L.S. "LIOY" - ESAME DI STATO
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
ALLEGATO A
ALLEGATO A
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Anno Scolastico 2016/17
Classe V CT
Docente Paganelli Mariangela
Materia Scienze Naturali
Testo in uso
Marinella De Leo, Filippo Giachi “Biochimica PLUS. Dalla chimica organica alle biotecnologie”. Volume unico. De
Agostini editore, Bologna. 2015
Lupia palmieri, Parotto ” Il globo terrestre e la sua evoluzione- edizione blu. Tettonica delle placche. Storia della Terra.
Modellamento del rilievo”. Zanichelli editore, Bologna- 2014
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mod. ESA
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A) ATTIVITÁ DIDATTICA SVOLTA
COMPETENZE DISCIPLINARI RELATIVE A
CIASCUN MODULO
MODULI DIDATTICI
I.
DAL CARBONIO AGLI IDROCARBURI
Ibridazione del carbonio
Gli idrocarburi: classificazione.
Comprendere i caratteri distintivi della chimica
organica
Rappresentazione degli idrocarburi : formula grezza, formula di
struttura, formula condensata, formula a linea di legame.
Cogliere la relazione tra la struttura delle
molecole organiche e la loro nomenclatura
Idrocarburi alifatici saturi: alcani
Nomenclatura degli alcani
Radicali alchilici derivanti da : metano, propano, butano e isobutano.
Proprietà fisiche e chimiche degli alcani ( meccanismo di reazione di
sostituzione radicalica)
Gli idrocarburi alifatici insaturi: alcheni e alchini
Nomenclatura.
Reattività del doppio legame: meccanismo di reazione di addizione
elettrofila degli alcheni ( reazione con HCl , Cl2 , H2 O)
Definizione di sostanza elettrofila e sostanza nucleofila.
I carbocationi.
Gli Idrocarburi aromatici: il benzene
I composti aromatici e la regola di Regola di Huckel
Rappresentazione della molecola del benzene ( formule di Kekulé)
Rappresentazione della molecola del benzene come ibrido di risonanza
Reattività del benzene: meccanismo di reazione della sostituzione
elettrofila (alchilazione di Friedel-Crafts)
Sostanze aromatiche: nomenclatura dei principali composti aromatici.
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TEMPI E DATA
SETTEMBRE
OTTOBRE
Conoscere le principali reazioni degli alcani
Comprendere le caratteristiche distintive degli
idrocarburi insaturi
Comprendere e utilizzare il concetto di
aromaticità per giustificare le proprietà dei
derivati del benzene
Riconoscere un composto aromatico
mod. ESA
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Isomeria
Isomeri strutturali (o costituzionali) : di catena, di posizione, di funzione.
Differenze fisiche tra gli isomeri di catena.
Stereoisomeria
Stereoisomeria Conformazionale: i conformeri
Stereoisomeria Configurazionale:
geometrica: isomeri cis/trans; E/Z
ottica: il polarimetro.
gli enantiomeri : proprietà fisiche e attività biologica.
Notazione di Fischer per identificare i due enantiomeri (
configurazione relativa D- L).
Gruppi Funzionali
Esempi di gruppi funzionali e corrispondenti composti organici
Gli alcoli e fenoli
Nomenclatura degli alcoli ; Proprietà fisiche degli alcoli;
Proprietà chimiche: meccanismo di reazione di sostituzione nucleofila (
Reazione con HCl)
ALLEGATO A
Novembre
Dicembre
Gennaio
Cogliere il significato e la varietà dei casi di
isomeria
Saper individuare il carbonio chirale e descrivere
le proprietà ottiche degli enantiomeri
Riconoscere in gruppi funzionali e le diverse classi
di composti organici
Definire e spiegare le proprietà fisiche e chimiche
dei principali gruppi funzionali
Aldeidi e chetoni
Nomenclatura, proprietà fisiche e chimiche.
Acidi carbossilici
Proprietà fisiche; reattività ( cenni)
Saper riconoscere i composti che si ottengono dal gruppo acilico: estere,
ammide, anidride, alogenuri acilici
Gli acidi grassi
Gli esteri e i saponi
Reazione di esterificazione di Fischer.
I saponi
Le ammine
Saper riconoscere una ammina primaria, secondaria o terziaria
Proprietà fisiche e chimiche delle ammine. ( caratteri generali )
Gli eteri
Reazione di sintesi degli eteri
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mod. ESA
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LE BASI DELLA BIOCHIMICA
1.I carboidrati
Classificazione dei carboidrati
La formula di proiezione di Fischer per alcuni monosaccaridi :
gliceraldeide, glucosio, fruttosio, ribosio e desossiribosio.
Ciclizzazione del glucosio e del fruttosio
Gli isomeri di posizione: gli anomeri ( configurazione alfa e beta)
Disaccaridi : struttura del saccarosio, lattosio, maltosio.
Polisaccaridi: differenze tra amido e cellulosa ( di struttura, fisiche)
2. I lipidi
Proprietà fisiche e funzione
Differenza fisiche e chimiche tra olii e grassi.
3. Gli amminoacidi e le proteine.
Formula di struttura di un amminoacido: comportamento in seguito a
variazione di pH.
Il legame peptidico, struttura primaria di una proteina; struttura
secondaria, terziaria e quaternaria
Classificazione delle proteine in base alla funzione
4. Nucleotidi e acidi nucleici
Composizione dei nucleotidi
Struttura e funzione del DNA e del RNA.
Il codice genetico;
Le tappe principali della sintesi proteica: trascrizione, splicing selettivo,
traduzione
IL METABOLISMO CELLULARE
Definizione e differenze tra anabolismo e catabolismo .
