Sviluppo_lez_9_10.

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Lezione 9
Fecondazione
Gestazione
Nascita
Fecondazione
Fecondazione
Fecondazione
Gestazione
Sviluppo prenatale
Periodo germinale: fino alla II settimana
Periodo embrionale: dalla III alla VIII settimana
Periodo fetale: dalla IX settimana alla nascita
Gestazione
Sviluppo prenatale
Periodo germinale: fino alla II settimana
Gestazione
Sviluppo prenatale
Periodo embrionale: dalla III alla VIII settimana
Gestazione
Periodo embrionale
Gestazione
Periodo Embrionale
Gestazione
Periodo Embrionale
Gestazione
Periodo embrionale
Gestazione
Sviluppo prenatale
Periodo fetale: dalla IX settimana alla nascita
Gestazione
Periodo Fetale
Gestazione
Periodo Fetale
Gestazione
Periodo Fetale
Principi dello sviluppo
prenatale
1. Prossimo-distale
2. Cefalo-caudale
3. Massa-specifico
Gestazione
Sviluppo prenatale
Periodo fetale: dalla IX settimana alla nascita
Sviluppo del SNC
6° mese (24-25 settimane):
risponde a stimoli esterni
può sopravvivere alla nascita prematura
Minacce allo sviluppo
prenatale
Fattori teratogeni
Fattori interni
Minacce allo sviluppo
prenatale
Fattori teratogeni
teras + gen
Sostanze che attraversano la placenta ed
arrivano al feto.
Maggiore sensibilità nel periodo embrionale
Minacce allo sviluppo
prenatale
Fattori teratogeni
Malattie infettive:
rosolia, toxoplasmosi, AIDS
Farmaci:
antibiotici, antidepressivi
Droghe:
alcol – fumo - cocaina – anfetamine
Agenti chimico-fisici:
radiazioni – piombo – mercurio
Stress
Carenze vitaminiche
Minacce allo sviluppo
prenatale
Fattori teratogeni
La loro azione dipende da 3 variabili:
Tempo
Dose di esposizione
Qualità della risposta (m/b)
Minacce allo sviluppo
prenatale
Fattori teratogeni
Fattori interni
Fecondazione
Gestazione
Nascita
Nascita
 Dilatazione
 Espulsione
Nascita
Nascita

http://www.ted.com/talks/alexander_tsiaras_conception_to_birth_visualized.html
Stato psico-fisico del
neonato
 Test APGAR
Lezione 10
Sviluppo motorio
Riflessi
Reazioni istintive a degli stimoli;
Controllano i movimenti del neonato, che sono
automatici e fuori del controllo del neonato
stesso.
I riflessi sono meccanismi di sopravvivenza
geneticamente tramandati, che permettono ai
bambini di rispondere al loro ambiente
attraverso l’adattamento prima ancora di
cominciare ad apprendere.
Stato psico-fisico del
neonato
Riflessi
– Risposte automatiche alla percezione
degli stimoli
– Precursori dell’apprendimento
– Continuità con la specie animale
Sviluppo motorio
Riflessi
Alcuni riflessi, come tossire, strizzare gli occhi e
sbadigliare, persistono per tutta la vita.
Altri riflessi, invece, spariscono dopo alcuni mesi dalla
nascita con la maturazione del cervello del bambino e
con lo sviluppo del controllo volontario di molti
comportamenti.
Stato psico-fisico del
neonato
 I riflessi neonatali si perdono entro il primo
anno di vita e lasciano lo spazio all'apprendimento
 alcuni tipi di riflessi neonatali:
– Di rotazione (rooting)
– Di suzione
– Di marcia automatica (stepping)
– Di prensione (grasping)
– Di Moro
– Di Babinsky
– Di nuoto
Nascita
Nascita
Riflesso di Moro
Riflesso di Babinsky
Stato psico-fisico del
neonato
Stato psico-fisico del
neonato
Riflesso di marcia:
http://www.youtube.com/watch?v=cZYHwCWSKiE&NR=1
Riflesso di Moro presente
http://www.youtube.com/watch?v=PTz-iVI2mf4
Riflesso di Moro assente
http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=ofGsMzdnXFY
Riflesso di apnea
https://www.youtube.com/watch?v=fbSCSHzXkrI
Sviluppo sensoriale e
percettivo
Cosa sono sensazione e percezione?
