idromorfone Ossicodone Codeina Metadone Fentanil Insufficienza renale Dialisi NON usare Usare con cautela Dati insufficienti NON usare Sicuro Sicuro Meglio EVITARE Usare con cautela Meglio EVITARE NON usare Sicuro Sicuro Effetto dello switch ad idromorfone in pazienti con ridotta funzionalità renale Dean M. J Pain Symptom Manage. 2004 Nov;28(5):497-504. Lee MA, et al. Palliat Med. 2001 Jan;15(1):26-34. 14 12 Terapia precedente 10 8 Idromorfone 6 4 2 0 nf u Co sio ne A in lluc az ion i ub Inc mp Co i en am ort t n oa alo om S no on l en za e us Na ito om V / a az nt r Co ion us em co e lar Razionale per la rotazione tra oppiacei Con l’introduzione di alcuni nuovi oppiacei maggiori negli ultimi anni, l’osservazione di una variabilità interindividuale dell’efficacia e della tollerabilità dei diversi oppiacei ha rappresentato un aspetto emergente nel trattamento del dolore e delle cure palliative (De Stoutz et al., 1995; Bruera et al., 1996; Barnett, 2001). più L’impiego di oppiacei alternativi è sempre di considerato come una buona pratica clinica per la gestione degli effetti collaterali, per migliorare la compliance o per ottenere una migliore analgesia con minori effetti collaterali (Hanks et al.,2001). La rotazione tra oppiacei viene impiegata per ottenere una risposta più favorevole agli analgesici tramite il cambiamento dell’ oppiaceo e/o il cambiamento della via di somministrazione Muller Busch HC, al, EUR J PAIN,2005 Oct; 9(5) ; 571 9 - …differenze tra oppiacei nella TOLLERANZA Dipendenza fisica Dipendenza psichica ADDICTION (addicere, rendere schiavo) Indica uno stato di dipendenza fisica e psichica, o solo psichica Si riferisce generalmente a stati di tossicodipendenza È il risultato di effetti cumulativi di tolleranza e dipendenza Si definisce come uso compulsivo di sostanze d’abuso, dovuto probabilmente a modificazioni neurochimiche e a fenomeni di adattamento che avvengono in specifiche aree cerebrali FATTORI NEUROBIOLOGICI (genetici, farmacodinamici) FATTORI INDIVIDUALI (psico-emozionali, socio-culturali ambientali) da: Nestler EJ, Nature Rev. Neurosci., 2, 119-128, 2001 Factors Contributing to Vulnerability To Develop a Specific Addiction Use of the drug of abuse essential (100%) Genetic (25-60%) Environmental (very high) • DNA • SNPs • other polymorphisms • mRNA levels • peptides • proteomics • • • • • • Drug-Induced Effects (very high) prenatal postnatal contemporary cues comorbidity stress-responsivity • neurochemistry • synaptogenesis • behaviors Kreek et al., 2000; Kreek et al., Nature Reviews Drug Discovery, 2005 Figure 1. Model of the mechanism of suppression of m-agonist-induced reward in neuropathic pain. Peripheral nerve injury can cause sustained activation of the endogenous b-endorphinergic system in the brain. bEndorphin released by chronic nociceptive stimuli can continuously activate m-opioid receptors in the VTA, thus leading to downregulation of m-opioid receptor function and resulting in a decrease in dopamine release in the NAc. This phenomenon could explain the mechanism that underlies the suppression of m-opioid reward under neuropathic pain-like states observed in animal models [28]. Niikura K et al., TIPS, 2010 Therapeutical use Voluptuary use Rewarding mechanisms And positive reinforcement compulsion Compulsive behaviour Addiction The term pseudoaddiction has been coined to describe behaviours such as drug hoarding, attempts to obtain extra supplies and requests for early prescription or increased dose that might be mistaken as signs of addiction but are an attempt to obtain better pain relief. When pain is