I Diversi meccanismi sviluppati per il controllo delle diverse vie
metaboliche.
La molecola dell’ATP: sintesi e idrolisi.
I coenzimi: funzione nel metabolismo cellulare.
1. Il metabolismo dei carboidrati :
Caratteri generali della glicolisi ; sua importanza nel metabolismo
energetico.
La fermentazione lattica e alcolica.
Metabolismo terminale: formazione dell’acetil -coenzimaA dall’acido
piruvico; il ciclo di Krebs, (caratteri generali ), la catena di trasporto degli
elettroni ( caratteri generali ) e la fosforilazione ossidativa.
La via dei pentosi fosfati ( cenni)
La gluconeogenesi: ( confronto con la glicolisi)
La regolazione della glicemia: azione dell’insulina e del glucagone sul
metabolismo del glucosio ( cenni)
ALLEGATO A
Saper spiegare le relazione tra la struttura delle
biomolecole e la loro proprietà e funzioni
biologiche.
FEBBRAIO
MARZO
Riconoscere le differenze di struttura dei due
polimeri per meglio spiegare le differenze fisiche.
Riconoscere l’importanza dell’ integrità della
struttura primaria di una proteina per garantire la
sua funzione biologica
Essere in grado di individuare le connessioni tra le
diverse vie metaboliche.
Aprile
Maggio
Saper cogliere l’importanza evolutiva e
l’universalità del processo di glicolisi.
Riconoscere i vantaggi energetici della
respirazione cellulare rispetto la fermentazione.
Essere in grado di individuare le vie metaboliche
che vengono attivate o inibite dagli ormoni in
risposta a variazione del tasso di glucosio ematico.
2. Il metabolismo dei lipidi :
La beta ossidazione degli acidi grassi
3. Metabolismo degli amminoacidi:
Reazione di transaminazione e di deaminazione ossidativa.
( esempio di reazione a partire da alfa-chetoglutarato + alanina)
Classificazione degli organismi in base al processo di eliminazione dei
prodotti azotati.
Importanza del ciclo dell’urea ( cenni)
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Capire il ruolo dei lipidi nel metabolismo cellulare
Capire il ruolo degli amminoacidi nel metabolismo
cellulare.
mod. ESA
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LE BIOTECNOLOGIE
1. Gli enzimi di restrizione
2. Tecnica del DNA ricombinante
Utilizzo della tecnica del DNA ricombinante: clonazione genica,
produzione di una proteina su larga scala, produzione di OGM
Utilizzo della trascrittasi inversa per clonare i geni
3. Tecniche per analizzare il DNA
Il DNA profiling e sue applicazioni
PCR per amplificare sequenze di DNA
elettroforesi su gel
Comprendere la tecnologia del DNA ricombinante MAGGIO
descrivendo l’importanza degli enzimi di
GIUGNO
restrizione e la tecnica utilizzata per separare i
frammenti di restrizione.
Descrivere il meccanismo della reazione a catena
della polimerasi ( PCR) evidenziandone lo scopo.
4. Metodo Sanger per determinare la sequenza di un frammento di DNA
5. Clonazione di animali: tecnica del trasferimento nucleare ( la pecora
Dolly)
Acquisire le conoscenze necessarie per valutare le
implicazioni pratiche ed etiche delle biotecnologie
per porsi in modo critico e consapevole di fronte
allo sviluppo scientifico/ tecnologico del presente
e dell’immediato futuro.
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE
Per poter verificare le abilità e le competenze acquisite, le prove di verifica sono state di varia natura:
prove scritte (valide per l’orale): strutturate e semi-strutturate (vero/falso, completamento, scelta multipla)
questionari a risposta aperta, simulazioni di terza prova. ( tipologia B)
prove orali: colloqui, interrogazioni, interventi, discussioni su argomenti di studio.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione sono stati presi in considerazione:
l’impegno dimostrato in base ai progressi raggiunti rispetto alla situazione di partenza;
la partecipazione alle attività proposte;
la correttezza espositiva con l’uso di un linguaggio appropriato;
la capacità di esporre i contenuti in modo pertinente;
la capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei contenuti;
B) METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZATE
Il programma di Scienze Naturali è stato proposto agli alunni soprattutto con lezioni frontali ; non è stato possibile sviluppare l
‘attività laboratoriale come nei precedenti anni scolastici, perché le esperienze di chimica organica e le indagini di ingegneria
genetica, richiedono spesso l’utilizzo di sostanze tossiche o irritanti, e la dotazione di strumenti altamente sofisticati.
Sono state ugualmente svolte due esperienze di laboratorio : la preparazione di un sapone naturale e la ricerca degli zuccheri
riducenti.
Per l’approfondimento di alcuni argomenti di particolare interesse e per meglio capire lo sviluppo della ricerca scientifica in
questi ultimi anni, sono stati proposti video di interviste ad accademici di fama mondiale.
C) TIPOLOGIE DI PROVE SOMMINISTRATE

Trattazione sintetica di argomenti

Quesiti a risposta singola

Quesiti a risposta multipla

Problemi a soluzione rapida

Simulazione di terza prova dell’esame di stato - tipologia B
(Esempi delle prove sperimentate in classe e relativi criteri di valutazione sono a disposizione della commissione)
Vicenza, li 11 Maggio 2017
FIRMA DEL DOCENTE
Mariangela Paganelli
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