Sensazione
• Il prodotto dell’interazione tra le informazioni
provenienti dall’ambiente e i recettori
sensoriali, occhi, orecchie, lingua, narici e pelle.
Percezione
• Rappresentazione/Interpretazione di ciò che
viene sentito.
Sviluppo sensoriale e
percettivo
Studio delle percezioni del neonato
Tecnica della preferenza visiva: metodo sviluppato
da Fantz (1963) per studiare se i bambini possono
distinguere uno stimolo da un altro, a partire dalla
misurazione dei tempi di osservazione dei diversi
stimoli.
Abituazione: Risposta diminuita ad uno stimolo dopo
ripetute presentazioni dello stesso.
Disabituazione: Recupero della risposta a cui si era
stati abituati dopo un cambio di stimolazione.
Tecniche di studio della
percezione
Tecnica dell’Abituazione/disabituazione
Metodi di raccolta delle risposte dei neonati:
Preferenza
 Suzione non nutritiva
 Battito cardiaco
 Respirazione
 Vocalizzazioni
 Sorrisi
 Sorpresa
 ….
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
 R.L. Fantz e J. Kagan:
• Costruzione della camera di osservazione
• Studio della percezione dei neonati delle
diverse forme, grandezze, distanze, etc. e
la preferenza per oggetti con specifiche
caratteristiche
• I neonati nei primi mesi di vita mostrano
una discriminazione delle forme
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3
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
 T.G. Bower:
• Osservò che i neonati, a pochi mesi di
vita, percepiscono la costanza di
grandezza e il movimento degli oggetti
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
 Gibson e Walk (1961):
• Utilizzando la tecnica del “precipizio
visivo” rilevarono che già a 5-6 mesi i
bambini percepiscono la profondità
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
Periodo neonatale
 L’udito:
• Buona funzionalità già nel periodo prenatale
• I neonati sanno distinguere la voce della madre da
quella di un’altra donna
• Preferenza per filastrocche udite nel periodo
prenatale
• Preferenza per le voci dello spettro femminile
• Distinzione tra tonalità arrabbiata e tonalità dolce
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
 De Casper e Fifer:
• I bambini, già dal primo giorno di vita,
discriminano la voce materna rispetto a
quella di un estraneo
• Nei primi mesi di vita discriminano la
localizzazione della fonte sonora
• Discriminano suoni come “pa” da “ba”
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Sviluppo percettivo
nella prima infanzia
Periodo neonatale
Olfatto e gusto:
 L.P. Lipsitt:
• A pochi giorni di vita i neonati
discriminano i gusti: dolce, amaro e acido
 MacFarlane:
• Già dalla prima settimana i neonati
discriminano l’odore del latte materno da
quello estraneo
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La percezione
intermodale
UN UOMO CIECO CAPACE DI DISTINGUERE
AL TATTO UNA SFERA DA UN CUBO,
QUALORA RIACQUISTASSE LA VISTA,
SAREBBE IN GRADO DI RICONOSCERE LA
DIFFERENZA TRA QUESTE DUE FORME?
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La percezione
intermodale
 Visione-tatto:
• Studio di Meltzoff e Borton (1979):
succhiotto di gomma
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Sviluppo sensoriale e
percettivo
Percezione intermodale
L’abilità di integrare le informazioni provenienti
da due o più modalità sensoriali, come ad
esempio vista e udito.
Forme rudimentali ed esplorative di percezione
intermodale sono presenti nei neonati.
Coppia percettivo-motoria
Lo sviluppo percettivo e motorio non avvengono
isolatamente ma insieme, perciò la percezione e
l’azione sono da considerarsi in coppia.
I bambini coordinano i loro movimenti con le
informazioni percettive per imparare come stare
in equilibrio, come raggiungere gli oggetti nello
spazio e muoversi attraverso diverse superfici.
Coppia percettivo-motoria
L’azione informa la percezione: ad esempio,
muoversi nell’ambiente fornisce insegnamenti ai
bambini su come oggetti e persone appaiano
diversi se guardati da punti di vista differenti, o
se una superficie sosterrà il loro peso o meno.
Gli individui percepiscono al fine di muoversi e
si muovono al fine di avere percezioni.
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