relieved, these behaviours cease. L’Italia è al 21° posto tra i Paesi Europei per consumo pro-capite di morfina. - carenze conoscitive - pregiudizi e timori infondati - problemi normativi e burocratici • • Gli oppiacei rappresentano gli analgesici di scelta e vanno utilizzati in modo sistematico e non al bisogno perchè il dolore cronico e’ una malattia e non un sintomo. Presentano luci ed ombre come tutti i farmaci ed il loro utilizzo ottimale da parte del medico scaturisce dalla conoscenza delle peculiarità di ogni molecola in funzione delle caratteristiche del paziente. PARACETAMOLO Dagli anni ’60 l’uso del paracetamolo è aumentato superando il consumo di aspirina. Negli anni ’80 il paracetamolo è diventato il farmaco di scelta come antipiretico e analgesico nel bambini, quando l’aspirina venne associata alla comparsa di sindrome di Reye nei bambini affetti da malattie virali. Oggi è l’analgesico più utilizzato sia negli adulti che nei bambini e viene incluso nelle linee-guida per molteplici condizioni dolorose. Il paracetamolo può ridurre il dolore acuto (di intensità media-moderata) non-specifico. Può essere efficace nel dolore severo se somministrato endovena. In studi sperimentali il paracetamolo si è dimostrato efficace in diversi modelli di iperalgesia e di allodinia. 9 Quando somministrato in associazione con i FANS, ne potenzia l’effetto analgesico e ne consente un utilizzo a dosi più basse 9 Tossicità EPATICA Meccanismi d’azione proposti 1) inibizione delle COX: agisce inibendo la COX 3 presente in grande quantità a livello del SNC ma la COX-3 non media l’effetto antinocicettivo nei ratti non è stata mai dimostrata nell’uomo i bassi livelli di espressione e la cinetica rendono dubbio tale meccanismo per l’azione analgesica del paracetamolo GRÜNENTHAL 2) Inibizione dell’enzima NO sintetasi Il paracetamolo non ha un effetto inibitore diretto su cNOS o iNOS in vitro, ma forse ha un effetto indiretto. 3) sistema cannabinoide Il paracetamolo non si lega ai recettori per i cannabinoidi, ma uno dei suoi metaboliti ha un’attività “cannabinoid-like”. Il paracetamolo inibisce gli enzimi FAAH che degradano l’anandamide. 4) 5-HT (serotonina) Il paracetamolo rinforza l’effetto del sistema discendente inibitorio serotoninergico 5) Interazione con il sistema oppioide endogeno a livello spinale e sovraspinale 6) Il paracetamolo inibisce la nocicettina che antagonizza il suo effetto analgesico. 7) Il paracetamolo interagisce con i TRVP 1 (Recettori canale per i vanilloidi Bevan (2012) SOLO nel Dolore neuropatico: • Gabapentina • Pregabalin • Devono essere considerati analgesici di prima linea • Combinazione con oppiacei ( dosi inferiori): migliore risposta GRÜNENTHAL Pregabalin e gabapentina: si legano a subunità alpha2-delta di un canale del Ca a livello presinaptico e modulano il rilascio di neurotrasmettitori Poco effetto dei ligandi a2d sul normale funzionamento della sinapsi: effetti collaterali contenuti In un modello di dolore neuropatico nel topo, a2d aumenta nel midollo e nei gangli: bersaglio interessante (J Neurosci, 2004) Figure 1 Distribution of [alpha]2[delta]-1 following SNL ( spinal nerve ligation) AUMENTO DELL’ESPRESSIONE BERSAGLIO DEI GABAPENTINOIDI NEL DOLORE NEUROPATICO Biochemical Society Transactions (2010) 38, 525-528 - Claudia S. Bauer, Wahida Rahman and others. www.biochemsoctrans.org GRÜNENTHAL from J Intern Med 2010; 268: 51-529 FANS CHE INIBISCONO L’AZIONE DELL’ASPIRINA SULLA FUNZIONE PIASTRINICA IBUPROFEN NAPROXEN INDOMETACINA FANS CHE NON INIBISCONO L’AZIONE DELL’ASPIRINA SULLA FUNZIONE PIASTRINICA SULINDAC DICLOFENAC COXIB